Oasis Knebworth 1996, il docufilm arrivato nelle sale cinematografiche britanniche il 23 settembre e in quelle italiane il 27 settembre (con proiezioni l'altro ieri, ieri e oggi nei cinema del circuito Nexo Digital), è divenuto il documentario che ha riscosso il maggiore incasso nei cinema del Regno Unito nel 2021, con 634 728 sterline di guadagno in quattro giorni.
La richiesta di biglietti è stata così elevata che è stata inserita un'ulteriore data (29 settembre) per la proiezione della pellicola nelle sale cinematografiche d'oltremanica. Lo scrive il New Musical Express.
Il film racconta, dal punto di vista dei fan, i due grandiosi concerti degli Oasis del 1996 nel parco di Knebworth, nell'Hertfordshire, di fronte a 250 000 spettatori totali, con interviste ai partecipanti e ai protagonisti, inedite scene del backstage e la riproposizione del meglio delle due serate in versione restaurata.
"Siamo entusiasti di vedere che i fan in giro per il mondo si sono goduti l'incredibile esperienza cinematografica di
Oasis Knebworth 1996 e non vediamo l'ora di fornire al più presto al pubblico altre opportunità di rivivere l'energia e l'eccitazione per questi concerti iconici", dichiara Tom Mackay, presidente e responsabile dei contenuti premium di Sony Music Entertainment, che ha realizzato il film insieme a Black Dog Films e Kosmic Kyte, la società di produzione cinematografica costituita a febbraio da Noel e Liam Gallagher, produttori esecutivi del documentario.
Nel film sono presenti le voci fuori campo di Noel Gallagher e Paul 'Bonehead' Arthurs e, fugacemente, anche quella di Liam. Quest'ultimo non è stato molto coinvolto nella realizzazione della pellicola per un motivo molto semplice: ha voluto parteciparvi solo marginalmente.
"Onestamente penso che sia stata solo una preferenza personale di Liam", ha spiegato alla rivista NME il regista Jake Scott, figlio di Ridley. "Da come ho capito io, ha ritenuto che il film parlasse da sé. Noel e Bonehead hanno offerto molto, Liam non avrebbe offerto molto di più. È una persona diversa da Noel".
"Liam è un performer", prosegue Scott, "e questo accade con molti attori: non vogliono la distrazione di nulla. Vogliono essere nel momento attuale. E mi chiedo se ci sia un po' di quella cosa, in realtà, un po' di integrità artistica. 'Non voglio ricordare e tornare indietro. Sto facendo ora il mio tour e voglio concentrarmi su questo' ...".
La rivista NME ha elogiato il film, scrivendo: "Litigi familiari a parte, c'è poco altro da rimproverare a Oasis Knebworth 1996. Per coloro che erano lì il film fornisce un portale verso un'epoca d'oro. Per tutti gli altri è una testimonianza di quegli speciali anni adolescenziali in cui una tazza di plastica riempita di birra calda e un pomeriggio soleggiato al parco diventano la più grande avventura della tua vita. E sì, Noel, non c'erano telefoni cellulari".
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