Nell'intervista rilasciata ai microfoni di Sky Arts per il programma televisivo Noel Gallagher Out of the Now, Noel Gallagher ha raccontato, tra l'altro, come nascono le sue canzoni.
"È quello (la musica, ndr) che muove tutto", dice Noel. "E quando ci penso è abbastanza triste, perché non sono interessato a nient'altro. Non ho nessun hobby, non so guidare, non so nemmeno nuotare, non so cucinare. Faccio cacare in tutto il resto. Sai, non ho altri interessi se non il (Manchester) City, il calcio e la mia famiglia. Fine".
"Se succede che non scrivo una canzone da un po' di tempo, ho tutte quelle migliaia di ore di esperienza per capire che, se tutto va bene, qualcosa potrebbe essere dietro l'angolo e verrà fuori e io sarò lì a coglierla. Scrivere canzoni è come pescare. Stai lì a pescare ogni giorno e a volte non prendi nulla, un giorno prendi tre pescetti e allora aspetti che abbocchi quello grosso. Ed è questo che mi guida, perché sai che quando hai scritto una grande canzone una bomba atomica ti scoppia in testa. E pensi: 'Vedrai appena la sentono i fan! Vedrai appena la sente la band!'. Poi inizi a scriverla, a perfezionarla e a vivisezionarla. Ed è un'esperienza magica che provi solamente tu. È difficile spiegarla alle persone ed è difficile per le persone capirlo quando gliela spieghi. Perché io lo faccio sembrare così facile che la gente pensa sia una puttanata. Mia moglie pensa che sia la cosa più facile del mondo. 'Oh, stai solo scrivendo un album'. 'Eh sì, è proprio così facile!' ...".
"Il futuro adesso è più incentrato nello sperimentare cose diverse. E in alcune delle cose che ho sperimentato da quando ho lasciato gli Oasis ho fatto veramente schifo, ma altre sono andate in modo fantastico e sono cose che non avrei nemmeno pensato di fare, se non avessi avuto questa attitudine mentale. Sai, quando abbiamo fatto il tour di Joshua Tree con gli U2 mi hanno detto: 'Che cazzo ci vai a fare?'. E (ho risposto): 'Che cazzo dici? Sarà stupendo solo stare là'. 'Sì, ma davvero fare da spalla agli U2?'. 'Allora, tanto per cominciare sono amici miei, seconda cosa: sono una delle mie band preferite di sempre e terzo: noi siamo fottutamente fantastici, siamo grandi'. Ma nel complesso sono felice di dove sono adesso, però, se fra cinque anni mi trovassi nelle stesse condizioni di adesso, non credo che ne sarei molto felice. Significherebbe che qualcosa è andato drasticamente storto nella mia vita. Ma non credo arriverà mai quel momento. È quello che mi piace ed è quello che mi piace fare".
"In questo momento c'è così tanta merda nel mondo che se puoi creare qualcosa allora dovresti proprio farlo. Perché, per Dio, c'è già abbastanza cupezza nel mondo e la gente ne ha bisogno. E io sono così fortunato da poterglielo dare. E quindi lo faccio".
(traduzione a cura di Luca)
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