Dopo le parole di elogio per il Liam solista pronunciate in una recente intervista con Chris Thrall, Robbie Williams ha ricevuto in serata la vicinanza dell'ex Oasis tramite un messaggio su Twitter.
Tra i due amici c'è stato un scambio di post al miele già cliccatissimi.
"Oi Robbie Balboa, qui parla Liam Gallagher. Ho sentito che stanno succedendo un po' di merdate nella tua famiglia. Mi dispiace venire a saperlo. Amore e luce raggiungano la tua famiglia. Rimani tranquillo e intonato. LG".
"Fratello, questo significa molto per me. Continua ad essere celestiale. Il mondo ha bisogno di te. Il tuo fan Rob".
Di recente Robbie aveva rivelato che il padre Pete soffre del morbo di Parkinson e aveva confessato il proprio dolore per non poterlo raggiungere durante la quarantena, trovandosi a Los Angeles, mentre il padre è nel Regno Unito (leggi qui su Rockol).
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Nel giugno 2013 Liam Gallagher, in conferenza stampa a Milano, aveva risposto in modo colorito alle frecciate che gli erano giunte da Robbie Williams riguardo a BE, il secondo album dei Beady Eye (leggi e guarda qui), all'epoca uscito da poche settimane.
Sette anni dopo Williams è tornato a parlare di Beady Eye e di fratelli Gallagher e lo ha fatto durante la chiacchierata per il podcast Bought the T-Shirt con Chris Thrall, che ha interrogato la pop star sull'idea degli Oasis di sfondare in America.
"Innanzitutto gli Oasis hanno avuto una carriera decente in America, non una carriera enorme", ha detto Robbie, per poi aggiungere: "Non è vero che Noel è molto popolare in America, ha solo fatto bene. E Liam non è una delle più grandi stelle nel mondo".
"Passiamo a Liam. Liam ha fatto i Beady Eye e onestamente le canzoni non erano molto buone. L'idea e il concept di tutta quella cosa non erano molto buoni e so che abbiamo avuto degli attriti e tutta quella faccenda, ma in modo imparziale ... perché li pomperei in un momento ...".
"Liam ha fatto la propria carriera da solista e penso che la gente volesse vederlo fare il solista. Il disco è stato migliore. Ha lavorato con autori come si deve, che fanno quella cosa di mestiere, gente che modella versi, ritornelli, inframmezzi molto bene. Scrive ottimi testi, compone ottime melodie ed è la voce di una generazione".
"Il fatto con Liam è che qualunque cosa faccia, se cura ogni aspetto come si deve, la gente lo vuole ancora di più e questa è la verità".
"Dato che è una personalità incredibile e ha un sacco di carisma, si comporta in un modo in cui tu vorresti comportarti se avessi la possibilità di essere una rock star. Sta realizzando il tuo sogno e lo sta facendo in modo eccellente, e lo ha sempre fatto".
Anche di recente Robbie ha manifestato la propria stima per Liam, cantando For What It's Worth e Wonderwall durante alcune dirette su Instagram.
La notizia era nell'aria e adesso è anche ufficiale: il Lucca Summer Festival, dove Liam Gallagher si sarebbe dovuto esibire il 28 giugno 2020, è stato rimandato all'estate 2021, con la rimodulazione dei concerti. A renderlo noto gli organizzatori sulla pagina Facebook del noto festival musicale lucchese.
I biglietti per i concerti che verranno recuperati resteranno validi per gli stessi eventi spostati al 2021 mentre quelli per i concerti cancellati verranno rimborsati secondo la normativa vigente, ovvero attraverso un voucher che potranno essere utilizzati nell'arco di 18 mesi, anche per tutti gli altri concerti organizzati da D’Alessandro e Galli.
Purtroppo il tanto atteso concerto di Paul McCartney, in programma per il 13 giugno, è stato, com'è noto, cancellato non potrà essere recuperato. Salvo altri annunci, invece, sono posposte al 2021 le performance di Beck, Liam Gallagher e Patti Smith nella città toscana.
Niente concerto di Beck, niente Liam Gallagher, niente Patti Smith
"Questa è la lettera che mai avremmo voluto scrivervi, la lettera con cui vi diamo la notizia che fino all'ultimo abbiamo sperato di scongiurare. Lucca Summer Festival non avrà luogo in questo 2020", inizia così il post dell'organizzazione su Facebook.
"Come voi abbiamo seguito l’evoluzione dell’emergenza Covid-19 sperando in uno spiraglio favorevole ma è ormai evidente, e certificato dalle decisioni delle autorità competenti, che quella che sta arrivando sarà un’estate senza concerti. Ci fermiamo per la prima volta nella nostra storia, e fa ancora più male in considerazione dello straordinario cartellone che eravamo riusciti ad allestire per questo 2020".
Come riferisce gonews.it, è nata, però, una polemica riguardo ai rimborsi. I concerti rimandati non hanno problemi da questo punto di vista: il biglietto 2020 è valido nel 2021. Per quelli annullati non ci sarà il rimborso immediato in contanti o tramite versamento. Sarà istituito un voucher da utilizzare nell'arco di 18 mesi per tutti gli eventi della D'Alessandro e Galli, società che organizza il Lucca Summer Festival 2020 e non solo.
"Il rimborso tramite voucher è previsto dagli ultimi decreti legge adottati dal Governo ed è una misura che consente a tutta la filiera della musica live di non crollare a causa di questa durissima situazione. Siamo sicuri che questo provvedimento possa essere da voi compreso", si legge nella nota pubblicata dal Lucca Summer Festival.
In molti, tuttavia, Ma in molti non sembrano accettare, dal tono dei commenti e dei post a seguito della decisione. C'è chi annuncia anche un ricorso in altre sedi e quindi la 'coda' di questa decisione di LSF potrebbe essere più lunga del previsto.
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Nel corso dell'intervista rilasciata qualche giorno fa all'amico Matt Morgan per il podcast Funny How?, Noel Gallagher è tornato a parlare dei Nirvana e di Kurt Cobain. Ascolta qui dal minuto 5 in poi.
"Se ho scritto Live Forever come risposta a I Hate Myself and I Wanna Die dei Nirvana? Sì", ha detto Noel. "Il titolo di Kurt era ironico? Be’, io non riconosco l'ironia. Non vengo dalla fottuta Londra, io sono di Manchester: noi non facciamo ironia. Sì, ero un grande fan dei Nirvana. Lui aveva tutto ciò che io desiderassi, ma scriveva che odiava dannatamente se stesso e voleva morire. E io pensavo: 'Vaffanculo!'. Capisci?”.
"Non credi che fossi un grande fan dei Nirvana? Perché no, cazzo? Quell'album, Nevermind è ... Pensavi che io lo ritenessi troppo heavy? No, è musica pop. È heavy quanto i Sex Pistols. Se pensi a Never Mind the Bollocks e Definitely Maybe, sono album pop con dentro chitarre pesanti. Non pesanti, ma chitarre con crunch. Kurt era un grande fan di John Lennon. Il loro MTV Unplugged? Lo amavo e lo amo ancora, è fantastico".
"Kurt era un cazzo di genio e quando è morto ero triste perché penso che sarei andato d'accordo con lui. Eravamo ambedue mancini, ambedue occhi azzurri, entrambi del segno dei gemelli, penso. Entrambi fan dei Beatles? Sì. Anche del '67? Sì, penso che lui fosse anche fan di Definitely Maybe. Ah, era già morto quando è uscito? Forse Definitely Maybe l'avrebbe spinto a fare qualcosa di avventato. 'Non posso competere con questo tizio. Courtney, passami il cazzo di fucile!'. In un'intervista Kurt ha menzionato There's No Other Way dei Blur? Davvero? Gli piacevano i Blondie e tutta quella roba, magari gli sarebbe piaciuto Definitely Maybe".
Noel ha citato About a Girl e Sliver tra i suoi pezzi preferiti dei Nirvana.
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Nella stessa intervista con l'amico Matt Morgan in cui ha paragonato il fratello Liam a Demis Roussos scherzando sulla sua forma fisica, Noel Gallagher ha ammesso di aver assunto cocaina per quattro anni (ascolta qui).
Quattro anni di sniffate quotidiane, che gli causavano sempre più spesso attacchi di panico notturni. E di lì la decisione di chiudere per sempre quella parentesi tossica trasferendosi prima in Thailandia e poi nella campagna inglese, lontano dal giro delle tentazioni e delle vecchie frequentazioni.
Noel Gallagher è tornato a parlare del suo passato turbolento, confessando che "dal 1995 al 1998, i miei anni folli", era completamente immerso nella dipendenza da cocaina, che assumeva ogni sera procurandosi, tra gli altri effetti collaterali, "terribili attacchi di panico" che lo "paralizzavano". Tanto che una volta, a Detroit, finì anche all'ospedale.
"Come ho detto, la mia fase folle è durata per tre anni e mezzo", ha rivelato il chitarrista. La scelta di chiudere con la cocaina arrivò il 5 giugno del 1998, davanti ad una partita di calcio tra Germania e Lussemburgo. Noel si rese conto che mentre mangiava "degli spaghetti in scatola" era circondato da personaggi che per la maggioranza non conosceva, uniti da un unico denominatore comune, assumere qualsiasi tipo di droga. Quel giorno decise che avrebbe chiuso con le droghe e per farlo di isolò in Thailandia. Com'è noto ai fan, fu proprio in quel periodo che Noel scrisse la canzone Gas Panic.
Alla domanda se gli manchi la cocaina, Noel ha risposto: "No, è una droga di merda. Non dà creatività, non è molto sociale. Finisci rinchiuso in un bagno, in particolare con qualche cazzo di idiota che non ti piace e, detto questo, cioè ... io ne ho preso un casino!"
Anche se è vero che ha assunto cocaina ogni sera per quattro anni, Noel precisa che molte delle storie riportate dallastampa sono state amplificate.
"Ho assunto cocaina ogni sera, ma molto è amplificato alla terza dalla stampa. Posso dirti che qualunque cosa la stampa abbia scritto su di me - e suppongo valga lo stesso per chiunque altro, che si tratti di quanti soldi hai, di quanta cazzo di droga prendi e tutto il resto - è elevato alla terza".
Com'è possibile che i giornali abbiano esagerato, se la sua abitudine di drogarsi ogni sera per tre anni corrisponde a verità?
"Al picco di questa cosa, sul cazzo di Sun uscì
in prima pagina che avevo una tossicodipendenza da 4 000 sterline alla
settimana", racconta Noel. "Abbiamo calcolato quanti grammi di cocaina equivalgono a 4
000 sterline e risulta che si dovrebbe assumere un grammo di coca
all'ora per 24 ore al giorno, il che è impossibile, capisci".
"Se mettono in prima pagina sui giornali che una rock star si fa un po' di roba, non è una storia. Se la rock star si fa di un casino di droga e stacca a morsi la testa di un porcellino d'India mentre si scopa una suora, allora sai che è una storia".
"Una volta ho dovuto andare in ospedale. Ero a Detroit, a dire il vero. Sai, immagina di avere la psicosi e di andare in ospedale e di dover passare attraverso un metal detector e che qualcuno ti chieda cosa non va. E che non capiscano una parola di quello che dici a causa del tuo accento. Ti fanno: 'OK, vado a trovare qualcun altro. Aspetta un attimo' ...".
Alla domanda se abbia mai avuto paura di morire, Noel ha risposto: "Ho avuto un po' di attacchi di panico veramente violenti e aggressivi, ed è per questo che ho smesso con la cocaina. In mezzo alle due cose ...".
"Se stai avendo un attacco di panico e non sei rimasto in piedi per tre notti a farti di un sacco di roba, puoi convincerti a fermarti. Sai, la spossatezza ... ma se sei rimasto in piedi per tre notti a farti di un casino di roba, non stai mica facendo un discorso per convincere te stesso a scendere dal cornicione, amico. Pensi di essere sul punto di morire, giusto? Perché le rock star muoiono di quella merda".
"Quindi questo è quanto. Questo è ... Me ne esco, cazzo! Un paio di volte hi pensato: 'Porca puttana, avrò un infarto!', capisci? Per fortuna non l'ho avuto. Eccoci qui. Non ti avrei mai incontrato. Quanto sarebbe stata merdosa la tua vita se non ci fossimo mai incontrati?".
Poi Gallagher ha scherzato sul fatto che non sarebbe stato una bella rock star morta. "Non sono così bello", ha detto. "Se ti spari un colpo di fucile alla testa quando sei al picco (della fama), è piuttosto leggendario. Ovviamente non lo consigliamo, ragazzi, se c'è qualcuno di voi in ascolto ...".
---
Qualche tempo fa Noel aveva parlato con il Sunday Independent di Dublino di come oggi la cocaina gli dia fastidio.
"Non
ho problemi a sedermi in una stanza piena di gente che si fa di fottute
montagne di cocaina, non mi infastidisce per nulla", aveva detto. "Potrei starmene
seduto con gente che fuma e tutto quello. Solo che quando esce fuori la
droga la serata prende una piega merdosa. Te la spassi e giochi e una
volta che uno tira fuori la droga all'improvviso è: 'Be', è ora che io
me ne vada, perché questa cosa ora è una noia".
"Non
penso che fossi troppo 'classe operaia' per andare in riabilitazione.
Non penso che fossi troppo figo. Non ne avevo bisogno. Non avevo bisogno
di farlo".
"Un giorno mi sono svegliato e ho detto:
'Basta'. Ho smesso di fumare per caso. Semplicemente non avevo un'altra
cazzo di sigaretta. Non è stato: 'Oggi provo a smettere di fumare'. E ne
avevo abbastanza delle droghe. Penso che all'epoca fossi dell'idea di
smettere di drogarmi per sei fottuti mesi e vedere cosa sarebbe
successo. Non programmavo un cambiamento di stile di vita così radicale,
ma dopo due settimane ho pensato: 'Cazzo, preferisco molto di più
questo! Molto di più!' ...".
‘I woke up one
morning and said: “That’s it”. I gave up smoking by accident. I just
didn’t have another f***ing cigarette. It wasn’t, “Today I am going to
attempt to give up smoking”
‘I’d had enough of drugs. I think at the time I was thinking that I’m
going to give up drugs for f***ing six months and see what happens.
‘I wasn’t planning on such a major lifestyle change. But after about two
weeks I was like I f***ing much prefer this! Much prefer it.’
"Sono
troppo magro per essere un eroinomane. Qualsiasi droga che ti faccia
sporcare le unghie non fa per me", aveva osservato Noel. "Non mi piace la roba
trasandata, gli appartamenti dannatamente sporchi. Vedevi Shaun Ryder
camminare per Manchester come uno zombie. Il volto accettato di un
eroinomane era un cazzo di viscido, brufoloso di Liverpool. Io non sarò
quel tipo là".
oasisnotizie
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Noel Gallagher si è burlato della forma fisica del fratello Liam, facendo notare come abbia preso peso durante la pandemia. L'ironico commento è avvenuto durante la chiacchierata con l'amico Matt Morgan, per la trasmissione Funny How?, disponibile in podcast (ascolta qui: parte 1 e parte 2).
Alla domanda se avesse voluto essere più folle come rock star, Noel ha risposto: "Our kid è diventato come Demis Roussos al momento, no? Non si sta di certo isolando dal carrello dei dolci, no?".
Il chitarrista ha poi parlato dei party sfrenati cui partecipava negli anni '90, ammettendo che una volta, negli Stati Uniti d'America, assunse talmente tanta cocaina da dover essere ricoverato.
"È stato il periodo dal 1995 al 1998, i miei anni folli. Una volta sono dovuto andare in ospedale. Successe a Detroit, a dire il vero, e immagina di avere la psicosi e di dover andare in ospedale. Non capiscono una parola di quello che dici a causa del tuo accento e tu fai: penso di essere sul punto di andarmene".
Noel ha anche detto che essere calvo rappresenterebbe per lui un grosso problema, anche perché "i cappelli sono per i coglioni".
"Una volta mi hanno chiesto: preferiresti essere un grasso Rod Stewart o un calvo Mick Jagger? Come dici, Matt? Gli Stones sono più cool? Amico, la calvizie, però, è la (mia) più grande paura. Preferirei essere un grasso Rod Stewart, così del peso in più potrei disfarmene. Se ho incontrato Rod Stewart? Molte volte, l'ultima volta mi ha detto: 'Dove cazzo è la tua compagna?'. 'Al piano di sotto'. 'C'è anche Jagger?'. Eravamo tutti allo stesso party. Loro, a differenza nostra, i drink li sorseggiano, del resto hanno oltre 70 anni, io a 70 anni sorseggerò ... non penso che andrò in giro per feste a bere tequila".
Noel ha poi rivelato che About a Girl e Sliver sono alcune delle canzoni dei Nirvana che preferisce.
Riguardo alla politica, il musicista ha ribadito che non parteggia per i Conservatori, anzi, non vota neanche. "No, non voto. Non ho mai votato per i Conservatori nella mia fottuta vita, ma odio il Partito Laburista tanto quanto odio ora i Tories. Jeremy Corbyn? Si fotta, quel coglione! Da quando Gordon Brown ha dato della bigotta a quella donna con il microfono acceso (nel 2010, ndr), ho pensato che da quel momento poteva andarsene a fanculo. E da allora è stata una morte lenta del Partito Laburista, fino ad arrivare a Corbyn, che non mi piace. Sono conservatore? No, non voto da tre elezioni".
Noel ha anche raccontato di essere stato fermato due volte dalla polizia mentre il mese scorso era in giro con la bici e indossava il casco.
"In realtà non mi hanno proprio fermato, sono stati molto simpatici. Mi hanno detto che erano della polizia locale e mi hanno chiesto come stessi. Ho detto a loro che avevo avuto un po' di problemi coi paparazzi. E loro: 'Cazzo, non preoccuparti di questo, amico! Ti teniamo d'occhio noi mentre sei qui vicino' ... ".
Poi un altro aneddoto. "Una volta ho visto Sting a New York, ero ubriaco e ho fatto: 'Nooo, cazzo! Sting!'. Lui mi ha visto e ha pensato: 'Oh no! Porca troia, ora esplode!'. Gli ho detto: 'No, Sting, io ti amo, cazzo!'. 'Davvero?'. 'Davvero! Be', non te, i Police'. Dannatamente grandiosi! Che band! Il best of dei Police è uno dei grandi best of, perché tutti i singoli sono ottimi, è una band da singoli. Li amo".
Ringrazio l’amico Carlo per avercelo segnalato e Nikki per aver citato il nostro blog oasisnotizie nella puntata odierna di Tropical Pizza, in onda su Radio DeeJay.
Si parla della nostra traduzione della recente intervista concessa da Liam alla rivista Q, che potete leggere qui
Qui sotto l'estratto della puntata di oggi.
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
A causa della pandemia di COVID-19, l'uscita del nuovo disco dal vivo di Liam Gallagher che contiene l'esibizione acustica tenuta a Hull per MTV Unplugged il 3 agosto 2019 era stata posticipata al 21 settembre.
Oggi il cantante ha annunciato su Twitter che l'uscita è stata anticipata al 12 giugno. Ad una fan che gli domandava perché la cover di Natural Mystic, canzone di Bob Marley, non è stata inserita nell'album, Liam ha risposto che non gli piace la resa sul disco, aggiungendo: "altrimenti l'avrei pubblicata".
Paul Arthurs, detto Bonehead, chitarrista degli Oasis dagli esordi, nel 1991, al 1999, è tornato a invocare a gran voce la reunion dello storico gruppo musicale di Manchester.
"GET THE FUCKIN BAND BACK", ha twittato ieri sera Bonehead, ribadendo quanto scritto un mese fa sul medesimo social network: "Dovremmo davvero tornare insieme. Che ne dici Liam Gallagher?".
Il 55enne chitarrista, com'è noto, è un grande amico di Liam e ha
collaborato con lui sia con i Beady Eye sia nella sua avventura da
solista, esibendosi sul palco in varie date dei tour e partecipando alle riprese del documentario As It Was, uscito qualche mese fa.
Le voci sul ricongiungimento della band simbolo del Britpop tornano dunque a circolare insistentemente, anche alla luce della ricomparsa di Alan White, batterista degli Oasis dal 1995 al 2004, recentemente riapparso su Instagram caricando alcuni video in cui suona pezzi della band mancuniana che hanno fatto la storia.
Seduto nel suo nuovo tendone a sorseggiare qualche bibita fresca aspettando che il COVID-19 sparisca, Liam Gallagher sta affrontando la sfida della quarantena con il consueto sangue freddo. Nessuna foto per favore, però, non fino all'arrivo della toelettatura.
Come voi, Liam Gallagher sta esaurendo le cose da fare mentre è rinchiuso in quarantena.
"Mi annoio a morte", dice sul nuovo numero della rivista Q (in edicola dal 4 maggio 2020). "Sono uguale a tutti gli altri, annoiato fino a impazzire, cazzo, ma almeno non sono morto, quindi tutto va tutto bene nel mondo."
Stamattina è stato nel suo giardino, ad armeggiare nel suo nuovo tendone. L'ha fatto erigere quando Glastonbury è stato cancellato, come una specie di premio di consolazione. Dentro ci ha già messo un letto matrimoniale in bambù. Sono arrivati alcuni tappeti stamattina, quindi ha messo anche quelli lì dentro, sul pavimento.
"Sto anche cercando di entrare nel ritmo degli uccelli", aggiunge. "Li sto ascoltando fare le loro cose e penso di avere azzeccato, amico. Sì, mi piace ascoltare il loro ritmo. Ovviamente è una lingua diversa e non la capisco bene, ma non dicono solo parole incomprensibili, quelli lì".
In un certo senso, il lockdown è arrivato in un buon momento per Liam Gallagher. Stava già programmando un periodo di inattività prima della stagione dei festival, sfruttando al massimo la nuova casa di North London che condivide con la propria manager e partner, Debbie Gwyther. Di solito trascorrono tutto il tempo insieme, quindi l'unico vero adattamento è che le loro famiglie, i figli di Liam e suo fratello Paul, la gemella di Debbie, Katie, e tutti i loro amici non sono stati lì a provocare il caos. Liam e Debbie hanno dovuto, invece, prendersi cura di tutti i guai da soli insieme ai loro gatti.
"Ho visto Gene poche settimane fa, ma non vedo Lennon o Molly da un secoli", ricorda. "Ho fatto un po' di videochiamate con mia mamma, ma lei non ne capisce nulla. Alla fine vedo solo il suo soffitto. Finisco per urlarle di tenerlo diretto verso la sua faccia. 'Non capisco di queste cose!'. Quindi finiamo solo per farle la telefonata".
I negoziati per convincere Gallagher a sottoporsi ai quiz dei lettori di Q sono stati rapidi: "Puoi chiamarlo tra mezz'ora? Ha bevuto un paio di birre ed è pronto per una chiacchierata, anche se non è di umore adatto per fare le foto", avverte Gwyther. Lei ci lavorerà su, promette. Ma il suo umore per le foto non cambia e abbiamo, invece, incaricato il grande Pete Fowler di illustrare il Liam in quarantena. Nel frattempo Liam Gallagher è nella sua cucina, vicino al lavandino dove ha filmato tutte le istruzioni per il lavaggio delle mani per i social media, in attesa delle vostre domande.
"Fatevi sotto!"
OK.
---
Qual è stata la tua routine in quarantena? (Sam Edwards, via Q Mail)
Bevute. Poi un altro po' di bevute. Quindi a letto, a dire parole incomprensibili. Ho fatto un po' di corsa, ma non molta. Ho corso fino all'Ally Pally (l'Alexandra Palace, ndr) stamattina. Sto solo mangiando e bevendo. Una volta che avremo una data di un concerto mi sistemerò e avrò un aspetto elegante. Non c'è fretta, vero? Saremo qui almeno fino a giugno, no?
Devo guardare il telegiornale o evitarlo? (Matty Aarons, via Q Mail)
Ce l'ho acceso 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Mi piace essere informato, che siano le notizie americane, le notizie inglesi, ovunque. Mi piace quel tizio, il governatore dello stato di New York. Cuomo, sì. Mi piace. Cerco di evitare Trump. Sono più interessato al tipo di New York. Ho i miei momenti in cui penso che siamo fottuti. E poi ci sono momenti in cui penso: "So che ci sono persone che muoiono, ma se riusciamo a tenerlo bloccato ne verremo fuori e andrà bene. Da questa cosa uscirà del bene".
Perché hai un tendone nelle tue foto di Instagram? (Susie Ellis, via Q Mail)
Ne avevo uno anni fa quando vivevo a Henley, ma un cervo pazzo ci è entrato dentro correndo, impazzito, non è riuscito ad uscirne e sembrava che qualcuno lo avesse tagliato con un machete. Quindi quella è stata la fine di quel tendone. Ero seduto qui un mese fa, ad accarezzare l'idea di procurarmene forse un altro e ho pensato: "Fanculo, saremo qui per molto tempo". Così ho telefonato ai tizi di Glastonbury e ho detto: "Avete qualche tendone disponibile?". E loro dicono: "A dire il vero ne abbiamo un bordello. Quanti ne vuoi?". Ad un certo punto mi sballo e finisco per sedermi nel tendone. Ti fa uscire di casa, anche se è solo dall'altra parte del giardino. Quando lo sistemo con le lucine e le candele di notte sembra biblico, amico.
Cosa c'è nella tua lista di cose da fare prima quando tutto è finito? (Tony Osbourne, via Q Mail)
Mi metto dei cazzo di fottuti vestiti, tanto per cominciare. Forse mi rado la barba, ma forse no. Ho una grande barba lunga. Ce l'ho da tre mesi, quindi puoi immaginare come sia. Ce l'ho da Natale e non ho fatto mai neanche una spuntatina. Una parte di me stava pensando che sembro dannatamente figo, e poi ci sono giorni in cui penso di sembrare un vero coglione. Ma è così per tutti. So che mi mancherà. Quindi, sì, radermi, mettermi dei vestiti e andare al pub e bere un po' di Guinness. Quindi tornare al lavoro e fare alcuni concerti. I miei capelli hanno un bell'aspetto, però, amico. Sono un po' selvaggi. Non li farò diventare proprio lunghi, perché avere la frangia a quasi cinquant'anni è cercare guai. Ma il mio nuovo look sarà Scarface, quel tipo di look. Al Pacino, sai, "saluta il mio amichetto".
Il tuo lavandino sembra molto piccolo nei tuoi video in cui ti lavi le mani. È così? (Jenny Stevens, via Q Mail)
Sì, ma non è il mio unico lavandino. Attualmente vivo in una grande casa elegante. Perché sono tornato nel grande gioco delle case eleganti. C'è un altro lavandino che è enorme.
Cosa ti ha spinto a girare i video in cui ti lavi le mani? (Jarrod Hasslenhauser, via Q Mail)
Alcol. Alcol puro. Ho visto tutte quelle persone che facevano i loro piccoli video, scrivevano canzoni sul coronavirus e ho pensato: "Fanculo!". Tenere i piedi per terra e farsi una risata. Se lo prendi seriamente, finisci come Bono e io mi rifiuto. Io e Debbie eravamo molto ubriachi quando l'abbiamo fatto.
Prenderesti in considerazione l'idea di registrare in Irlanda un album di canzoni tradizionali con musicisti tradizionali? (Mike Walsh, via Q Mail)
Lo vorrei. Finirebbe con una bella sbornia, no? Quindi accadrebbe davvero, anche se lo pianificassimo? Boh. Non faremmo molto. Ma io e Bonehead abbiamo parlato anni fa della possibilità di farlo. Mi piacerebbe molto fare quella roba. Ho una mentalità molto aperta, faccio qualsiasi cosa. Sarei bravo a farlo (adotta l'accento irlandese, ndr). "Dai, bastardi!". Ti dico chi sarebbe bravo in questo: Mani (Gary Mounfield, bassista degli Stone Roses, ndr). È anche un po' una testa calda, lo adorerebbe. (Suona il campanello, ndr). Chi è? O è una consegna o è la polizia. È Sting che mi dice di lavarmi le mani, probabilmente.
La copertina di Definitely Maybe che avrebbe voluto Liam
Davvero volevi che sulla copertina di Definitely Maybe ci fosse un coltello infilato in un panetto di burro (come raccontato da Brian Cannon e da Bonehead su Twitter a marzo, ndr)? (Lee, via Q Mail)
Ehm ... Sì. Sì, l'ho fatto davvero. Non so perché. Tutti stavano diventando un po' 'teatrali' quando stavamo tenendo dei meeting al riguardo. Si toccavano il mento e cose così. Io dicevo semplicemente: "Dai, lanciamo semplicemente un coltello in un panetto di burro!". Hai fatto sogni più strani in isolamento? (Simon Smith, via Q Mail)
No, comunque ho fatto sogni abbastanza strani. Stanotte ho sognato che qualcuno stava cercando di bruciare la mia casa. Più un incubo, in realtà.
Cosa hai mangiato in quarantena? (Tutti, tramite i social media)
Ho già mangiato tutte le uova di Pasqua, se ne sono andate (è il giorno prima del Venerdì Santom ndr). Ho mangiato insalate e merdate. Ho mangiato il curry l'altra settimana. Ci ho dato dentro con i toast, ma comunque con i toast ci dò sempre dentro. Non sto diventando troppo pazzo. Le cose non sono poi così diverse per me, a dire il vero, con il lockdown. So che molte persone sono peggiorate molto, mi dispiace per loro, ma io avevo comunque intenzione di fare così. Ho avuto un po' di problemi in alcuni dei pub di Highgate a Natale, quindi ho pensato: "Sono stufo dei cazzo di pub". Una volta che abbiamo preso questa nuova casa ho pensato: "Non mi sposto per un cazzo!". A parte tutti quelli che muoiono e il fatto che non vedo i miei figli e mia mamma, sono abbastanza contento di stare seduto a casa mia a non fare un cazzo. Questo è ciò che faccio. Me ne sto seduto tutto il giorno da solo prima del concerto in un hotel. Poi vado al concerto, faccio la mia cosa del 16 LUGLIO 20 20, torno in hotel, me ne sto seduto da solo. È stata la mia vita. Mi trovo abbastanza bene da solo. Debs (Debbie Gwyther, ndr) lo trova difficile perché è abituata a stare fuori e a fare le sue cose.
Cos'hai guardato in TV? In particolare il tuo parere su Tiger King, per favore. (Chrissie Cathcart, via Q Mail)
Cazzo, è un gran tipo, vero? Si veste come Bonehead. Storia incredibile, ma che coglione! Sono tutti dei cazzo di tossici bifolchi, vero? Ho anche guardato un bel po' The Professionals. ITV4. Mi ci sono appassionato, alle loro auto e tutto. Per me The Professionals è al confine con il porno soft. Alcuni pezzi quando sono coinvolte le pollastrelle, quando è tutto un po' ... scusatemi, ragazzi! Mi piacciono le loro macchine. La Rover V8. Potrei prendermene una, anche se non so guidare, avrà un bell'aspetto sul vialetto. Sono anche appassionato di Unorthodox, della ragazza ebrea di New York che fugge dalla sua famiglia e si trasferisce a Berlino. Quello è eccezionale.
Chi è il tuo supereroe preferito? (Ironman, via Q Mail)
Non sono un fan di Superman. Non so bene perché, forse era il tizio con i bidoni addosso. Ho pensato: "Chi è 'sto coglione?". Credo l'Uomo Ragno. Poteva andare in giro volando e sembrava figo con la sua maschera. Di Superman ho sempre pensato: "Fottiti, coglione snob con addosso i bidoni e i tuoi capelli lisci!". Non è mai entrato in sintonia con me. Spiderman tutta la vita.
Dicci qualcosa di divertente su Éric Cantona, per favore (Paul West, via Q Mail).
Liam con Éric Cantona sul set del video di Once
Ti dico una cosa, quel tizio è il migliore. Mani lo ha riassunto al meglio. Ha detto che è un incrocio tra Gesù Cristo ed Elvis. E lo è davvero. È un bellissimo essere umano. Mi ha scritto un paio di volte mentre succedeva tutto questo e ha detto: "Come stai, signor Gallagher?". È un gentiluomo. Lo adoro, cazzo.
Una volta hai fatto una partita di calcio a 11 contro Nigel Kennedy? (Mark Kennett, tramite Q Mail)
Sì, quando ero negli Oasis, e li abbiamo asfaltati per circa 40-0. Ho segnato due triplette. Era ai Rockfield. Eravamo io, Guigs, Noel e alcuni svitati che abbiamo incontrato nel villaggio. L'ha provocato lui. "Dai, suono il violino - facciamo una partita di calcio!". Tifoso dell'Aston Villa. L'ho asfaltato.
Biscotto preferito? (Centinaia di lettori, tutti tramite i social media e Q Mail).
Mi piacciono i biscotti al fico, amico. Mi piacciono i biscotti del nonno. Biscotti al fico, i Garibaldis, i Rich Tea. Non sono uno che ama i biscotti al cioccolato. Sono troppo alla moda. L'altro giorno ho preso gli ultimi due pacchetti di Garibaldis al negozio di alcolici. Incredibili. Mi piacciono anche i Lemon Puffs, ma non puoi prenderli da nessuna parte.
Qual è la tua idea di felicità perfetta? (Marcel Proud, tramite Q Mail) Essere circondato dalla mia famiglia. E da un sacco di alcol. Il sole splende. Suonano i Beatles - in sottofondo, ovviamente non dal vivo, perché si sono sciolti. Stare con le persone che amo. In sottofondo in TV il City che schiaffeggia lo United per 10-0. Qual'è la tua più grande paura? (Daniel Weymouth, via Q Mail)
Non ne ho proprio una. Immagino di non essere amato. Non essere amato e non poter amare, è questa la mia più grande paura. E i ragni. E grandi cani che abbaiano. Fortunatamente i gatti mettono a posto i ragni in casa mia. Debbie? Nah, neanche a lei piace quella roba. Per essere onesti, viviamo in una grande casa di legno e penseresti che ce ne sono di più, ma forse hanno preso tutti il coronavirus e sono andati a fanculo.
Qual è il tratto che non ti piace di più di te stesso? (Noah Summers, via Q Mail)
No, niente, amo me stesso, in modo massiccio. Sono un paio di tweet lontano dall'essere perfetto. Sto bene. Quale consideri il tuo più grande successo? (Teifion Rivers, via Q Mail)
Essere in una band, seguire i miei sogni, fare quello che volevo fare e non ascoltare ogni altro coglione che mi diceva di trovarmi un lavoro. Tutti quegli assassini di sogni. Essere in una buona band, entrare in studio, fare concerti. Se non fossi stato in quella band, sarebbe stato buio per me. E ovviamente i figli sono fantastici. Ma sai cosa? Non sono meglio che far parte di una band. Immagina di avere un sacco di figli e di essere un agente immobiliare. Una merda! Essere in una band batte l'avere figli, mi spiace.
Quale ritieni sia la tristezza più profonda? (Phil Reed, via Q Mail)
Essere malato, immagino. Sono un tipo abbastanza spensierato, però. La gente pensa che io sia uno stronzo triste, probabilmente, ma sono la persona più ottimista che tu abbia mai incontrato. Scherzo sulle merdate tristi, ma sono ottimista 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Ti dico io cosa mi fa che davvero incazzare, sono le persone che dicono di essere "nel business". Ho visto un coglione alla televisione dire "da quando sono entrato nel settore dell'intrattenimento". Le persone che dicono "il settore" mi stanno sulle palle. Quale settore, essere su ITV? Sono quei coglioni la tristezza più profonda.
Qual è il tuo più grande rimorso? (Amanda Shaw, via Q Mail)
Probabilmente cose personali. Aver rotto matrimoni, essere un po' un cazzo di idiota con i figli. Aver preso per il culo le persone, averle turbate. Ma a parte questo ... ahah!
Chi suona la batteria se gli Oasis si riformano? (Chris Gray, tramite Q Mail)
Probabilmente dovrebbe essere Whitey (Alan White, ndr). So che Tony McCarroll è un bravo ragazzo, ma probabilmente la gente vuole di più Whitey, sicuramente più di Chris Sharrock e Zak Starkey. In realtà perché non li riprendiamo tutti? Perché, ammettiamolo, non succederà.
Qual è il tuo formaggio preferito? (Malcolm Reid, via Q Mail)
Mi piace il formaggio, ma non so bene i nomi. Il brie. Mi piace il brie. Mi piacciono anche le cazzo di fettine, quelle merdose. O, come lo chiama Debbie, "il formaggio economico".
Qual è il tuo consiglio principale per superare l'isolamento? (Penny Jones, via Q Mail)
Alcol. Un sacco di alcol. Senti, so che è molto alcolico, ma non so cosa farei senza di lui in questa situazione. Probabilmente dovrei appassionarmi al fai da te e a tutta quella roba. Fare il calzolaio. Ho una tettoia in fondo al giardino, sarei lì sotto a sistemare le scarpe di tutti e sarebbe una merda.
Source: Q magazine
Testo di Ted Kessler - Traduzione di frjdoasis (@oasisnotizie)
Illustrazioni: Pete Fowler
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Mark Lanegan? Un tossico nervoso e privo di senso dell’umorismo. Lo scrive Liam Gallagher in un tweet in cui commenta una storia contenuta in Sing Backwards and Weep, l’autobiografia del cantante degli Screaming Trees.
Nel libro, Lanegan afferma che Liam Gallagher avrebbe lasciato il tour del 1996 degli Oasis negli Stati Uniti per evitare una scazzottata con lui. I due avrebbero litigato quando Gallagher ha ribattezzato scherzosamente la band di Lanegan Howling Branches (in italiano, Rami Ululanti al posto di Alberi Urlanti). "Vaffanculo, stupido idiota del cazzo!", avrebbe replicato il cantante degli Screaming Trees.
Mark lannegn here’s how I saw it I asked you your bands name I was fucking around and called it something else you being an upiight junkie and not having a sense of humour got your little grungy knickers in a twist another bullshitter trying to sell a book LG x
— Liam Gallagher (@liamgallagher) May 4, 2020
Nel tweet, in cui lo chiama Mark Lannegn, Gallagher replica: "Ecco come la vedo io. Ti ho chiesto il nome della tua band e per scherzo l’ho chiamata in un’altra maniera. Essendo tu un tossico nervoso privo di senso dell’umorismo, ti sei scaldato. Un altro cazzaro che prova a vendere un libro".
Source: Rolling Stone Italia
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.