mercoledì 6 aprile 2016

Noel Gallagher racconta (parte 2): "Ecco come una band svedese ha fatto sì che gli Oasis durassero così a lungo"

Seconda parte dell'intervista che il 1° aprile Gemma Pike di Triple J, radio australiana (AUDIO ALLA FINE DEL POST), ha fatto a Noel Gallagher, che ha scelto "le 5 canzoni e le 5 band che gli hanno insegnato qualcosa".

In questa seconda parte che vi proponiamo Noel parla di cosa gli hanno insegnato i Soundtrack Of Our Lives, band svedese.

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The Soundtrack Of Our Lives - Infra Riot


Sì, i Soundtrack Of Our Lives hanno enormemente influenzato il sound dell'ultimo periodo degli Oasis. Non credo che gli Oasis sarebbero durati così tanto se non avessimo incontrato questi tipi. 

Questo pezzo è tratto da un album che si chiama Behind the Music, che uscì con pochi strombazzamenti. Ne lessi le recensioni. Sai, presi le parole chiave: rock psichedelico, Beatles e bla bla bla. Così lo acquistai. Quando lo misi su, mentre lo ascoltavo guardavo la copertina del CD e pensavo: "Chi diavolo sono questi tizi?. E dovevo saperne di più di loro. Scoprii che era il loro quarto album, così comprai gli altri tre. Divennero rapidamente una delle mie band preferite. Poi li chiamammo a fare da band di supporto per il nostro tour (di Heathen Chemistry, ndr).

Sono diventati alcune tra le mie persone preferite di tutti i tempi. Il cantante è un folle, i due chitarristi, Mattias e Ian, sono tra i migliori chitarristi di sempre. Ogni concerto che fanno lo fanno come se fosse l'ultimo. Il batterista devi conoscerlo, credo si chiami Freddy. Siamo stati in tour per un anno in giro per tutta l'America. Sono così presi da ciò che fanno che ... Hanno una grande comprensione di cosa significa far parte di una band e insieme abbiamo trascorso delle bellissime serate.

Una volta facevamo un concerto a Belfast. Per andare sul palco passammo vicino al loro camerino. Nel loro camerino c'era un trambusto tale che pensavo che lì dentro stessero macellando un elefante. È stato il suono più orribile che abbia mai sentito. Non riuscirei neanche a descriverlo, sembrava la fine del mondo. Aprii la porta e c'era uno di loro che veniva lanciato in aria verso il soffitto mentre facevano questo canto gotico. Ho pensato che fosse una merdata religiosa medievale. Chiesi: "Qual è il testo?". E loro: "Oh, stanno solo cantando 'Buon compleanno' ...".

Noi cantiamo 'Happy birthday to you', mentre gli svedesi quando fanno il compleanno fanno: "Oh, lo stiamo mandando a Valhalla su una nave in fiamme attraverso le sabbie desertiche del tempo!". E io pensai: "Voglio essere svedese!".

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Noel aveva già espresso la sua ammirazione per questo gruppo musicale nel 2014 quando fu intervistato da Steve Lamacq (leggi qui).

Prima parte qui - altre parti a breve


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