domenica 29 settembre 2019

Liam Gallagher: "Finalmente con il mio nome. Beady Eye? Un errore chiamarci così. Con mia cognata scontri infantili"

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"Il giorno in cui perderò la fiducia in me stesso, potrei anche infilarmi degli aghi negli occhi e morire", dice Liam Gallagher seduto in un camerino di uno studio fotografico di North London. Per 18 anni è stato, insieme al fratello e compositore Noel, l'anima degli Oasis, una band che lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica, e per i successivi 10, dopo la turbolenta fine della band, si è diviso tra Beady Eye, la band post Oasis nata nel 2009 e scioltasi nel 2014, e progetti da solista, non nascondendo a nessuno che gli piacerebbe tanto che gli Oasis si riformassero. Noel non ne vuole sapere, concentrato com'è sulla svolta cosmic pop della sua carriera da solista, ma a colpi di tweet Liam non demorde ed è convinto che quel giorno arriverà.

Quel giorno, tuttavia, sembra oggi molto lontano, se non altro per il successo travolgente della carriera solistica di Liam. As You Were, il disco d'esordio del più piccolo dei Gallagher, uscito nell'ottobre 2017, è divenuto disco di platino e l'ha riportato nei palazzetti e sui palchi principali dei festival musicali di tutto il mondo, habitat naturale per un frontman abbacchiato dal destino toccato ai Beady Eye, che nell'ultimo periodo della loro esistenza suonavano nei piccoli club.

Incontriamo Liam per parlare del suo nuovo disco, Why Me? Why Not, in uscita  il 20 settembre, e partiamo proprio dalla fine dei Beady Eye. Liam ammette che la loro parabola discendente forse era dovuta al nome non proprio azzeccato. "Il nome Beady Eye non si connetteva per niente", spiega, "e può darsi che la gente avesse bisogno di una pausa. Sapevo che con il mio nome la cosa avrebbe funzionato. Cazzo se lo sapevo! Ma non puoi chiamarti cos' quando fai parte di una band con i tuoi amici".

Il rapporto con Noel è ai minimi storici. A luglio il chitarrista ed ex mente degli Oasis ha accusato il fratello minore di "intimidire le donne", pubblicando gli screenshot delle minacce di Liam alla cognata Sara MacDonald, mandate alla figlia di Noel, Anaïs. E ad agosto, al Guardian, aveva stroncato la nuova musica di Liam con queste parole: "Penso di non essermi mai sentito così in imbarazzo per un uomo in vita mia. È musica non sofisticata per gente non sofisticata, fatta da un uomo non sofisticato".

Oggi Liam dice che Noel è ossessionato da lui e ammette che la cosa è reciproca. Il tono della conversazione cambia quando si tirano fuori le accuse di Noel: Liam le nega fermamente. "Non ho mai minacciato nessuno", ribatte. "Quando minacci qualcuno ci metti qualcosa alla fine". Di Sara dice: "Pensa di essere esente da frecciate sol perché suo marito ha scritto alcune canzoni per me negli anni '90? È fuori!  Ha detto cagate su di me. Io ho detto cagate su di lei. È tutto molto infantile. Io ho mandato quel messaggio ad Anaïs, ma non era minatorio. Una minaccia c'è quando ti giri e fai: 'Altrimenti ...' ".

Liam ammette di aver sbagliato nel trascinare dei ragazzini nella disputa tra fratelli e dice di voler porgere delle scuse. Aggiunge che sa che i suoi fan usano i social media per prendere di mira la MacDonald in un modo in cui non farebbero con Noel. Non vuole imporre a nessuno di fermarsi, però. "Non dico a nessuno cosa fare. Non comando le opinioni della gente".

Il nuovo disco contiene un pezzo, One of Us, il cui un testo dolce-amaro recita: "Sei sempre stato uno di noi / Ti comporti come se non te ne ricordassi / Hai detto che avremmo vissuto per sempre / Chi pensi di prendere in giro?". Non ci vuole molto a capire che parla di Noel, no? "Questa è un po' una canzone incazzata e mi piace", ammette. "Credo che la gente penserà che parli di Noel, ma in giro ci sono tanti coglioni. Potrebbe parlare di chiunque tra di loro".

Suo fratello lo trova "non sofisticato", ma Liam è indubbiamente in ottime acque, grazie anche ad un team di autori (tra cui Greg Kurstin ed Andrew Wyatt) la cui fede nel modello Oasis è incrollabile. Why Me? Why Not migliora il debutto del 2017, As You Were, offrendo una raccolta impavida di inni pronti per i palazzetti, designati per i fan affinché lancino petardi e cantino. Shockwave è un grigio tentativo dalle tinte country di riprendere il lato pop dei Beatles; in Once Liam ricorda i tempi precedenti alla fama e al successo, tempi in cui le cose erano se non più facili almeno più chiare. "A volte la libertà che volevamo non sembra molto fica", lamenta Liam su una melodia chitarristica strimpellata delicatamente.

Uno dei pezzi chiave del disco è Now That I’ve Found You, che parla del rapporto con la figlia Molly Moorish, avuta da Lisa Moorish poco prima del matrimonio con Patsy Kensit,  una figlia entrata a far parte della vita di Liam da poco tempo, dopo che per 21 è stata un'estranea. "Non ho mai avuto un rapporto con lei da quando è nata, per ragioni folli, quindi volevo esternare quei sentimenti", rileva. "È una canzone d'amore che tira fuori tutto". Liam ammette di non sapere bene cosa abbia imparato dall'avere una figlia e opta per un semplice "è bello averla accanto". "Sarò lì per lei fino al giorno in cui andremo al prossimo livello", afferma.

I suoi figli, Lennon e Gene, lo tengono aggiornato sulle novità musicali e di recente gli hanno fatto conoscere Slowthai e i Black Midi, emergente band britannica. Slowthai avrebbe dovuto aprire i concerti britannici di Liam a novembre, ma la sua partecipazione al tour dell'ex Oasis, annunciata mesi fa, è stata annullata: il giovane artista sarà, nello stesso periodo, l'artista di supporto dei Brockhampton per il loro tour nordamericano.

Avere dei figli che crescono a Londra significa anche essere preoccupato dalla crescente violenza nella capitale inglese: Met Police ha confermato ai primi di settembre che in città ci sono stati 99 omicidi dall'inizio dell'anno. "Sta diventando la norma, il che è dannatamente spaventoso", osserva Liam. Molte delle vittime sono adolescenti provenienti da famiglie povere, un'origine non molto diversa dalla sua, proletaria, nella Manchester degli anni '70, ma Liam non prova molta comprensione per questi ragazzi. "Quando eravamo ragazzini noi non c'era molto da fare, ma non andavamo in giro con i machete o a tirare l'acido in faccia alle persone. Non avevamo un cazzo e penso che questa generazione abbia molto di più di quello che avevamo noi. Quindi non credo alla storia che non c'è nulla da fare. Là fuori c'è un campo: andare a giocare a calcio e prendete un po' di funghetti magici".

Quanto al tema giovani, Liam è felice di aver fatto appassionare alla propria musica una nuova ondata di fan cresciuti con la sua musica, una generazione di adolescenti con il cappello alla pescatora che cantano i classici degli Oasis dopo essersi appassionati a Definitely Maybe ascoltandolo mentre erano seduti sul sedile posteriore dell'auto con i loro genitori. Si identifica perfettamente con una gioventù ossessionata dall'epoca precedente, proprio come era lui con gli anni '60 e, in particolar,e con i Beatles. "Li guardavamo con occhi di chi vede solo cose positive ed è questo ciò che fanno loro, romanticizzano le cose". Non si spinge, però, a dire che i ragazzi di oggi hanno azzeccato la loro moda anni '90. "Vedi alcuni di loro e pensi: qui ti stai sbagliando", dice ridendo. "Va tutto bene, però. Quando guardi allo stato attuale del mondo e vedi che in America costruiscono muri non puoi preoccuparti se qualcuno indossa le scarpe da ginnastica che non vanno bene con la loro tuta Sergio Tacchini".

Dopo 25 anni sotto la luce dei riflettori, Liam Gallagher rimane una compagnia spassosa. Dice che gli piace correre, ma non potrebbe mai competere in una maratona con "gente vestita come la Tour Eiffel o il cazzo di Big Ben". È un bestemmiatore poetico e un uomo con le proprie convinzioni, anche se spesso queste convinzioni si contraddicono. Fatta eccezione per la telefonata che vorrebbe ricevere da suo fratello, è difficile capire come al momento la sua vita potrebbe migliorare. La sua musica vola, i suoi parenti stretti sono pieni d'amore e il futuro sembra entusiasmante. Lì, nel bel mezzo del rumore, c'è Liam, testa alta e sicuro di sé come non mai.

Source: The Fader - traduzione di oasisnotizie

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