venerdì 4 gennaio 2019

Gem Archer: "Vi racconto il mio Noel Gallagher. La fine degli Oasis? Non mi rattrista. La reunion sì che ci renderebbe tristi"


"Prima di unirmi agli Oasis conoscevo solo Noel, in modo molto superficiale. Ero stato a casa sua a guardare partite di calcio, mi ero imbattuto in lui durante dei concerti. Ci vuole molto tempo, come si usa dire, per conoscere Noel, ma ora è un uomo molto diverso da quello che era allora. È sempre stato uno che conosce se stesso, ma ora lo è ancora di più. Non fa più quella cosa alla Dart Fener. Non mi sorprenderebbe se fosse in grado di sollevarsi in aria di nascosto (ride, ndr)".

"Con lui sono coinvolto in questioni musicali da molto tempo. Quando mi aggregai, una delle nuove canzoni era Gas Panic. Quel verso di apertura, 'Quale fantasma tentatore senza lingua entra strisciando attraverso le mie tende?' (si ferma, ndr) ... Qualunque cosa sia, penso che lui si canti e si scriva una via d'uscita da o di attraversamento di quella cosa. Non forza le cose sull'ascoltatore. Scrive di quello che sta attraversando, come un prisma attraverso il quale gli altri si connettono".

"Noel scrive canzoni grandiose, ma fa dei dischi ancora migliori. Vedo da sempre come è consapevole di come le grandi folle ascoltino le canzoni. L'ultimo album non era quello che mi aspettavo, ma l'ho adorato immediatamente. L'apertura (mentale, ndr) che ha ... andare in studio senza canzoni! Noel ha sempre delle canzoni". 

"Da quando lo conosco suona al massimo dei suoi limiti. Non è un virtuoso e non ha mai voluto esserlo. Non è uno alla John Squire, non è John Frusciante, ma ha personalità, è tutta una questione di canzone e di suono. Compra di continuo attrezzature musicali. Ha forse la migliore collezione di tastiere d'Inghilterra. Usa due dita e sono le due giuste (ride, ndr). Oggigiorno sta suonando la chitarra meno che mai, ma è perché si sta concentrando sul canto. Ma ti dico una cosa, amico, la sua mano destra è la migliore che ci sia, il suo senso del tempo è impeccabile. Assurdo".

"La fine degli Oasis non mi rattrista. È comprensibile. Ho trascorso 10 anni in quella band e ho sempre pensato che potesse finire l'indomani o che potesse andare avanti per 20 anni. OK, 20 era un po' ottimistico, ma questo è il passato. Rifarlo rattristerebbe tutti noi. Nell'ultimo tour abbiamo fatto il tutto esaurito per tre serate a Wembley, quindi non era proprio il caso di dire 'sopprimiamo questo animale'. Abbiamo tutti mantenuto quell'aereo in volo. E oggi quando suoni a Rosario, in Argentina, e i ragazzi che erano troppo piccoli per vedere la band hanno tutti le magliette degli Oasis e conoscono tutti i testi ... in testa mia era semplicemente perfetto così com'era".

-Gem Archer

Nel gennaio 2014 lo stesso Gem si diceva possibilista su una reunion degli Oasis ... 

Source: rivista Mojo, numero di febbraio 2019
traduz. by oasisnotizie

LEGGI ANCHE:  I SEGRETI DELLE CHITARRE DI GEM ARCHER: "NOEL? IL NON PLUS ULTRA. ABBIAMO GIÀ 35 CANZONI IN SCALETTA" - 24 ottobre 2018

Nella seconda foto: Gem dal vivo con la band di Noel al SSE Hydro di Glasgow il 24 aprile 2018

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