Noel Gallagher si è esibito ieri sera (da remoto) al Late Late Show, programma televisivo in onda su RTÉ in Irlanda. Oltre a suonare e cantare Dead In The Water, è stato brevemente intervistato.
"Scrivere canzoni è una cosa personale, specie quando le scrivi da solo", dice il cantautore. "Ci sono delle collaborazioni musicali, ma quando le componi da solo è una cosa molto personale. Don’t Look Back in Anger la scrissi una notte a Parigi. L’indomani mi svegliai e il testo era sul tavolo. Non ne avevo idea ... Non ricordo di essere arrivato a casa o di essere uscito quella sera, ma ricordo che a un certo momento quella sera eravamo in uno strip club. Mi chiedo spesso se una delle ballerine di lap dance si chiamasse Sally. Non è proprio un nome francese, ma chissà ...".
"Alcune delle canzoni famose che ho scritto negli anni '90 sono state scritte sotto l’influenza di una cosa o dell’altra (droghe, ndr), per cui tendo a non avere un’idea precisa di cosa significhino o di cosa parlino. Quando suoni Champagne in un campo con 40mila adolescenti, e molti adolescenti si tolgono la maglietta ... a chi frega cosa significhi? Significa quello. Ed è un grande privilegio che quelle canzoni degli anni ‘90 siano passate tra le generazioni e significhino ancora qualcosa per la gente. È una cosa davvero magica".
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