Liam Gallagher, preceduto dai Kasabian, si è esibito al Lucca Summer Festival mercoledì 6 luglio 2022.
Prima di Wonderwall, Liam ha chiamato sul palco un ragazzino, lo ha abbracciato e gli ha fatto introdurre la canzone. Il ragazzo è poi rimasto sul palco e ha suonato il tamburello durante la canzone.
Di seguito la recensione di Arno.it.
“This is not a tv show”. L’ingresso sul palco è dirompente, come sempre. Arriva caracollante, con quel fare sfrontato e indolente impresso sul suo biglietto da visita a lettere cubitali. Avvolto nel sudario del suo parka mimetico, anche se fuori faranno 30 gradi.
Al Lucca Summer Festival Liam Gallagher lo aspettavano da due anni. Concerto rimandato per la lunga pausa pandemica, ma non perduto. Prima, complice anche la vibrante accoppiata con i Kasabian, le code che si formano assumono proporzioni da prima esposizione universale. I fan si appiccicano alle transenne già dalle sei del pomeriggio, lavorati da un sole incessante, che asciuga pelle e pensieri.
Per fortuna lo show ricalibra i sentimenti. Il mancuniano ribelle sfodera il meglio del repertorio, agitando compulsivamente il fatidico cembalo. Morning glory, Wonderwall, Rock 'n' roll star, Once, Champagne Supernova: la mitragliata nostalgica è servita.
Il resto Liam lo condisce con pezzi dal nuovo album, sporgendosi dal palco – le mani sempre rigorosamente giunte all’indietro – e informando tutti che “se lo avete comprato bene, ma comunque non gli interessa. Se invece non l’avete preso, la raccomandazione, andate a farvi un fottuto download”.
Il pubblico bascula e canta. Un bambino di sei anni viene issato sulla scena. Volano birre e sventolano bandiere britanniche. Le magliette del Manchester City punteggiano la scena, mentre svaporano fumogeni blu.
Il più intrattabile dei fratelli Gallagher prende e porta via, tenendo il pubblico incollato per poco più di un’ora. Altri nasi che si arricciano: “È durato troppo poco”. Alla fine però restano pulsazioni benefiche. Il rock insolente dell’uomo di Manchester fende l’aria e l’anima. Per redimersi ripassare un’altra volta. A tutti, anche ai toscani, va benissimo anche così.
Segue la recensione di Luccaindiretta.
Un Liam Gallagher come non si vedeva da tempo ha riportato sul palco il meglio degli Oasis in un doppio concerto che ha lasciato i circa undicimila fan di piazza Napoleone senza fiato.
Il recupero della data lucchese dell’ex frontman della band britannica – rinviata dal 2020 – è stata infatti per l’occasione, accompagnata dai Kasabian in un binomio vincente che ha fatto registrare il sold out prima al City of Manchester Stadium di Manchester poi a Knebworth Park.
Certo la serata è cominciata con qualche intoppo: l’apertura dei cancelli alle 19,30 ha causato ritardi negli accessi e proteste da parte degli spettatori.
Riflettori e musica si internazionali si sono comunque accesi su Lucca poco dopo le 20 – con metà dei fan ancora fuori – quando la band britannica guidata da Sergio Pizzorno, alla terza presenza al Lucca Summer festival, ha aperto lo show intonando i successi di una carriera quasi ventennale, arricchita da diversi brani tratti dall’album The Alchemist’s Euphoria, in uscita il 5 agosto prossimo. Da Underdog a You’re in Love With a Psycho per poi scendere dal palco e cantare Vlad the impaler proseguire con L.s.f e Fire.
È proprio quest’ultima a lasciare il posto, dopo un intermezzo di quaranta minuti, a un Liam Gallagher inedito, ai massimi della sua carriera da solista che ha scelto proprio il Lucca Summer festival per l’unica tappa italiana del tour che ha visto approdare in città stasera centinaia di forestieri e lucchesi. Tra loro anche il patron della manifestazione Mimmo d’Alessandro e il sindaco Mario Pardini, accompagnato da Paola Granucci: per loro una foto di rito con il patron del Summer Festival, che chiude, anche simbolicamente, la querelle pre-ballottaggio scatenata da un selfie con Francesco Raspini. In tribuna anche Piero Pelù, ormai un affezionato ospite del Summer Festival.
Energico e allo stesso tempo pacato, con la sua classica posa con impermeabile, occhialini e mani dietro la schiena, il cantante ‘brit’ mette in piedi una scaletta che accontenta tutti: dai nuovi fan conquistati dalla produzione musicale in solitaria dell’artista, in ultimo con l’album C’mon You Know, ai ‘nostalgici’ degli Oasis. Infatti è proprio con Hello che Liam saluta il pubblico, dando il via a una delle migliori performance musicali di sempre. Tante le hit, che si alternano a brani ‘meno classici’, da Rock ‘n’ Roll Star a Morning Glory, e poi Wall of Glass, Everything’s Electric, Better Days, World’s in Need. Poi telefoni accesi e mani alzate per Stand by Me e Cigarettes & Alcohol per finire con gli immancabili Wonderwall e Champagne Supernova a chiudere l’immersione di Lucca nel ‘brit-pop’ più autentico.
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