Liam Gallagher dal vivo a Londra: invettive e una scaletta di ampio respiro in una crociera lungo il Tamigi
Tamigi, 5 dicembre: navigando lungo il fiume (ma non da solo), Liam ha lanciato una frecciata anche al London Eye: "Non mi frega di te, grande ruota ... Vattene a fanculo!"
La chiatta che ospita il live streaming di 'Down By The Thames' di Liam Gallagher si sta avvicinando al Tower Bridge e il paesaggio londinese sembra una cartolina, quando Liam si lancia nell'emozionante ballata 'Once'. In un anno che nel migliore dei casi si può definire triste, è un momento che rallegra l'anima.
Il tipo di idea che uno avrebbe potuto farsi dopo aver fatto tardi di notte bevendo birra, il concerto - Liam che naviga lungo il fiume mentre canta a squarciagola dei pezzoni - promette grandi successi da entrambi i suoi album solisti da primo posto, 'As You Were' del 2017 e 'Why Me? Why Not.', dell'anno scorso, così come i classici della carriera. E mentre gli Oasis non hanno esattamente i trascorsi migliori sull'acqua (la loro famigerata rissa sul traghetto da ubriachi diretti ad Amsterdam nel 1994 fu un capitolo particolarmente tempestoso della storia della band), è immediatamente chiaro che questo sarà un concerto da ricordare.
È un momento buono come un altro per tirare fuori qualche sorpresa, e lui fa partire le cose con la sua prima performance da solista di "Hello" degli Oasis, che coincide con un perfetto skyline di Londra. "Viviamo nell'ombra / Abbiamo avuto la possibilità e l'abbiamo buttata via / E non sarà mai più la stessa cosa / Perché gli anni passano come la pioggia": le parole portano una pregnanza aggiuntiva mentre ci dirigiamo verso un - sicuramente - più luminoso anno nuovo.
Mentre la chiatta attraversa le acque calme, Liam e la sua band (che include il chitarrista originale degli Oasis Bonehead) entrano direttamente nel singolo solista del 2017 'Wall Of Glass'; la canzone sembra già un amico familiare nel suo catalogo. Le telecamere panoramiche tagliano sulla O2 Arena, il luogo in cui Liam avrebbe dovuto suonare all'inizio dell'anno per i membri dello staff e il personale del National Health Service. Sebbene ciò non sia stato possibile a causa della pandemia, non si può fare a meno di percepire che LG ha sfruttato al meglio le circostanze.
Scorrendo in 'Halo', continua nella sua posa caratteristica: ben piantato sul posto, le mani dietro la schiena. Gli inni solistici suonano più audaci che mai: quando sogghigna "Mi hai venduto proprio al fiume" nel taglio solista di 'Shockwave', potrebbe trovarsi a Maine Road, Knebworth o al Pyramid Stage. O, lo sapete, su una barca sul fiume Tamigi.
Inevitabilmente si prepara la martellante 'The River', tratta da 'Why Me? Why Not.', mentre la chiatta continua il suo viaggio. Con Liam che indossa occhiali da sole e un cappello invernale dall'aspetto accogliente, siamo quindi trattati con l'iconico e impennante riff di apertura di 'Morning Glory'; è un momento nostalgico e profondamente emozionante. Ci mancano fan, razzi, pinte lanciate e canti della folla, ma questa è senza dubbio l'alternativa migliore.
Dopo il pezzo che definisce una generazione, 'Cigarettes & Alcohol', e il suo testo, "Vale la pena / trovarsi un lavoro quando non c'è niente per cui valga la pena lavorare?", Liam sbraita davanti alla telecamera: "Questo è per te, insulso Rishi del cazzo – e per il Doris del cazzo!". Cosa sarebbe uno spettacolo di Liam Gallagher senza un po' di scenate?
Bonehead assicura che 'Headshrinker' presenti il suo florido marchio di fabbrica e finiamo con la doppia esplosione di 'Supersonic' e 'Champagne Supernova'. Tra i brani, LG coglie un'altra occasione per lanciare un'invettiva, anche se questa volta la vittima è nientemeno che il London Eye illuminato: "Non ti preoccupare, grande ruota - frega un cazzo! Illuminato? Rotondo? Vaffanculo, andiamo via di qui. Buonanotte!". Una performance nei titoli di coda del suo nuovo ed emozionante singolo festivo 'All You're Dreaming Of' conclude la serata.
Il Tamigi ha visto la sua giusta dose di momenti incendiari, dal viaggio turbolento del 1977 dei Sex Pistols per celebrare l'uscita di 'God Save The Queen' alle leggendari urla di 'I live by the river' di 'London Calling' dei Clash. Liam Gallagher si è aggiunto alla storia nel proprio indelebile modo.
La chiatta che ospita il live streaming di 'Down By The Thames' di Liam Gallagher si sta avvicinando al Tower Bridge e il paesaggio londinese sembra una cartolina, quando Liam si lancia nell'emozionante ballata 'Once'. In un anno che nel migliore dei casi si può definire triste, è un momento che rallegra l'anima.
Il tipo di idea che uno avrebbe potuto farsi dopo aver fatto tardi di notte bevendo birra, il concerto - Liam che naviga lungo il fiume mentre canta a squarciagola dei pezzoni - promette grandi successi da entrambi i suoi album solisti da primo posto, 'As You Were' del 2017 e 'Why Me? Why Not.', dell'anno scorso, così come i classici della carriera. E mentre gli Oasis non hanno esattamente i trascorsi migliori sull'acqua (la loro famigerata rissa sul traghetto da ubriachi diretti ad Amsterdam nel 1994 fu un capitolo particolarmente tempestoso della storia della band), è immediatamente chiaro che questo sarà un concerto da ricordare.
È un momento buono come un altro per tirare fuori qualche sorpresa, e lui fa partire le cose con la sua prima performance da solista di "Hello" degli Oasis, che coincide con un perfetto skyline di Londra. "Viviamo nell'ombra / Abbiamo avuto la possibilità e l'abbiamo buttata via / E non sarà mai più la stessa cosa / Perché gli anni passano come la pioggia": le parole portano una pregnanza aggiuntiva mentre ci dirigiamo verso un - sicuramente - più luminoso anno nuovo.
Mentre la chiatta attraversa le acque calme, Liam e la sua band (che include il chitarrista originale degli Oasis Bonehead) entrano direttamente nel singolo solista del 2017 'Wall Of Glass'; la canzone sembra già un amico familiare nel suo catalogo. Le telecamere panoramiche tagliano sulla O2 Arena, il luogo in cui Liam avrebbe dovuto suonare all'inizio dell'anno per i membri dello staff e il personale del National Health Service. Sebbene ciò non sia stato possibile a causa della pandemia, non si può fare a meno di percepire che LG ha sfruttato al meglio le circostanze.
Scorrendo in 'Halo', continua nella sua posa caratteristica: ben piantato sul posto, le mani dietro la schiena. Gli inni solistici suonano più audaci che mai: quando sogghigna "Mi hai venduto proprio al fiume" nel taglio solista di 'Shockwave', potrebbe trovarsi a Maine Road, Knebworth o al Pyramid Stage. O, lo sapete, su una barca sul fiume Tamigi.
Inevitabilmente si prepara la martellante 'The River', tratta da 'Why Me? Why Not.', mentre la chiatta continua il suo viaggio. Con Liam che indossa occhiali da sole e un cappello invernale dall'aspetto accogliente, siamo quindi trattati con l'iconico e impennante riff di apertura di 'Morning Glory'; è un momento nostalgico e profondamente emozionante. Ci mancano fan, razzi, pinte lanciate e canti della folla, ma questa è senza dubbio l'alternativa migliore.
Dopo il pezzo che definisce una generazione, 'Cigarettes & Alcohol', e il suo testo, "Vale la pena / trovarsi un lavoro quando non c'è niente per cui valga la pena lavorare?", Liam sbraita davanti alla telecamera: "Questo è per te, insulso Rishi del cazzo – e per il Doris del cazzo!". Cosa sarebbe uno spettacolo di Liam Gallagher senza un po' di scenate?
Bonehead assicura che 'Headshrinker' presenti il suo florido marchio di fabbrica e finiamo con la doppia esplosione di 'Supersonic' e 'Champagne Supernova'. Tra i brani, LG coglie un'altra occasione per lanciare un'invettiva, anche se questa volta la vittima è nientemeno che il London Eye illuminato: "Non ti preoccupare, grande ruota - frega un cazzo! Illuminato? Rotondo? Vaffanculo, andiamo via di qui. Buonanotte!". Una performance nei titoli di coda del suo nuovo ed emozionante singolo festivo 'All You're Dreaming Of' conclude la serata.
Il Tamigi ha visto la sua giusta dose di momenti incendiari, dal viaggio turbolento del 1977 dei Sex Pistols per celebrare l'uscita di 'God Save The Queen' alle leggendari urla di 'I live by the river' di 'London Calling' dei Clash. Liam Gallagher si è aggiunto alla storia nel proprio indelebile modo.
di Rhys Buchanan, 6 dicembre 2020 - traduzione di frjdoasis
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