"Ho voluto bene a mia madre fino a quando ha dato alla luce Liam"
"Questo", dice Noel Gallagher indicando il mio dittafono, "causerà problemi. Finisce sempre così". Be' speriamo! Un'ora trascorsa in compagnia di Gallagher è un territorio esaltantemente senza filtri.
"Le interviste sono i rischi del mestiere", dice, sistemandosi con una tazza di tè, "ma quello è dovuto al fatto che sono situazioni proprio strane. Sei seduto in una stanza con un tizio di Stoccolma che non hai mai incontrato e ti chiede di tua madre. È assurdo, cazzo! Perché la risposta onesta a questa domanda è: 'Che c'azzecca con te?', ma la risposta intelligente è sempre: 'Le ho voluto bene fino a quando ha dato alla luce Liam' ... ".
Noel ne ha anche per i propri nipoti (intesi come i figli dei suoi figli): "Oggi cammino in t-shirt e penso ..." (guarda in alto, ndr) non è neanche lontanamente freschetto. Sarà di sicuro un male per i miei nipoti, ma non li ho ancora conosciuti. Magari saranno un mucchio di stronzi, capisci?".
Parliamo di This Is the Place, secondo dei suoi tre EP in programma quest'anno. Segue la pubblicazione di Black Star Dancing, il suo nuovo singolo, approvato da Nile Rodgers. Noel ha, per sua stessa ammissione, abbandonato il sound guidato dalle chitarre per esplorare nuovi territori.
"Sono fissato con le mie idee", ammette Noel, ma sembra che adesso con la musica si diverta di nuovo, cosa che non avveniva più negli ultimi tempi con gli Oasis. Il produttore David Holmes, che Noel definisce "una delle maggiori influenze musicali della mia vita", ha avuto il merito, secondo l'ex Oasis, di fargli abbandonare il suo strumento preferito, la chitarra, e di iniziare a comporre direttamente in studio.
This is the Place trae il titolo dalla poesia che Tony Walsh dedicò a Manchester, poesia che fu letta in pubblico ad Albert Square dopo l'attentato alla Manchester Arena. Il nuovo EP fa compiere all'ascoltatore un viaggio spaziale attraverso Ian Brown, i Primal Scream e gli Smiths ed è quasi frustrante che a Noel sia voluto tanto tempo per arrivare qui. Ci si chiede come le cose sarebbero andate se avesse scritto più canzoni avventurose come queste alla fine degli anni '90.
"Be', tanto per cominciare, Liam non le avrebbe cantate per un cazzo!", commenta Noel, "perché lui una sera mi disse, com'è noto (fa la voce di Liam, ndr): 'Non mi piacciono le cose stravaganti e bizzarre ...'. E io ho fatto: 'Oh OK, bene, allora ci si divertirà' ...".
Gallagher dice che c'è una nuova generazione di fan degli Oasis emersa dopo l'uscita di Supersonic, il documentario del 2016, e fa notare come neanche questi giovani fan siano molto aperti ai percorsi più sperimentali intrapresi ultimamente da Noel. "Amo farli arrabbiare. Mi piacerebbe essere nella stanza con loro quando sentiranno questo nuovo EP per la prima volta".
A Noel, in realtà, piace far incazzare un po' tutti, non solo i fan o suo fratello. Di recente, dopo aver attaccato chi ha votato per la Brexit, ha irritato anche chi ha votato per il remain. "C'è solo una cazzo di cosa peggiore di uno scemo che ha votato per la Brexit, ed è l'ascesa dei coglioni che provano a sovvertire l'esito del voto".
"E la gente ha iniziato a chiamarmi nazista!", dice ora. "Ho pensato: 'Davvero? Un membro del Terzo Reich?'. Senti, penso sia ridicolo che stiamo lasciando l'UE. Nessuno di noi poteva votare, non aveva neanche i titoli per farlo. Chiedi ad un tizio di un chiosco di Bradford se dobbiamo lasciare l'Europa. 'Sì!', ma penso ancora che se ci sarà un secondo referendum, come nazione, non recupereremo mai. Dobbiamo uscire dall'UE perché non importa quanto sia male informata la gente, se poi ti tiri indietro dici alla gente che il suo voto non conta. Ed è sintomatico di come si silenzino le opinioni della gente".
Tornando agli Oasis, spesso quando ci si sofferma sui loro perenni litigi ci si dimentica di come forgiassero lo spirito di comunità, l'esperienza collettiva di cui erano i portabandiera, mentre i Blur esaminavano la condizione della nazione con nobile distacco. Noel a questo proposito ringrazia l'Haçienda, noto locale di Manchester, e la cultura rave.
Noel e Liam in concerto a New York nel 1994 |
Forse, allora, potrebbe riunire il gruppo e rimettere insieme la nazione? Sospira. Malgrado le sue presuntuose sparate sulla stampa, non sa poi molto meglio di noi come si possa uscire da questo casino. Sembra che la cosa lo incuriosisca.
"Pensi che dovrebbe esserci un secondo referendum?", chiede a un certo punto. "Probabilmente sì", gli rispondo. Inspira profondamente e mi fa: "Oooh, davvero? Questa cosa provocherà ancora più divisione, però, no?".
A Noel il fatto di non essere andato alle urne imbarazza. "Ho pensato: chi sarebbe così stupido da pensare di cambiare le cose? Ma vivo in una grandissima casa a Maida Vale (zona nord-occidentale di Londra, ndr), perché dovrei desiderare che le cose cambino?"
Malgrado tutte le divisioni, Gallagher rimane ottimista per il futuro. "È questa la cosa grandiosa delle bombe nucleari: introdurre il tema dell'apocalisse con un brindisi di allarme. Da quando sono state inventate, tutti fanno: 'Aspetta un attimo, stiamo facendo sul serio o cosa? Abbiamo tutti alimentato questa cosa di questo tizio della Corea del Nord che è un folle d'un lunatico, ma è appassionato di pallacanestro! Quanto può essere pazzo? Quindi staremo bene. Per quanto riguarda il futuro, be' ... fanculo i nipoti. Ricorda: può darsi che saranno dei coglioni. L'ho detto molte volte ai miei figli. Loro fanno: 'Papà!', ma io dico loro che non sanno chi sposeranno. Lei potrebbe essere un'idiota. O lui potrebbe essere un idiota. Siamo tutti uomini moderni".
Noel si sente moderno? Negli anni ha sviluppato questo personaggio del vecchio brontolone. "Mi sento moderno sotto certi aspetti e all'antica per altri". E cosa pensa della fluidità di genere? "Cos'è?", mi chiede. "So di che genere sono: mancuniano".
Si definirebbe un femminista? "Oh, assolutamente sì. Non me ne sono reso conto finché non me l'ha detto mia moglie che lo ero. Al che ho risposto: 'Davvero? Be', devo annunciarlo al mondo allora. Ma di sicuro lo sono. Quando hai una figlia adolescente faresti meglio a fartene presto una ragione. Lei viene ai miei concerti con i suoi amici adolescenti ora e ... è qualcos'altro, credimi. Possono parlarti, in modo lucido, senza perdere un colpo, mentre messaggiano con qualcuno che si trova in Ghana, mentre comprano un paio di scarpe e ascoltano musica nello stesso tempo ... chi ha inventato queste persone?".
Gallagher ha ora 52 anni, ma sembra che Anaïs e gli altri suoi figli, Donovan e Sonny, lo aiutino ad aggiornarsi sui cambiamenti del panorama culturale. A giugno, in tour nei Paesi Bassi, l'ex Oasis ha acceso la TV della sua stanza d'albergo per vedere Stormzy che faceva da headliner a Glastonbury e ha pensato: "Oh, è questo il tizio di cui parlano i miei due figli. Sono queste le mossettine di ballo che fanno in cucina quando si preparano per andare a scuola, e io penso: 'Cos'è un vossi bop?'. Non avevo capito che aveva a che fare con il grime".
Grimaldi Forum, 25 luglio 2019 |
"È musica inglese quanto i Pulp o i Jam o i Kinks", dice Noel del grime, parlando in generale. "Ed è la loro lingua. Ed è una cosa ottima che qualcuno nato nelle case popolari, dalla povertà e dalla cultura di strada sia arrivata sul palco principale di Glastonbury. Ora, se sono un 52enne padre di tre figli che vive a Maida Vale, per me lui parla gergo di strada. Sta parlando di un tizio che lo ha accoltellato alla schiena quando era bambino ... io non canticchio su quella musica. È bravo, però, e Skepta è bravissimo. Ricordo di averlo visto ai Brit Awards, solo lui sotto la luce dei riflettori, e di aver pensato: 'Wow, è dannatamente potente, amico' ".
Nel 2008 Gallagher fu criticato per aver detto che Jay-Z era l'artista "sbagliato" per fare da headliner a Glastonbury. "Glastonburuy ha una tradizione di guitar music. Non mi piace l'hip-hop a Glastonbury", aveva detto. Oggi si pente di quanto detto undici anni addietro?
"Quello successe perché ero stato negli Stati Uniti per quattro mesi e qualche corrispondente mi aveva detto che Glastonbury aveva l'hip-hop e non aveva fatto il tutto esaurito. Così ho detto: 'Oh, dunque, l'hip-hop è merda!'. E basta. Ovviamente pare che i tuoi stimati colleghi del Guardian abbiano ingigantito molto questa cosa". Quindi è colpa loro? "Assolutamente sì, è colpa vostra. Tutto è colpa vostra".
C'è, però, una persona che Gallagher pensa che sia sempre sbagliato far comparire a Glastonbury: Jeremy Corbyn, che quando, nel 2017, tenne un discorso sul famoso palco fu accolto calorosamente. "L'ho visto salire sul palco con la gente che faceva: 'Oooh, Jeremy Corbyn!' e ho pensato: 'Davvero? Tanto per cominciare ti chiami Jeremy'. Non mi fido di lui. Penso che il requisito minimo per un politico, in particolare per un leader, sia essere lungimirante. Quando guardo il telegiornale penso che per questa gente la visione d'insieme sia il comunismo, giusto? E quello non è britannico".
Non sono comunisti, però. "Lo sono! Non mi vorrai dire che la visione d'insieme è quella di nazionalizzare tutto? Comunque Glastonbury è il posto in cui vai per svignartela da quella merda. Non è una manifestazione politica. Siamo lì per sballarci, ascoltare musica e sperimentare cose che non sperimentiamo nella nostra vita quotidiana. Nessuno vuole sentire quello alle 2 del pomeriggio. E ho visto anche politici conservatori lì! Camminavano nel cuore della notte con una pinta di vino bianco, e tu pensavi: Margaret Thatcher non aveva provato ad abolirlo questo festival qui?". Noel fa la voce di un dirigente Tory completamente ubriaco: 'Oh, gli Stones non erano dannatamente meravigliosi?' ...".
E arriviamo alla recente performance di Liam come solista al Festival di Glastonbury. "Ho letto da qualche parte che in programma c'era una sua esibizione da headliner, così ho pensato: 'Porca troia, sarà meglio che io la guardi'. Non penso di essere mai stato così in imbarazzo per un uomo in tutta la mia vita. Ha tirato fuori l'incredibile trucco magico di far suonare le canzoni degli Oasis in modo 'magro' e scarno. E sembrava che stesse vivendo il giorno peggiore della sua vita, andando in giro con indosso quello che sembrava un pigiama di mio figlio, mentre al microfono si lamentava urlando di qualche ingiustizia subita ... Se non le sai cantare non farle!".
Noel non ha visto il documentario su Liam, As It Was, uscito di recente (non ancora in italiano, ndr), anche se ha intenzione di vederlo. "Perché ho sentito che è divertente", spiega. Noel è ritratto come un personaggio freddo e insensibile, il fratello assente quando Liam era in difficoltà dopo il divorzio dalla moglie Nicole Appleton. Noel scoppia a ridere quando glielo si fa notare. "Io non ero lì per lui? Be', manco lui era lì per sua moglie, no?".
Il tono della voce di Noel cambia drasticamente quando parliamo di Liam. La maggior parte dei commenti oltraggiosi hanno un fine ludico, ma quando si tratta di Liam sembra genuinamente stizzito. Cosa intendeva dire quando ha accusato il fratello di intimidire le donne?
"Non è la prima volta che manda messaggi a mia figlia o lascia messaggi minatori nella segreteria telefonica di mia moglie. Quindi quando minaccia mia moglie attraverso la mia figlia adolescente, penso: sai, se non fossi una rock star, se fossi sono uno zio che ha lavorato in un garage verrebbe a farti visita la polizia. Ma siccome sei una rock star, wahey, la fai franca".
Questi dissapori hanno passato il segno al punto tale che non ci si può riconciliare? Noel annuisce: "Sì, perché ho un punto debole nella mia 'fedina' altrimenti perfetta di essere umano: non perdono. Una volta che cominci a mandare messaggi ai miei figli - e anche i suoi due figli l'hanno importunata - e legittimi il bullismo nei confronti di mia moglie su Internet, al punto che lei deve chiudere il proprio account Instagram a causa della vile merda che si scrive su di lei e mia figlia, allora (la riconciliazione, ndr) non avverrà".
L'ultima volta che hai visto Liam? "All'Etihad Stadium quando il City ha vinto il campionato circa tre anni fa. In verità ogni volta che lo vedo è molto educato e puoi leggergli negli occhi che si sta quasi per pisciare nei pantaloni, ma poi se ne esce con questi scenari ... racconta di quando ci siamo visti e queste cose succedono solo in testa sua". Con voce che imita Liam, Noel aggiunge: "Ah, cazzo, sono andato da lui e gli ho dato un colpo sull'orecchio e gli ho detto: 'Eh, porca di una troia, mantieni la pericolosità, stronzo".
Noel ha sentito il nuovo materiale da solista di Liam? "Non ascolto gli album perché la sua voce non la sopporto, ma lo sento alla radio", spiega. Cosa ne pensa? "Penso sia musica poco sofisticata, fatta da un uomo poco sofisticato per persone poco sofisticate. Da un uomo che impartisce ordini non sofisticati a un sacco di autori che pensano di comporre per gli Oasis. E questo si riallaccia a quanto dicevo prima: puoi pompare l'amplificatore Marshall a 12 quanto vuoi e fare un po' di glam, ma i testi degli Oasis parlavano di inclusione della gente, di cose vissute tutti insieme. E quello che sento da lui è solo un mucchio di bile ... insulsaggini rabbiose".
È tempo di chiudere l'intervista, ma Noel Gallagher ne ha ancora. "Penso che se mettessi i miei figli di 9 e 11 anni in una stanza, in 45 minuti probabilmente riuscirebbero a comporre qualcosa di meglio del suo ultimo singolo".
Ma non sarà solo un modo astuto di pompare mediaticamente una futura reunion degli Oasis? "Vorrei lo fosse", risponde ridendo. "A livello personale la si può riassumere così: vada a fanculo. Ma anche artisticamente, perché rifarlo? Sai, l'altra sera guardavo il telegiornale e c'era lui che minacciava di rompermi la mascella, in diretta sul telegiornale di ITV. Non c'è una legge contro queste cose? E sulla reunion degli Oasis diceva: 'Ho le valigie pronte, amico'. E io pensavo: 'Chi ti aspetti che ti chiami? Io?'. Nessuno vuole stare in una band con lui a parte un sacco di calciatori indie di Championship (la Serie B inglese, ndr) e garzoni che sono lì per le patatine che possono mangiare".
Sembra stupido chiedere a Noel se voglia aggiungere qualcosa, perché la risposta è ovviamente affermativa. "Sì", dice alzandosi e indicando nuovamente al mio dittafono. "Non dire che ti ho detto queste cose".
traduzione by oasisnotizie - Source: The Guardian
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