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giovedì 22 giugno 2023
Noel Gallagher: "Una roba folle i Guns n' Roses headliner al festival di Glastonbury"
martedì 20 giugno 2023
Liam Gallagher svela il segreto degli Oasis: "Decisivi il mio incontro con Shaun Ryder, i furgoni e gli Stone Roses. Eravamo fighi perché ..."
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I-Days all'Ippodromo di Milano: Liam Gallagher, Black Keys, Red Hot Chili Peppers e gli altri. Venduti 300 mila biglietti
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lunedì 19 giugno 2023
Liam Gallagher: "Vi racconto della mia casa in Francia e della bambola gonfiabile che mi spaventava. I miei figli? Ora hanno le sbronze e capiscono che non ero un brutto padre quando rimanevo a letto"
Durante la chiacchierata con Jo Whiley su BBC Radio 2 (audio qui), andata in onda il 15 giugno, Liam ha raccontato dei particolari sulla villa che ha comprato nel sud della Francia e sui rapporti con i figli e la madre Peggy.
"L'ultima cosa per cui ho speso un bel po'? Probabilmente la casa in Francia. Odio quando mi svuotano, ma è stato quello. Al momento non mi fido delle banche. Non si tratta di sostenere teorie del complotto, ma è così, non mi fido di nessuno, perché se ne stanno seduti lì e io penso: 'No!' e in testa mia faccio: 'È andata!', per cui è bello tirarsene fuori piuttosto rapidamente e superare la cosa".
"Ho preso la casa in Francia per portarci mia madre e i miei figli. Andare a Mustique iniziava a costare un po' di soldi per 20 di noi, capisci? Trascorro molto tempo con la famiglia? Sì, ci vediamo quando possiamo. Loro hanno le loro cose da fare, ovviamente, non si esce mica con il proprio padre tutte le volte, ma se riescono a trovare un momento, se riescono a prendersi una vacanza io faccio: 'OK, andiamo laggiù, stiamo insieme lì e vediamo cosa abbiamo da raccontarci' ...".
"Cosa facciamo in vacanza? Ci facciamo due risate. Di certo non ce ne stiamo seduti a leggere libri o a discutere di un dipinto di Rembrandt o com'è che lui o lei si chiama ... Ci divertiamo. Mangiamo, discutiamo. Semplicemente ci divertiamo".
"Quando ero più giovane come padre non ero molto vicino ai miei figli, onestamente. C'ero, ma non tanto, capisci? Per il motivo che era, quindi è bello esserci ora. E ora anche loro capiscono la situazione, perché anche loro hanno dei piccoli postumi della sbronza e ti dicono: 'Papà, ora capisco. Tu andavi lì e poi ... oggi non esco, perché ...'. Pensavo che tu fossi un cattivo padre perché eri a letto con i postumi della sbronza. Ora lo comprendo' ... Quando chiedi a loro di venire a trovarti a casa loro ti fanno: 'No, sono stato in giro fino alle 6 del mattino'. Quindi lo capiscono, perché vanno alle feste. E va bene".
"Mia madre Peggy la vedo, anche se non quanto dovrei, ma parliamo ogni giorno. Sta bene. Sì, non proprio ogni giorno, ma ci sentiamo per messaggio. Non che ci sia molto di cui parlare oltre che del tempo, capisci? 'Caldo fuori, no?'. 'Sì'. 'Temporali più tardi'. 'Sì!'. 'Vieni per il tè?'. 'Non ne sono sicuro'. 'Ci sentiamo domani' ... Sta bene, però, e a breve la rivedrò. Andremo in Francia".
"La casa in Francia apparteneva a Noel Edmonds, che ha fatto un ottimo lavoro per gli interni, per cui non toccherò niente, dato che va tutto bene. Sì, lì c'era mister Blobby che aveva una bambola gonfiabile di nome Sandra. Hai presente quei taxi neri su cui andavano in giro i VIP tra cui Kate Moss, per non occupare la corsia degli autobus? Lui ne aveva uno e aveva messo una bambola gonfiabile all'interno vestita elegante per qualche bizzarro motivo. Voleva sapere se io la volessi in casa e io gli ho detto: 'Buttala fuori! Mi fa paura!'. Aveva gli occhiali da sole, cappello da baseball e parrucca bionda. No!".
trascrizione e traduzione di oasisnotizie
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domenica 18 giugno 2023
Liam Gallagher il napoletano: "Adoro il babà con il rum". E svela le sue prime scarpe da ginnastica e la passione giovanile per l'hip hop
"Il mio dessert preferito? Il babà con il rum. È come una ciambella con rum e dentro crema. Lo facevano in un posto di Londra che si chiama The Ivy. Ovviamente lo vendono anche in altri posti o da McDonald's, ma per qualche bizzarra ragione hanno smesso di prepararlo al The Ivy. Non lo fanno più lì".
"La caratteristica più fica della mia casa? Ho dei bei quadri, ma mi piace la mia carta da parati, è strepitosa. È come Kew Gardens. Non so bene come la facciano, Debbie lo sa, ma è costosa. È come stare ... Ho molti fiori ovunque ed è piuttosto psichedelico. Sì, abbastanza fico, non è qualcosa che ti aspetteresti. Ho un sacco di fiori. Se mi piace il giardinaggio? No, non mi piace sporcarmi le mani. Ho dei giardinieri che vengono a casa a fare tutto per noi".
"Quali scarpe da ginnastica indosso oggi? Ho le mie. Quando avevo 16 o 17 anni eravamo ossessionati dalle Dunlop Green Flash. Non ricordo quanto costassero, ma ne prendevi un paio ogni settimana, perché erano proprio economiche. Le potevi martoriare, potevi andare a vedere concerti con quelle scarpe, non aveva importanza. Poi hanno cominciato a produrle in vari colori, ma le mie preferite ... mi piacciono quelle che abbiamo fatto uscire, le Adidas Barrington".
"La prima canzone che ho comprato era di Tricky Tee. Molti miei amici all'epoca erano presi dall'hip hop e io flirtavo con questa musica, capisci? C'era I Need Love di LL Cool J, ma quella di Tricky Tee era Johnny the Fox, no? Sì, quella".
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sabato 17 giugno 2023
Liam Gallagher racconta la propria infanzia. "Fui cacciato dalla scuola. A 15 anni guadagnavo 50 sterline a settimana e le scuotevo sulle ringhiere. Non era male!"
Nel corso della chiacchierata con Jo Whiley su BBC Radio 2 (audio qui), andata in onda l'altro ieri, Liam ha rievocato la propria infanzia.
"Mia madre metteva su molta musica irlandese, molte canzoni di Foster and Allen e roba così", ha raccontato. "Mio padre era un po' un DJ o si immaginava tale nei social club irlandesi, quindi faceva sentire molta di quella roba. Poi arrivò Top of the Pops e noi lo pregavamo di guardarlo in modo che lo registrasse, per cui lui lo registrava e non tirava fuori i suoi dischi, ma i suoi nastri".
"Mio fratello maggiore Paul era preso dai Jam, Noel dagli Smiths. Io all'epoca non sentivo la musica, ero più in giro. Se ricordo in particolare qualche esibizione a Top of the Pops? Non ce n'era una che spiccasse, in realtà. Se ne stavano tutti lì seduti, o gli Smiths o i Jam. Non faceva per me, a me piacciono anche gli stupidi, capisci? Forse le puntate natalizie erano belle. Ricordo i Five Star".
"Qual è il mio titolo professionale? Oh, sicuramente è stella del rock 'n' roll. Non sono neanche un intrattenitore. Di sicuro non sono un anti-intrattenitore, voglio solo cantare e toccare le persone più che assicurarmi che si stiano divertendo andandomene in giro".
"Il mio primo lavoro? Sono stato cacciato presto dalla scuola, a quindici anni, ben prima del momento in cui avrei dovuto andarmene. A che età si lascia la scuola? A diciassette anni o qualcosa del genere. A quindici anni, appena prima degli esami, per cui sono stato cacciato perché davo sui nervi alle persone. E mi hanno mandato in questo centro di giardinaggio in cui costruisci steccati e roba così. Ho fatto un po' di quelle cose, iniziavo a lavorare alle 8 e finivo alle 12 di venerdì, per cui i miei amici rimanevano a scuola per altre tre ore dopo che io avevo finito".
"Guadagnavo 50 sterline a settimana, il che era buono. Scuotevo il cinquantone sulle ringhiere quando alle 12 passavo sulla mia bicicletta di motocross (BMX). Come lo spendevo? Dio lo sa ... vestiti, forse, scarpe, scarpe da ginnastica e roba così".
"Poi ho fatto un altro lavoro. E poi ho lavorato con mio padre per un po'. Sono tornato a vedere mio padre, che era un costruttore. E andata bene? Per niente. Ci ho guadagnato l'abbronzatura. Ero davvero in forma per avere sedici anni. Ho provato un po' di lavori, ma niente di eccessivo. Il rock 'n' roll era migliore? Ovviamente".
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venerdì 16 giugno 2023
Liam Gallagher: "Nel 2009 Noel ci ha buttato sotto un bus coi nostri sogni. Molte volte gli ho offerto la pace. Alla fine vedrete che mi telefonerà per la reunion degli Oasis"
"Lui ha sciolto la band secondo le sue regole e io la rimetterò insieme secondo le mie. Io sono una persona ragionevole, ma io sono buon amico dell'universo e abbiamo dei modi per farlo accadere, perché alla fine succederà che lui mi chiamerà. Lui ha sciolto la band perché voleva fare il solista. Nessuno sapeva che sarebbe successo e non si scioglie una band come quella quando le persone hanno ... Sai, è una cosa importante. Se voleva fare la carriera da solista andava bene, io sarei stato felice di prendermi due anni di pausa, ma lui ha staccato la spina così, bump, e credo che questo sia cattivo".
"Faccio ancora il muso perché lui ha gettato il suo fratello minore sotto un bus e io ho ancora bollette da pagare e anche chiunque abbia lavorato per gli Oasis. E avevamo anche dei sogni, per cui non si fanno quelle cose", ha continuato Liam. "Ovviamente faccio ancora il muso e vedremo".
"Non mi frega nella band, la band tornerà insieme quando tornerà insieme, ma sarebbe bello che due fratelli parlassero e per mia madre e tutto quello. E l'altro mio fratello. E la famiglia mia e la famiglia di Noel non si vedono da anni. E i miei figli non si vedono con i figli di Noel. Quello sarebbe fantastico e poi torneremmo al lavoro. Se non rimettiamo insieme la band, quello sarebbe bello, capisci?".
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Liam Gallagher: "Il calcio mi devasta, sono felice che la stagione sia finita. Debbie faceva i riti vudù col rossetto per il suo Arsenal ..."
"Sto bene, mi sento solo un po' debole a causa delle partite di calcio, ma sopravviverò", ha detto il cantautore rispondendo alla domanda su come stesse. "Quella roba è terminata e torno al lavoro, perché tra tre settimane ho un concerto. Quindi a parte quello sto bene".
"È stato incredibile, ma nello stesso tempo è stato anche un incubo", ha detto Liam sulla stagione del Manchester City (che ha centrato il cosiddetto treble, il tris di trofei), "perché l'Arsenal ci ha dato del filo da torcere in campionato e la mia compagna (Debbie Gwyther, ndr) è tifosa dell'Arsenal, per cui ci sono state un po' di arrabbiature e porte sbattute, sai. E molte risate e molti riti vudù, del tipo: 'Stai esagerando con quel rossetto rosso, tesoro', capisci? 'Di solito non porti un rossetto rosso folle e marcato!'. 'Certo che sì! È un rito vudù, sai, per l'Arsenal'. Molta roba simile, quindi sì, sono felice che tutto questo sia finito".
"Immagino che per un bambino di cinque o dieci anni sia grandioso, ma per noi è stressante. Io ho 50 anni e sono distrutto, ho ripercussioni da eccitazione ed esultanza, perché dopo la partita o durante la partita mica ti siedi a bere una tazza di tè, no? Sono felice che ora sia tutto fatto e finito".
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Liam Gallagher annuncia la pubblicazione dell'album dal vivo Knebworth 22 e diffonde il video dal vivo di Roll It Over: "La amo. Suona grandiosa"
Il 9 giugno Liam Gallagher ha annunciato la pubblicazione dell'album dal vivo Knebworth 22, che conterrà il meglio dei due grandi concerti tenuti nel parco di Knebworth, in Inghilterra, il 3 e il 4 giugno 2022 di fronte a 170.000 spettatori, a 26 anni dai concerti che gli Oasis tennero nel medesimo luogo.
In scaletta molti brani di Liam solista, ma anche tanti brani degli Oasis, riproposti dal cantante con la sua band attuale. E nell'album dal vivo saranno incluse anche registrazioni della seconda serata (4 giugno 2022).
Il cantautore, insieme all'annuncio, ha voluto diffondere un video di Roll It Over, brano del 2000 che gli Oasis non eseguirono mai dal vivo e che è stato proposto in un concerto per la prima volta proprio durante il tour dell'anno scorso (video alla fine del post). "Non ricordo se l'abbiamo suonata con gli Oasis. Se l'abbiamo fatto, l'abbiamo fatto a metà, con Noel che ha lasciato il palco a metà canzone. La versione dell'anno scorso suona grandiosa, con il coro suona incredibile e io credo di aver fatto un buon lavoro", ha detto Liam a Jo Whiley di BBC Radio 2 il 15 giugno 2023 (audio qui).
Lo scorso novembre nei cinema italiani era arrivato il docufilm Knebworth 22, poi trasmesso anche su Sky.
Knebworth 22 sarà disponibile su supporto fisico e in formato standard digitale dall'11 agosto 2023. Le copie fisiche comprendono l'edizione CD standard e CD deluxe e un doppio vinile nero e giallo. Sarà messa sul mercato anche una versione vinile color oliva e marmo nero, esclusivamente tramite lo store ufficiale del cantante. Preordinala qui.
1. ‘Hello’
2. ‘Rock ‘n’ Roll Star’
3. ‘Wall Of Glass’
4. ‘Shockwave’
5. ‘Everything’s Electric’
6. ‘Roll It Over’
7. ‘Slide Away’
8. ‘More Power’
9. ‘C’mon You Know’
10. ‘The River’
11. ‘Once’
12. ‘Cigarettes & Alcohol’
13. ‘Some Might Say’
14. ‘Supersonic’
15. ‘Wonderwall’
16. ‘Champagne Supernova’
Source: NME
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Liam Gallagher: "Non sono come Noel, lui stalkera i calciatori del Manchester City seminudi negli spogliatoi. Mia figlia Molly tifa per il Liverpool, per cui non parlo con lei ..."
Ecco altre dichiarazioni dell'intervista concessa da Liam Gallagher a Jo Whiley su BBC Radio 2, trasmessa ieri (audio qui).
Sabato 10 giugno il Manchester City ha vinto la UEFA Champions League battendo in finale l'Inter. Come ha festeggiato, Liam?
"Era sabato e abbiamo continuato a fare festa fino a domenica sera e poi forse lunedì mattina. Con chi ho festeggiato? Solo con gli amici e la famiglia a casa".
I tuoi figli sono tifosi del City?
"Molly è tifosa del Liverpool, per cui con lei non parlo tanto ... Lennon è tifoso del City, ma non gliene importa più di tanto, è venuto a casa per spassarsela un po'. Gene è proprio un tifoso appassionato ed è anche rumoroso, bisogna raffreddarlo".
Sei amico con qualcuno dei giocatori del Manchester City?
"No, non è una cosa che cerco. Qualche volta ho incontrato qualcuno di loro, ma non sono uno che ... non sono come il fratellone (Noel, ndr), che è lì a stalkerarli ogni due minuti negli spogliatoi quando sono seminudi dopo aver profuso uno sforzo di novanta minuti. Non faccio quelle cose. Come sai, non sono una signora della notte delle celebrità, come si suol dire, capisci? So starmene per i fatti miei".
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mercoledì 14 giugno 2023
Video (sottotitoli ITA) - Noel Gallagher a Liam: "Ti sfido, basta tweet! Chiamami! Tanto so che non lo farai. E concentrati sulla capigliatura che ti è rimasta più che pensare alle cover che faccio io"
Source: 98.9 KPNW
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domenica 11 giugno 2023
Noel Gallagher celebra il Man City campione e dice: "Tanto di cappello all'Inter". E sulla reunion degli Oasis: "È solo l'inizio ..."
Ieri sera il Manchester City si è laureato per la prima volta campione d'Europa vincendo la finale di UEFA Champions League a Istanbul contro l'Inter. Tra i tifosi che hanno celebrato la vittoria c'era, ovviamente, anche Noel Gallagher, che ha assistito la partita in un pub di San Diego, in California, dove si trova in tour con gli High Flying Birds, e al fischio finale si è unito ai festeggiamenti con tifosi
Poi i complimenti agli avversari e gli elogi a Rodri.
"La partita è andata come ce l'aspettavamo. Tanto di cappello all'Inter. Se qualcuno in Premier League si chiede come si faccia a battere il City, si fa così, giocando con due in attacco e cinque a centrocampo. Sai, quando è uscito Kevin De Bruyne ho pensato che ci fossero i fantasmi della partita con il QPR (la partita decisiva per il titolo inglese del 2012, vinta dal City all'ultimo respiro, ndr), quando uscì Yaya Touré".
"E poi Rodri, che gol! Che gol! Il luogo in cui ero è impazzito completamente, è stato fantastico! Non è stato scintillante, non era una botta da 60-70 metri alla De Bruyne o Gerrard e tutti quei grandi centrocampisti, ma loro sono la sala macchine, sono gli ingranaggi che segnano il passo. È proprio adeguato a lui il fatto di segnare un gol, non è stato molto diverso dalla rete che ha segnato all'Aston Villa e che ci ha fatto vincere il campionato un paio di stagioni fa".
"Poi sono proprio felice per Gundogan, era alla sua terza finale e aveva perso le prime due. Meritava una medaglia. La merita Kevin De Bruyne, la meritano i giovani. Haaland forse ne vincerà un paio, Phil Foden forse ne vincerà un paio, ma quei due sono in giro da un po' e sono proprio felice per loro, per Pep Guardiola, per Khaldun al-Mubarak e per lo sceicco Mansur, per tutti".
"Stasera c'è stato tutto racchiuso in una partita di calcio. E in una partita di calcio può succedere di tutto. Se stasera avessimo perso, il double sarebbe stato visto come un fallimento. Questi sono gli standard che sono stati stabiliti da questa squadra di calcio".
"Guardiola è un grande. E ti dico una cosa: nella prossima stagione straccerà di nuovo tutto, manderà di nuovo tutto all'aria e creerà qualcos'altro, perché stasera John Stones (nato difensore centrale e spostato da Guardiola in una posizione ibrida tra mediano e difensore, ndr) ha giocato meravigliosamente stasera. Il loro giocatore, Martinez, non l'ha mai calciata. Contro il Real Madrid sembrava che avessimo 13 calciatori in campo, stasera contro l'Inter sembrava che ne avessimo 9. Hanno fatto molto bene e ti posso assicurare che lui l'ha visto e dirà: 'Bene, dobbiamo fare qualcosa di diverso'. E reinventerà la cosa. Sai, lui è un genio e sapevamo tutti che fosse un genio prima che arrivasse in Inghilterra. E l'ha dimostrato volta per volta, ha vinto 5 campionati con una Champions League, un treble e un paio di treble domestici in 6 anni. È proprio una cosa stramba".
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sabato 10 giugno 2023
Video (sottotitoli ITA): lunga intervista a Noel Gallagher su dischi Oasis, intelligenza artificiale, mondo abitato da cogli*ni e altro
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Liam Gallagher rivolge un appello a Noel: "So che guardi i miei tweet. Chiamami, sono preoccupato per te"
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venerdì 9 giugno 2023
Intervista doppia a Noel Gallagher e Shirley dei Garbage: "Finalmente in tour insieme, galeotte le nostre nonne". "Noi Garbage amavamo gli Oasis, erano di ispirazione"
Dici che ricordi di averlo incontrato. In che circostanza?
C'è qualcosa che aspettate con ansia in questo tour?
Gallagher: Attendo con ansia proprio tutta l'esperienza. Voglio dire: amo andare in tour in America, specialmente d'estate. Mi piace stare sul bus. Amo la mia band e quello che faccio. E sarà proprio un'esperienza fantastica. Sai, queste cose sono quello che tu ne fai. Io sono determinato a renderlo fantastico. E so che Shirley ha la stessa sensazione. E ce la spasseremo alla grande.
Source: azcentral
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Noel Gallagher promette: "Se il Manchester City vince la Champions contro l'Inter salirò sul palco di San Diego in mutande"
Sabato 10 giugno a Istanbul Manchester City e Inter scenderanno in campo per la finale di UEFA Champions League. Noel Gallagher, intervistato dal sito ufficiale del club inglese di cui è tifoso, ha fatto l'ennesima promessa.
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Intervista a Noel Gallagher: "Ora sono in pace con me stesso. Gli Oasis? Un glorioso capitolo chiuso. Più importanti i testi o la musica? Dico che ..."
Noel Gallagher, che il 2 giugno ha pubblicato il disco Council Skies, ha rilasciato un'intervista alla testata American Songwriter.
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giovedì 8 giugno 2023
Matty Healy controrisponde a Noel Gallagher: "Io promuovo un mio album, lui fa un album per promuovere le interviste"
Non si è fatta attendere la controrisposta di Matty Healy, frontman dei 1975, a Noel Gallagher.
La storia è iniziata a febbraio, quando Healy ha affrontato l'argomento Oasis in un'intervista al programma radiofonico Q, della Canadian Broadcasting Corporation (CBC), con Tom Power.
Inevitabilmente Noel Gallagher aveva replicato alle osservazioni e lo aveva fatto in un'intervista a Spin (leggi qui). Aveva definito Healy "quel cazzo di idiota dalla mascella allentata", aggiungendo poi: "Non sarebbe mai in grado di immaginarlo. Ha bisogno di rivedere quanto fa schifo la sua band e sciogliersi".
Ebbene, durante un concerto tenuto a Dublino nella serata del 7 giugno, Healy ha controreplicato all'ex chitarrista degli Oasis così: "Noel Gallagher mi ha definito un 'coglione dalla mascella allentata'. Adoro Noel Gallagher", ha detto alla folla. Poi in cauda venenum: "La differenza tra me e Noel è che io faccio una serie di interviste per promuovere un album, mentre lui fa un album per promuovere una serie di interviste".
Source: Musicradar
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martedì 6 giugno 2023
La bellissima lettera di Noel Gallagher a se stesso: "La forza di mia madre. Ecco le parole che vorrei dire prima di morire, ecco cosa farei se potessi tornare indietro"
Pubblichiamo la nostra traduzione italiana della bellissima Lettera al giovane me che Noel Gallagher ha scritto per il nuovo numero del periodico Big Issue, uscito a maggio.
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Ancora oggi mia madre personifica la parola resilienza. Il suo abbaiare era dannatamente feroce. Il suo morso era inesistente. Aveva un linguaggio molto, molto scurrile. È lì che ho imparato a imprecare, da mia madre. Non ci siamo sempre divertiti molto, ma non mi sono mai veramente preoccupato per il futuro né mi sono sentito insicuro, perché veniamo da una famiglia irlandese così numerosa che c'era sempre qualcuno che si prendesse cura di te. Mia madre aveva 10 fratelli. Si sono tutti sposati. Tutti avevano almeno tre figli. Quindi non si veniva mai trascurare.
Da adolescente ho romanticizzato tutto. Top of the Pops, il calcio, andare ai concerti, i dischi, le ragazze, tutto. All'epoca non lo sapevo, ma stavo già gettando le basi per quello che sarei diventato: un artista, un romantico. Perché, anche se non sei un romantico nel vero senso della parola, stai elevando qualcosa, lo stai glorificando quando ne scrivi e ne canti.
La prima musica a cui sono stato esposto è stata la musica folk irlandese. Allora non mi ha colpito, ma ciò che è interessante della musica irlandese è che possono cantare delle cose più tristi e difficili, di ribellione e oppressione, ma sono le più edificanti canzoni da cantare che tu abbia mai sentito. Possono far sembrare i soggetti più tristi sorprendenti e quasi spirituali. L'ho adorato e lo amo ancora oggi.
La prima musica moderna che è arrivata al momento giusto per me è stata quella degli Smiths. Anche se non sono quello che si potrebbe definire un fan stereotipato di Morrissey - voglio dire, non sono il tipo di poeta meditabondo, allora ero più un teppista del calcio - Morrissey, se non mi ha parlato nel suo complesso, certamente ha parlato con un certo lato di me. E ovviamente gli Smiths erano molto mancuniani e Johnny Marr era estremamente simpatico e un grande compositore, e Morrissey era semplicemente impavido, divertente, brutale. Ho adorato gli Smiths. Ero lì, erano la mia band e li amavo dannatamente e li amo ancora.
La cosa del figlio di mezzo è sicuramente una cosa. La cosa del figlio di mezzo è che non sei mai il più piccolo e non sei mai il primogenito. Quindi sei un po' lasciato ai tuoi dispositivi. Ho trascorso molto tempo da solo a guardare fuori dalla finestra. Quindi, tra tutti noi, sono stato io il primo ad appassionarmi alla musica, sono stato io il primo a imparare a suonare uno strumento. Sono stato io il primo a lasciare casa. Conosco altri figli di mezzo, femmine e maschi, e sembrano tutti formati abbastanza bene. Immagino che ci sia sempre così tanto investimento dei genitori nel figlio maggiore e poi, ovviamente, il più piccolo è il più piccolo. Quello nel mezzo prosegue indisturbato.
Non avevo intenzione di unirmi agli [Oasis], ma il destino ha preso il sopravvento. All'epoca facevo parte del gruppo della tournée degli Inspiral Carpets, ero appena tornato dalla Germania ed ero diretto da qualche altra parte. Avevo il mio da fare ed è stato fantastico. È stato solo quando Liam mi ha chiesto di andare a suonare con la band, e non avevo niente di meglio da fare, che ho accettato. Per quel mese iniziale non mi ero davvero unito a loro, ma provavo suonando le loro canzoni. E poi un giorno Liam [Gallagher, fratello e frontman degli Oasis] mi ha detto: tu scrivi canzoni, suonacene una delle tue. Quindi ho suonato loro una canzone che avevo scritto e ho detto loro: questa suonatela così e fate questo e fate quello. È stato solo quando altre persone si sono unite alla mia musica e Liam ha iniziato a cantare che la lampadina si è accesa. Ed è stato: wow, in effetti questo potrebbe essere davvero dannatamente bello. Non riesco ad articolare che tipo di emozione fosse. Non è stato un enorme momento eureka, ma non è stata nemmeno indifferenza.
Nei primi mesi non me ne fregava niente di chi si sarebbe preso cura del nostro futuro. Ciò sarebbe avvenuto più tardi, quando abbiamo iniziato a trattare con le persone del settore e tutti delegavano a me, perché scrivevo tutte le canzoni ed ero il più articolato. Quando ho firmato un contratto pensai che avevamo solo una possibilità per fare qualcosa di noi stessi e preferirei che voi ragazzi non ci rovinaste tutto.
Ricordo il momento esatto in cui siamo stati ingaggiati [da Alan McGee al King Tut's Wah Wah Hut di Glasgow nel 1993]. Ricordo persino cosa indossava Alan McGee. Facevamo questa versione di I Am the Walrus [dei Beatles] e non riuscivamo mai a capire come finirla. Quindi Liam sarebbe uscito per primo dal palco. E poi mettevo la mia chitarra su una specie di pedale delay continuo e uscivo dal palco dietro di lui. Poi uscivamo davanti e guardavamo la band, prendevamo per il culo e vedevamo cosa avrebbero escogitato per farla finita. Quella sera ero al banco di missaggio e Alan McGee si è avvicinato con una camicia blu e jeans bianchi e mi ha chiesto: come si chiama la tua band? E io ho detto: Oasis. E lui ha detto: hai un contratto discografico? E io ho detto di no. E lui ha detto: ne vuoi uno? E ho chiesto: con chi? E ha detto: con la Creation. E ho fatto: OK. E questo è tutto, la notte che ha cambiato la vita di tutti.
Non sapevi mai con che umore si sarebbe presentato Liam e ho trovato l'intera faccenda davvero dannatamente stressante. La mia sensazione prevalente era: questa cosa è così dannatamente inutile. Questo è il sogno per cui tutti abbiamo vissuto e ti stai ancora lamentando per alcune stronzate che sono successe 18 ore fa. È solo una cosa insensata. Sai cosa voglio dire? Dipende tutto dall'insicurezza e dalla paura da parte sua. I cantanti sono i re a dare la colpa a tutti gli altri. Io avevo l'àncora del lavoro, scrivevo le canzoni, quindi dirigevo io. Sapevo cosa stavo facendo. Spesso mi chiedevo come sarebbe stato se fossi stato in una band e non avessi avuto il controllo della direzione della band perché il tizio che ha scritto tutte le canzoni era così dannatamente bravo. Non avrebbe avuto senso lasciarsi coinvolgere. Quindi non c'è da stupirsi che lui sia andato fuori dai binari, ma puoi bilanciarlo dicendo: beh, gli Oasis non sarebbero un cazzo di niente se non mi avessero chiesto di unirmi a loro.
Potrei intervenire per mettere in pausa il mio io più giovane alcune volte e dire aspetta un minuto. Possiamo solo tornare indietro di un paio di mesi e sistemare questa cosa, cazzo? Dicevo sempre cazzate assurde. Quando sei in preda alla merda delle droghe e pensi che il prossimo che busserà alla porta sarà la polizia, e tutto ciò che dici viene intenzionalmente frainteso dalla stampa, e hai dei giornalisti sotto casa casa e la cosa influenza la vita della tua famiglia, vorresti poter tornare indietro nel tempo e non dire o non fare delle cose. Ora? Tutti ne sono usciti dall'altra parte ed è tutto parte della storia.
Cosa penserebbe il mio io più giovane se lavorassi con Damon Albarn? [Gallagher ha fatto le seconde voci per il brano We Got the Power dei Gorillaz nel 2017 ed è apparso con la band diverse volte sul palco]. Dipenderebbe interamente da quale lato del letto mi sono alzato quel giorno. Se tu mi beccassi in una buona giornata direi: sì, potrei vederlo accadere. In una giornata storta mi accoltellerei alle palle.
Quando arrivi a 55 anni arrivi a una sorta di bivio nella tua vita. Non è raro che le persone che hanno avuto relazioni a lungo termine si separino a 50 anni. Conosco molte persone sulla stessa barca come me e Sara [quest'anno Noel Gallagher e Sara MacDonald hanno annunciato il divorzio dopo 22 anni insieme]. In particolare dopo la pandemia. La cosa della crisi di mezza età è vera per uomini e donne, ma di certo non sto diventando nostalgico del passato, assolutamente no. Le cose vanno benissimo nel presente. Il Man City è fantastico, la mia vita è fantastica. Sono felice e in salute. Sto per andare in tournée in giro per il mondo. Sta accadendo ora per me.
Mi dispiace per i giovani che crescono in questo paese ora, la Brexit è stata un cazzo di disastro assoluto. E sarà un incubo vivente fino a quando qualche politico non avrà le palle per mettere un referendum in un manifesto, fare campagna su quello e tornare nell'UE. Niente funziona più in questo paese. La politica non funziona. I servizi sociali non funzionano. La gente è in sciopero. Non ci sono delle cazzo di uova al supermercato. È tutto una merda. La politica è arrivata a un fottuto vicolo cieco. Non capisco più cosa rappresenti nessuno di loro. I conservatori faranno crollare questo paese e poi lo passeranno ai laburisti e diranno loro "buona fortuna". Sadiq Khan e tutti questi altri cazzo di idioti quaggiù potrebbero pure voler salire su un treno una volta ogni tanto e uscire dalla M25 e vedere quanto cazzo di buco di culo è questo paese. Nella periferia di Manchester, dove sono nato, tutto è chiuso. Tutto è andato. E non è stato abbattuto per costruire grattacieli lucenti per fondi speculativi e appartamenti per investitori come a Londra. È stato proprio chiuso con assi e lasciato marcire. Questo doveva essere un mondo moderno in cui nessuno sarebbe rimasto indietro.
La musica di tutte le forme è così dannatamente borghese adesso. Perché i ragazzi della classe operaia non possono permettersi di comprare strumenti musicali o provare o fare nessuna delle cose che potremmo fare noi. Ed eravamo poveri. Il musicista della classe operaia è il fanalino di coda ora. Ecco perché la musica adesso fa schifo, perché la cultura giovanile, 99 volte su 100, viene dalle classi popolari. Ecco perché così tanti ragazzi ora adorano gli Oasis. Perché eravamo una cosa seria. E riconoscono le cose serie quando lo vedono. Gran parte di me è davvero lusingata e onorata che gli Oasis siano così popolari ora, ma una parte di me è un po' triste perché nessuno è venuto a prendere il nostro posto. Nessuno è venuto a parlare per loro delle loro vite, della loro cultura e di dove andranno dopo.
Ho due figli piccoli, di 13 e 16 anni, e sono in ansia per i giovani. Non sanno davvero come comportarsi con tutta questa merda woke (Noel fa riferimento alla cosiddetta cultura woke, ndr) che ora viene imposta a tutti. Donne bianche di mezza età arrabbiate che dicono ai giovani come comportarsi e tutte queste stronzate. Guardo i miei figli e a volte devo prendere la loro testa tra le mani e dire loro: non preoccuparti per queste persone, sii solo quello che sei. Eravamo scatenati da ragazzi. Non ce ne fregava niente. Non sono così spensierati. Sono incatenati da Internet e dal wokeismo e vivono in un paese dove non funziona un cazzo.
Se potessi tornare indietro per rivivere un momento qualsiasi della mia vita, sarebbe difficile scegliere tra due. Uno sarebbe la mia festa per i 50 anni. È stata stupefacente. È stata una faccenda di tre giorni, quindi ovviamente i miei ricordi sono un po' confusi, ma mi piacerebbe rivivere quel fine settimana. Il periodo tra i 40 e i 50 anni è stato il migliore decennio della mia vita, sono stati anni incredibili, sorprendenti. Ogni giorno da quando ho compiuto 50 anni, però, è stato un cazzo di dolore di palle. Letteralmente ogni cazzo di giorno degli ultimi cinque anni è stato una rottura di coglioni, ma la mia festa per il 50° compleanno è stata una delle feste più pazze di sempre.
L'altro momento sarebbe la sera in cui sono andato a vedere David Bowie e Morrissey alla Wembley Arena negli anni '90. Ero fatto e ubriaco. Poi, prima che arrivasse Bowie, qualcuno è venuto da me e mi ha chiesto: ti piacerebbe venire a conoscere David? Sono stato portato a vedere David Bowie nel suo camerino. E non ne ho alcun ricordo. Ricordo di essere entrato e lui si stava truccando in uno specchio e basta. È lassù con John Lennon per me e non ho idea di cosa ci siamo detti quando l'ho incontrato. Se potessi tornare indietro lo apprezzerei molto di più. Gli direi cosa ha significato per me quando crescevo e quanto significa per me adesso, e gli direi: ti plagerò alla grande, cazzo, quando sarai morto, lo sai.
Se potessi avere un'ultima conversazione con qualcuno nella mia vita, forse parlerei con tutte le mie ex ragazze e direi semplicemente: "Vedi? Te l'ho detto, cazzo". No, sto scherzando. Ovviamente. No, forse parlerei con il mio ex suocero, recentemente scomparso. Non ho davvero avuto la possibilità di salutarlo. Vorrei dirgli che grande uomo pensavo fosse. E vorrei anche parlare con la mia vecchia nonna, la mamma di mio padre. Vorrei solo dirle: non indovineresti mai, cazzo, cosa è successo a me e all'altro tizio.
Noel Gallagher
Source: Big Issue - traduzione italiana di oasisnotizie
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