venerdì 28 febbraio 2014

I Beady Eye annullano il Coachella senza addurre ragioni. Liam si getta tra la folla ad Amsterdam e manda a ... gli Oasis

È ufficiale: i Beady Eye non si esibiranno al Coachella Valley Music and Arts Festival ad aprile 2014. Liam Gallagher si è scusato con i fan tramite un messaggio sui canali ufficiali della band sui social network, ma non è stata fornita una motivazione per l'annullamento del concerto (afferma "per ragioni che sfuggono al nostro controllo"), così come avvenne per la data di Lisbona (10 febbraio), cancellata senza addurre ragioni. Delusione per i fan statunitensi che aspettavano di vedere i Beady Eye nell'unica tappa finora annunciata negli USA, dove la band di Gallagher non ha ancora in programma date.

Secondo quanto riferisce un fan gallese  presente alla Live Music Hall di Colonia, Germania, il 22 febbraio, durante l'esibizione Liam aveva anticipato la notizia della cancellazione del Coachella cambiando così i versi di World's Not Set In Stone: "But I've got to let you know / That Coachella is no show". E alcuni fan hanno avanzato l'ipotesi che il tweet polemico scritto dal 41enne giorni fa "Rock 'n' roll riposa in pace" sia dovuto non alla premiazione degli Arctic Monkeys ai Brit Awards (come si speculava), ma al fallimento delle trattative per esibirsi al Coachella. Il concerto di Colonia ha visto, tra l'altro, un Liam piuttosto seccato dall'atteggiamento del pubblico. Il cantante se l'è presa con "i seriosi delle ultime file" e ha fatto - riferiscono i presenti - un inequivocabile gesto accompagnato da un "Fanculo gli Oasis!" alla folla che gridava "Oasis, Oasis!" dopo Wonderwall.

I Beady Eye hanno chiuso ieri sera il tour europeo di febbraio esibendosi al Bataclan di Parigi. Il 25 febbraio la band si è esibita al Paradiso di Amsterdam. Nel primo di questi due video, girato proprio ad Amsterdam, Liam si mischia tra la folla festante ed è portato via a fatica dalla security.


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giovedì 27 febbraio 2014

"Il nuovo album Noel Gallagher è esplosivo, mi ricorda Definitely Maybe''. Parola di produttore

Nonostante poco più di un anno fa si fosse dichiarato demotivato e restio a pubblicare nuovi album, pare proprio che Noel Gallagher (nella foto con un fan all'Etihad Stadium il 18 febbraio per Manchester City-Barcellona) abbia accantonato ogni indolenza, volando a New York ed entrando in studio di registrazione. Questo almeno è quello che emerge dalle dichiarazioni di Mark Coyle, storico co-produttore, insieme allo stesso Noel, Owen Morris e Dave Batchelor, dell'altrettanto storico Definitely Maybe, che segnò il debutto degli Oasis nel 1994. 

Coyle ha infatti dichiarato di aver avuto modo di ascoltare le demo registrate dall'ex Oasis nella Grande Mela all'inizio del mese di febbraio, aggiungendo: "Il nuovo album di Noel è fottutamente grandioso. Mi ricorda per certi versi lo spirito di Definitely Maybe, perché è così ovviamente eccitante. Quel ragazzo viene da un altro pianeta e nemmeno i fan crederanno a quanto è assolutamente incredibile".

Coyle ha inoltre confermato la presenza di un significativo numero di inediti scritti siglati The Chief (e all'epoca Noel stesso avevo detto di aver materiale utile per almeno 3 album nuovi): "Diciamo che non si sta ammazzando per trovare l'undicesimo brano per completare il disco. Gli sta scorrendo fuori con facilità e sta tagliuzzando il tutto per inserirlo in un album. Il nuovo disco sarà sismico. È così esplosivo che, il giorno che verrà fuori, tutti treni della Virgin Trains (compagnia di trasporto ferroviario del Regno Unito, ndr) non riusciranno a contenere tutte le persone in preda al caos".

Il primo album dei Noel Gallagher's High Flying Birds, dal titolo omonimo, è stato pubblicato il 17 ottobre 2011 ed è entrato direttamente al primo posto della classifica britannica degli album domenica 23 ottobre, con oltre 120.000 copie vendute in 6 giorni.

Rockol


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mercoledì 26 febbraio 2014

Oasis, ecco i dettagli della ristampa di Definitely Maybe. Niente DVD, ci sono demo e registrazioni dal vivo

Il 19 maggio 2014 gli Oasis pubblicheranno la versione rimasterizzata del loro album di debutto, Definitely Maybe, della cui pubblicazione ricorre quest'anno il ventesimo anniversario.

PREORDINA QUI

Oggi alle 10 italiane (le 9 nel Regno Unito) il sito ufficiale della band avrebbe dovuto, come anticipato sui suoi profili ufficiali sui social network, ufficializzare la ristampa fornendo ulteriori dettagli, ma il sito web della band, a causa dell'enorme numero di fan collegatisi, è andato in tilt. Ciononostante i dettagli della pubblicazione sono già emersi su varie pagine web. 

Non mancheranno, nella ristampa, registrazioni rare o finora inedite. Si tratta della prima pubblicazione della serie Chasing The Sun, inaugurata dalla Big Brother Recordings, la quale nel 2014 pubblicherà anche What's The Story (Morning Glory)? e Be Here Now in edizione rimasterizzata. Per celebrare il ventennale della pubblicazione del loro disco d'esordio gli Oasis hanno in programma di ripubblicare i loro primi tre album studio nel corso del 2014. Tutti e tre gli album sono stati meticolosamente rimasterizzati e saranno ripubblicati in ordine cronologico, con una selezione attenta di rarità e tracce aggiuntive tratte dall'etichetta degli Oasis, la Big Brother Recordings, e dagli archivi della band.

Su iTunes è già comparsa la tracklist della deluxe edition (remastered) di Definitely  Maybe. Clicca qui

L'edizione rimasterizzata di Definitely Maybe sarà disponibile in formato CD e download digitale, in edizione speciale 3 CD comprendente le rare registrazioni e i demo, in edizione 45 giri vinile contenente tutte le tracce incluse nel CD come download gratuito e in edizione Deluxe Box Set, che comprende l'LP e i CD. La band, inoltre, ripubblicherà il singolo Supersonic, pubblicato per la prima volta l'11 aprile 1994, come 45 giri il 19 aprile in concomitanza con il ventennale della pubblicazione Records Store Day.

Tra i contenuti bonus compresi nella ristampa si segnaal un disco con il singolo Whatever, versioni acustiche di Live Forever e Shakermaker registrate a Parigi e sinora mai ascoltate, un primissimo demo di Half The World Away registrato nella stanza d'albergo di Noel Gallagher a Tokyo, un demo della rara canzone Strange Thing, brano del periodo precedente alla pubblicazione di Definitely Maybe, e una registrazione dal vivo di Sad Song effettuata alla Manchester Academy.

Sul sito oasisinet.com sono disponibili repliche della limited edition cassette di Original 1993 Demos, insieme a nuove note di copertina di Definitely Maybe scritte dal produttore Mark Coyle. Sono state create solo otto copie della cassetta demo originale.

Nel nuovo numero di NME in edicola nel Regno Unito dal 26 febbraio c'è uno speciale dedicato alla ristampa di Definitely Maybe e un dietro le quinte della creazione dell'album.

Definitely Maybe Special Edition - Tracklist

Disc 1

1. 'Rock'n'Roll Star'
2. 'Shakermaker'
3. 'Live Forever'
4. 'Up In The Sky'
5. 'Columbia'
6. 'Supersonic'
7. 'Bring It On Down'
8. 'Cigarettes & Alcohol'
9. 'Digsy's Dinner'
10. 'Slide Away'
11. 'Married With Children'

Disc 2

1. 'Columbia' (White Label Demo)
2. 'Cigarettes & Alcohol' (Demo)
3. 'Sad Song'
4. 'I Will Believe' (Live)
5. 'Take Me Away'
6. 'Alive' (Demo)
7. 'D'Yer Wanna Be A Spaceman?'
8. 'Supersonic' (Live)
9. 'Up In The Sky' (Acoustic)
10. 'Cloudburst'
11. 'Fade Away'
12. 'Listen Up'
13. 'I Am The Walrus' (Live Glasgow Cathouse June 1994)
14. 'Whatever'
15. '(It's Good) To Be Free'
16. 'Half The World Away'

Disc 3

1. 'Supersonic' (Live At Glasgow Tramshed)
2. 'Rock'N'Roll Star' (Demo)
3. 'Shakermaker' (Live Paris in-store)
4. 'Columbia' (Eden Studios Mix)
5. 'Cloudburst' (Demo)
6. 'Strange Thing' (Demo)
7. 'Live Forever' (Live Paris in-store)
8. 'Cigarettes & Alcohol' (Live At Manchester Academy)
9. 'D'Yer Wanna Be A Spaceman?' (Live At Manchester Academy)
10.'Fade Away' (Demo)
11. 'Take Me Away' (Live At Manchester Academy)
12. 'Sad Song' (Live At Manchester Academy)
13. 'Half The World Away' (Live, Tokyo hotel room)
14. 'Digsy's Dinner' (Live, Paris in-store)
15. 'Married With Children' (Demo)
16. 'Up In The Sky' (Live Paris in-store)
17. 'Whatever' (Strings)

Original 1993 Demos - Tracklist

Side One

'Cloudburst'
'Columbia'
'D'Yer Wanna Be A Spaceman?'
'Strange Thing'

Side Two

'Bring It On Down'
'Married With Children'
'Fade Away'
'Rock'N'Roll Star'


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Noel Gallagher ha registrato un suo nuovo brano ad Abbey Road con un'orchestra di archi

Il sito di Wired Strings, l'orchestra d'archi che si è esibita anche con Noel Gallagher alla Royal Albert Hall nel 2007 e nel 2010 per il Teenage Cancer Trust, ha pubblicato una foto interessante per i fan del musicista. La fotografia, scattata qualche giorno fa, ritrae Rosie Danvers e Noel Gallagher agli Abbey Road Studios, dove hanno registrato una nuova canzone che Noel inserirà nel suo secondo disco da solista.


Vedi anche:   Noel Gallagher alla radio: "Il mio secondo album uscirà a fine 2014 o inizio 2015. Ho finito i demo e devo andare in studio" e Intervista speciale: Noel Gallagher dice la sua sul suo secondo disco, su Lady Gaga, Miley Cyrus, Arcade Fire, Arctic M., David Bowie e su Kanye West

Fonte: wiredstrings.com
 

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domenica 23 febbraio 2014

Noel Gallagher: "Un film sugli Oasis? Idea allettante". E c'è il nome dell'attore che lo impersonerebbe

Un film sugli Oasis? L'idea è allettante per Noel Gallagher. Avvicinato il 16 febbraio alla cerimonia di consegna dei BAFTA, i premi cinematografici britannici (foto a lato), l'ex chitarrista della band di Manchester, scioltasi nel 2009, ha detto: "Me l'hanno chiesto in molti. È un'idea molto stravagante, ma mi tenta. Se fare un film volesse dire ricevere un invito a venire qui e guardare Brad Pitt che mangia un po' di salmone, allora farei un film all'anno se ci riuscissi".

Noel Gallagher ha persino le idee chiare su chi potrebbe impersonarlo: il candidato all'Oscar per 12 Anni Schiavo, Michael Fassbender. Se accettasse, ha aggiunto scherzando, allora avrebbe già pronto il titolo del biopic: 20 Years a Geezer.

Nel 2011 era stato Liam Gallagher a parlare dell'idea di un film sugli Oasis. Il cantante aveva toccato l'argomento a proposito della collaborazione che porta avanti con Michael Winterbottom, regista di The Longest Cocktail Party, il film sulla Apple Records dei Beatles che Gallagher stava producendo ma di cui non si hanno notizie da molto tempo. "A volte dopo che ci siamo fatti un po' di cicchetti ci sediamo, ci raccontiamo storie e parliamo della possibilità di metterle in un film sugli Oasis", aveva detto Liam. "Io ci starei. Sarebbe un film lungo, ma un film che varrebbe la pena vedere, credimi. Sarebbe un film divertente e tutto il resto. Ma lo farei cominciare da Parigi. Non vorrei che finisse con un'esperienza così brutta. Comincerei dalla fine e ripercorrerei il cammino all'indietro".

PHOTOGALLERY NOEL GALLAGHER E SARAH MCDONALD ALLA CERIMONIA DEI BAFTA

Fonte: metro.co.uk

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Il racconto dei Beady Eye a Roma: "Grazie Liam, finalmente padrone della tua musica"


Ero al concerto dei Beady Eye all'Orion il 16 febbraio. Ho amato gli Oasis, ma Liam Gallagher con i suoi Beady Eye è riuscito a plasmare la dote di musicista e di cantautore. È qualcosa di suo: il suo carisma si è tramutato in qualcosa di più. Sì, Noel scriveva per gli Oasis. OK, si è sentita un milione di volte ed è stato così: Noel è quello che scrive e Liam canta soltanto, bla bla bla.

Io lo dico e lo dirò: i Beady Eye rappresentano finalmente la libertà di espressione di Liam Gallagher e ciò è diventato di emanazione anche per il suo rapporto con il pubblico. Liam si è riscattato, è riuscito a fare canzoni di nicchia dalle sonorità uniche. Il concerto all'Orion è stato fantastico. Ero circa in terza o quarta fila avanti, il contatto con il pubblico è stato entusiasmante. 
Liam ha la sua età - 41 anni - ma sembra che non sia invecchiato di una virgola. E forse proprio per il cuore che ci mette nei suoi concerti. 

Che dire? Un grande Liam Gallagher. Se ci sarà un nuovo futuro per gli Oasis sarò ben lieto per il due fratelli e sicuramente Liam rientrerà con una maturazione artistica. Questa sperimentazione e crescita artistica, se ci sarà un eventuale rientro negli Oasis, Liam la porterà con sé, come il suo patrimonio sia umano che musicale. La sperimentazione crea arricchimento. 

Serberò con me il ricordo di una folla che gridava "Oasis! Oasis!" e la grande forza di Liam nel difendere la sua nuova band avvicinandosi al microfono e pronunciando il nome Beady Eye, simbolo, come ho detto, della sua totale espressione di libertà artistica.

Il concerto decolla con Flick of the Finger e a pochi secondi dalla fine di questo brano il grande frontman si gira dalla parte di Andy e lancia un sorriso rassicurante come ogni volta, anzi forse di più quando si identifica con i fan italiani. La mano data ai ragazzi, i baci mandati alle ragazze come aveva già fatto a Pistoia ... Durante Shine a light la luce - come sapete - è andata via, ma è proprio lì che s'è vista la sua grande abilità nel riprendere lo spettacolo e ricominciare quasi fosse una missione. E prima di questo, durante il buio, Liam ha dato la mano ad un ragazzo ... e poi il "ci vediamo" dopo, tradotto. Quella luce nell'oscurità ancora brillava. 

Grande Liam! Mettersi a firmare gli autografi mentre era sul palco ... come a lasciare il segno nell'essere finalmente padrone della sua musica. C'è molto carisma in Liam Gallagher, non amato da tutti, ma se si osserva bene questo carisma si plasma con umiltà e decisione. I Beady Eye rappresentano la sua evoluzione universale artistica, il "soul love".

Lo stesso ragazzo più di vent'anni fa diceva queste parole: "Sono arrivato a Londra con un tamburello e una borsa, con due jeans e quattro magliette. Meno di un anno dopo giravo per Chelsea con una Rolls Royce. Quindi come si fa a rimanere normali?". Da questa piccola esperienza di vita deduco he Liam rappresenta un personaggio artistico musicale sì (ormai) di nicchia, ma anche unico. Non dimenticando le sue origini ... E se mi è concesso: "Beady Eye, Beady Eye ... Liam , born a different cloud".


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sabato 22 febbraio 2014

Oasis, nei negozi da maggio l'edizione rimasterizzata di Definitely Maybe

Il disco di debutto degli Oasis, Definitely Maybe, lanciato sul mercato il 30 agosto di vent'anni fa, sarà ripubblicato in edizione rimasterizzata dalla Big Brother Recordings il 19 maggio 2014. A darne notizia è il mensile musicale Mojo nell'ultimo numero in edicola nel Regno Unito, quello di aprile. Saranno quattro i formati: CD rimasterizzato, edizione speciale 3 CD, vinile e deluxe boxset. 

È probabile - ma si tratta solo di speculazioni - che i 3 CD contengano: il primo l'album rimasterizzato, il secondo i lati B e il terzo alcuni demo o registrazioni dal vivo. Il deluxe boxset potrebbe contenere, in più, un DVD con il meglio del tour del 1994-1995, come il DVD pubblicato nel 2004 per celebrare il decennale della pubblicazione dell'album.

L'articolo che Mojo dedica alla band di Manchester è di sei pagine e comprende anche foto degli Oasis dell'epoca e una piccola intervista a Paul Bonehead Arthurs, che ne ha dato notizia tramite Twitter (foto qui a lato).

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venerdì 21 febbraio 2014

Beady Eye live a Trezzo sull'Adda (Mi) - Il racconto da IlCibicida.com


2009: gli Oasis suonano al Forum di Assago e al PalaLottomatica di Roma, registrando il tutto esaurito in poche ore. 2014: il 75% di quella band (ovvero Liam Gallagher, Gem Archer ed Andy Bell) suona al Live Club di Trezzo sull’Adda, con biglietti ancora disponibili al botteghino un’ora prima del concerto. Il paragone risulta sicuramente impietoso e forzato (ai Beady Eye manca un certo Noel Gallagher), ma è d’obbligo, visto che una eventuale reunion della band di Manchester riempirebbe gli stadi di mezzo mondo. Reunion che – sia ben chiaro – dopo gli stracci volati in questi anni sarebbe a dir poco squallida, marchiata a vita dalla puzza del vil denaro. Anche per questo motivo il progetto Beady Eye (seppur deludente sotto tanti punti di vista) merita rispetto.
 
Il Live Club di Trezzo è un locale un po’ fuori mano per chi è abituato ai concerti a Milano, ma estremamente organizzato: si trova appena fuori dal casello autostradale, dispone di un parcheggio immenso e gratuito (è parte integrante di un centro commerciale) e presenta un’ottima acustica al suo interno, decisamente non troppo capiente.

Non c’è nessuna band di supporto, ma un dj set d’eccezione che rende ancor più nostalgica la serata: a mettere i dischi è infatti Paul Gallagher (fratello di Liam e Noel), perfetto esempio di come si possa campare di rendita alla grande grazie ad illustri parentele. Il suo intermezzo musicale è piacevole (Sex Pistols, Stone Roses e Kinks tra gli artisti selezionati) ma eccessivamente lungo: due ore sono troppe anche per il più invasato nostalgico della scena brit.

Alle 22.00 salgono finalmente sul palco i Beady Eye, capitanati da uno scheletrico Liam Gallagher, una volta tanto senza capelli lunghi e occhiali da sole. La band nata dalle ceneri ancora calde degli Oasis comincia subito forte con Flick Of The Finger, uno dei migliori brani dell’ultimo album (il buon “BE”) che perde però tanto senza la sezione di fiati al seguito. Peccato, ma è uno dei pochissimi pezzi ad avere una resa live inferiore alle aspettative. Il concerto, infatti, decolla rapidamente grazie a Face The Crowd e Four Letter Word, canzoni rock senza troppi fronzoli che rappresentano alla perfezione il progetto Beady Eye: un gruppo con capacità tecniche straordinarie (ricordiamo anche Chris Sharrock e Jay Mehler, membri semiufficiali rispettivamente di Oasis e Kasabian) che però a livello compositivo palesa parecchi difetti.

Altro esempio lampante di quanto detto è Soul Love, brano con un ritornello debole ma che grazie alla bravura della band dal vivo fa la sua onesta figura. Ci sono poi canzoni dove i Beady Eye danno il meglio di loro stessi: il vago sapore 60’s dell’irresistibile I’m Just Saying è il momento più alto della serata insieme alla splendida e malinconica Start Anew, che conferma le capacità del più giovane dei Gallagher nel comporre ballate di un certo effetto (accadeva già negli Oasis, ma di questo parleremo dopo).
Convincono anche la beatlesiana The World’s Not Set In Stone, l’introspettiva Soon Come Tomorrow e l’eclettica Wigwam, che con le sue audaci tastiere anni ‘80 rappresenta un piacevolissimo diversivo nel corso del live.

Tutto liscio dunque? Non proprio. I Beady Eye piazzano in scaletta due plagi abbastanza clamorosi: sopra le strofe di The Roller viene quasi naturale cantare “Instant Karma” di Lennon, mentre Shine A Light contiene parecchi elementi di “Desire” degli U2 e “Sympathy For The Devil” degli Stones, mica roba da poco. Fin qui ordinaria amministrazione, ma è con la scelta delle cover degli Oasis che Liam Gallagher (padrone indiscusso della serata: presenza scenica imponente ed una voce in parziale ripresa) la fa davvero sporca. Se si parte dall’ovvio principio che le canzoni sono di chi le compone (e non di chi le canta), che senso ha ostinarsi a proporre dal vivo brani composti dell’odiato fratello, come Cigarettes & Alcohol e soprattutto Wonderwall? Nessuno. Una scelta incomprensibile, anche perché Gallagher Jr., Archer e Bell hanno composto ai tempi degli Oasis canzoni di ottimo livello: tanto per fare un esempio una scaletta arricchita da “I’m Outta Time”, “Songbird”, “To Be Where There’s Life” e “A Bell Will Ring” sarebbe stata un gran bel sentire.

Invece la band compie una scelta quasi umiliante se pensiamo alle parole di Noel Gallagher (“I Beady Eye possono suonare le mie canzoni, basta che mi paghino i diritti”). Ma è il segno dei tempi. Una volta era Knebworth, ora Trezzo sull’Adda. Una volta era Oasis vs. Blur, ora Gallagher vs. Gallagher.

SETLIST: White Smoke (intro) – Flick Of The Finger – Face The Crowd – Four Letter Word – Soul Love – Second Bite Of The Apple – Iz Rite – Shine A Light – Wonderwall – The World’s Not Set In Stone – I’m Just Saying – Soon Come Tomorrow – Cigarettes & Alcohol – The Roller – Start Anew – Bring The Light – Wigwam – Gimme Shelter 

di Karol Firrincieli - Link to the original article

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giovedì 20 febbraio 2014

Video con sottotitoli: Noel Gallagher e Kate Moss ai Brit Awards 2014 per il premio a David Bowie

C'era anche Noel Gallagher tra le star che ieri sera hanno illuminato la cerimonia di consegna degli annuali Brit Awards, tenutasi alla O2 Arena di Londra.  Noel, premiato due anni fa, ha introdotto le nomination per la categoria Miglior Artista Solista Maschile, riconoscimento andato a David Bowie, il quale, però, ha però deciso di disertare la cerimonia e ha affidato all'amica Kate Moss il compito di ritirare il premio.

Così, mentre il cantante è rimasto nella sua casa a New York, la celebre top model inglese è salita sul palco della O2 Arena di Londra per ricevere il premio dalla mani dell'ex Oasis. La modella ha indossato per l'occasione uno dei celebri costumi di scena del tour Ziggy Stardust. Si tratta di un abito conosciuto come il "costume da coniglio", indossato sul palco da Bowie nel 1972. L'abito è stato disegnato dal celebre stilista giapponese Kansai Yamamoto, che ha saputo perfettamente interpretare lo stile e l’originalità dell’artista inglese.
Kate Moss, nelle vesti aliene, è apparsa splendida come sempre e insieme alla platea ha reso omaggio a un vero e proprio mito della musica.

Ecco alcune foto della serata e il video in cui Noel scherza sull'assenza di Bowie e accoglie sul palco Kate Moss, la quale legge il messaggio scritto da Bowie. L'invito finale alla Scozia a rinunciare all'indipendentismo ha attirato su Bowie un vespaio di critiche. Sono numerosi oggi i tweet degli scozzesi rivolti contro il cantante.

Vedi anche: Noel Gallagher: "Kate Moss abitò con me per un periodo"









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martedì 18 febbraio 2014

Beady Eye live a Roma, il racconto dei fan: "Liam firma autografi sul palco e su Shine a Light salta la luce"

Il nostro blog si unisce al dolore per la tragica scomparsa di Carlo Macro, barbaramente assassinato mentre con il fratello era di ritorno da questo concerto.

 


C'è stato il pubblico delle grandi occasioni per il concerto dei Beady Eye a Roma, domenica 16 febbraio. La band capitanata da Liam Gallagher, reduce dal concerto a Trezzo sull'Adda, è tornata nella capitale per una performance all'Orion Live Club di Ciampino, una location diversa da quella che aveva accolto il gruppo inglese il 7 ottobre 2011 (allora fu l'Atlantico, quartiere Eur), ma - raccontano i presenti - ugualmente traboccante di entusiasmo. Stessa scaletta di Trezzo, ma look leggermente diverso: Liam si è presentato sempre in impermeabile color nocciola, ma con occhialini tondi lennoniani e le stilosissime pantofole leopardate, già sfoggiate dal cantante in altre occasioni più mondane.

Video: salta la luce durante Shine a Light, i tifosi della Lazio iniziano a cantare e parte anche un "Lotito paga la luce"



Una storia su tutte, quella di un ragazzo svizzero, Daniele, che su Facebook ci ha scritto:

Dopo il concerto a Roma dovevo tornare in Svizzera (a casa). Avevo il volo da Fiumicino a Basilea, visto che il volo per Zurigo costava troppo. Ho visto che c'era un volo da Fiumicino verso Zurigo, il volo su cui ci sarebbe stato Liam. Ero nel gate 10. Ho visto che quel volo sarebbe partito 10 minuti dopo il mio. Mi sono messo a passeggiare lungo il gate per un'ora nella speranza di incontrarlo. Mentre facevo l'ultimo giro prima dell'imbarco ho avuto l'onore di fare quattro chiecchiere con Liam (FOTO QUI A DESTRA). Gli ho fatto vedere il mio famoso striscione. Chi c'era all'Orion lo conosce. Gli ho raccontato la mia esperienza e gli ho chiesto dove fossero gli altri ragazzi della band. Mi ha detto che erano gia partiti di notte con il pullman, mentre lui per non raffreddarsi era partito con l'aereo. Era da solo in viaggio, è stato molto gentile! 
Daniele Pellegrino

   
 Ecco il concerto dalle voci dei fan che non se lo sono perso.

La mia recensione del concerto di ieri :
Voto 8 a Liam e la band. Come sempre hanno dato il massimo! Liam grintoso e caloroso che ha dispensato autografi dal palco.
Voto 0 all'acustica dell'Orion e in generale proprio alla location. Le chitarre e tutti gli strumenti si sentivano da schifo ... Il suono non era "avvolgente" ed è andata via pure la luce. Cambiate quel management degno di Topolino!
Voto 6,5 alla scaletta. Non mi potete escludere Kill For a Dream e The Beat Goes Oon (perle del primo album) anche se ci mettete le canzoni degli Oasis.
Voto 9 al pubblico. Sentire cantare "Lotito paga la luce!" durante il black out non ha avuto prezzo!
Voto 10+ a Cigarettes & Alcohol. Mi ha fatto venire i brividi e mi sono tornati in mente vecchi ricordi. Quel pogare poi ... Liam l'ha "spaccata!" e solo quella valeva  il prezzo del biglietto.
Voto 5 a tutti i "mafferitte" "fun" di Pete Doherty cui, nonostante non fregasse un cazzo del concerto, stavano lì solo per criticare.
Modesto

Bel concerto, ma un caldo della Madonna come ad agosto. Non si poteva respirare, di sicuro c'erano problemi di aerazione del locale. Per il resto tutto ok, grandi Liam e Paul, il fratello, con il suo DJ set.
Gabriel

Secondo me se l'avessero fatto in un posto poco più grande sarebbe stato meglio. I ragazzi sono in ottima forma ed è stato un bel concerto, anche se non mi è mai capitato che saltasse la corrente durante l'esibizione. È successo, ironicamente, mentre stavano suonando Shine a Light. E comunque sono riuscito a prendere la bacchetta di Sharrock!
B.E.

Mi è dispiaciuto non poter andare all'hotel Westin Palace di Milano per tentare di beccare Liam, dato che sono arrivata a Trezzo di sera.
Prima due ore di DJ set di Paul Gallagher.
Grazie ad alcuni amici - che hanno dovuto subirsi le maledizioni di chi era vicino a loro - io e la mia amica Valentina siamo riuscite a passare in prima fila. 
Quando siamo entrate abbiamo preso posto a lato destro della prima fila e si vedeva abbastanza bene. 
Quando sono entrati loro il delirio, i pianti ... quando hanno fatto Wonderwall a breve svenivo. Su Cigarettes & Alcohol mi è volato il cellulare e me lo ha recuperato un buttafuori ... Poi ogni tanto mi riconosceva qualcuno e mi facevano i complimenti uno mi ha pure offerto la birra. 
Dopo il concerto post serata molto gradevole, tutti fuori di testa sbronzi ballando come pazzi musica del nostro genere chiaramente. Io ero con la mia amica in un albergo là vicino dal nome "Guglielmo" ... "mad for it" sino infondo.
La mattina dopo partenza per l'aeroporto di Ciampino.
Sara

Liam in grandissima forma!  
Clelia  

Liam non si batte! Fenomeno! 
Stefano  

Stupendo, peccato per i problemi tecnici durante il concerto, comunque grande Liam! 
Andrea 

Liam si è fermato a firmarci degli autografi dal palco ... 
Giovanni 

Grande carica ... grande concerto! 
Gianluca  

Liam in formissima! 
Flavio

Bellissimo concerto, anche perché sono riuscito a prendere il plettro, con la scritta BE ... E poi il coro "Lotito paga la luce" durante il blackout ...
Dario  

Ieri sono stato a Ciampino (Roma), precisamente all'Orion per assistere al concerto dei Beady Eye. Sono arrivato al locale verso le 16.

Dopo aver ascoltato la fine delle partite alla radio e bevuto un caffè, verso le 17:15 mi metto in fila, insieme a copie sputate di Liam, ragazze con maglie degli Arctic Monkeys e David Bowie (io mi chiedo ancora perché). 
Quasi due ore di attesa, poi alle 19 aprono le porte ed entro. Il locale è abbastanza piccolo, quindi si poteva vedere bene ovunque, ma riesco a posizionarmi abbastanza vicino il palco, più o meno 2 metri da questo, e aspetto. Il concerto sarebbe iniziato verso le 21:30 e con canzoni di qualche "gruppetto" come i Kinks, i Rolling Stones, gli Stone Roses e altri che risuonano dalle casse e "addolciscono" l'attesa, qualche chiacchiera e altri che invece per ammazzare il tempo giocano a Flappy Birds o Candy Crush e altri ancora che si cimentano nel saluto fascista (mi chiedo anche su questo ancora perché), passano anche queste altre due ore e mezza di attesa. 
Sono le 21:30 e di fronte alla folla che scalpita e urla "LIAM LIAM" entrano loro. Liam con un nuovo look, capelli tutti rasati, ma con il suo solito outfit giubbotto lungo fino a mezza coscia (probabilmente della sua Pretty Green), jeans e occhiali scuri. 

Iniziano con Flick of the Finger, tratta dal loro ultimo disco BE, uscito nel 2013, ed ecco che succede l'impossibile, iniziano a spingere tutti, avanti dietro sinistra destra, mentre il gruppo britannico continua a suonare passando da Face the Crowd a Second Bite of the Apple. Tra queste Soul Love, tratta sempre da BE, e Four Letter Word, dal loro primo album, Different Gear, Still Speeding. Dopo bestemmie di ragazzi e grida incredibili di ragazze mi ritrovo a 10 metri dal palco. Il bello è arrivato qualche canzone dopo: proprio quando hanno iniziato a suonare Shine a Light caso ha voluto che la corrente saltasse, momento tanto irritante quanto simpatico. Dopo qualche fischio e qualche coro del tipo: "Forza Lazio alè" e "Lotito paga la luce" la luce ritorna e (ri)suonano Shine a Light. Intanto, giustamente, mi vado a prendere una birra al bar e mentre suonano Wonderwall (degli Oasis) tranquillo tranquillo me la bevo. Forse il mio momento migliore della serata. Il concerto continua, senza interruzioni. I ragazzi eseguono altre canzoni tratte dall'album BE come I'm Just Saying e Soon Come Tomorrow e altre come The Roller, Start Anew e Wigwam da Different Gear Still Speeding, passando per Cigarettes & Alcohol (altra degli Oasis). Verso le 23 con Gimme Shelter chiudono il tutto e tutti vanno via compreso me, sudato e ancora abbastanza pieno di adrenalina. Tutto sommato è stato un buon concerto.
Alessandro Canonico

Stasera il tour riparte da Zurigo.





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domenica 16 febbraio 2014

I Beady Eye infiammano Trezzo sull'Adda, il bellissimo concerto dalla voce dei fan

Sette mesi dopo eccoli di nuovo in Italia, i Beady Eye. La band che ha raccolto l'eredità degli Oasis (senza Noel) regala emozioni a Trezzo sull'Adda, una trentina di chilometri da Milano. Parka della Stone Island, testa rasata, solita camminata. È l'inconfondibile sagoma di Liam Gallagher, che si staglia al centro del palco per dare il via ad una serata di puro rock 'n' roll. Il gruppo porta in tour l'ultimo lavoro, BE, uscito a giugno, a Trezzo sull'Adda (15 febbraio) e a Ciampino (16 febbraio) presentando una scaletta che combina sapientemente nuovi brani e gemme degli Oasis, arricchita da una cover dei Rolling Stones.

La parola a chi ieri sera era lì.

FOTO QUI

In fila davanti al Live Club di Trezzo sull'Adda (Milano) già dalle 18:30 in fan, per lo più nostalgici degli Oasis, hanno aspettato di poter entrare, per vedere dal vivo la nuova band di Liam Gallagher nella prima data italiana del tour.
Preceduti da un dj-set a tema brit-rock, condotto dal fratello Paul Gallagher (particolarmente contestato dalla folla), i Beady Eye, una volta saliti sul palco, hanno trovato il locale quasi pieno ed un pubblico particolarmente caloroso, soprattutto tra i ragazzi delle prime file.
Gli ex-Oasis hanno suonato per lo più brani provenienti dal loro ultimo album, BE, ma è stato durante i due brani degli Oasis (Wonderwall e Cigarettes & alcohol) che hanno riscontrato il maggiore entusiasmo da parte del pubblico, tanto che Liam ha dovuto calmare il coro dei fan che chiedevano a gran voce la reunion della band.
Unico brano dei Beady Eye che è riuscito a suscitare tanto entusiasmo è stato The Roller, con evidente sollievo del gruppo.
Al termine del concerto, dopo l'uscita di scena prima da parte di Liam e poi del resto del gruppo, la band è stata richiamata sul palco dall'insistenza dei fan per un'ultima canzone, dopo la quale sono definitivamente usciti di scena, facendo i complimenti al pubblico.
Al termine del concerto, solo Liam si è fermato a firmare qualche autografo alla folla adorante.
La band è dunque risultata in gran forma, in grado, anche se a fatica, di sostenere dignitosamente il confronto con gli Oasis e, così, di soddisfare anche i fan più nostalgici.
Elena

Hanno aperto le porte alle 20 e fino alle 22 Paul Gallagher, fratello di Liam e Noel, era alla console a metter su musica. Ha messo su Revolution dei Beatles, poi roba dei Sex Pistols, Rolling Stones, Stone Roses, degli Who ecc. Poi alle 22 arrivano i Beady Eye. Liam col parka sudava da matti. La scaletta era ottima, ad un certo punto parte Wonderwall e il pubblico si riscalda e canta con Liam tutta la canzone. Start Anew e Flick of the finger eseguite alla perfezione. Gem suonava con l'anima proprio, Andy con gli occhiali da sole era proprio un figo. Indimenticabili poi i cori "oleeeeeeeee ole ole oleeee Liaaaam Liaaaaam". Un concerto fantastico e la gente fraternizzava molto, tantissimi con le magliette dei Beatles, Stone Roses, Doors, Nirvana, Oasis, Beady Eye, Smiths ... un paradiso! Liam ha autografato un paio di album dal palco. Finito il concerto, c'è stato l'aftershow. Alla console mandavano musica indie, 60s, 90s, rock anni '50 ecc. Hanno pure mandato Parklife dei Blur, Ask degli Smiths, Help dei Beatles, Common People dei Pulp, ballarle e cantarle tutti insieme è stato epico una vera British Night
Cinzia

Un'ora e dieci di concerto, ottimo, ben suonato e tirato senza una sosta. Dissento dalla scelta di eseguire delle canzoni di Noel, ma è la classica discussione da non riproporre. A giorni il mio report più dettagliato ... comunque Liam sorprendentemente in forma.
Karol

È stato un gran concerto. Dopo Wonderwall è partito il coro "Oasis", ma Liam ha scosso la testa e ha detto che non vuole la reunion. Degli Oasis ha fatto anche Cigarettes & alcohol. La più bella a mio parere è stata Wigwam, per il coro finale. Gran bel concerto.
Andrea

Concerto molto bello! Ho visto Liam per la prima volta ed ero in seconda fila. Peccato per un DJ set così lungo di Paul (2 ore!!), però Liam ha cantato davvero bene ed è tutto filato alla grande.
Luca

Tanta aspettativa, aria frizzante.
Appena entrati tutti si sono fiondati sotto al palco, e sopra Paul Gallagher già pronto a mettere musica. E che musica. Quell'uomo vivrà pure nell'ombra dei fratelli, ma ha buon gusto, c'è da ammetterlo.
Quando sono saliti i Beady Eye un'ovazione, un'esplosione.
Liam è proprio come uno se lo immagina, anzi, ha stupito tutti con la sua voce in gran forma.
Bella la scaletta, che ha visto come sue grandi protagoniste, neanche a dirlo, Wonderwall e Cigarettes & acohol degli Oasis mandando in estasi tutti.
Band impeccabile, frontman che ormai non può deludere. Liam Gallagher il grande protagonista, c'è poco da fare.
Concludendo: serata indimenticabile.

Noha

Un giorno qualunque irrompe nel nostro cammino, in questo febbraio così piovoso da intristire anche il più grande degli ottimisti ... un giorno il 15 che dalle ore 20:00, orario in cui si aprono le porte del LIVE CLUB di Trezzo sull'Adda diviene poi non così banale.
È il giorno del ritorno in Italia di Liam Gallagher e dei suoi Beady Eye! Emozioni, luci e suoni ... Le prime note introducono la band inglese sul palco preludio di una splendida e carica FLICK OF THE FINGER. Sono le 22 circa ed il LIVE CLUB ritma saltellando all'unisono le melodie ben interpretate da un Liam in forma e sempre sfrontato nel suo parka ... è un incalzare tra FACE THE CROWD, la mistica SOUL LOVE e la prima, poi non così tanto per i veri fan dei BE sorpresa, WONDERWALL, rivista e splendidamente cantata dal frontman più grande del mondo! Scorre il tempo inesorabile. C'è il pubblico delle occasioni speciali ,l'acustica è ottima e ne risalta sulle parole di I'm just saying, Cigarettes & alcohol, altra cover OASIS ben riuscita ma priva della magia degli stadi pieni e della chitarra di Noel. START ANEW e WIGWAM rendono la serata più dolce ricordandoci che stiamo ascoltando i BEADY EYE e non il gruppo che segnò un'era negli anni '90 ...

Personalmente ho notato grande entusiasmo al momento in cui GEM con dolce riff "accende" il pubblico con la splendida THE ROLLER.
Un'ora e venti minuti di buon rock' n' roll saggiamente conclusa con la cover degli STONES, GIMME SHELTER in cui le lacrime mi accompagnano la voce durante il suo "LOVE BROTHER" ... Sì, è  sempre emozionate, sì, era solo il 15 di un febbraio uggioso reso RAGGIANTE da un grande cuore, quello DI LIAM GALLAGHER!

Alessandro

Scaletta:

Flick of the finger
Face the crowd
Four letter word
Soul love
Iz right
Shine at light
Wonderwall
The world's not set in stone
I'm just saying
Soon come tomorrow
Cigarettes & alcohool
The roller
Start anew
Bring the light
Wigwam
Dreaming of some space
Gimme shelter







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venerdì 14 febbraio 2014

Beady Eye: "Eccoci in Italia. Le chitarre oggi sono fuori moda, ma il Brit pop è ancora vivo"

Arriva in Italia per due date a Milano e Roma il gruppo di Liam Gallagher. Tgcom24 ha incontrato il chitarrista Andy Bell 
 
Per i Beady Eye non è stato semplice. Raccogliere l'eredità degli Oasis, dopo la traumatica rottura tra Liam e Noel Gallagher, è stato naturale, ma poi si è trattato di andare avanti con un nuovo nome e una nuova storia, ricostruendo un seguito e una credibilità. Il loro secondo lavoro "Be" è stato utile in questo senso, grazie ai molti consensi ricevuti. "Le reazioni all'album sono state buone e questo ci ha fatto piacere perché credevamo molto in questo lavoro", dice Bell. "Poi è arrivato anche il gradimento del pubblico, il tour è andato alla grande. Insomma, è stato un anno importante per noi".

Sono passati parecchi mesi dalla pubblicazione di "Be". Ancora pienamente soddisfatto o cambieresti qualcosa?
Non cambierei nulla. Credo sia un'ottima fotografia di quello che abbiamo passato mentre lo stavamo preparando.

Oggigiorno le vendite di cd sono crollate. Cosa credi che conti allora di più per un artista? Il fatto che si parli del proprio album, l'apprezzamento della critica, o gli eventi live?
Di fatto penso che il flusso di introiti per un artista non sia molto diverso da quello di una volta. A meno che tu sia un artista di quelli molto famosi allora è probabile che guadagni un po' di meno rispetto a qualche tempo fa. I grossi cambiamenti sono avvenuti soprattutto per chi gestisce il lato affaristico della musica, non per noi. Facciamo i dischi come li facevamo prima e il nostro obiettivo è salire sul palco per far divertire la gente il più possibile.

L'ultima evoluzione nella fruizione della musica sono i servizi di streaming, in grande crescita. Cosa ne pensi?
Ormai è tardi per focalizzarsi sul fatto se sia positivo o meno. La realtà è che questo ormai è il presente della musica. Per quanto mi riguarda, per molte è band può essere positivo poter raggiungere in modo più accessibile la loro musica. Mi piace avere tutto a dispozione così facilmente. In ogni caso questa è la situazione, vedremo come si evolverà nel futuro.

Quando suonate dal vivo avvertite la differenza nelle reazioni del pubblico da Paese a Paese?
È molto divertente vedere come il pubblico reagisce diversamente. In concerto riceviamo molta energia da chi viene a vederci e quindi non è indifferente suonare in posto piuttosto che un altro. Può sembrare scontato ma devo dire che i fan italiani sono molto caldi e molto attaccati alla band, sin dai tempi degli Oasis. Ci piace suonare da voi.

In Italia suonerete in club di piccole dimensioni (Live Music Club di Trezzo sull'Adda e Orion Live Club di Ciampino), mentre a breve parteciperete a un festival molto importante come il Coachella. Cambia per voi l'approccio a due situazioni così diverse?
I festival sono una bella occasione perché spesso hai davanti davvero tanta gente ma è anche molto difficile. In genere noi non siamo headliner, e questo significa suonare a mezza giornata con set che durano al massimo un'ora, dove dobbiamo mettere dentro i pezzi più conosciuti. Tanto più che la maggior parte della gente è lì per altri artisti e magari nemmeno ci conosce. Nei nostri tour suoniamo più a lungo e soprattutto siamo liberi di suonare quello che preferiamo.

Negli anni '90 il Brit pop ha vissuto il suo momento d'oro. Cosa resta di quel movimento oggi?
Molti dei musicisti di allora ancora fanno musica e davvero buona. Penso ai Primal Scream o agli Stone Roses. Poi ci sono altri gruppi che stanno tornando insieme. Credo che di fatto gli anni 90 siano ancora fortemente presenti nella testa della gente.

Il successo di quei gruppi e del grunge, ha fatto sì che il pop in quel decennio avesse una connotazione molto rock, Cosa pensi della scena pop di oggi?
Per fortuna ci sono ancora delle isole rock importanti. Gli album dell'anno scorso degli Arctic Monkeys e dei Queen Of The Stone Age sono davvero belli. Ma è innegabile che la scena mainstream sia diventata molto pop. È un processo naturale, ci sono momenti in cui l'elettronica e suoni più sintetici diventano lo standard per i brani che dominano le classifiche. Non lo so, forse per un po' di tempo le chitarre sono andate fuori moda, ma torneranno sicuramente.


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giovedì 13 febbraio 2014

Omar Pedrini: "Il mio disco registrato con i tecnici degli Oasis e benedetto da Noel Gallagher"

Dopo otto anni dal suo ultimo album, Omar Pedrini torna con un nuovo disco. Si intitola Che ci vado a fare a Londra? (storie dal pianeta blu). Il cantante-chitarrista bresciano, un passato nei Timoria, fondati, tra gli altri, con Francesco Renga, ha raccontato come il suo nuovo album è nato da diversi incontri e collaborazioni.

Ospite di Linus e Nicola Savino a DeeJay Chiama Italia (VIDEO QUI), in onda su Radio DeeJay e DeeJay TV, Pedrini ha detto che decisivo per il titolo del suo album è stato l'incontro con Noel Gallagher a Firenze il 5 ottobre 2012. Andrea Dulio, manager degli Oasis in Italia e di Pedrni.

 "A Noel sono riuscito a fare avere un CD dopo un suo concerto a Firenze", ha raccontato Pedrini. "Poi torno a casa, e un giovedì mi squilla il telefono: è il suo staff che, tramite Andrea Dulio (storico manager degli Oasis in Italia, ndr), che è anche mio manager, mi convoca per il sabato a Manchester. Io tentenno perché non sto benissimo e la mia fidanzata Veronica - ora mia moglie - è incinta di nostra figlia. Veronica mi guarda e dice: 'Se non vai sei un pirla'. Sono andato. Con pochi soldi per il viaggio, 45 anni, capelli metallizato, la mia futura moglie incinta, e un cuore non ancora in perfetta forma. Da lì la domanda (e il titolo) Che ci vado a fare a Londra?".

L'album è stato registrato a Londra grazie alla collaborazione con la Ignition Management degli Oasis, dagli stessi tecnici che hanno lavorato ai dischi della band di Manchester. "Sì, l'album l'ho fatto in casa loro. L'altro giorno ho ringraziato Noel su Facebook perché è grazie al suo management che ho potuto fare questo duetto con i Folks, che sono prodotti da Noel e sono i suoi pupilli: lo seguono in tournée in tutto il mondo", ha rivelato Pedrini. "Quando li ho incontrati a Londra mi hanno detto che Noel aveva detto loro di andare a incontrare l'Elvis Costello italiano ... e li ho guardati un po' da incazzato, da bresciano".

Nel dicembre 2010, per il ciclo Il rock e i suoi fratelli, su Rai 5 andò in onda questo speciale sulla band dei fratelli Gallagher condotto da Pedrini e con la partecipazione di Gianni Sibilla.



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È ripartito da Madrid il tour Beady Eye, in Italia sentiremo anche Wonderwall dal vivo

È ripartito dopo 11 giorni il tour dei Beady Eye. Dopo numerose date in Australia e Nuova Zelanda, la band è tornata in Europa. Ieri sera si è esibita alla Riviera di Madrid. Questa la scaletta:

Flick Of The Finger
Face The Crowd
Four Letter Word
Soul Love
Iz Rite
Shine A Light
Wonderwall
The World's Not Set In Stone
I'm Just Saying
Soon Come Tomorrow
Cigarettes & Alcohol
The Roller
Start Anew
Bring The Light
Wigwam
Dreaming Of Some Space
Gimme Shelter

Confermata, dunque, la presenza di Wonderwall nella setlist (video qui sotto). Liam l'ha introdotta definendola "un piccolo regalo" per i fan. A questo punto sembra quasi certo che la ascolteremo anche il 15 febbraio a Trezzo sull'Adda e il 16 a Ciampino.  Prossima tappa stasera al Razzmatazz di Barcellona.



QUI ALTRE FOTO DELLA SERATA

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