venerdì 27 novembre 2020

Liam Gallagher a BBC Radio 2: "Ho sempre avuto fiducia in me stesso, anche quando scavavo buche a Manchester"

In occasione dell'uscita, oggi, del singolo All You're Dreaming Of, Liam Gallagher è stato intervistato stamane da BBC Radio 2, che ha anche mandato in onda due brani dal vivo (All You're Dreaming Of e  Hello degli Oasis) tratti dall'esibizione in barca sul Tamigi, che sarà diffusa il 5 dicembre in streaming.

Ecco cosa ha detto Liam (l'audio è alla fine del post).

"Sto benissimo.  D'ora in poi sarà tutto in discesa", ha detto il cantante. 

"La morte di Maradona? È un peccato. È la vita ... ma lui ha avuto una grande vita. L'ho incontrato una volta. Facevamo un festival in Argentina. Ci ha portato nella sua stanza d'albergo e abbiamo fatto festa. È stato bello e spaventoso nello stesso tempo. Poi lo incontrai di nuovo a una partita del Manchester City. Penso che Sergio Aguero abbia sposato sua figlia, per cui ci reincontrammo. È stato sempre gentile, amico". 

Quanto al nuovo singolo, Liam afferma: "No, non c'è un particolare motivo per il quale sto pubblicando questo singolo. Volevo solo fare musica. Questa canzone è saltata fuori all'inizio del lockdown e pensavo che sicuramente non l'avrei pubblicata a giugno, perché aveva un po' un'atmosfera natalizia. Non sdolcinata, ma sembrava una vecchia canzone di Bing Crosby. Questo prima ancora di iniziare a cantarla. Così ho pensato di pubblicarla per Natale. E, considerato l'anno che abbiamo vissuto, ho pensato di devolvere i proventi del singolo ad Action for Children. Sarà bello avere una numero uno per Natale; se non succede, non importa".

"Perché ho scelto quell'associazione benefica in particolare? Perché si tratta dei bambini, le persone più importante. Io sono tato cresciuto da mia madre, lei aveva tre figli. Quando mio padre ci lasciò noi ci separammo ed è dura per un solo genitore crescere i figli e anche per i figli. È una bella associazione benefica. All You're Dreaming Of parla di amore e speranza".

"Considerando che sono stati registrati dal vivo sulla barca, sotto la tenda, e che si gelava, suonano piuttosto decenti questi due brani. Ovviamente abbiamo dovuto cancellare i concerti quest'anno, a causa di questa cosa che non voglio neanche nominare, perché mi ha stufato. Molta gente mi diceva: 'Fai un concerto dal vivo', ma non sono il tipo che fa concerti nei tipì (tende coniche, ndr) o cosette per duecento persone. Se fai qualcosa, devi farla in grande". 

"Così avevamo questa barca e con la barca siamo andati sul Tamigi. E non è stata una cosa acustica, magari ci sarà stata una chitarra acustica, ma tutto il resto è stato con gli amplificatori al massimo, eravamo lì a spassarcela. Ed è stato bello, amico. Una scaletta di un'ora e mezza. È stato grandioso e suona bene".

"Fare concerti in posti piccoli? Non fa per me, non ha senso, è ridicolo. Ho sempre avuto fiducia in quello che ho fatto, dal giorno in cui sono nato. Anche quando scavavo buche a Manchester, scavavo bene, capisci? Mi sento fiducioso. Sono una posizione privilegiata per fare questa cosa con la band, per cui se lo fai, fallo bene, capisci?".

"Da dove viene questa mia fiducia in me stesso? Non lo so, non lascio che le piccole cose mi buttino giù".

 "Cosa direi a un undicenne di Manchester che ama la mia musica ed è lì con la chitarra che sogna di fare la rock 'n' roll star, un bimbo a cui manchi un po' di fiducia dopo un anno così duro? Spegni la TV e trova la concentrazione. Continua con la vita, vai a fare una passeggiata. Ascolta la radio, ma non ascoltare il giornale radio".

"Adesso sentirete Hello, una canzone che facevamo con gli Oasis e che non suonavamo da vent'anni. E ce la spassiamo!"

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