lunedì 2 novembre 2020

ESCLUSIVO! Noel Gallagher racconta Morning Glory: la trascrizione completa in italiano del 'track by track'

Noel Gallagher entra nelle viscere di (What's the Story) Morning Glory?, analizzandolo traccia dopo traccia per svelarne retroscena e aneddoti sulla nascita dei brani del secondo album degli Oasis.

Ecco la trascrizione completa in italiano dell'intervista esclusiva concessa qualche settimana fa al canale YouTube ufficiale degli Oasis (video alla fine del post). 

Un grazie enorme a Luca per la pazienza e la competenza che hanno prodotto questo testo che pubblichiamo volentieri. 

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NOEL GALLAGHER - (What's the Story Morning Glory?) TRACK BY TRACK (ottobre 2020)
 

Penso che l'intero processo durò 12 giorni di lavoro, il che è fottutamente sconvolgente se ci pensi. Abbiamo bruciato le tappe. E arrivare qui con metà delle canzoni ancora da completare è davvero unico. È qualcosa che puoi fare solo se sei giovane, perché te ne freghi.

HELLO

Hello è stata scritta per Definitely Maybe. Mi ricordo di averne fatto la demo con Marc Coyle. Sono rimasto veramente sbalordito dal ritornello, sentendolo oggi. Quando sono arrivato a quella parte mi sono detto: “Wow, cazzo..”

Hello è proprio una canzone perfetta per aprire i concerti. Dice proprio CIAO!, capisci? L'abbiamo fatta una volta a Finsbury Park nel 2000 e qualcosa e mi sono detto, “Wow, cazzo..”. È proprio una grande canzone. Un grande pezzo, Hello.

ROLL WITH IT

Mi ricordo che la prima che abbiamo fatto è stata Roll With It. È stata l'unica canzone che abbiamo registrato live, come quelle di Definitely Maybe. Io mi ero messo in quell'angolo lì, Guigsy in quell'altro. Bonehead al centro della stanza, Alan lì dietro e Liam lì da qualche parte. La versione che è finita nel disco è la seconda versione. La prima fu fottutamente buona. Per la seconda Owen ci disse: “ Wow, volete farne un'altra?” E noi: “Va bene, dai..” Qualcuno ha fatto un qualcosa che era migliore nella seconda versione e così è stato. Alan White era appena entrato nel gruppo e quindi conosceva appena gli altri membri della band. Quindi stava qui, circondato da un sacco di gente di Manchester. Lui è un Cockney (chi viene da Londra e dintorni), al suo primo giorno in uno studio con gli Oasis. E di nuovo, fu una cosa così.. Non ebbe nessun problema. Per forza, andrà tutto alla grande. Nessuno disse: “Oh abbiamo un nuovo batterista e dobbiamo farlo impratichire”. Era più del tipo: “Non vi preoccupate, funzionerà. Perché lo dico io, cazzo! E quindi è così che andrà.”

WONDERWALL 

Noel: “Questo è il muro su cui mi sono seduto quel giorno!”. 

Nick: “Sì, è proprio quello. Eri lassù”.

Noel: “Seduto come un idiota, suonando Wonderwall”. 

“Ho sempre pensato che ci fosse un campo laggiù. Non c'erano sempre delle pecore laggiù?”

“Mi ricordo il gregge di pecore che mi guardava mentre suonavo Wonderwall e io che pensavo a chi fosse il più sconvolto, io o loro.”

“Mi ricordo che era mattina presto e mi sono arrampicato su questo muro e ho pensato: 'Questa è un'idea fottutamente stupida!'. Mi era venuta la notte prima. Mi ricordo di aver detto ad Owen (Morris, produttore del disco, ndr): 'Ho questa canzone che si chiama Wonderwall e la voglio registrare su un muro'. Faceva davvero freddo e dissi nel microfono ad Owen: 'È stata un'idea di merda!'. Ma lui rispose. 'No, no, suona da paura!'. E quella registrazione l'abbiamo messa proprio alll'inizio dell'album, perché si sentono gli uccelli cinguettare”.

DON'T LOOK BACK IN ANGER

Durante il tour di Definitely Maybe un ragazzo che lavorava per noi con la nostra etichetta discografica, aveva un fratello che possedeva una cassetta dell''intervista John Lennon In Conversation, nel Dakota Building (Residenza dove viveva a New York), fatta appena prima di morire. E in quella cassetta John Lennon dice le parole : “And then they'll tell you that the brain you had have gone into your head”. E quella frase mi colpì così tanto che pensai: “Morirei se non riuscissi a infilarla in una canzone, in qualche modo”. Quella frase mi è sempre rimasta veramente impressa ed è per quello che all'inizio della canzone ci sono gli accordi di piano di Imagine. Come una specie di tributo a quella cosa.

L'ho scritta a Parigi dopo una notte passata in uno strip-club. Quindi spesso mi chiedo se Sally sia una spogliarellista. Sembra una presa per il culo ma l'ho pensato spesso. Ma proprio non so chi sia Sally. Anche se una volta qualcuno anni dopo è venuto da me, una ragazza, e mi ha detto: “Ma Sally, è Sally Cinnamon?.” E io ho pensato: “Cazzo, geniale! Che cazzo, vorrei averlo pensato io! Avrei rispolverato questa fottuta storia per anni”. La chitarra elettrica con cui ho suonato la canzone è una Fender Stratocaster che mi aveva dato Johnny Marr. Un'altra! E l'amplificatore è un VOX AC-30 del 1963, che era l'amplificatore del Cavern Club. L'avevo comprato da uno degli Hollies. Ed è per questo che suona così magnifico.

Ho fatto concerti in cui arrivavo solo al primo verso e poi smettevo. E tutto il pubblico la cantava dall'inizio alla fine. È stato folle. Quella è una canzone folle, è fottutamente folle. Non riesco nemmeno a... Perché? Chi lo sa. È semplicemente magica.

HEY NOW 

Erano solo un paio di accordi che improvvisammo in un soundcheck. Mi ricordo di averlo fatto una volta al The Marquee ( Storico club di Londra). È un pezzo strano, con degli accordi strambi. E c'è un fottuto sintetizzatore, che ho percepito oggi. Mi chiedo chi ce l'ha infilato. Non ce l'avevamo nemmeno un sintetizzatore. E quindi stavo lì ascoltandola sul treno e mi chiedevo: “Chi cazzo l'ha suonato?”. Ma, di nuovo, il testo è meraviglioso. Questo è quello che ho pensato oggi riguardo al pezzo.

“I took a walk with my fame down Memory Lane and never did find my way back”. Ci sono un paio di grandi incastri di rime in quella canzone. Ma deve essere una di quelle che avevo scritto prima di venire qui a registrare, perché ha molte parole.

THE SWAMP SONG (Estratto numero 1) 

Non so perché si chiami Swamp Song. Era solo una cosetta che suonavamo per divertirci. Va e viene in un paio di punti del disco. E ho pensato: “Wow, cazzo!”.

SOME MIGHT SAY

Ti ricordi una band chimata Grant Lee Buffalo? Nessuno se la ricorda. Era una indie band americana. Del post-grunge. Ed erano tipo ... Non sono un loro fan, ok? Però avevano questo pezzo che si chiamava Fuzzy. E puoi sentire la grande influenza che ha avuto su Some Might Say. Quando sono ossessionato da una canzone per anni, la frego e ci tiro fuori altri 12 pezzi.

Tutto quello che faccio è un tributo a una cosa. O a un'altra. Non sono un genio. Sono un appassionato di musica, capito? Paul Mcartney è un genio, e Morrissey e Bob Dylan. Io no. Sono solo un loro fan. Sono bravo a mettere insieme le varie cose. E non sono così schizzinoso da non rivelare da dove vengono. Te lo dico.

Niente è originale. Ci sono solo 12 note comunque.

CAST NO SHADOW 

Cast no shadow è la mia ... In realtà nella mia testa, credo che volevo suonasse come i Pink Floyd, perché sono gli stessi accordi di Wish You Were Here. Gli accordi iniziali sono gli stessi. Ma la stavo sentendo oggi e suona un po' sconclusionata. Ha un non so che di country e c'è qualcosa che.. Si muove in mezzo a due stili diversi ma è una canzone dannatamente bella. Ci sono alcune delle più belle parole che abbia mai scritto in quella canzone. “Bound with all the weight of words he tried to say, chained to all the places that he never wished to stay". Cioè, porca troia.. Non mi ricordo assolutamente di averle scritte ma quando l'ho sentita oggi ho pensato. Cazzo, amico mio, ben fatto! È un verso veramente bello. Profondo, se vuoi. E ancora, l'ho scritta d'istinto, senza pensarci troppo su. Ed è un peccato che la canzone non abbia un secondo verso, ma tant'è ... Mentre lo stavamo registrando qui, Morning Glory, i Verve (o i The Verve, o come cazzo si chamavano al tempo) si erano sciolti per la prima volta e mi ricordo fu una rottura davvero sgradevole, per quello che ricordo. Richard (Ashcroft, ndr) l'aveva presa veramente male. E lui e Owen erano molto legati. E gliel'abbiamo dedicata, come una specie di incoraggiamento.

SHE'S ELECTRIC

Era stata composta ai tempi di Definitely Maybe, ma fu scartata in favore di Digsy's Dinner. Perché credo Digsy's Dinner suonasse meglio live, essendo una canzone meno complicata. E ancora ha delle parole stupende. Non so come quella roba mi sia venuta fuori. Non so come mi è venuto fuori quel ... È come The Importance of Being Idle: una canzone con un mood anni '60, con quel tipo di storia dietro. È molto Britpop. E sentire Liam che toccava quelle note così alte, mi ha fatto dire: “Wow, porca troia!". 

Come ho detto, non eravamo degli snob. Come quando suonavo a qualcuno per la prima volta Cigarettes and Alcohol e loro dicevano: “Pff, è uguale ai T-Rex”. “No, ma davvero? Cazzo! Non l'avevo mai notato!”. “E quei due accordi uguali ad Imagine? No, ma davvero? Non puoi mica farlo!”. “Io posso, e lo farò e l'ho fatto. E tu lo comprerai. Quindi vattene a fanculo!” 

MORNING GLORY

Durante il tour di Definitely Maybe ho conosciuto questa ragazza in America e quando ci incontravamo lei diceva: “Hey, what's the story morning glory?”. E non so cosa cazzo significasse. E ieri parlavo con dei giornalisti americani e glel'ho chiesto e mi hanno risposto che non l'avevano mai sentita prima. Penso fosse una specie di espressione americana per dire “Buona giornata!” o qualcosa del genere. E ci rimuginavo su ...What's the Story Morning Glory? ... E l'ho infilata in quel pezzo. Perchè poi farla diventare il titolo dell'album? Non lo so.

Mi ricordo di aver scritto quel fottuto verso “All your dreams are made when you're chained to the mirror and the razor blade” proprio in questa stanza. Sentendola oggi mi sono reso conto che al tempo mi sembrava di essere in uno stato in cui tutto ciò che scrivevo fosse significativo. 

THE SWAMP SONG ESTRATTO 2

Quel passaggio da Morning Glory a Champagne Supernova dove senti gli elicotteri e poi passi al rumore del mare che si infrange sulla riva. Cercavo di capire. Non so perchè stia lì. Ma credo che ci fosse qualche dannato motivo per cui è lì. I concerti durante il tour di Morning Glory iniziavano sempre con il suono degli elicotteri. Erano dei momenti davvero da brividi. Perchè ogni volta che iniziava, non so, potevi sentire che presto sarebbe successo qualcosa. C'era una forte tensione. Sì ero in fissa con gli effetti sonori, all'epoca.

Ora capisco perchè quell'album stuzzica tanta gente. Capisco quando sei hai 14 anni e lo ascolti. Perchè adesso nel non c'è nulla per un ragazzino di 14 a cui piace rock e voglia trovare qualcosa che lo appassioni. E persino le band che suonano le chitarre, non fanno roba del genere. Me ne sono reso conto tipo oggi per la prima volta in 25 anni!

CHAMPAGNE SUPERNOVA

Quando ce ne siamo ansati via da qua, siamo entrati nel circuito dei festival. Per concludere l'era di Definitely Maybe suonando in alcuni festival. Quindi ci siamo ritrovati insieme a Weller, Cradock (Steve Cradock, membro degli Ocean Colour Scene) e tutta quella cricca, in vari posti. E mi ricordo che stavo seduto nel retro del tour bus di qualcuno, e gli ho fatto sentire (a Weller) i rough mix. E lui diceva: “Oh, porca troia, voglio suonare qualcosa in quel pezzo”. Quindi è venuto pensando di suonare su Morning Glory. Ma Champagne Supernova stava bramando un assolo di chitarra perchè il mio era orribile. E alla fine ha suonato su quella. Ed è pazzesca. Grazie a Dio l'ha fatto, grazie a Dio l'ha fatto.

Nessuno sapeva come Champagne Supernova sarebbe venuta fuori perchè un cazzo di nessuno l'aveva mai sentita. Sai, quella canzone dura 7 minuti e nessuno l'aveva sentita, tranne me. E nemmeno io ero tanto sicuro di come volerla finire. Ne ero sicuro di come sistemarla. Tutto quello che sapevo era che avevo un verso, il ritornello e quella piccola parte di chitarra (la canticchia) che avevo solo in testa ma che ovviamente dovevo ancora provare. Quindi lavoravi d'istinto, perchè da giovane non ci pensi troppo su. Funziona tipo: “Il mio istinto mi dice che questa cosa sarà grandiosa, quindi lo seguiremo e la faremo così.” “Si le prime cinque o sei tracce, pensavo: “Arriva Wonderwall adesso!. È fottutamente presto. E poi c'è Don't Look Back in Anger che credo sia la terza canzone”. Mi sono detto: “Wow, è proprio intenso.” Adesso inizio a capire perchè 22 milioni di persone lo hanno comprato.

BONEHEAD'S BANK HOLIDAY

È una canzone ridicola, un po' stupida, scema che si era soliti suonare in sala prove per i ragazzi. E ho pensato che sarebbe stato fantastico se l'avesse cantata Bonehead. Quindi abbiamo registrato la base musicale e lui le voci di prova. Ha preso una cassetta e se l'è portata di sopra con sé. Gli ho chiesto se davvero la sentiva e mi ha detto: “Sì cazzo, me la sento”. Poi è andato al pub a bersi qualche bicchiere per sciogliersi un po' prima di cantarla ed è tornato qui piegato in due, assolutamente devastato. E c'è una versione stupenda di lui che prova a cantarla in cui è davvero sbronzo come la merda. E mi sembra che alla fine della canzone ci sono lui e Liam ubriachi che dicono cazzate. Beh ci sono registrazioni infinite piene di quella roba. Quella canzone ha un testo un po' stupido: “She was like.. she looked like a mum who had a face like a nun in vain” (in realtà è "She was with her mum who had a face like a nun in pain", ndr). La cocaina è proprio una droga assurda! 

 LE B-SIDE

Rockin' chair l'abbiamo fatta durante le registrazioni. Poi mi ricordo che stavo qui per ultimo, se n'erano andati tutti e li tecnici stavano impachettando tutta la strumentazione. Io e Owen stavamo ultimando i rough mix e mi ricordo che stavo seduto qui e ho scritto It's better people in quasi 10 minuti. Allora ho fatto fermare tutti. Gli ho fatto riscaricare tutti gli strumenti e riportarli qua. E Owen non capiva. Ho detto:“Ho appena scritto questa canzone”. L'abbiamo registrata in un'oretta.

Quindi quella l'abbiamo fatta qui e Step Out pure. Ma per The Masterplan (fu diverso). Wonderwall sarebbe stato il singolo e ci mancava una canzone, avevamo bisogno di una B-side. Quindi sono sparito un po' e l'ho scritta. Ed è venuto fuori che al tempo ogni cosa che scrivevo era incredibile. Verosimilmente, The Masterplan potrebbe essere vista come l'ultima delle grandi canzoni, fottutamente grandi canzoni culturalmente rilevanti che scrissi. Ma mi piace questo fatto che ci sono canzoni che non non dovevano essere B-sides, che non dovevano essere A-sides, che non dovevano stare sul disco. Mi piace. E vorrei che i fan la smettessero di discuterne troppo. Perchè questo è quello che rappresenta gli Oasis. Il fatto che.. Sai, non stai lì seduto a sentire un album ancora e ancora, perchè ci sono altri 12 pezzi a cui dovresti dare un'occhiata. Tipo Listen Up, Talk Tonight, Headshrinker, The Masterplan, Acquiesce, Rockin Chair, It's Good to Be Free, Fade Away. Capisci già ne ho dette una decina che sono buone abbastanza da lanciare la carriera di qualsiasi band.

Ieri stavo facendo un'intervista e qualcuno ha detto: “Parliamo dell'iconica copertina dell'album”. E io ho fatto: “Ah, davvero? Porca troia..” Cose tipo i titoli delle canzoni e le copertine, assumono una vita propria Mi ricordo quando sono entrato nella riunione per la cover di Morning Glory e mi incazzai parecchio. Ho detto: “È tutto qui? Che diavolo è quella roba?”. Volevo che fosse scattata al mattino presto, quando le strade sono vuote. E penso che io e Liam dovevamo essere nella foto. Ma eravamo stati in giro a bere tutta la notte e non siamo riusciti a riprenderci. Ma certamente è diventata iconica e la gente ci vede dentro un sacco di roba.

(translated by Luca)

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