Source: https://pinballwizard78.wordpress.com/2019/07/05/liam-gallagher-collisioni
Batti il ferro finché è caldo.
Barolo (CN), centro delle Langhe. Città famosa in tutto il mondo per i suoi vigneti, per le sue colline e per il suo vino. Da ieri, città famosa in tutto il mondo per aver ospitato il più bel concerto di Liam Gallagher sul patrio suolo.
Calda serata ieri in Piemonte ma tutto sommato la brezza che soffiava da nord ha creato un giusto microclima che non sempre si trova quando si presenzia ai concerti ‘in piazza’. Pressoché, già alle ore 20:00, piazza Colbert era piena mentre sul palco Nic Cester – bravissimo! – apriva la serata del Collisioni AgriFestival 2019. Intorno alle ore 21:30 sarà la volta di Liam Gallagher alle prese con la sua seconda data italiana dopo quella del Medimex di Taranto.
Puntuale come un orologio svizzero lo show comincia mentre la piazza esplode in un urlo disumano. Il popolo dei nineties, di quelli che amano gli Oasis e di quelli che hanno conosciuto Liam da poco si unisce in un boato che accompagna il coro del Ethiad Stadium nel celebrare la vittoria della Premier League del Manchester City.
Fuckin’ in the Bushes introduce l’ingresso della band e, poi, l’arrivo sul palco di Our Kid in divisa d’ordinanza. Normalmente, un cantante di fama internazionale, avrebbe esordito con un “Ciao Italia” o qualcosa di simile ma, lo sappiamo, Liam Gallagher non è un cantante ‘normale’, lui è uno ‘stronzo’ a cui piace stare antipatico e allora, qualche mimica, e poi via con la musica. Il viaggio comincia con Rock ‘n’ Roll Star, uno dei più grandi successi degli Oasis, che scalda il pubblico che, a sua volta, non perde occasione di farsi carico della parte coreografica.
Il concerto prende subito una piega che lascia intendere quale sia il pedigree di Liam che, perennemente in bilico tra passato e futuro, riesce a disegnare un presente che piace a tutti; quelli che c’erano e anche a quelli assenti.
Come si fa a non cantare Morning Glory? E’ talmente bella da fare tutt’uno con Wall Of Glass il bellissimo singolo dell’album d’esordio As You Were. Passato e presente si incontrano nell’attesa che anche il futuro si delinei in maniera chiara. Dovremo aspettare ancora prima che Our Kid ci regali Shockwave e The River perché prima arrivano Greedy Soul, Bold e For What It’s Worth in versione semi-acustica. Ed ecco che Liam – cazzo, parla anche lui – introduce Shockwave che, dal vivo, è una vera bomba!
Scusate, dove diavolo sono? Qualcuno ha dell’acqua per bagnarmi la testa? Credo di non sentirmi bene. Proprio quando penso di andarmene a terra come un sacco di iuta vuoto arrivano tre note che mi danno la stessa scarica di un defibrillatore. Sono le prime tre note di Columbia e tutto sembra tornare al 1994 quando eravamo giovani e belli, con tanti capelli e con tanta voglia di spaccare il mondo.
Il seguito è un turbinio di emozioni che incocciano nel coro senza fine di Slide Away e nell’urlo disumano di Roll With It. Gli Oasis ci hanno condizionato la vita, c’è poco da stare lì. Ho parlato con quattro persone che erano lì accanto a me e tutti hanno confermato questa mia teoria. Pausa riflessione con Universal Gleam, francamente una delle canzoni di As You Were che non amo, ed ecco il secondo salto nel futuro: The River. Che bella canzone!!!! Ma non c’è spazio per l’immaginario perché Liam è in dirittura d’arrivo e sa che tutti siamo lì in attesa dei pezzi storici. Niente Three, Two, One ma solo un freddo “This is an Oasis song titled Cig&Alc”. Che antipatico di merda! Ma chi se ne frega, via a cantare!
Amici un momento. Immaginatevi una piazza, diecimila persone, una sola voce. Ci siete? Ora metteteci il ritornello di Wonderwall. Cosa avete ottenuto? Un delirio. Non aggiungo altro. Saluti – finti – di rito e la band sparisce! “Liam, Liam, Liam” il popolo del Collisioni non vuole che tutto finisca così; il papà che ha accompagnato le sue figlie al concerto si volta verso di me e mi dice: “Cazzo, ha spaccato fino adesso e mo’ se ne va!” tempo trenta secondi e parte la batteria che introduce un altro successone della band di Manchester, anzi Man-Cé-Ster per dirla con lo slang mancuniano, Supersonic! Poi è la volta di Lyla e infine, dopo aver ribadito che quella sarà l’ultima canzone della serata, Liam ci regala ancora una volta il palco e ci invita a cantare singalong uno dei pezzi più belli del decennio ’90: Champagne Supernova.
Concerto finito, la gente felice sfolla perché ha visto davvero la Supernova illuminare il cielo di Barolo. Grazie Liam perché, un’altra volta, ci hai regalato il sogno di essere ancora quelli che eravamo allora. Oggi si ricomincia da zero consapevoli di aver assistito ad un grande concerto che, in realtà, è stato molto di più di un concerto.
Setlist:
Manchester City Champions Chant
Fuckin’ in the Bushes
Rock ‘n’ Roll Star
Morning Glory
Wall of Glass
Greedy Soul
Bold
For What It’s Worth
Shockwave
Columbia
Slide Away
Roll With It
Universal Gleam
The River
Cigarettes & Alcohol
Wonderwall
BIS #1
Supersonic
Lyla
Champagne Supernova
Un paio di considerazioni a proposito del Festival Collisioni. Finalmente mi sono trovato di fronte ad un’organizzazione impeccabile sotto ogni aspetto. Parcheggi, navette, stand gastronomici, punti di ristoro, servizi igienici disseminati per tutto il paese e disponibili. Barolo e Collisioni hanno dimostrato che anche in Italia, in una location non propriamente adatta a certi eventi, se si vuole fare si può fare. Voto 10!
Un particolare saluto va all’amico Paolo, curatore del bellissimo blog MySpiace, che finalmente ho potuto conoscere dal vivo e scambiarci qualche parola a proposito di musica. Un ringraziamento a Michela, Paolo e Walter per la bellissima serata passata insieme. A loro va il mio augurio: “Alla prossima”.
-----
Il secondo protagonista del ventaglio di artisti internazionali vantato da Collisioni 2019 è stato niente poco di meno che: Liam Gallagher, ex co-leader degli Oasis, che nel 2016 ha intrapreso la carriera di solista.
Batti il ferro finché è caldo.
Barolo (CN), centro delle Langhe. Città famosa in tutto il mondo per i suoi vigneti, per le sue colline e per il suo vino. Da ieri, città famosa in tutto il mondo per aver ospitato il più bel concerto di Liam Gallagher sul patrio suolo.
Calda serata ieri in Piemonte ma tutto sommato la brezza che soffiava da nord ha creato un giusto microclima che non sempre si trova quando si presenzia ai concerti ‘in piazza’. Pressoché, già alle ore 20:00, piazza Colbert era piena mentre sul palco Nic Cester – bravissimo! – apriva la serata del Collisioni AgriFestival 2019. Intorno alle ore 21:30 sarà la volta di Liam Gallagher alle prese con la sua seconda data italiana dopo quella del Medimex di Taranto.
Puntuale come un orologio svizzero lo show comincia mentre la piazza esplode in un urlo disumano. Il popolo dei nineties, di quelli che amano gli Oasis e di quelli che hanno conosciuto Liam da poco si unisce in un boato che accompagna il coro del Ethiad Stadium nel celebrare la vittoria della Premier League del Manchester City.
Fuckin’ in the Bushes introduce l’ingresso della band e, poi, l’arrivo sul palco di Our Kid in divisa d’ordinanza. Normalmente, un cantante di fama internazionale, avrebbe esordito con un “Ciao Italia” o qualcosa di simile ma, lo sappiamo, Liam Gallagher non è un cantante ‘normale’, lui è uno ‘stronzo’ a cui piace stare antipatico e allora, qualche mimica, e poi via con la musica. Il viaggio comincia con Rock ‘n’ Roll Star, uno dei più grandi successi degli Oasis, che scalda il pubblico che, a sua volta, non perde occasione di farsi carico della parte coreografica.
Il concerto prende subito una piega che lascia intendere quale sia il pedigree di Liam che, perennemente in bilico tra passato e futuro, riesce a disegnare un presente che piace a tutti; quelli che c’erano e anche a quelli assenti.
Come si fa a non cantare Morning Glory? E’ talmente bella da fare tutt’uno con Wall Of Glass il bellissimo singolo dell’album d’esordio As You Were. Passato e presente si incontrano nell’attesa che anche il futuro si delinei in maniera chiara. Dovremo aspettare ancora prima che Our Kid ci regali Shockwave e The River perché prima arrivano Greedy Soul, Bold e For What It’s Worth in versione semi-acustica. Ed ecco che Liam – cazzo, parla anche lui – introduce Shockwave che, dal vivo, è una vera bomba!
Scusate, dove diavolo sono? Qualcuno ha dell’acqua per bagnarmi la testa? Credo di non sentirmi bene. Proprio quando penso di andarmene a terra come un sacco di iuta vuoto arrivano tre note che mi danno la stessa scarica di un defibrillatore. Sono le prime tre note di Columbia e tutto sembra tornare al 1994 quando eravamo giovani e belli, con tanti capelli e con tanta voglia di spaccare il mondo.
Il seguito è un turbinio di emozioni che incocciano nel coro senza fine di Slide Away e nell’urlo disumano di Roll With It. Gli Oasis ci hanno condizionato la vita, c’è poco da stare lì. Ho parlato con quattro persone che erano lì accanto a me e tutti hanno confermato questa mia teoria. Pausa riflessione con Universal Gleam, francamente una delle canzoni di As You Were che non amo, ed ecco il secondo salto nel futuro: The River. Che bella canzone!!!! Ma non c’è spazio per l’immaginario perché Liam è in dirittura d’arrivo e sa che tutti siamo lì in attesa dei pezzi storici. Niente Three, Two, One ma solo un freddo “This is an Oasis song titled Cig&Alc”. Che antipatico di merda! Ma chi se ne frega, via a cantare!
Amici un momento. Immaginatevi una piazza, diecimila persone, una sola voce. Ci siete? Ora metteteci il ritornello di Wonderwall. Cosa avete ottenuto? Un delirio. Non aggiungo altro. Saluti – finti – di rito e la band sparisce! “Liam, Liam, Liam” il popolo del Collisioni non vuole che tutto finisca così; il papà che ha accompagnato le sue figlie al concerto si volta verso di me e mi dice: “Cazzo, ha spaccato fino adesso e mo’ se ne va!” tempo trenta secondi e parte la batteria che introduce un altro successone della band di Manchester, anzi Man-Cé-Ster per dirla con lo slang mancuniano, Supersonic! Poi è la volta di Lyla e infine, dopo aver ribadito che quella sarà l’ultima canzone della serata, Liam ci regala ancora una volta il palco e ci invita a cantare singalong uno dei pezzi più belli del decennio ’90: Champagne Supernova.
Concerto finito, la gente felice sfolla perché ha visto davvero la Supernova illuminare il cielo di Barolo. Grazie Liam perché, un’altra volta, ci hai regalato il sogno di essere ancora quelli che eravamo allora. Oggi si ricomincia da zero consapevoli di aver assistito ad un grande concerto che, in realtà, è stato molto di più di un concerto.
Setlist:
Manchester City Champions Chant
Fuckin’ in the Bushes
Rock ‘n’ Roll Star
Morning Glory
Wall of Glass
Greedy Soul
Bold
For What It’s Worth
Shockwave
Columbia
Slide Away
Roll With It
Universal Gleam
The River
Cigarettes & Alcohol
Wonderwall
BIS #1
Supersonic
Lyla
Champagne Supernova
Un paio di considerazioni a proposito del Festival Collisioni. Finalmente mi sono trovato di fronte ad un’organizzazione impeccabile sotto ogni aspetto. Parcheggi, navette, stand gastronomici, punti di ristoro, servizi igienici disseminati per tutto il paese e disponibili. Barolo e Collisioni hanno dimostrato che anche in Italia, in una location non propriamente adatta a certi eventi, se si vuole fare si può fare. Voto 10!
Un particolare saluto va all’amico Paolo, curatore del bellissimo blog MySpiace, che finalmente ho potuto conoscere dal vivo e scambiarci qualche parola a proposito di musica. Un ringraziamento a Michela, Paolo e Walter per la bellissima serata passata insieme. A loro va il mio augurio: “Alla prossima”.
-----
Il secondo protagonista del ventaglio di artisti internazionali vantato da Collisioni 2019 è stato niente poco di meno che: Liam Gallagher, ex co-leader degli Oasis, che nel 2016 ha intrapreso la carriera di solista.
Tanti i fan accorsi nella splendida Barolo per assistere al live e Liam non ha disatteso le aspettative; sin dalla prime note il musicista inglese ha conquistato il pubblico intonando le canzoni più amate e che si possono definire dei veri e propri inni generazionali in quanto suscitano sempre forti emozioni in chi li ascolta.
Liam si è presentato sul palco avvolto in un giubbotto (nonostante il caldo torrido) e nella sua consueta posa che lo vede immobile, con le mani unite dietro la schiena ed accompagnato dalla sua indole stupendamente arrogante che si percepisce ogni volta che lo stesso si rivolge al suo pubblico.
La scaletta studiata per la serata è perfettamente bilanciata tra pezzi del repertorio Oasis e canzoni del suo progetto da solista; tra i tanti brani proposti, ovviamente non poteva mancare il suo ultimo singolo Shockwave, primo estratto del suo nuovo album in uscita a settembre.
Un live quindi da incorniciare per Collisioni, che ha regalato a Barolo ed ai tanti presenti un’altra serata ricca di emozioni e ricordi.
Photogallery - Clicca qui
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Nessun commento:
Posta un commento