A poco meno di un anno di distanza (era il luglio 2017, a supporto degli U2 allo Stadio Olimpico), Noel Gallagher torna a esibirsi a Roma.
Ricorda il passato glorioso ma non lo celebra. Lo Stranded on the Earth World Tour, che ha portato Noel Gallagher all'Auditorium Parco della Musica per il Roma Summer Fest, segna una nuova fase della vita artistica del re del Britpop. A cinquant'anni compiuti, Gallagher ritrova l'energia per proporsi allo scenario musicale contemporaneo in una nuova veste, di certo la più credibile da quando l'ennesimo litigio con il fratello Liam aveva provocato, nel 2009, la definitiva rottura e separazione di carriera (proprio ieri hanno suonato in contemporanea in Italia, l'uno a Napoli l'altro a Milano). Non fosse per i capelli brizzolati, l'artista sembrerebbe il ragazzo indisciplinato che negli Novanta era passato dalla quotidianità del lavoro in una ditta di costruzioni a diventare il paladino di un nuovo genere musicale battezzato "Britpop" e l'idolo - insieme e in competizione con Damon Albarn, leader dei Blur - di un'intera generazione.
Ricorda il passato glorioso ma non lo celebra. Lo Stranded on the Earth World Tour, che ha portato Noel Gallagher all'Auditorium Parco della Musica per il Roma Summer Fest, segna una nuova fase della vita artistica del re del Britpop. A cinquant'anni compiuti, Gallagher ritrova l'energia per proporsi allo scenario musicale contemporaneo in una nuova veste, di certo la più credibile da quando l'ennesimo litigio con il fratello Liam aveva provocato, nel 2009, la definitiva rottura e separazione di carriera (proprio ieri hanno suonato in contemporanea in Italia, l'uno a Napoli l'altro a Milano). Non fosse per i capelli brizzolati, l'artista sembrerebbe il ragazzo indisciplinato che negli Novanta era passato dalla quotidianità del lavoro in una ditta di costruzioni a diventare il paladino di un nuovo genere musicale battezzato "Britpop" e l'idolo - insieme e in competizione con Damon Albarn, leader dei Blur - di un'intera generazione.
La performance dei Noel Gallagher's High Flying Birds (chitarre, basso, batteria, percussioni, piano, fiati e cori, per un totale di 12 elementi compresa la voce) inizia con lo strumentale "Fort Knox", brano psichedelico dichiaratamente ispirato a The Power di Kanye West che apre ultimo album Who Built The Moon?, pubblicato lo scorso novembre. Gallagher prosegue con Holy Mountain, il singolo "gioioso" su cui punta tutto il suo nuovo lavoro, e con un altro paio di brani sempre dell'ultimo album. I fan alzano le mani al cielo, danzano a ritmo di musica, fanno selfie di gruppo.
Se qualcuno tra di loro, legato alla vecchia produzione di
Gallagher, pensava di assistere a un revival degli Oasis (a giudicare
dagli smartphone alzati su Little by Little e su The Importance of
Being Idle e dal coro "Oasis" finale, sono in tanti), si sbagliava: i
ritmi si scostano dal pop, le chitarre non mancano ma sono decisamente
più rock rispetto al passato, le sonorità intrecciano l'alternative
rock, il glam, l'ambient, la dance music. Sono brani maturi quelli che
il Chief di Manchester - forte della recente collaborazione con il
produttore, DJ e compositore di colonne sonore David Holmes - porta sul
palco della Cavea, davanti a un pubblico di trentenni (con poche
eccezioni) che riempie il parterre e le tribune dell'anfiteatro
disegnato da Renzo Piano.
Noel, store romano Stone Island (@noelthegoodrebelofficial) |
Noel Gallagher chiude il concerto con All You Need Is Love dei Beatles, omaggio a una delle sue band più care, quella alla quale tante volte gli Oasis sono stati paragonati.
L'artista di Manchester prosegue il suo tour all'I-Days Festival di Milano, accompagnato da Placebo, Ride, Isaac Gracie e Paul Kalkbrenner.
Source: ansa.it
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