lunedì 23 marzo 2020

Liam Gallagher tra moda, nuova vita e Man City: "Oggi tutte band senza palle. La gente vuole ancora vedere un tizio col parka. Noel? Io sono troppo rock 'n' roll per lui"

Liam Gallagher ha rilasciato un'intervista al bimestrale The New Order, in uscita da pochi giorni. Ha parlato di parka, Manchester, musica e calcio. Ecco la nostra traduzione integrale della chiacchierata, avvenuta qualche mese fa.
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Amo il Giappone, amo Tokyo, è grandiosa, cazzo!

Quando ci sei stato l’ultima volta?


L’ultima volta che sono stato lì forse è stato l’anno scorso, per l’ultimo disco, penso. Sì, è stato di sicuro per l’ultimo disco.

Hai mai partecipato al Fuji Rock?

Sì, penso che potremmo parteciparvi …

L’anno prossimo?

L’anno prossimo.

Fantastico.

Sì, penso di sì. Ci saranno le Olimpiadi, no?

Sì, si terrà un mese più tardi del normale.

Sì, penso tu abbia ragione, abbiamo parlato del fatto di parteciparvi l’anno prossimo.

Bene, potremmo anche iniziare con la moda allora.

Facciamolo. Cioè non so molto di moda, so solo quello che mi piace, ma …

Come spiegheresti il tuo stile personale?


Casual, amico. Casual, del tipo: non esco di casa senza le Clarks. E questi sono jeans Edwin, sono giapponesi, no?

Sì.

E cos’è questo? Cioè penso sia un Oliver … di che fattura è questa? Penso di averlo comprato proprio in Giappone, o in Australia. Ma no, so quello che mi piace …

Di sicuro non ti appassioni a marche o nomi che io ammiro enormemente.

No, non so quale sia il cazzo di nome.

Indossi molta roba Stone Island e roba così.

Indosso molta roba Stone Island, molta roba Engineered Garments. C’è una per cui vado matto quaggiù, ma non si riesce mai a trovarla, cazzo! Monitaly, l’hai mai sentita? È grandiosa. Ha sede a Los Angeles, ma non si riesce mai a trovarla, cazzo … Qui hanno un luogo dove devi telefonare a lui e prendere un appuntamento con lui. Cazzo, la roba migliore, amico!

Yuki è un buon amico. Fa anche scarpe per una marca di nome Yuketen.

Oh, sì, Yuketen, i mocassini. Cazzo, sono i migliori, sì! Quindi mi piace quella roba. Ne ho un po’. Ho i Beams ovviamente. E basta. Non so molto delle marche giapponesi, ma ne sono proprio preso. Il mio negozio preferito in Inghilterra è Oi Polloi e lì arrivano tutte le marche, ma no, no, mi piace. Mi piace quello che mi piace. Se mi piace quello che vedo, non importa chi lo ha firmato, lo compro.

È questa la cosa migliore. Vai a fare compere molte volte?
Oh, sì.

Da solo?

Sì, lo faccio in Inghilterra, sì. Qui non l’ho fatto. Da quando sono qui non potrebbe fregarmene di meno, amico. Ho abbastanza roba di questo posto.

Si sta diffondendo a Los Angeles, questo è il fatto.

Sì, inoltre è un po’ torrido e io sono un po’ in postsbronza. Quando torneremo per fare l’ultimo concerto, proverò ad approfondire quella cosa del Monitaly, perché quella è roba buona. Hanno dei bei fottuti parka, amico.

Hai sostanzialmente toccato il tasto chiave del tuo stile.

Sì, per me io non indosso proprio scarpe da ginnastica. Il mio amico Gary Aspen fa la linea Adidas Spezial.

Sì e tu hai fatto solo la collaborazione.

Sì, quindi le indosso, ma le indosso con i pantaloncini. Non le indosso con i jeans. Tendo a indossarle con i pantaloncini. E i pantaloncini che ho li conoscerai … Nigel Cabourn. Sono come questi cazzo di mutandoni. Quindi mi piacciono con un paio di scarpe da ginnastica. Forse scarpe di pelle di camoscio, io non indosso proprio le scarpe di pelle.  Semplicemente non mi piace il modo in cui ti sta addosso il cuoio, amico. Le scarpe di pelle di camoscio sembrano malconce, amico.

Chi erano le tue icone di stile quando eri ragazzo?

Be’, icone di stile … C’è una band di nome Stone Roses, di Manchester.

Conosco Ian.

Lui sa come stanno le cose. Tutti loro hanno un bel look, amico. Quindi era quella cosa lì e gli Happy Mondays. Loro avevano sempre roba buona. E per tornare agli anni ’60, penso che George Harrison avesse un bel look e i Beatles egli Stones … gli Small Faces … Paul Weller aveva sempre un bel look.

Quello sostanzialmente riassume anche il tuo look.

Be’, il look di Manchester è un po’ il look malandato, no? Capisci cosa intendo? Quando inizia a strapparsi, devi inviaggiarlo, ma appena inizia a sembrare un po’ fottuto, voglio dire casual, allora mi piace, ma appena inizia a cadere a pezzi, deve andare nella pattumiera. Non siamo dei barboni.

Sono della tua stessa idea. Quindi se ci fosse un parka nella storia di Liam Gallagher, quale sarebbe?

Non lo so, amico. Mi piacciono tutti, capisci cosa intendo? Ma mi piace … ne ho alcuni belli della Stone Island. Cos’altro ho? Non riesco a ricordare bene. Ho dei bei Monitaly, ahh non riesco a ricordarmeli così su due piedi. Li apprezzo tutti, amico. Non riesco a ricordarne i nomi. Nanamica? Ne ho alcuni di quelli lì. Mi piacciono. Ma non ne ho uno preferito, sai, mi piacciono più o meno tutti.

Quindi possiamo passare alla musica. Allora, fai parte dell’industria musicale da quanto ora?

Dicono da 25 anni, forse 30. Quando ho fondato una band?

Penso fosse il ’91.

’91. Quanto tempo è passato?

28 anni.

Minchia, lo faccio da 28 anni! E non sono cambiato per nulla, il che è perfetto.

Come ti senti a livello personale?

Mi sento bene, mi sento bene, amico. Mi sento bene a risaltare ancora come un pollice dolorante, il che mi piace. È così che voglio essere. Nei 28 anni in cui ho fatto questo, il mondo della musica è cambiato. Molto rap e molto cazzo di pop e quella roba lì. Ma sono ancora qui a fare la cosa mia. La gente vuole ancora vedere un tizio col parka. Sì, me la spasso, quindi va bene.

Allora, qual è il segreto di questa longevità?

Mi piace cantare le canzoni e mi ha sempre appassionato il lato canoro. La musica? Sono appassionato di musica. Rimanere vivi? Penso non sia quella la cosa che mi guida. Se avessi guidato, sarei morto. Non ho la patente.

Non hai mai pensato di prendere la patente?

No, no. Non faccio quella roba.

C’è qualche motivo in particolare? Non ti dispiacerà se chiedo.

Non lo so, amico, semplicemente non penso che sarei bravo dietro lo sterzo, amico. Mi piace bere alcolici, quindi non penso che si possa bere e guidare, per cui …

Penso che quella sia una delle cose migliori del vivere a Tokyo.

Cosa non puoi fare?

Semplicemente non hai bisogno di guidare, perché andare in giro è facile.

Sì, lo so, lo so, ho visto. L’ho fatto molto tempo fa. Ma la longevità? Non lo so, amico. Penso che sia stato sempre la stessa persona. Non ho provato a reinventare la ruota. Ho trovato quello di cui sono appassionato e semplicemente ho seguito la corrente. Sai cosa intendo? Non mi butto dalla nave se la guitar music questa settimana non sta facendo bene. Non mi vedrai tirare fuori una tastiera. Capisci cosa intendo?

Rimanere fedele a te stesso e ai tuoi principi ti mantiene in carreggiata.

Giusto, cazzo, perché tornerà sempre indietro. Capisci cosa intendo? Quindi sì, ho solo trovato quello di cui ero appassionato e mi sono incollato a quella cosa. Da qui i miei fottuti vestiti. Ho sempre indossato la stessa cosa. Se osservi il mio stile, neanche quello è cambiato. È la stessa cosa, quindi se rimani con una cosa, continuerà a tornare indietro.

Perché pensi sia così? Perché pensi che la gente cambi?


Perché non sanno chi cazzo siano. Sai, penso proprio che …

Nessuna identità.

Non hanno identità e non hanno mai avuto le palle. Capisci cosa intendo? Per mantenere quella cosa. Per rimanere fedele a te stesso devi sapere chi sei. Penso che molta gente, cazzo, salti giù dalla barca tutte le volte. Capisci cosa intendo? Vedo molte di queste cose nelle band. Ad un certo momento uno viene nella mia band e suona la chitarra e si veste come me. E poi due fottuti minuti dopo sono in un’altra band e si vestono come quella band. Ti viene il cazzo di mal di testa e ti sanguina il naso. Capisci cosa intendo? È una cosa del tipo: non ti dico io come vestirti, ma nella mia band non entri se non ti vesti comunque così, cazzo. Ma li vedi proprio saltellare come camaleonti. Capisci cosa intendo?

Assolutamente sì.

Cioè, cazzo, trova il tuo stile e mantienilo. Capisci cosa intendo? E se non è abbastanza bello, allora non è abbastanza bello.

I Beady Eye in concerto al Big Day Out nel 2014
Volevo chiederti di te, ora, come Liam Gallagher. Dopo tutto il successo con gli Oasis e dopo i Beady Eye, perché hai deciso di uscire come Liam Gallagher?

Be’, ovviamente la divisione degli Oasis, che è stata devastante perché io non avrei voluto mai che accadesse. Pensavo che saremmo rimasti insieme per sempre, sai. Ma altre persone avevano programmi diversi. Quindi quando è successa quella cosa io ovviamente volevo rimanere a fare musica, per cui abbiamo proseguito con i Beady Eye, ed è stato con tutti gli stessi membri, eccetto Noel. Ma la gente faceva: “Perché non vi chiamate Oasis?”. Ma non ci sono gli Oasis se non c’è Noel, quindi abbiamo assunto un altro nome. Gli album che abbiamo pubblicato erano buoni, i concerti erano buoni. Penso solo che la gente fosse solo … semplicemente non ha avuto tutto quel successo. Penso che la ragione per la quale non ha avuto tutto quel successo sia stata che è venuto troppo presto dopo gli Oasis. È stato un po’ confusionario. E poi ci siamo presi quattro anni liberi, proprio per liberarmi la testa. E poi ho deciso di non fondare un’altra band con un altro nome, perché la gente sarebbe stata confusa tanto quanto lo era con i Beady Eye. Quindi ho pensato: fanculo, esco con il nome mio e torno dove devo stare. Quindi se non sono negli Oasis potrei pure uscire con il nome mio. Capisci cosa intendo? E sembra che sia andata bene. Con tutti gli anni che ho impiegato per essere quel tizio degli Oasis … la gente mi conosce o come il tizio degli Oasis so con il mio nome, Liam Gallagher. Quindi ho pensato che questo avrebbe funzionato. Per cui questa è l’ultima possibilità di ballare con il mio nome, e sembra che stia andando bene.

È quella una delle ragioni per cui è finito tutto con i Beady Eye?

No, no. I Beady Eye non stavano ottenendo concerti. Capisci cosa intendo? E avevamo fatto un disco che nessuno stava comprando. Nessuno ci prenotava delle date, e io avevo un po’ di robe personali, quindi ho pensato: senti, forse è ora di mettere la parola fine, perché stiamo frustando un cavallo morto. Quindi abbiamo fatto così e poi ho fatto un po’ di roba personale e siamo usciti e abbiamo fatto partire As You Were.

Perché sostanzialmente sei saltato dagli Oasis direttamente nei Beady Eye.

Direttamente, amico, il giorno dopo. Il solo fatto che Noel volesse andare a casa non significava che noi dovessimo tutti andare fottutamente a casa. Era lui quello che aveva il problema. Quindi abbiamo proseguito, amico.

Giusto. Ho fondato la rivista con mio fratello, e anche noi abbiamo avuto un litigio.

Oh davvero? Gli parli ancora?

Un pochino. Tu parli con Noel?


No, non gli parlo da un po’, amico. Forse dieci anni, ma è perché lui è diventato uno stronzo, amico. Sta facendo un cazzo di viaggio cosmico, pensa che stia fottutamente curando il cancro e non è così. Sono un po’ troppo rock ’n’ roll per lui, amico.

Parliamo del nuovo album. Why Me? Why Not. come ti rappresenta e come rappresenta il tuo lavoro in questo momento?

Be’, la voce mi rappresenta. Cioè al momento sono in un posto diverso. Ho la mia adorabile famiglia con me, quindi sono stato di umore un po’ più calmo e rilassato. Ho allacciato una relazione con mia figlia che non ho visto per vent’anni. Quindi ora lei fa parte della banda e tutta quella roba, e questo è bello. Ma come mi rappresenta? Sì, amico, penso che sia una rappresentazione veritiera. Non lo so. Mi piacciono i Beatles, mi piacciono gli Stones. E quello che faccio. Capisci cosa intendo? Di cosa parla non ne ho idea, cazzo. Semplicemente canto i bastardi. Capisci cosa intendo?

Ti stavo per chiedere come cantante come lavori con il paroliere?

Allora, tiro fuori dei pezzi in giro per casa, mentre suono la chitarra. Non sono bravo con i ritornelli, ma so fare i versi. Ma quando si arriva al ritornello lo mando ad Andrew Wyatt e Greg Kirstin e loro lo fanno accadere.

Come funziona il procedimento? Vengono loro da te?

No, io vengo qui. Vengo a Los Angeles, dove lavorano loro. Lì hanno uno studio, quindi io faccio: “Guarda, ho questa canzone”. E loro fanno: “Figo, magari cambia quel pezzetto lì”. E tipo lavoriamo insieme.

Cominci tu e loro criticano?

Sì, o iniziano loro … in ambo i modi. Capisci cosa intendo? E poi la cosa accade, amico. Il che va bene.

Quindi sei spesso a Los Angeles.

Be’, sono qui per un po’ solo quando facciamo musica. Siamo stati qui l’anno scorso, io sono stato qui tre o quattro volte. Solo per una settimana, una settimana e mezza. Non potrei mai vivere qui. A te piace qui?

Mi piace molto questo posto. Solo per il fatto di guidare per andare in ogni luogo ci vuole un po’ di abitudine.

Mi piacciono le stagioni. È sempre caldo qui, no?

Non mi lamenterei di questo. Anche se tu faresti fatica senza un parka ogni giorno.

Amico, mi farebbe ammattire, cazzo! Ho bisogno di indossare il mio parka. Ma no, mi piace, quindi sono qui abbastanza. Sono qui abbastanza volte.

Dunque, tornando all’album, come si può paragonare al primo album, As You Were?


Penso sia sostanzialmente la stessa cosa un’altra volta, amico. Perché l’ho fatto con le stesse persone. E ovviamente non avremmo fatto un album reggae o un cazzo di album dance. Quindi è sostanzialmente lo stesso. Volevamo solo fare delle canzoni un po’ migliori. E dal punto di vista della produzione penso sia un disco migliore. Non sto dicendo che è molto migliore. Quindi forse per il prossimo continueremo a fare la stessa cosa, ma senza fare dei cambiamenti radicali. Capisci cosa intendo?

Hai un suono caratteristico.

Sì, amico. So cosa vuole la gente che viene ai nostri concerti. Sai cosa intendo? E la gente paga dei bei soldoni, quindi voglio dare loro quello che vogliono.

Cosa rende unico Why Me? Why Not.? Cosa lo rende diverso da quello che hai fatto in precedenza?

Non lo so se è unico, amico. Penso che con me dentro sarà un po’ più unico e roba così, ma non penso sia così unico.

Ci sono dei brani che pensi che spicchino?

C’è un brano di nome Once che è fico. Ci sono alcune belle canzoni, Meadow è fantastica, ma non direi che è diversi da qualsiasi cosa fatta prima.

One of Us è un pezzo eccezionale. Volevo chiederti della scena musicale in generale. Qual è il tuo parere?


Vedi, non seguo la scena musicale. Io faccio la cosa mia e basta, amico. Non esco con gente che fa parte di band. Non vado a molti concerti. Faccio la cosa mia e me ne vado a fanculo a casa. Sai cosa intendo? Quindi la guardo da lontano. Capisci cosa intendo? Non penso ci siano molte buone guitar band in giro, in ogni caso nessuna che mi piaccia. E non è per tirare delle frecciate, semplicemente … non lo so, amico. Semplicemente al momento non ce ne sono molte in giro.

Quali sono le più grandi differenze rispetto a quando hai iniziato con gli Oasis?


Il mondo è un posto diverso, amico. Potevi farla franca con un po’ di più. Oggi non puoi fare un cazzo, tutti ti saltano addosso. Non puoi dire molte cose. Capisci cosa intendo? Devi stare attento a quello che dici, mentre anni fa potevi sparare merdate dalla bocca e nessuno importava veramente. Ora dici la cosa dannatamente sbagliata e tirano fuori un cazzo di cappio e ti impiccano ad un cazzo di albero, amico. Devi fare attenzione a cosa dici nel mondo e penso sia una cosa che tolga il divertimento. Capisci cosa intendo? Ma sì, era molto più folle negli anni ’90, il che è una buona cosa. Comunque io sono molto più rilassato, ho fatto tutte le mie bravate rock ’n’ roll.

Pensi che questo sia venuto un po’ con l’età e anche con la maturità?

Un po’ con l’età, e i postumi delle sbronze si fanno sentire di più e richiedono un po’ di tempo in più per essere smaltiti. Ma anche così, tutto quello che voglio fare è tenere i miei concerti e spassarmela e farmi un paio di cicchetti, poi andare a letto. Capisci cosa intendo? Andare in giro per la città fino alle ore stupide del mattino l’ho già fatto. E questi telefoni … tutti ti fanno delle foto mentre fai un po’ il monello. Anni fa non c’era nulla di tutto questo. Potevi uscire e comportarti come un cazzo di scimpanzé e spassartela. Capisci cosa intendo? E non dovevi leggere quella cosa sui giornali. Ora tutti ti filmano, cazzo, quindi tu chiudi bottega, devi fare un po’ il bravo. Sono felice che sia accaduto negli anni ’90, sono felice di aver di aver vissuto negli anni ’90. Sai cosa intendo? Perché odierei provare ad entrare in una rock ’n’ roll band in quest’epoca. Non puoi farla franca dopo un omicidio, ti arrestano. O ti classificano come un teppista, o questo o quello. Sono felice di aver tirato fuori le mie vibrazioni rock ’n’ roll negli anni ’90. Capisci cosa intendo? Ora potrei vivere su quelle cose per il resto della mia vita.

Parlando un po’ degli anni ’90, di sicuro te lo chiederanno in molti, ma com’era la scena musicale di Manchester nello specifico?

Be’, prima che arrivassero gli Oasis c'era la scena Madchester: i Roses, i Mondays, i New Order, i James, i Northside. Era tutto bello. E c’ero io, 16-17enne, quindi era bello. A quell’epoca era morto tutto ed era tutta dance e roba così, a cui non partecipavo molto. E poi abbiamo fatto gli Oasis e quella cosa partì e poi ci trasferimmo a Londra. Poi ci fu il Britpop, di cui non abbiamo mai fatto parte, ma avevo l’impressione che … 

Molte persone vi hanno messo in quella categoria che io non ho mai capito.

Sì, ci hanno messo in quella categoria, ma non penso che noi fossimo Britpop, amico. Pensavo che noi e i Verve fossimo diversi: un sound più classico, più rock ’n’ roll. Non “rock and roll”, ma più un sound classico. A differenza dei Blur e dei Pulp, noi facevamo musica un po’ più fottutamente scema. Capisci cosa intendo? Loro erano classificati come Britpop e scena di Camden. Io penso che fossimo molto più avanti rispetto a loro. Capisci cosa intendo? Ma gli anni ’90 sono stati belli, amico. Un bello spasso, io amavo terrorizzare i Blur. Quando ci incontravamo nei pub e roba del genere.

Dev’essere stato uno spasso.


Sì, lo amavo, cazzo! Loro erano ragazzetti snob, no? Quindi noi li terrorizzavamo.

Ti ho visto ad Auckland nel … penso fosse il ’96-’97.

Sì, sì, ricordo di esserci andato.

Era un po’ un luogo inusuale.

Perché? Era una merda?

Non rendeva giustizia agli Oasis. Pensavo che voi foste andati da qualche altra parte …

Un posto un po’ più grande?

La Nuova Zelanda è un po’ buffa quando si tratta di musica.

Sì, ma molta gente pensa che gli Oasis fossero famosi. Erano famosi in Inghilterra. Non eravamo una band famosa nel mondo. Eravamo molto popolari in Inghilterra, ma quando andavamo in America non eravamo così famosi. E la gente faceva: “Oh, avreste dovuto andare in posti più grandi”, ma non eravamo così famosi, amico. Ripensandoci, eravamo famosi in Inghilterra ed eravamo famosi in Europa, ma non siamo mai stati famosi in America o nel mondo. La gente insiste con ‘sta storia che gli Oasis erano la band più famosa del mondo. Non lo eravamo. Eravamo la band più famosa d’Inghilterra e basta. Il che mi sta bene. Capisci cosa intendo? Perché non c’è niente di peggio d essere il numero due nel tuo paese. Era quella la cosa più importante. Finché siamo famosi dove vivo io, non potrebbe fregarmene di meno di essere famoso laggiù. Era quella la mia città.

Quindi di sicuro il successo di Definitely Maybe e Morning Glory è stato incredibile.

Sì, quello ci ha messo in pista.

Ripensando a quei due album, cosa provi rispetto al successo e a quel periodo della tua vita?

Non ricordo molto, ma fare Definitely Maybe … Eravamo matti allora, ma Morning Glory … Quando è uscito Morning Glory abbiamo iniziato a fare soldi e poi siamo partiti. All’epoca era dannatamente stupido, merda nei nostri nasi ed eravamo sempre fuori di melone. Facendo roba così … ma no, sono orgoglioso di quei dischi perché penso che suonino bene anche oggi. E senza di loro saremmo ancora disoccupati, amico. Quindi sono ben contento.

Uno dei concerti che ho visto in video è stato quello di Maine Road.

Sì, lo stadio del Manchester City. Fu incredibile.

Come fu uscire sul palco a Maine Road come tifoso del City?

Fu grandioso. Quello per me fu migliore di Knebworth. Tutti parlano di Knebworth perché fu grande, ma penso che come band suonammo meglio a Maine Road. Quindi quello sarebbe stato bello se fosse uscito in video. Forse è uscito.

È uscito.

Sì? Dunque, uscire e suonare nello stadio della tua città è stato dannatamente incredibile. Perché andavamo lì da bambini.  

Pensi che ci abbiate messo più impegno e che abbiate suonato meglio perché aveva quel tocco sentimentale?

Forse sì, Knebworth era stato solo un cazzo di grande e stupido campo. Capisci cosa intendo? Ma forse … penso che fossimo soliti vedere le partite di calcio lì, quindi la cosa aveva più significato.

Sicuramente. Allora, parliamo del City per un momento. Chi è il tuo calciatore preferito di tutti i tempi?

Be’, il mio è stato sicuramente … cambia. Negli anni ’60 Colin Bell e poi Mike Summerbee e negli anni ’80 fu uno schifo. Facevamo schifo, no? Gli anni ’70 non li ricordo neanche.

Neanche negli anni ’90 eravate molto meglio.

Anche gli anni ’90 furono uno schifo. Quindi ora i miei giocatori preferiti della squadra sono Sergio Aguero e Kevin de Bruyne. Sono giocatori coi fiocchi, amico.

Qual è il tuo parere sulla squadra al momento?

Sono entusiasta di loro, amico. Adesso non siamo in testa alla classifica del campionato, ma ci arriveremo, amico.

Pensi che recupererete e vincerete il campionato quest’anno?

Sì, amico. Il Liverpool vacillerà. La pressione è troppa su di loro, si sposteranno da lì, cazzo. Appena subiranno un po’ di infortuni, noi torneremo su. Penso che vinceremo noi; almeno lo spero.

Bene, io sono tifoso del Newcastle, quindi sono fottuto, amico. Penso alla retrocessione, o no?

(L’allenatore è) Steve Bruce, no?

Tu lo odierai perché è un red (ex bandiera del Manchester United, ndr)ì, no?

Chi, Bruce, per via dello United?


Sì.

Ahh, io odio dannatamente lo United. Cazzo se li odio quegli stronzi!

Vai ancora alle partite?

Da quando mi sono trasferito a Londra non mi interessa. Vengo disturbato troppo, per cui me le guardo a casa dove posso urlare e gridare senza che nessuno stronzo venga a rompermi le scatole. Oggi vai alla partita del City e non puoi saltare su e giù perché ti dicono di fare silenzio. Capisci cosa intendo? Non puoi bere, non puoi fumare, fanculo a quella merda!

Ammazza l’atmosfera, no?

Esattamente.

Non è l’essenza del gioco. Segui l’Inghilterra? Hai una passione per la nazionale uguale a quella per il City?


No. Non sono un patriota, amico. Anche perché i miei genitori sono irlandesi. Amo l’Inghilterra, l’Inghilterra è il luogo in cui sono nato e la cultura e il calcio e i vestiti e la musica e tutto quello. La nazionale inglese di calcio? Cioè la guardo e tutto il resto, ma non mi faccio “trasportare” se vincono, però.

Voglio dire: per un decennio hanno attraversato una fase di merda, no?


Stanno migliorando un po’, amico. Stanno migliorando un po’ sotto la guida di Gareth Southgate. Auguro loro del bene e tutto quello, ma non mi fanno né caldo né freddo.

Hai la maglia del City ora?

Sì, sì.

La indossi in giro?

No, no, no. Ce l’ho a casa. Tutta quella roba la indossano i miei figli.

Anche loro sono appassionati di City?

Sì, sì.

Penso che non abbiano scelta. Una cosa che ti volevo domandare è: hai iniziato a correre un bel po’ di recente?

Sì. I miei fianchi hanno fatto le bizze di recente. Sto avendo un po’ di artrite, quindi non ho fatto quanto cazzo avrei dovuto.

Qualcuno mi ha detto che non ascolti musica mentre corri; perché? Non ti fa ammattire?

Non lo so, amico. Semplicemente mi piace essere un po’ più … libero. Capisci cosa intendo? Mi piace semplicemente essere tutt’uno con il cazzo di posto.

La natura?

Sì, amico. Un gran frastuono nella testa? Non riesco a sentire quella roba, cazzo. Non ce la farei.

Non pensi che la musica bloccherebbe l’altra roba?

No, mi piace semplicemente ascoltare fottutamente la natura, amico. Una volta l’ho fatto mentre ascoltavo musica, ma mi infastidisce. Mi intralcia, amico.

Quando ascolti musica, che musica ascolti?

Gli Stones, i Beatles, i Kinks, i Sex Pistols. Non ascolto musica nuova.

Niente di nuovo?

Niente. C’è un tizio di nome Slowthai. È un rapper, tipo una cosa grime. Lui è bravo. Non c’è molta roba nuova che mi piaccia.

Cosa pensi di Slowthai? Musicalmente e in senso generale.

È bravo, amico, mi piace. Penso che abbia un qualcosa. Sta mettendo in riga un po’ di persone. Mi piace. Mi avvicino a quelle cose tramite mio figlio. I miei figli sono presi da tutta quella roba. Il grime e tutta quella roba. Mi fanno conoscere nuova musica ogni tanto, ma io sono piuttosto felice con i Beatles.

Chi sta facendo la differenza nel Regno Unito? I Pistols fecero colpo sul tizio dell’epoca Thatcher; chi sta parlando alle persone ora?

Direi Slowthai. Non sono uno che si fa  guidare dalla politica. Siamo cresciuti negli anni ’90, tutto quello che volevamo fare era prendere funghetti e ascoltare i Beatles, amico. Quindi di tutta quella merda che succedeva nel mondo non ci fregava, noi pensavamo solo: fanculo, non me ne fotte, che se ne occupino i politici. Quindi non sono proprio guidato dalla politica, ma Slowthai sì. Dice a loro le cose come stanno, il che va bene. Io voglio sono continuare a fare musica, amico, e spassarmela. Quella merda sarà ancora lì quando uscirai dal palazzo. Quando vieni ai concerti, bevi birra, cazzo, perdi la testa e salta su e giù e canta. Capisci cosa intendo?

Pensi che con la tua posizione di fama e potere potresti avere un’influenza?

Probabilmente, se volessi, ma non fa per me, amico. Non fa per me, amico. Non ne so neanche tanto, a essere onesti. Cioè forse finirà per farti sparare come John Lennon e io voglio solo vivere la mia vita. Capisci cosa intendo? Facciamo fare ai politici il loro mestiere e io faccio il mio. Quando inizi a pasticciare la gente inizia darti colpi in testa e fare: “Sta diventando un po’ arrogante”. Fanculo quella roba, amico! Voglio solo vivere la mia vita e andare avanti.

traduzione di oasisnotizie

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