Divertente conversazione con Liam Gallagher. Sottotitoli in italiano by oasisnotizie. Intervenendo a un evento speciale organizzato all'Etihad Stadium di Manchester il 16 ottobre 2016 da Radio X, Liam Gallagher ha confermato la propria disponibilità ad una reunion degli Oasis e ha spiegato i suoi bizzarri tweet, molti dei quali indirizzati al fratello Noel.
"Se le persone pensano che siano le mie frecciate su Twitter a impedire che la band si ricostituisca", ha detto Liam a Johnny Vaughan, "sono folli". Poi aggiunge: "Il motivo per cui la band non si riforma è che Noel ha bisogno di cirocondarsi di yes me. Io ho molto da dire, non lo sono. Lui ha la sindrome dell'omino".
Chiacchierata molto spassosa, con numerose gag. Curiosa la polemica con un utente di Twitter che invitava Liam ad andare a letto ("dormire è noioso", sentenzia il cantante). Si parla anche di come il cantante si è appassionato alla musica.
È la nostra piccola chicca di fine anno. Enjoy.
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L'altro ieri su Twitter anche Liam Gallagher aveva reso omaggio a George Michael, scomparso a 53 anni. E ha risposto a tono quando l'utente @migualez - che nel frattempo ha reso il suo account privato, cambiato la foto profilo e cancellato il suo nome - ha scherzato sulla scomparsa della pop star, facendo riferimento allo scandalo sessuale che l’aveva visto coinvolto nella famosa toilette di Beverly Hills (nel 1998 il cantante fu
arrestato da un poliziotto in borghese con l’accusa di avergli
fatto proposte sessuali in un bagno del parco cittadino).
In un tweet di risposta al tweet di cordoglio di Liam, l'utente ha scritto: "Parli di quando fu inopportuno in quel bagno? Tutto vero, amico". Per tutta risposta Liam ha scritto: "Sei un enorme stronzo. Ottimo lavoro, sei un signor nessuno. Vorrei scendere giù dal caminetto e prenderti a schiaffoni".
Noel Gallagher ha rifiutato di partecipare a Top Gear e a Ballando con le stelle. Lo ha rivelato il cantautore in un'intervista concessa il 10 dicembre a Steve Lamacq di BBC Radio 6 (audio alla fine del post).
"Mi hanno offerto un sacco di volte di fare Top Gear", ha rivelato Noel, "ma sembrava che non capissero quando rispondevo: 'Ma non so guidare'. Mi dicevano: 'Non preoccuparti, di quello si occuperà Jeremy'. 'Come? Non posso guidare, non ho la patente'. 'Non preoccuparti, ti insegnerà The Stig' ...".
Quanto a Strictly Come Dancing (il Ballando con le stelle britannico, ndr), Noel ha detto: "È stato dopo che gli Oasis si sono sciolti. Non ho fatto nulla per un paio d'anni. C'era sempre qualcuno che mi diceva: 'Sai che ti dico? Ora sarebbe disponibile. Ora sarà disperato'. Il mio manager mi ha telefonato per dirmi: 'Non voglio, ma devo informarti di questo per ragioni legali: conosci Strictly Come Dancing? EEE, il telefono squilla' ...".
Anche Liam Gallagher si è unito al cordoglio per la scomparsa di George Michael, deceduto nelle scorse ore a 53 anni.
"Sarebbe meglio se non fosse vero quello (che è successo a) George Michael", scrive Liam su Twitter. E qualche ora dopo pubblica la canzone Praying for Time dell'artista scomparso.
Noel Gallagher e famiglia amano gli animali, ma il chitarrista ha cacciato di casa il suo cane. Lo ha detto il cantautore parlando il 10 dicembre con Steve Lamacq a BBC Radio 6, nella stessa intervista in cui ha svelato a che punto sono le lavorazioni per il suo prossimo album solista e ha ricordato Bowie e Prince
(AUDIO ALLA FINE DEL POST).
"Il cane non ha resistito", ha raccontato Noel. "Mi dispiace, ma Tommy, Thomas, è stato molto cattivo con il gatto e il gatto era con noi da talmente tanto tempo che ho pensato: 'Senti, amico, questo non è giusto'. Ora è in una dimora migliore".
Un altro dei motivi che hanno spinto l'ex Oasis ad allontanare l'animale era la convinzione che sua moglie Sara McDonald lo amasse più di quanto ami Noel.
"Ai bambini non ha fatto piacere. A me non è importato più di tanto, perché onestamente mia moglie mostrava più affetto verso di lui che verso di me".
"Non dimenticherò mai quella volta che sono tornato a casa entrando dalla porta principale e ho sentito mia moglie dire: 'Dove sei stato? Sei stato fuori, guardati, sei tutto infreddolito'. E io pensavo: 'Bello. Non è mai così, perché è scozzese'. Poi ha fatto: 'Aww, vieni qui'. E mi sono reso conto che il cane era entrato in casa nello stesso momento passando dalla porta della cucina e lei stava parlando con il cane. E ho pensato: 'No, no, no, questa cosa non funzionerà'. Pensavo di conversare amabilmente con mia moglie e sembrava che stesse notando quello che io dicevo e poi all'improvviso ha urlato: 'Tommy!' e mi sono reso conto che non aveva ascoltato una parola di quello che avevo detto io".
La prima data dal vivo è già stata annunciata: a giugno, al Bergenfest, in Norvegia. Ora emergono altri dettagli sui nuovi progetti dell'ex frontman degli Oasis. La carriera da solista di Liam Gallagher inizia davvero a prendere forma.
Secondo quanto riportato da un utente tedesco di Live4ever, noto forum statunitense sulla band di Manchester, che qualche giorno fa ha avuto l'opportunità di intervistare Liam a Londra per una rivista musicale tedesca, il primo lavoro da solista dell'ex frontman dei Beady Eye sarebbe "già pronto e mixato" e imminente sarebbe la pubblicazione di un nuovo singolo.
Liam avrebbe dichiarato che lo scioglimento dei Beady Eye, avvenuto nell'ottobre 2014, è giunto "al momento giusto", perché a suo dire "alla nostra band mancavano grandi canzoni e non si andava da nessuna parte". Ciononostante sarebbe ancora in buoni rapporti con Gem Archer ed Andy Bell, con cui però i contatti si sarebbero allentati negli ultimi due anni.
Liam si sentirebbe ancora occasionalmente con Guigsy, ex bassista degli Oasis, mentre non avrebbe più contatti con Alan White, ex batterista degli Oasis. Con Tony McCarroll, predecessore di Alan White, Liam si sarebbe visto solo alla prima del film Supersonic.
Veniamo alle informazioni sul nuovo disco di Liam. "Ho ascoltato tre canzoni", scrive in inglese l'utente del forum riservato ai fan più accaniti della band, "ed erano fantastiche. Molto più cupe di quanto mi aspettassi. Il basso è veramente straordinario in una canzone. La voce di Liam suonava magnifica. Ovviamente non era la voce degli anni '90, ma si adattava alla perfezione a quelle canzoni".
"Ho chiesto a Liam se anche le altre canzoni dell'album saranno come quelle che ho ascoltato e mi ha risposto che ci saranno anche canzoni più rock e canzoni più dolci, ma hanno per lo più la medesima impronta. Si sente che ci ha lavorato su ripetutamente".
Massimo riserbo sulle date di uscita dei nuovi brani, ma "la pubblicazione di nuovo materiale avverrà prima di quanto ci aspettiamo". Probabilmente il nuovo singolo sarà annunciato nei primi mesi dell'anno prossimo.
Non è dato sapere chi accompagnerà Liam dal vivo, ma si conoscerebbe qualche anticipazione sui concerti che terrà. "Liam sta pensando di proporre dal vivo alcuni brani di Be Here Now e canterà sicuramente anche brani dei Beady Eye e brani non sempre suonati, come ad esempio Listen Up", prosegue l'utente tedesco. "Vuole avere pronta una serie di brani in modo da poter variare la scaletta di volta in volta".
Tra le altre curiosità contenute nell'intervista, che sarà pubblicata prossimamente in Germania, ce ne sono anche alcune relative ai vecchi album.
Liam ricorderebbe di aver partecipato al Blackpool Roadshow, evento organizzato nel 1992 da Granada TV e di cui esistono alcune fotografie con gli Oasis sul palco (ma non circola nessun video della loro esibizione), ma non ricorderebbe se la loro performance sia mai stata trasmessa da qualche parte e se qualcuno ne possieda ancora la registrazione.
Confermerebbe di aver cantato in studio tutte le canzoni di (What's the Story) Morning Glory? - quindi avrebbe cantato anche Don't Look Back in Anger e Step Out - ma non saprebbe se esistano ancora le registrazioni delle sue prove.
A proposito di Don't Believe the Truth direbbe che "le sessioni con i Death in Vegas (che avevano iniziato a produrre il disco, ndr) erano fantastiche, ma Noel decise di cestinarle".
A Liam sarebbe piaciuta la versione "Noel rethink" di D'You Know What I Mean? uscita quest'estate e sosterrebbe che Noel avrebbe dovuto fare altrettanto per ogni brano di Be Here Now.
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Nella stessa intervista con Steve Lamacq in cui, sabato, ha svelato a che punto sono le lavorazioni per il suo prossimo album solista e ha ricordato Bowie e Prince (AUDIO ALLA FINE DEL POST) Noel Gallagher ha parlato anche della figlia Anais, che compirà 17 anni a gennaio, e della sua generazione.
"Nel mondo non è rimasta molta gente come noi", rileva Noel, riferendosi a Bowie, Prince e a se stesso. "La generazione di mia
figlia, che ora ha sedici anni, non è neanche lontanamente interessata a
queste cose (i dischi come supporti fisici, ndr)".
"Quando facevo Chasing Yesterday era a casa mia. Sono tornato da un meeting e sotto braccio avevo una grande cartella con
l'illustrazione".
"Lei aspettava lì da secoli e le ho fatto: 'Scusa, sono
stato ad un meeting per l'illustrazione del disco'. E lei mi ha fatto:
'Illustrazione? Cos'è?'. E io: 'Sai, l'illustrazione'. E lei:
'L'illustrazione? Cos'è?'. E io: 'È la copertina del disco'. 'Copertina
del disco?'".
"Così ho tirato fuori l'iPad e le ho fatto: 'Bene, vedi
quella piccola immagine? Quella è grande così'. E lei: 'E fanno dei
meeting per quello?'. E io: 'I meeting per quello? Spendo centinaia di
migliaia di sterline per quello in un solo pomeriggio! Non scherzo. Per
una copertina sborsiamo un quarto di milione'. E lei: 'Wow, Dio!'".
"Ora
mia figlia è appassionata di vinili. Non penso fosse molto felice
quando per il suo sedicesimo compleanno le ho comprato un giradischi.
Penso si aspettasse una Fiat Punto o non so cos'altro. O una delle
grandi macchine da corsa disponibili. Forse si aspettava una macchina.
'Oh, mi hai comprato un giradischi! Fantastico! È quello che ho sempre
voluto'".
"E le ho dato una confezione per iniziare. C'erano gli Stone
Roses, forse uno o due dischi degli Oasis, forse Definitely Maybe e Morning Glory,
i La's, il best of dei Beatles ovviamente, alcune cose di Bowie. Ora
non ricordo con precisione cosa ci fosse. Ora ne è proprio presa".
Durante l'intervista che Noel Gallagher ha rilasciato sabato a Steve Lamacq di BBC Radio 6, intervista che stiamo sviscerando post dopo post, sono emerse anticipazioni sul prossimo album da solista dell'ex Oasis. L'audio della chiacchierata è alla fine del post (si parla del nuovo disco dal minuto 38 in poi).
Il cantautore è attualmente al lavoro con il produttore David Holmes per il seguito di Chasing Yesterday.
"Se dovessi prendermi una pausa preferirei stare in vacanza", dice Noel, "perché quando sono a casa non faccio granché. Non sono più fatto per starmene seduto al pub tutto il giorno, perché nessuno lo è ormai. Non ho hobby come il golf. Una volta qualcuno mi ha chiesto: 'Giochi a golf?'. E io: 'No'. Alla gente che mi dice 'Trovati un hobby' rispondo che è questo il mio hobby. Strimpellare è il mio hobby. Lo facevo stamattina, visto che sto finendo questo disco".
Poi è entrato nel dettaglio. "Tutte le canzoni che ho scritto prima di mettermi a creare il disco non sono state usate, perché quando abbiamo deciso di fare il disco con David Holmes ... lui vuole che tutto il processo compositivo si svolga in studio. E va bene, è quello che fanno tutti i produttori, ma per me è una novità. Così abbiamo cominciato questo disco a casa sua, a Belfast. L'ho iniziato il giorno in cui è morto Lou Reed. Quindi il processo di creazione di questo album è costellato da decessi di pop star, no?".
"Il metodo seguito è l'esatto contrario di quello che ho adottato negli ultimi trent'anni. Prima era: scrivi una canzone, ci lavori su, la limi finché non pensi sia fantastica, poi vai in studio, dici: 'Voglio che suoni così' e segui quella direzione. Stavolta, invece, non hai idea di quello che tiri fuori finché non hai finito. E i risultati finali sono grandiosi perché evolvono continuamente. A volte fai due passi in avanti, a volte dieci indietro o la cosa ti porta a fare passi di lato e poi un momento di ispirazione ti porta da qualche altra parte".
"Con David è stato molto istruttivo, devo dire", ha aggiunto David. "È qualcosa da cui ero sempre rifuggito in passato. Pensavo: 'Non compongo in studio. Non lo faccio'. E mi è piaciuto davvero tanto".
"A volte", prosegue Noel, "ti arriva la telefonata strana di chi si occupa della sezione di archi. E parlo di gente della mia stessa casa discografica. Quella che conduco io, fondata dalla mia eccezionalità, va bene? Mi chiedono: 'Hai finito?'. 'No'. 'Quando pensi di finire?'. 'Non ne ho idea'. Mi fanno: 'È per il budget ...'. 'Lascia perdere il budget, sono soldi miei!'. 'Ne parleremo con Marcus, il manager'. E io: 'Lascia stare Marcus. Se Marcus vuole contribuire allora dice la sua' ...".
"Fortunatamente siamo in dirittura d'arrivo ora", spiega. "Mi è stato assegnato un termine temporale entro cui tutto dev'essere ultimato: master del disco, copertina, video e tutto il resto. Bisogna che si finisca prima che vada a Glastonbury, a giugno. E sembra lontanissimo, ma non lo è, capisci?".
"Poi, una volta che tutto sarà fatto", continua Noel, "potrò riposarmi quest'estate, scrivere altre canzoni per un album che non sarà mai pubblicato. Ne ho a tonnellate. Ho materiale per un paio di altri album, roba che è quasi finita per altri quattro album, penso. Roba che devo ancora sistemare, sì".
Alla domanda se sarà o no a Glastonbury l'anno prossimo, Noel, assiduo frequentatore del celebre festival inglese, ha risposto: "Vado a Glastonbury ogni anno quando non sto lavorando e mi chiedono sempre: 'Hai portato la chitarra?'. 'No'. 'C'è Liam con te?'. 'No'. 'Stai facendo un concerto segreto sotto la Tenda Egiziana alle quattro del mattino?'. 'No' ...".
Ecco un'altra parte della chiacchierata di sabato di Noel Gallagher con Steve Lamacq su BBC Radio 6 Music. L'audio è alla fine del post.
Noel parla di David Bowie, di Prince e alla fine fa un commento sull'album d'esordio degli Oasis.
"Penso che questo 2016 sarà ricordato. È stato l'anno più pazzo che io
ricordi per la politica, per la gente che è morta, gli eventi mondiali", ha osservato Noel.
"David Bowie e Prince morti nello stesso anno è sconvolgente. Se pensi che è stato via per così tanto tempo e poi è tornato ... Sì, è stato un vero shock. In un certo senso penso che non sia mai morto, capisci? Perché la sua musica era una parte molto importante della vita delle persone".
"La prima cosa di Bowie che sentii fu una trasmissione di nome Five-minute Profile, penso su Channel 4. Era il 1983, credo, ero disoccupato, avevo appena finito la scuola a Manchester. Ricordo distintamente che ci fu una puntata dedicata ai Fleetwood Mac. Ascoltai il loro brano Oh Well per la prima volta e mi appassionai a Peter Green e ai Fleetwood Mac. Poi la puntata su David Bowie. Heroes fu il pezzo che mi colpì. Anche se avevo già sentito David Bowie a Top of the Pops e tutto il resto, ricordo quando vidi il video di Heroes. C'era questo rapido focus di cinque minuti sulla vita musicale di una persona e questa cosa di Heroes mi ha sbalordito. Non ricordo quale fosse il suo best of all'epoca, se Changesone o Changestwo, ma ne divenni rapidamente ossessionato".
"Quando facevo il roadie per gli Inspiral Carpets e quando ero agli inizi con gli Oasis, di cui ero il compositore, avevo una cassetta che portavo dappertutto. Aveva, nell'ordine, due canzoni di David Bowie, due canzoni di T.Rex e due canzoni degli Slade, per un totale di un'ora e mezza. Ero solito annoiare a morte gli Inspiral. Forse sono l'unica persona al mondo che ha notato che si tratta dello stesso arrangiamento e degli stessi accordi di It's Only Rock 'n' Roll dei Rolling Stones. E per questo mi sono sempre dato una pacca 'musicale' sulle spalle".
"Quel suo album, Heathen, non so neanche se quando uscì io lo comprai, visto che ho iniziato ad ascoltarlo solo di recente, ma quel pezzo è incredibile. E penso che il penultimo disco che ha fatto, The Next Day, sia un capolavoro. Ricordo che quando uscì lo ascoltai con le cuffie a letto e pensai: 'Non può essere così bello'. L'ho sentito tre o quattro volte di fila e ho chiamato un po' di persone per dire loro: 'Hai sentito il disco di Bowie? Sono io o è straordinario?'. Certe canzoni di quel disco sono tra la roba migliore che abbia fatto, penso".
"Quando ho saputo della morte di Prince stavo per salire sul palco, ero seduto alla mensa dell'Hydro, a Glasgow, e mangiavo fagioli e pane tostato. Ero lì e la BBC ha mostrato una foto di Prince, così ho pensato: 'Che cosa combina? Oh, è morto?'. Non potevo crederci. La gente mi chiamava e mi diceva: 'Devi fare qualcosa, devi salire sul palco tra un'ora e mezza', quindi dovevamo rendergli un po' omaggio".
"È stato un anno strano. Sono morti anche Lemmy, mio vecchio amico, e Craig Gill degli Inspiral Carpets. Brutta annata per chi ha raggiunto la fine".
"Se ascolti il sound di Definitely Maybe è un po' Slade. Ho sempre pensato che si richiamasse più agli Slade che ai Beatles".
Nella abituale chiacchierata pre-natalizia con Steve Lamacq di BBC Radio 6 Music (audio alla fine del post), Noel Gallagher ha toccato vari argomenti, tra cui gli Ivor Novello Awards.
Noel ha ricordato il senso di shock che ha avvertito quando, tre anni fa, ha visto assegnare un premio alla composizione musicale a Emeli Sandé, la cui hit Next To Me è stata nominata "migliore canzone come musica e come testo" agli Ivor Novello Awards 2013.
"Per quella canzone hanno dato il premio a otto persone. Otto persone? Ero lì seduto accanto a Ray Davies e facevo: 'Come fanno otto persone a scrivere una canzone? Se io provo a scrivere una canzone con qualcun altro la cosa mi fa paura".
"Sono stato costretto ad andare al loro tavolo e fare: 'Come avete fatto a scrivere una canzone in otto?'. E mi fanno: 'Be', due di noi compongono i beat, due gli accordi, due fanno il testo e poi c'è una cosa chiamata topliner. Sai cos'è un topliner? È il tizio che, una volta che noi abbiamo fatto tutto, si siede lì ... canticchia la melodia. E poi qualcuno ci mette le parole".
"E io ho detto: 'Vi faccio una domanda. Cosa fa Emeli Sandé mentre succede tutto questo?'. 'Oh, lei è alla Casa Bianca'. Mi manda fuori di testa".
Stando a quanto riporta il sito degli Ivor Novello Awards, per Next To Me sono stati quattro i premiati: Hugo Chegwin, Harry Craze, Anup Paul e, appunto, Emeli Sandé.
Nel 2013 Noel aveva detto che Emeli Sandé fa "musica per nonnette".
Per il terzo mese di dicembre consecutivo Noel Gallagher è stato ospite di Steve Lamacq nel suo show radiofonico in onda su BBC Radio 6 Music. Alla fine del post potete ascoltare la chiacchierata integrale. In questo post e nei successivi riporteremo le parole di Noel, che ha anche scelto alcuni dei suoi brani preferiti di tutti i tempi.
L'ex Oasis ha espresso i suoi pensieri sul documentario sulla band di Manchester uscito quest’anno, Oasis: Supersonic (verso il minuto 33 del video sottostante).
"Il motivo per il quale la gente ha risposto così bene al film", dice, "è che si chiude al momento giusto. Perché non parla della lunga e triste coda finale, che nessuno vuole approfondire. Si tratta dell'ascesa verso i più importanti concerti che ci sono stati a quei tempi. È una celebrazione della gloria. Credo che Liam ne esca abbastanza bene, come una specie di folle mistico ubriaco di un'altra epoca. Se solo fosse durato, sai ...".
Gallagher ha poi spiegato che spera che il film possa ispirare una nuova generazione di musicisti a fare musica per chitarra, perché viene mostrato come le persone possono formare delle band anche se non sono propriamente dei geni.
"Quando ho finito di guardarlo e ho dovuto firmare la liberatoria", racconta, "mi dicevo: 'Onestamente, se questo non ispira i ragazzi a prendere in mano una chitarra, non so proprio cosa possa farlo'. Perché nessuno in quella band era un genio. Nessuno, neppure io che ho scritto tutte le canzoni. Per certi versi è abbastanza triste, perché mostra come era il mondo della musica allora, in particolare la guitar music, che ora non ha più una presenza significativa nella radio nazionale. Ti fa sentire felice che sia successo, ma anche triste che non sia più così".
Nella bellissima colonna sonora di Trainspotting, oltre a Iggy Pop, Elastica, New Order, Lou Reed e Blur avrebbero potuto esserci anche gli Oasis, ma per una ragione fino ad oggi sconosciuta la band di Noel e Liam Gallagher rifiutò di dare il proprio contributo.
Il motivo di questa bizzarra decisione è stato rivelato in una sessione di domande e risposte del Telegraph dalla costumista Rachel Fleming e dal produttore Andrew Macdonald, che hanno lavorato all'iconico film di Danny Boyle uscito nel 1996 e sono tornati nei rispettivi ruoli per il secondo capitolo.
"Danny è originario di una cittadina vicino Manchester ed era davvero entusiasta all'idea che Noel Gallagher facesse qualcosa, ma c'è una ragione per cui non accettò", ha esordito Macdonald. "Ho incontrato Noel durante un evento la scorsa settimana", ha aggiunto Fleming. "Mi ha detto: 'Avrei fatto qualcosa, ma onestamente pensavo fosse un film su un gruppo di osservatori di treni. Non sapevo nulla'. È esattamente quello che mi ha detto".
Nel corso dell'intervista Macdonald ha anche dato qualche anticipazione su Trainspotting 2, l'atteso sequel in uscita nel 2017. "È ambientato 20 anni dopo, quindi tutti i protagonisti sono andati avanti. Si trovano in fasi diverse delle proprie vite e alcuni di loro hanno persino dei bambini. Credo che, essendo stata mantenuta l'integrità ed avendo Danny insistito tanto perché fossero gli stessi attori a recitare, la gente ne sarà soddisfatta".
È stato svelato il primo concerto da solista di Liam Gallagher. L'ex frontman di Oasis e Beady Eye, che pubblicherà un disco il prossimo anno, sarà sul palco del Bergenfest, che si tiene in Norvegia dal 14 al 17 giugno 2017. Questa data si aggiunge a quella alla Bush Hall di Londra, che è stata annunciata qualche giorno fa e che poi sarebbe stata smentita da fonti vicine al management del cantante (come scritto da Radio X).
Lo scrive il sito gaffa.no, che riporta alcune dichiarazioni di Frank Nes, tra gli organizzatori dell'evento.
"Per chiunque ami il rock britannico", spiega Nes, "il cantante e frontman Liam Gallagher è sicuramente uno dei più grandi degli ultimi vent'anni. Vivere l'esperienza di vederlo con il suo nuovo progetto da solista sul prato del Bergenhus Festning in una notte d'estate l'anno prossimo è qualcosa che non vediamo l'ora di provare con una grande dose di aspettativa".
"È semplicemente uno spasso", spiega in una nota in norvegese il sito del festival. "Si tratta del cantante della band più importante del mondo negli anni '90 e 2000, gli Oasis, stiamo parlando di loro. È una cosa enorme. Quando hai l'opportunità di ingaggiare Liam Gallagher non puoi rifiutare. Abbiamo ricevuto una lista di artisti con cui non vuole condividere il palco, ma non entrerò nello specifico. È straordinario aver ottenuto il primo concerto del festival".
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