Impegnato nella promozione del suo nuovo disco Who Built the Moon?, in uscita il 24 novembre, oltre ad aver rilasciato delle interviste per varie radio e vari giornali, Noel Gallagher ha tenuto oggi a Milano una conferenza stampa. Eccola nel video qui sotto. Grazie al canale YouTube Eventi Milanesi. Al minuto 2:28 anche un curioso siparietto, con una canzone che è partita all'improvviso ad alto volume, causando le risa dei presenti e dello stesso Noel ("Non è il mio disco questo", ha detto).
Abbiamo trascritto in italiano quanto ha dichiarato Noel.
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Qual è stata la principale influenza su questo disco?
Noel oggi a Milano (@stefycaroli | Instagram) |
Perché la scelta di tornare pesantemente agli anni '80 avvalendoti di Johnny Marr e Paul Weller come collaboratori per il disco?
Avevo lavorato con entrambi in precedenza. Paul Weller abita ancora dietro casa mia: siamo vicini di casa, quindi è stato facile. Johnny è uno dei miei più vecchi amici e se in studio mentre suono la chitarra mi blocco e ho bisogno di qualcosa che non so suonare chiamo sempre Johnny e Johnny è sempre talmente carino da prendersi del tempo e venire a Londra da Manchester e fare la cosa sua. Oltre a loro, però, due sono state coinvolte altre persone, penso che su questo disco ci siano trenta musicisti diversi. Quanto ai quei due, Johnny ha collaborato al mio ultimo album e Paul ha suonato (per la versione studio di) Champagne Supernova. Quindi si torna comunque al passato. Sono semplicemente degli amici ed è bello coinvolgere gente.
Se non è né Oasis né High Flying Birds, in che direzione sei andato con questo disco?
Se potessi riassumerlo con un termine lo chiamerei "pop cosmico", ma penso anche che sia il mio album più rock 'n' roll. Lo dico perché quando viaggio per il mondo la gente ha questa visione del rock 'n' roll come se fosse fatto di giacche di pelle, sigarette del cazzo e bevute di Jack Daniel's e sgridazzat, ma per me il rock 'n' roll è libertà: libertà di pensiero, parola, espressione e semplicemente di poter fare il cazzo che vuoi quando vuoi. È stato questo lo spirito con cui sono entrato in
studio: "Voglio fare il cazzo che voglio". Sono tornato dal tour di Chasing Yesterday dopo che avevo scritto, registrato e prodotto quell'album, con una chiara idea di chi ero e di chi sono e quella cosa non potevo portarla oltre. Non c'era nessun altro posto in cui andare con quello. Quindi per mia fortuna ho incontrato David (Holmes, ndr) al momento giusto e lui ha visto in me qualcosa che forse non sapevo neanche io che ci fosse e insieme ci siamo andati, l'abbiamo trovata.
Al Times hai detto che questo album è un "antidoto" nei confronti del mondo che ti sta spaventando. Ha funzionato, sta funzionando?
Penso che sia molto facile per i tizi con le chitarre prendere quelle chitarre e cantare quello che c'è al telegiornale. Non so che senso abbia tutto questo, penso che in quest'epoca scrivere canzoni che siano piene di gioia e speranza sia quasi rivoluzionario. E penso che la guitar music sia diventata più un urlare fottuto, come fa Dave Grohl. Di che parla? E i Green Day e il tizio dei Queens of the Stone Age. Su che cosa urlano? Urlano le cazzo di notizie del telegiornale. Chi vuole cantare il telegiornale? Le notizie del giorno sono noiose, Donald Trump è fottutamente noioso, la politica è noiosa. Il piccolo ciccione della Corea del Nord sembra buffo, ma è fottutamente noioso. (risate in sala, ndr) Be', lo è. Quindi perché scrivere della musica su di loro? Scrivere canzoni di gioia e speranza è rivoluzionario, cazzo. E lo dico: io sono un rivoluzionario.
Cantare le notizie del giorno come faceva John Lennon era meno noioso o anche allora lo era?
Forse le notizie erano meno noiose.
C'è una risposta alla domanda che dà il titolo al disco ("chi ha costruito la luna?") e cosa significa per te il titolo di questo disco?
C'è un libro di nome Who built the moon?. Io non credo alle teorie del complotto, perché le teorie del complotto sono fottutamente noiose, ma c'è una teoria del complotto secondo cui la luna è un corpo estraneo (al nostro sistema solare) messo lì da qualcuno. Ora, chiaramente chi ha scritto quel libro aveva visto Guerre stellari una o molte volte, aveva visto la Stella della morte (la Morte nera, ndr) e aveva fatto: "Cos'è quella stella? La luna? Be', sembrano uguali, cazzo!". Quindi l'avrà messa lì qualcuno. Ma è un titolo dannatamente grandioso per un album. E quello che ho fatto io è stato prendere il titolo di qualcun altro e usarlo per me, cosa che faccio di solito quando non riesco a pensare a nient'altro. Ed è nato così.
Cosa pensi del film-documentario sugli Oasis uscito l'anno scorso e come vedi la Premier League quest'anno?
Cosa penso di Supersonic? L'ho ritenuto fantastico, altrimenti non vi avrei preso parte. Penso abbia raccontato una storia che forse non sarà mai stata raccontata di nuovo, quella di una band venuta dal nulla e divenuta la più grande band del mondo. Penso sia fantastico, che tiri su di morale e tutti hanno fatto un ottimo lavoro.
Quanto alla mia incredibile squadra di calcio, penso che Pep Guardiola sia un cazzo di messia. Penso che stiamo giocando uno dei calci migliori che si siano mai visti. Il nostro allenatore è l'uomo che veste meglio nel mondo del calcio. E ne sono molto orgoglioso. Mi dispiace per il Napoli, a proposito.
Dopo lo scioglimento degli Oasis hai detto più volte di sentirti un chitarrista, non un cantante. Dopo aver avuto l'opportunità di esprimerti completamente come artista solista, ora ti senti sereno nel tuo percorso da solista?
Ho detto davvero così? Ero maledettamente sballato? (risate in sala, ndr). Come mi sento ora? Mi sento come su una chaise longue di velluto. Prima mi sentivo come su una sedia con tre gambe, ora mi sento benissimo. E tu?
Prima hai citato tre band come esempi negativi o che comunque non apprezzi. Quali rock band contemporanee ascolti? In generale che musica ascolti?
Non è che non mi piacciono, è che urlano. A mio parere il rock ha ucciso il rock 'n' roll. Quanto alle rock band, a parte le ovvie, con cui sono andato in tour quest'estate, gli U2, i Kasabian, i Primal Scream ... non mi interessa la musica rock, ci sono troppe urla. Datevi una calmata, cazzo! Capisci? Ssst! Andateci piano. Se non urlano va bene. La gente che si tinge i capelli è una cosa da pazzi, non c'è bisogno di farlo. Orecchini, tatuaggi, cosa cazzo è tutta questa storia? Non ce n'è bisogno. (rivolto alla traduttrice ndr) Puoi tradurre?
Se per il rock non hai bisogno di questo, cosa ascolti?
Quest'anno hai compiuto 50 anni. È un'età particolare per un uomo? Come ti senti? Questo ha anche influito su quello che hai scritto, sulla tua produzione? Cosa sta succedendo?
Ssst. Non diciamolo. Comunque no, neanche un po'. Penso che quando compi 50 anni tu debba prendere tutto quello che hai fatto e per cui sei noto e buttarlo nel cestino e ricominciare musicalmente. Non devi fare quello. Come ho detto, David Holmes ha scoperto in me uno spirito di avventura musicale che io pensavo non ci fosse. Sai, come ho detto, la gente arriva ad una certa età e dovrebbe continuare a fare ciò che fa e invecchiare con grazia, ma anche quello è noioso, io non lo voglio fare. La vita è troppo breve. Mi piace sempre trattare ogni disco e ogni tour che faccio come se fosse l'ultimo. E se questo dovesse essere l'ultimo, gran bel cazzo di modo per uscire di scena, cazzo! Ne vado molto orgoglioso.
Quindi è giusto dire che hai voluto essere più avventuriero?
Ovviamente.
Definitely Maybe aveva una grande dose di speranza e gioia, no? Man mano che prosegui il tuo viaggio musicale con gli Oasis tendi a diventare sempre più cinico, penso, ma non lo so ... La musica vera e propria che inventavo in studio - prima ancora di ideare i testi o le melodie - mi suggeriva della gioia e della speranza. E non saprei dirti quanto sia difficile prendere quella decisione e poi provare a scrivere canzoni che trasmettano quello. Per esempio per Holy Mountain ho pensato: "Dai, che cazzo?". facevo: "Wow! Come fai a prendere una musica così gioiosa e trasmettere questo con una canzone pop?". E devo dire che non ci è neanche voluto molto. Ecco quanto sono bravo!
Non è usuale nel rock trovare due fratelli contemporaneamente sul mercato, dato che nell'arco di un mese e mezzo o due pubblicate due dischi. Come vivi questa cosa? La vivi o non te ne importa nulla? Quanto marketing c'è in certe polemiche che leggiamo mediaticamente sui giornali? Ultima cosa: come suddito ti ha un po' sorpreso scoprire che la regina ha dei beni in paradisi fiscali?
Be', non so cosa ... Non c'è risposta a questa domanda. Il mio esce quando? La prossima settimana? Il suo qualche settimana fa? E allora? A chi importa? Sì, è pazzesco, cazzo, perché l'altro tizio sembra proprio molto arrabbiato per qualcosa. Nessuno sa bene cosa, ma se lo scoprite prima di me, per favore fatemelo sapere, perché ... Penso che abbia bisogno di cure, di uno psichiatra.
Quanto all'altra domanda, la regina non paga le tasse? Cazzo, che sorpresa! Non me ne fotte un cazzo, onestamente. Non me ne importa. So che io pago troppe cazzo di tasse, tanto per cominciare. Ma sì, che sorpresa!
E Bono (anche lui coinvolto nello scandalo, ndr)?
Li hanno chiamati Paradise Papers, ma hanno fatto il mio nome? No. OK, quindi voltiamo pagina allora.
Li hanno chiamati Paradise Papers, ma hanno fatto il mio nome? No. OK, quindi voltiamo pagina allora.
Che emozioni ti ha suscitato riaprire la Manchester Arena il 9 settembre dopo l'attentato di maggio e come mai hai deciso di non partecipare al concerto del 4 giugno organizzato da Ariana Grande?
Al primo concerto non mi è stato chiesto di esibirmi e non mi è venuto in mente che avrei dovuto offrire i miei servizi. La sera della riapertura della Manchester Arena è stata una serata strana, perché da un lato era successa una cosa davvero pesante e lì alla riapertura c'era gente che era sopravvissuta all'attentato, ma è stato stranamente incoraggiante e penso che ci si dovesse trovare lì. Quando ho cantato Don't Look Back in Anger e tutta l'arena cantava con me ... da compositore vivi per momenti come quello nella tua vita. E quando arrivano è veramente la sensazione più bella di sempre. Non la puoi tradurre in parole. Quella sera parte di te pensa: "Oh, è incredibile" e parte di te pensa: "È proprio triste, perché serata non avrebbe mai dovuto avere luogo". Quindi è stata una serata che non sarebbe dovuta succedere, ma penso che abbiamo reso le vittime orgogliose. Sì, non ho nient'altro da dire.
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