mercoledì 29 giugno 2022

Noel Gallagher alla folla di Glastonbury: "Ora canto dei brani di cui non vi frega un cazzo. Seguitemi e sarete felici, gente coi cappelli a secchiello!"

Dopo quattro canzoni di una scaletta ridotta, suonate sul palco Pyramid al festival di Glastonbury, lo scorso 25 giugno, Noel Gallagher confessa: "Quello che accadrà qui adesso è che suonerò qualche altro brano di cui non vi frega un cazzo. Sono per me, ma se vi aggregate dopo ci saranno molte persone molto felici con i cappelli a secchiello".

Il sollievo è udibile. In precedenza alcuni partecipanti al festival particolarmente speranzosi erano stati ascoltati per caso speculare sul fatto che questa esibizione fosse in realtà una cortina fumogena per la 'balena bianca' di Glastonbury, una reunion degli Oasis sul palco Pyramid. Non è mai stato un problema, ovviamente – anzi, semmai, il posizionamento temporale di questa performance sembrava suggerire che Noel avesse fatto un gestaccio al proprio fratello, dopo gli enormi concerti di Liam all'inizio di quest'estate. "Farai da headliner a Knebworth, vero? Be', che ne dici, invece, di suonare sul palco Pyramid direttamente davanti al nostro comune eroe musicale Paul McCartney? Batti questo (se ci riesci, ndr)".

Quindi, deluse le speranze di una reunion degli Oasis, il timore era che Noel, sempre il Gallagher più ostinato, aggiungesse la beffa al danno, guardando in cagnesco mentre esegue una serie di brani semisconosciuti degli High Flying Birds. E tutti gli altri avrebbero dovuto intrattenersi prima dell'arrivo, più avanti nel corso della serata, della canzone che piace alla folla. Quei primi segni non erano promettenti; l'unico momento clou in una successione di cupi brani a ritmo lento è stata l'amata cantante di supporto di Noel, Charlotte Marionneau, che suona le forbici.

Noel, però, ha anche una comprensione abbastanza decente di come funziona il Pyramid. "Il palco principale non è il tuo pubblico, è un pubblico di Glastonbury", ha detto in un'intervista prima di questa esibizione. E una folla di Glastonbury alle 19:30 di sabato vuole un enorme canto collettivo pre-McCartney. Quindi Noel, nella seconda metà dell'esibizione, obbliga a una sorta di 'kit del principiante' degli Oasis. Sostenuto dai suoi membri abituali di High Flying Birds Gem Archer, Mike Rowe e Chris Sharrock, così come da alcuni cantanti di supporto pieni di sentimento e un'infarinatura di fiati, si lancia nel suo materiale di alto livello.

Little By Little è la prima a essere eseguita e fa immediatamente ammucchiare le persone sulle spalle del conoscente. Noel, prima di eseguirla, esclama: "Ce l'avete fatta!". Una nuvola di fumo pirotecnico in vari colori primari sale sopra la folla e rimane lì per il resto della performance. Poi è The Importance of Being Idle, che richiede una giga di massa alla Rhys Ifans. Poi Whatever, con un bell'arrangiamento di ottoni, e Wonderwall, di cui Noel ha a malapena bisogno di cantare una parola, tale è il frastuono che si sprigiona di fronte a lui. Quando riprende l'iniziativa dal pubblico per il ritornello finale di quella canzone, sottolinea quanto bene la sua voce abbia retto nel corso degli anni, sicuramente rispetto ad altri membri della famiglia Gallagher. 

Half the World Away e Stop Crying Your Heart Out – quest'ultima dedicata ai tifosi del Liverpool, che Noel aveva già spronato con un'enorme bandiera del Manchester City sulla sua pila di amplificatori – arrivano in rapida successione. "Ciao, avete tutti trascorso un bel giubileo della regina? Be', la prossima canzone è per la vera Royle family, di Manchester", ironizza il chitarrista e cantautore, riferendosi alla sitcom di cui il brano Half the World Away è sigla. Poi l'ex Oasis è persino in grado di concedersi il suo forse unico vero brano di alto livello degli High Flying Birds, AKA … What a Life!, senza troppo dissenso da parte del pubblico. 

Tutti quelli che sono sul palco e fuori dal palco sanno, però, per cosa sono qui e c'è tempo per un ultimo canto, quello per Don't Look Back in Anger. "Lasciate che il dogging abbia inizio", scherza il musicista prima di questa ultima hit, una preferita dal pubblico che fa paura a Hey Jude. 

"Godetevi l'uomo importante quando arriverà ... ha qualche canzone", dice scherzosamente Noel prima di andare via. McCartney non è l'unico.

Source: The Guardian

Scaletta:

Fort Knox
Holy Mountain
It's a Beautiful World
She Taught Me How to Fly
We re on Our Way Now
Black Star Dancing
Dead in the Water
Little by Little
The Importance of Being Idle
Whatever
Wonderwall
Half the World Away
Stop Crying Your Heart Out
AKA… What a Life!
Don't Look Back in Anger





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