lunedì 28 febbraio 2011

Ascolta i Beady Eye intervistati su Radio Capital

Ascolta i Beady Eye ora su Radio Capital: http://www.capital.it/capital/player/live/hi.
È in corso la nostra registrazione di tutta l'intervista, vi terremo aggiornati.

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Video: Beady Eye intervistati a Hitlist Italia

Video integrale dell'intervista ai Beady Eye trasmessa da MTV su Hitlist Italia sabato e in replica ieri e stamattina. Video by frjdoasis YouTube channel.



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Intervista ai Beady Eye su MTV Gonzo (sottotitoli)

Video e sottotitoli by frjdoasis3 YouTube channel



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Intervista a Liam e Gem per SHOCKHOUND

I fan degli Oasis avranno probabilmente pensato che fosse un'altra della lunga serie di zuffe che fanno gridare "al lupo al lupo" quando i fratelli perennemente litigiosi della band, Noel e Liam Gallagher, giurarono che la band era finita, dopo un brutto litigio dietro le quinte del festival Rock en Seine di Parigi nell'agosto 2009.

Questa volta, però, i mancuniani chiacchieroni facevano sul serio. Il chitarrista/compositore Noel era stufo e lasciava il fratello cantante per una carriera solista. Ma non ci volle molto a Liam per lanciare immediatamente il suo nuovo marchio: lui avrebbe voluto proseguire sotto il nome di Beady Eye, con al suo fianco i membri degli Oasis Gem Archer (chitarra), Andy Bell (tornato alla chitarra dal basso), e il batterista Chris Sharrock. Quando quest'estate suoneranno in un tour intimo nei teatri degli Stati Uniti questa estate, saranno insieme al tastierista Matt Jones e al bassista Jeff Wootton.

Liam - che ha anche lanciato una linea di abbigliamento elegante, Pretty Green - non aveva gridato "al lupo", però. I Beady Eye sono presto entrati a Londra nei prestigiosi RAK Studios con il leggendario produttore Steve Lillywhite (U2, XTC, Morrissey) e ne sono usciti con un album dal suono rivitalizzato di 13 tracce con il titolo furbo Different Gear, Still Speeding. Dal suono dell'album (che esce il 1° marzo) Liam è ancora infiammato dai motori lennoniani, in particolare nell'inno pepato "Four Letter Word" e nella ballata acustica ondeggiante, "The Roller", in cui il carillon stile "All You Need Is Love" incontra "Instant Karma".

"You can carry regrets but they won’t let you live" ("Puoi serbare rancore, ma non ti aiuterà a vivere"), osserva Gallagher nel tappeto di tastiere di "Kill For A Dream", e suona proprio come se lo pensasse con tutta la convinzione che ha. Liam e Gem Archer sono stati raggiunti da SHOCKHOUND per parlare del nuovo album, la decisione di andare avanti come Beady Eye e del perché Liam non ha nessun interesse ad "continuare come solista".

(Nella foto qui a sinistra Liam e Gem a Xfm Radio Manchester qualche giorno fa).

SHOCKHOUND: Allora, come sta andando la Pretty Green?

Liam Gallagher: Sta andando tutto bene, amico, sta andando bene. Io ho tre negozi ora, anche - uno in Carnaby Street [a Londra], uno a Manchester, uno a Glasgow. E stiamo per averne uno a New York, e uno in Giappone è in arrivo. A New York apre molto presto, tipo giugno o qualcosa del genere.

SHOCKHOUND: Ti capita mai di passare dal tuo negozio, proprio per vedere cosa sta succedendo?

GEM ARCHER: Lui non è Mohammed Al Fayed, man!

GALLAGHER: Beh, ci sono stato un paio di volte. Sto solo facendo in modo che ... No, sono solo stato lì un paio di volte, amico.

SHOCKHOUND: Sei stato invitato nel mondo snob della moda di Derek Zoolander, adesso?

GALLAGHER: Non ci facciamo coinvolgere. Proprio come non ci facciamo coinvolgere nel business della musica. Io faccio solo la mia cosa e vado via. Se si deve iniziare ad uscire con loro [persone della moda]? Nessun accordo! Proprio come il music business. Devo andare in giro con il capo della Sony? No, non lo faccio.

SHOCKHOUND: Nessuna lotta tra te e Noel è mai durata così a lungo. È vero che non hai parlato con lui dopo la seperazione avvenuta nel 2009?

GALLAGHER: No, non ho parlato con lui. Non abbiamo nulla da dirci.

SHOCKHOUND: In "Kill For A Dream", tu canti "I’m here if you wanna call".

GALLAGHER: Già. Ma non ha niente a che fare con Noel. È stata scrita prima di tutto questo. E l'ha scritta Andy, e sono sicuro anche che ha avuto un po di merda personale da mandare giù, ma dovreste chiederlo a lui.

SHOCKHOUND: Cosa vuoi fare con i Beady Eye dal punto di vista creativo?

ARCHER: Non ci siamo seduti intorno a pensarci. Abbiamo solo programmato di prenderci una pausa, perché gli Oasis avevano fatto un mega tour di 13 mesi. E poi abbiamo pensato: "Beh, ancora non abbiamo appeso le nostre chitarre al chiodo: c'è ancora troppo da fare". Così c'è voluta circa una settimana per arrivare in studio e iniziare a provare le canzoni. E poi è solo una delle tante ... è solo cresciuta, cresciuta e cresciuta. Più semplice di così, man ... Prima ancora di saperlo hai sei brani. Poi una pausa per Natale e prima ancora di saperlo hai dieci brani. E poi 13. Poi si va in studio ed è una cosa che viene da sé: tutto quello che abbiamo dovuto fare è solo mostrarlo.

SHOCKHOUND: Negli Oasis ognuno scriveva e presentava canzoni separatamente. Come è proceduta la scrittura nei Beady Eye?

ARCHER: Ti dirò quello che abbiamo fatto. Ci siamo riuniti come band soprattutto per mettere carne sulle ossa dei demo, sai cosa voglio dire? Andy avrà avuto solo un demo su dittafono, con solo una voce su cassetta, e Liam probabilmente l'avrà suonata con la chitarra davanti a noi. Così, come band, siamo stati coinvolti nella creazione, formandolo pienamente. E ci abbiamo semplicemente aggiunto la batteria. Oppure: "Ci saranno chitarre? Ci sarà pianoforte? Sarà veloce? E dove sarà la chiave del pezzo?". Così con tutto. Eravamo tutti coinvolti in questo, e poi anche nella produzione.

SHOCKHOUND: Che cosa si impara da un tipo come Steve Lillywhite?

GALLAGHER: A stirare le camicie!

ARCHER: Scherzi a parte, devi mantenere le camicie ben stirate. E non mangiare troppo rapidamente e lasciare che le altre persone raccolgano le palline da ping-pong.

GALLAGHER: È un buon produttore, man. Ha esperienza. E ti dirò una cosa, man - non vorremmo sembrare arroganti, ma sappiamo già molto, comunque. E Gem sa certamente molto - lui sa davvero quello che fa in studio, sai cosa voglio dire? Così spesso non impariamo molto.

ARCHER: Ma la cosa buona di Steve è che ha un sacco di esperienza, lui non è spuntato fuori per gli ultimi due dischi che ha fatto. Non ha solo un nome: lui ha una carriera. E io credo che sia adattabile. E so che ama la voce di Liam. E il fatto è che lui non voleva che si facessero le cose secondo il copione che prevede la realizzazione di un disco. E giustamente era disponibile a cose come aprire tutte le porte e lasciare che tutti siano in diretta - roba del genere. Non ci ha mai detto di no ed è stato davvero coraggioso a questo proposito.

SHOCKHOUND: Deve essersi divertito con quei déjà vu di Lennon in "The Roller".

ARCHER: È divertente che tu lo dica, perché ti dirò una cosa - abbiamo voluto provare alcune doppie tracce sulla voce per ottenere una cosa alla Lennon, abbiamo voluto provare, perché ci piace quel suono alla Lennon. Ma Steve? Lui sarebbe morto pur di impedircelo! Così il doppio tracking è stato solo per divertirci.

GALLAGHER: Già. Questo è tutto, man: le vibrazioni di Lennon.

ARCHER: E ho scritto anche "The Roller". E liricamente direi che sia a prova di proiettile, non lasciare che la vita ti spezzi. Voglio dire, tutti noi ci spezziamo. Ma a volte è bene avere un amico che è a prova di proiettile, non è vero? E poi ti possono aiutare. Così forse è lui "The Roller".

SHOCKHOUND: Una delle vostre canzoni si chiama "Beatles e Stones". Non ho mai capito perché dovevate scegliere gli uni o gli altri.

GALLAGHER: Neanche io! Ecco perché si chiama "Beatles e Stones". Ne ho scritta una, ma non è sui Beatles, e non è propriamente sugli Stones; è più sul cercare di resistere alla prova del tempo, con tutto ciò che hai messo giù. Voglio che la nostra musica suoni ancora grande tra 20 o 30 anni.

SHOCKHOUND: Quanto tempo hai impiegato a decidere di andare avanti come Beady Eye? E non un album da solista, invece?

GALLAGHER: Beh, se non altro non potrei fare un disco solista: non è nella mia natura. E non posso nemmeno suonare uno strumento, in realtà; io non sono un solista, non potrei farlo nemmeno se volessi. Ho bisogno di essere in una band: ho bisogno di un gruppo di persone intorno a me, sai cosa voglio dire? Inoltre mi piace davvero tanto stare in una band.

SHOCKHOUND: Come ti è venuto il nome Beady Eye?

GALLAGHER: Beh, ne abbiamo provati un po', ma li avevano già presi tutti. Tipo Monkey Eyes, Cat’s Eyes. Ma non lo so: devi pur chiamarti in un modo e questo era quello da cui tutti erano elettrizzati. E significa: sii consapevole delle cose. Tieni un occhio sulle cose e non lasciare che le cose ti sfuggano dalle mani.

SHOCKHOUND: Parli di una "marcia diversa" nel titolo dell'album: hai davvero rallentato?

GALLAGHER: Un po'. Non musicalmente, però. Musicalmente siamo fottutamente in fiamme, man! Stiamo accelerando il passo, siamo fottutamente eccitati, man. Ma come persona? Sì, ho rallentato un pochino. Ma non troppo.

SHOCKHOUND: Quindi in senso spirituale credi che fosse scritto che tutto doveva andare così?

GALLAGHER: Sì. Devi prendere qualunque cosa ti si trovi di fronte e devi provarlo, no? Devi solo fare quello che devi fare. Quindi sicuramente non l'abbiamo programmato. È soltanto quello che è successo: gli Oasis si sono divisi. E io credo che avrebbero potuto esserci più dischi degli Oasis, ma non doveva andare così.

SHOCKHOUND: Cosa ne pensi della nuova band inglese Brother? Quella che tutti chiamano "i nuovi Oasis"?

GALLAGHER: Non proprio. Suonano come dei Blur e degli Elastica veramente merdosi. Non suonano per un cazzo come gli Oasis e il fatto che la gente pensi che siano i nuovi Oasis mi offende. Ma almeno hanno le chitarre. Almeno ci provano. Quindi ritiro un po' quello che ho detto su di loro, perché almeno stanno facendo un tentativo. Ma non sono neanche lontanamente paragonabili agli Oasis!

SHOCKHOUND: I Vaccines sono piuttosto bravi, però, vero?

ARCHER: Sì. Mi piacciono un paio di loro canzoni. Hanno questa canzone che ha proprio un coro alla Lee Mavers. Ma in realtà siamo più presi dalla nostra roba, quindi non ci eccitiamo. Può essere che capita da qualche parte a caso, qui e là. Tipo Andy è veramente veramente eccitato dalla sua nuova cosa che ha scoperto, si chiama Rasta Mouse, il suo programma televisivo. E ho appena scoperto che i Go! Team stanno pubblicando un nuovo album, perciò sentire questa cosa mi eccita.

GALLAGHER: Mi eccita il solo fatto di cenare tra circa mezz'ora! Non so come suonerà, ma scommetto che avrà un buon sapore! oasisnotizie

(by Alex and Frjd)

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Different Gear, Still Speeding, pubblicità sulla tv inglese

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Esce oggi in Italia Different Gear, Still Speeding

L'attesa è finita. Esce oggi in Italia il primo disco dei Beady Eye, Different Gear, Still Speeding. In questa foto la copertina della limited edition CD + DVD. Il DVD contiene i video di The Roller, Sons of the Stage, Four Letter Word e Bring the Light e il documentario RAK Them Out.




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Oggi nella storia degli Oasis

Il 28 febbraio 2000 usciva Standing on the Shoulder of Giants, il quarto album degli Oasis.



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domenica 27 febbraio 2011

Noel al concerto dei Foo Fighters con Dave Grohl e P!nk

In questa foto Noel Gallagher ieri sera al concerto dei Foo Fighters di Dave Grohl insieme a Grohl, P!nk e Juliette Lewis.




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Intervista integrale ai Beady Eye su una rivista francese

Intervista ai Beady Eye per il mensile francese Rock & Folk di marzo realizzata da Jean-vic Chapus. Traduzione di Maria Grazia.

Gem dice che loro non stanno dicendo: "Abbiamo inventato un nuovo genere di musica,
nessuno lo crederebbe. La verità è che dopo 10 anni con gli Oasis abbiamo acquisito riflessi automatici. Abbiamo fatto uscire l'album sotto il nome di Beady Eye, ma poteva essere anche il nuovo album degli Oasis. La nostra tecnica è maturata. La differenza è che adesso siamo più coinvolti di prima".

R & F: Avete detto che questa band è il seguito degli Oasis, ma con canzoni migliori. Con una età superiore a quella della maggior parte delle band che sperimentano nuovi trucchi per vendere, non ti sembra che questo argomento sia un po’ debole?

Liam: Non siamo una fottuta progressive band, man! Nelle nostre cose non ascolterai mai musica hippie. Vai e ascolta qualcosa dei Radiohead o dei Gorillaz se vuoi canzoni strane. Noi siamo solo interessati ad una cosa che è la semplicità del rock and roll: riffs di 3 o 4 accordi, una melodia che veramente ti arriva. Fin da quando ero piccolo, sono sempre ritornato sugli stessi album: quelli dei Beatles, John Lennon, Sex Pistols, The Stone Roses e Rolling Stones. Loro sono la ragione per cui sono l’uomo che sono oggi. Ultimamente, i Rolling Stones si sono convertiti in qualcosa di più importante per me, man. Ma i migliori Stones erano quelli di “ Street Fighting Man”! Questo è il tipo di musica che ti muove, non importa la sua età, o di dove sei.

Gem: Prima di cominciare con i Beady Eye abbiamo fatto una lista di tutte le cose che non funzionavano più con gli Oasis. Senza evitare di omettere la verità tra noi. E ciò che non andava era il lungo periodo dei tour, andavamo sempre negli stessi hotel e negli stessi stadi e posti.
Poco a poco senza dubbio queste cose ti fanno perdere la tua fiamma da musicista. Le tue azioni ti vengono automatiche. Non si può costruire una carriera nell’industria del rock se lanci un album solamente ogni 3 anni e se vai sempre negli stessi posti. Se poi non hai più 20 anni ... Il rock and roll continua ad essere qualcosa di emozionante, qualcosa di pericoloso, qualcosa che fai con i tuoi amici. Penso che quest’album dei Beady Eye ci ha dato di nuovo le basi: canzoni rock semplici e modeste.

R & F: C’è mai stato qualche volta un minimo di esitazione, dopo la divisione degli Oasis, all'idea di continuare a fare questo senza Noel?

Liam: E’ successo dopo 13 mesi di un viaggio estenuante che è finito nel modo che si è visto. Già avevamo idee per le nuove canzoni. Erano le migliori che avevamo da “Definitely Maybe”
perciò sarebbe stato davvero stupido fermarsi. Ognuno di noi ha passato un po’ di tempo con la propria famiglia e dopo siamo tornati direttamente a suonare insieme. Uno dei momenti più felici della mia vita: io, i miei compagni, in studio e canzoni che erano molto buone. No, non ho mai avuto dubbi su come fare una nuova rock band. L’unico dubbio era sapere se realmente dovevamo fare come i Muse : “Hey!, Perché non andiamo al Lago di Como in Italia, con buon cibo, buon vino e grandi case?”.

Andy: Il punto di partenza era non commettere gli stessi errori che abbiamo commesso alla fine degli Oasis. I soldi e il successo non sono l’interesse centrale dei Beady Eye. Credo che preferirei suonare in luoghi più piccoli a partire da adesso. Sebbene Liam abbia insistito sul fatto che dovevamo dire qualcosa su tutto, la copertina dell’album, i video musicali, i piani del tour. Voleva tornare ad una democrazia già da molto tempo.

R & F: Liam Gallagher, un democratico?

Liam: Non voglio che la gente che lavora con me si senta frustrata in qualche modo.
Oasis era tutto intorno me e Noel. Beady Eye è un collettivo. Una cosa hippie se vuoi. Se domani uno dei membri della band viene e mi dice: “Liam mi piacerebbe indossare dei fottuti occhiali da sole neri nel nostro nuovo video”, io gli direi: “Molto bene, non c’è problema, fai quel che vuoi. Hai gli stessi miei diritti . Non è una democrazia, è un’anarchia organizzata, capisci quello che voglio dire? Io credo nell’anarchia organizzata. Il Caos”.

R & F: Liam, è difficile immaginarti in altre cose se non nel rock and roll nella tua vita. Ricordi la prima volta che la musica si è impossessata di te?

Liam: Assolutamente! Venivo da uno sporco negozio di musica in Manchester, avevo circa 16 o 17 anni e non sapevo che fare con me stesso e poi ho sentito questa cosa fantastica: la canzone “I wanna Be Adored” degli Stone Roses. Questa cosa ha cambiato tutta la mia mente. Mi sono identificato con la canzone (si alza e inizia a cantare): “I wanna be adored…I wanna be adored…”. Molto bene! Cosi ho preso il dico, o l’ho preso in prestito, non posso ricordarlo. Ho imparato tutto ciò che potevo dal cantante, Ian Brown. Per un ragazzo che non aveva ancora una propria personalità, questo importava veramente. A scuola, ero pazzo, e parlavo sempre di “I Wanna Be Adored”. Ma dato che non pronunciavo il nome in questo modo, alcuni dei miei amici mi dicevano: “Si è una canzone degli Stooges, “I Wanna Be Your Dog”. Bene Liam, metto su un nastro per te”! Mi piacque e da lì iniziò tutto. La mia vita aveva un senso. I miei compagni, qualche merda nel quartiere di Manchester, le ragazze e il rock and roll. Tutto cominciò con gli Stone Roses.

R& F: Credi che i ragazzi di 15 o 16 anni possano sentire lo stesso adesso, ascoltando un mp3 dei Beady Eye?

Andy: La buona musica è ancora la buona musica, è cosi e non importa come l'ascolti. Ma penso che ciò che realmente è importante adesso è l’esperienza dal vivo. Credo sempre più nell’esperienza fisica del concerto per fermare il salto di tutta l’industria in un mondo immateriale. Basta guardare all’ultimo concerto degli Oasis e rendersi conto che: c’erano sempre più adolescenti tra il pubblico. E vi posso assicurare che i ragazzi non comprano i nostri dischi. Li scaricano. E questo va bene per me.

Liam: Il rock mi ha dato la vita quindi è il momento che io faccia lo stesso! Con gli Oasis, Beady Eye, o qualche altra band.

R & F: Al momento, l’ Inghilterra sembra vivere un nuovo processo in questa nuova ondata di rock band, The Vaccines, Brother. Gruppi come gli Arctic Monkeys o The Coral, sono i più vecchi.

Liam: Arctic Monkeys e The Coral sono buoni, ma gli altri, non sono interessanti!
Questi ragazzi non sono male, semplicemente non ancora pronti. Hanno la faccia per questo tipo di lavoro, ma questo è tutto. The Vaccines, chi sono? Un’altra fottuta copia dei Ramones. Non abbiamo niente da temere.

Gem: Il problema con le band di cui stiamo parlando è che il loro unico obiettivo è il mercato dei singoli. Lanciano una canzone buona, a volte due e poi spariscono. La sfida oggi è fare un album che duri. Io sono più impressionato per il doppio album di Paul Weller “22 Dreams”. E' un grande album.

R & F: È importante che loro sappiano che il loro pubblico non è il solo che invecchierà con loro?

Liam: Se il nostro pubblico non si fosse visto più giovane nei diversi concerti degli Oasis,
non credo che la cosa ci avrebbe fatto dire: non è valsa la pena stare nei Beady Eye. Bene, qui c'è il piacere egoista di scrivere le canzoni migliori del mondo con i tuoi migliori amici, ma a parte questo. . . È inutile far uscire un album per essere la band preferita di un tipo di 40 anni. Non miriamo a quel tipo di persone!A volte ci sono ragazzi che vengono da me per le strade e io mi vedo in loro. Loro sanno che i buoni dischi hanno un obiettivo: riempire il vuoto nella vita.

R & F: Ma per alcuni adolescenti gli Oasis, e forse i Beady Eye sono la band preferita del fratello maggiore, o magari del padre . . .

Gem: Ogni anno c'è una rivista che dice: È ufficiale, questa epoca del rock and roll è morta e sotterrata! Ma mai succede. So che ci sono ragazzi che amano e hanno sentito parlare dei Beady Eye e ci sono pure ragazzi della scena 'dubstep'. I due tipi non sono in guerra. Non stiamo pensando di persuadere la nuova generazione nel quale il rock e il pop sono l'unica musica al mondo, vogliamo scrivere canzoni per tutti. Sono felice di sapere che la musica è talmente emozionante oggi come lo era 20 o 30 anni fa.

Liam: Per non dire della gente che si lamenta degli stupidi sigilli discografici come a dire: "Smettetela ragazzi! Diciamo la verità: il rock and roll, e tutto questo, era meglio prima!". Il rock and roll è sempre migliore al momento presente. Compreso il fatto che devi rispettare quelli che erano buoni prima. Il rispetto è qualcosa di molto importante, ma non ti impedisce di andare avanti. Il resto non conta. Conosci la canzone The Kids Are Alright? "Bene, oggi, nessuno è cambiato, i ragazzi stanno ancora bene. Hanno ragione quando vogliono che la loro rock band dia calci in culo ai più vecchi". Hanno ragione quando ascoltano i Beady Eye e anche musica tecno o quello che è, non lo so. Ci sono ancora pagine da scrivere.

R & F: Pensate che una rock band possa ancora essere la colonna sonora di oggi e del futuro?

Andy: La storia del rock and roll non finirà dopo un pò di tempo. In ogni caso è controllato
da molte cose differenti:le droghe, i leader politici, eventi sociali, tutto questo.

Gem: Rock è un termine generico utilizzato per definire molti stili differenti. C'è sempre un posto nel mondo dove la musica ha guadagnato molta importanza: pensa al reggae in Giamaica, pensa alla scena psichedelica di San Francisco degli anni '60. Tutto questa musica ha cambiato il mondo e non ti preoccupare, ci sarà altro per i prossimi 50 anni ancora.

R & F: Diresti che l'album dei Beady Eye, con la sua influenza dal passato, si trova nel presente?

Liam: Sono sicuro di questo, e lo dico senza arroganza. Il nostro album è il rock con l'ambiente della strada. Lo stesso mood dei Rolling Stones degli anni '70. Per il momento gli studenti in Inghilterra sono per le strade. Stanno protestando contro la loro condizione di vita di merda. Non ho visto questo dalla manifestazione contro la guerra in Iraq. Quando sto per le strade di Manchester o Londra riesco a sentire lo spirito della rivoluzione popolare. La gente da iniziando a pensare a se stessa un'altra volta. Questa è una situazione nuova. Un ritorno al modo di pensare punk. Siamo veramente presi da questo.

R & F: Liam, in una intervista del 1994 sugli Oasis avevi detto che "La nostra musica è indirizzata a tutti quelli che hanno una vita di merda, tutta la gente della classe operaia che, tutti i giorni, compra sigarette e una birra nel pub che frequenta solitamente. Capirà le nostre canzoni". Puoi dire lo stesso dei Beady Eye oggi?

Liam: Cazzo, veramente ho detto questo? Merda! Nel 1994? La classe operaia , ahah, questo è una barzelletta del cazzo! La verità è che la classe operaia non esiste più. Le condizioni di vita hanno aggravato la situazione per tutti, questo è ovvio. Adesso la mia opinione sarebbe: "I Beady Eye sono per tutte le persone che hanno un vuoto nella loro vita, a tutti quelli che credono nelle canzoni". Se vogliamo scappare da tutta questa merda, ci sono maniere differenti di farlo:
le droghe, una partita di calcio del Barcellona, un gol di Carlos Tévez nel Manchester City, un vecchio video di Muhammad Ali e un album di rock and roll. Questa è la mia filosofia.

R & F: Quando si sono costituitigli Oasis, il tuo punto di vista fu molto chiaro "Vogliamo essere la migliore rock band del mondo". Arrivando così a questa meta, riempiendo gli stadi. Sai che un fallimento commerciale per i Beady Eye ti farà perdere credibilità?

Liam: Questo è il magico della band, man: guadagnare più di ciò che è stato scommesso o perderlo tutto, ma con stile! Ne abbiamo abbastanza di essere rock star senza alcun rischio o che ripetevano sempre la stessa storia. Peggio ancora, questa situazione desiderata da qualcuno della band ha cominciato a mangiarci dall'interno. Apparirono così i clan negli Oasis. Da un lato i "conservatori" e dall'altro i "riformatori", capisci quello che voglio dirti? Bene, te lo spiego in un'altra maniera. Un giorno ti dicono: "Voglio suonare al Madison Square Garden!". È un sogno,
e non infastidisci altre persone che (ti dicono): "Quando andiamo al Madison Square Garden?". Questo è stato molto prima di quando abbiamo fatto il Madison Square Garden? Bene, le canzoni erano eccellenti, qualcuno offrirebbe la luna per avere il biglietto in un concerto in questo fottuto Madison Square Garden. Ti metti la migliore camicia. Prendi il tuo miglior whisky. Sali sul palco e dai tutto. Dopo lo show ti rendi conto che la figura principale non era il Madison Square Garden:
Solo la terza band. E quindi? Sei ancora più felice. Hai centrato il tuo obiettivo. Puoi passare ad un'altra cosa. Non c'è bisogno di insistere su una cosa, la vita è bella.

Gem: Dopo un paio di mesi ci siamo visti come compagni, semplicemente per parlare di musica.
Un gran momento. È curioso, ma mai lo aveamo mai fatto quando eravamo negli Oasis. Eravamo tutti in un bar e parlavamo dell'impatto che alcune band avevano avuto su di noi quando non eravamo ancora famosi: Velvet Underground, 13th Floor Elevators, Stooges. Anche l'album "Village Green Preservation Society", dei Kinks che non è mai comparso nella top 50. Gli album sono il nostro DNA.

Liam: Inclusi i Sex Pistols, man! Loro non hanno venduto molti dischi e guarda che cosa ci hanno lasciato. Ho sempre voluto essere di questa famiglia piuttosto che stringere la mano a Jon Bon Jovi.

R & F: Ci dà la sensazione, ascoltandolo, che con gli Oasis c'era da un lato chi era solo felice di suonare negli stadi e dall'altro quelli che sembravano dei veri headliner in quegli stessi stadi.

Liam: In ogni esperienza umana, in un momento dato i tuoi obiettivi sono differenti. La gente non ha gli stessi sogni. Non ho mai voluto essere in una band rispettabile e rispettata. Non m'importa l'opinione della gente in questa industria, l'opinione della crème, la gente elegante di Londra. . . Loro non sono parte della stessa band dall'inizio e in ogni caso non parliamo la stessa
lingua. Io appartengo alla gente e io sto con la gente.

(Grazie a Maria Grazia per la traduzione)

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sabato 26 febbraio 2011

Stasera torna Oasis Top 20 su Sky 706. E domani i Beady Eye

Stasera alle 21 italiane il canale in lingua inglese MTV Rocks, visibile in Italia sul canale 706 del bouquet Sky, torna a trasmettere Oasis Top 20, la classifica dei venti singoli più venduti della band. Saranno mandati in onda i video con commenti fra un video e l'altro.

Sempre sullo stesso canale è in programma "Alexa meets Beady Eye", un'intervista ai Beady Eye. La guida dice ore 20.30, ma a quanto pare si tratta di un errore, dato che anche nei giorni scorsi l'intervista in questione era nel palinsesto del canale, ma non è stata mandata in onda. Secondo fonti inglesi la trasmissione andrà in onda domani 27 febbraio alle 20 italiane. Vi terremo aggiornati.

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Liam e i Beady Eye: "Una band non ha bisogno di leader"

Ora che Liam Gallagher è finalmente libero dal fratellone non ha fretta di trovarne un sostituto. O di diventarne il sostituto.

Il frontman insiste nel dire che non è il leader della sua nuova band, i Beady Eye, che in realtà è la sua vecchia band priva del "controllore" Noel Gallagher.

"Non credo che una band abbia bisogno di un leader", dice da Londra il 38enne cantante. "Credo che serva solo che tutti siano sulla stessa frequenza. Così può funzionare ed è così che funziona per noi".

Liam afferma deciso che la band non suonerà canzoni degli Oasis ed esclude in modo categorico ogni ipotesi di reunion. Abbiamo parlato telefonicamente con Gallagher e con Andy Bell di musica e Canada.
Liam, tu e Noel avete avuto tanti altri litigi. A volte uno di voi lasciava temporaneamente la band. All'inizio pensavi che anche stavolta l'ira sarebbe sbollita?

Liam: Oh no. Ero conscio del fatto che non potevamo ricucire dopo questa. L'avevo vista arrivare, aveva fermentato. Era ben congegnata da qualcuno. Non sono uno stupido. Sapevo cosa stava succedendo.

Perché prendere una decisione immediata? Com'è successo?

Andy: Ci siamo ritrovati tutti in hotel a Parigi e ci siamo presi un paio di drink. Ovviamente eravamo tutti dispiaciuti e un po' scioccati. Ma con il passare del tempo abbiamo deciso che sarebbe stato un peccato mollare e non suonare insieme. Abbiamo pensato: "Siamo potenzialmente una grande band. Facciamo una nuova band".

Non siete mai stati tentati dal continuare come Oasis?

Andy: Gli Oasis sono una band che dovrebbe avere dentro Liam e Noel. Sarebbe stato sbagliato. Inoltre se fossimo andati in giro come Oasis avremmo dovuto suonare le canzoni degli Oasis. Non sarebbe sembrato giusto.

Sentite di dovervi mettere di nuovo alla prova?

Liam: Solo con noi stessi,. Sappiamo quanto siamo bravi insieme come band. Ovviamente dobbiamo andare sul palco e suonare fottutamente bene e fare grandi concerti. ma è solo perché vogliamo farlo, sai? Dobbiamo soltanto dimostrare a noi stessi che non siamo tutto chiacchiere.

Una volta che avete deciso di continuare e che avete iniziato a fare le prove, com'è andata? È stata dura all'inizio?

Liam: Abbiamo solo iniziato a fare dei demo e suonavano bene nell'istante in cui abbiamo attaccato la spina. Abbiamo pensato: 'Eccoci, amico!' ('This is it, man'). Anche se volevamo prenderci un anno di pausa abbiamo avuto la sensazione che ci fosse una forza più alta che ci diceva: 'Uscite là fuori e accettate la situazione. C'è del lavoro da fare'. Abbiamo capito al volo, amico: 'We've got it.'

Fare questo disco è stato più facile che fare gli album degli Oasis?

Liam: Sì. I Beady Eye non pensano e analizzano troppo come gli Oasis. Voltiamo pagina. Per i dischi degli Oasis c'era troppo sbattere fottutamente la testa contro il muro quando non c'era bisogno di farlo. Con gli Oasis c'era il punto di vista di Noel. Con questo tutti volevamo fare un grande disco. Ognuno era coinvolto. E non c'è una sola cosa in questo disco che avrei fatto diversamente.

Ci sono cose che avresti fatto diversamente nei dischi degli Oasis?

Liam: Mi sarebbe piaciuto cantare fottutamente prima nella creazione dei disco. Cantavo sempre alla fine, quindi aspettavo un sacco di tempo perché la gente uscisse dal fottuto studio e poi cantavo. Quindi non c'era vibrazione. Era come fare "affittasi cantante". Stavolta mi sento più nella band. La voce si sistema prima. E credo che la cosa aiuti tutti.

Sembra quasi che tu stia dicendo che è stata un'esperienza più divertente di quando facevi un album con gli Oasis.

Liam: Lo è stato. Mi dispiace dirlo, ma lo è stato, amico. È stato grande.

Ti agita il pensiero di come verrà accolto l'album? Sai che sarete paragonati in continuazione agli Oasis.

Liam: Non ce ne importa. È la vita. Sappiamo di aver fatto un grande disco. Se poi riesce a cambiare la vita alle persone è un altro paio di maniche, ma averlo fatto ha cambiato le nostre di vite. Quindi se vende 2 milioni di copie, 200 milioni di copie o 2 copie è una cosa che devi soltanto accettare. Ma quello non significa che non è un grande disco. E non ci dissuaderà dal farne un altro.

Andy, è più facile avere un Gallagher nella band piuttosto che due?

Andy: Due Gallagher era figo. Averne uno è altrettanto bello. Quanti siano i Gallagher che si presentano, per me va bene.

Liam: So cosa vuole dire veramente, ma non lo dirà apertamente fin quando sono qui. Amici, lascio che vi scambiate i numeri, così parlate più tardi.

Dopo quello che è successoa Toronto durante l'ultimo tour (Noel fu spintonato da un ubriaco sul palco del Virgin Festival e finì in ospedale) siete restii a tornare in Canada?

Liam: Ascolta! I coglioncini del cazzo come quello non fermeranno quella macchina da rock'n'roll che sono i Beady Eye, amico! Per un cazzo!

Andy: Saremo lì, con la nostra security. torontosun.com - tradotto da frjd

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venerdì 25 febbraio 2011

Lunedì sera i Beady Eye dal vivo sulla tv inglese


Alcune settimane fa i Beady Eye hanno registrato una sessione live in esclusiva per il programma tv Live From Abbey Road, in onda su Channel 4. L'esibizione sarà trasmessa da Channel 4 alle 23.45 di lunedì 28 febbraio, le 00.45 di martedì 1° marzo in Italia. Questi i brani che si vedranno in tv: Four Letter Word, The Roller, Bring The Light e Kill For A Dream.

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I Beady Eye da Glasgow: "Non ce ne frega del successo nelle chart"

Glasgow è il luogo dove tutto cominciò per gli Oasis e Liam Gallagher spera fulmini due volte mentre ritorna in città per lanciare i Beady Eye.

Diciotto anni fa, nel maggio 1993, una giovane band di Manchester guidata dai fratelli Liam, che cantava, e Noel Gallagher, che scriveva le musiche, suonava al King Tut's Wah Wah Hut e veniva avvistata dal capo della Creation Alan McGee.

Li scritturò e gli Oasis divennero la più grande band degli anni Novanta, portando il Britpop a dominare le chart, vedendo tutti e sette i loro album andare al numero uno e realizzando otto singoli numero uno.

Ma il 28 agosto 2009 il rapporto litigioso tra Noel e Liam andò definitivamente in frantumi poco prima che gli Oasis si esibissero al festival di Parigi. Noel lasciò affermando di aver subito "intimidazioni verbali e violente".

Aveva già lasciato in passato, ma questa volta era un addio definitivo. E mentre progetta una carriera da solista, Liam si è ripreso.

Si è sollevato dalle ceneri degli Oasis (i Beady Eye sono costituiti dall'ultima line-up del gruppo: il chitarrista Gem Archer, il bassista Andy Bell e il batterista Chris Sharrock) e afferma che la sua nuova band sarà la più grande del mondo. Ma non è andato tutto totalmente secondo i piani fino ad ora.

Il primo singolo The Roller non è entrato nella Top 30, raschiando la posizione numero 31.

Ovviamente i fan stanno aspettando l'album di debutto dei Beady Eye Different Gear, Still Speeding, che esce lunedì.

Quella che sarà una prova molto più difficile saranno i primi concerti dei Beady Eye al famoso Barrowland di Glasgow giovedì e venerdì prossimi.

I fan chiederanno i brani degli Oasis o consentiranno a Liam e la sua nuova band di crescere con i loro mezzi? L'uomo con più furia del vento del nord è pronto.

"A loro piacerà, perchè saremo in forma", insiste.

E quei fan degli Oasis che vogliono solo i suoi vecchi successi? "Ho un microfono, abbiamo le chitarre, li soffocheremo. Possono dire quello che vogliono".

Ma questo è anche un Liam diverso . L'uomo sfacciato e impettito dei giorni negli Oasis è stato levigato.

Il trentottenne padre di tre figli non ha bisogno di lottare contro il fratello per essere ascoltato di più, non deve seguire qualunque linea dettata da Noel.

I suoi compagni nei Beady Eye affermano che si sta divertendo, è rigenerato e felice di far parte di una squadra.

Forse è per questo che ammette che sarà spaventato a Glasgow.

Dice: "Non c'è mai stato alcun timore con gli Oasis. Sapevi che alle persone sarebbe piaciuto perché erano gli Oasis. Ma sarò sincero: quando verrano i concerti con i Beady Eye, ce la faremo addosso, perché è una cosa nuova".

Come The Roller, anche il primo singolo degli Oasis Supersonic andò al numero 31 ma allora erano sconosciuti.

La stessa posizione per The Roller deve essere stata un calcio nei denti, ma la band dice che quello che conta è ancora una volta la musica.

Se l'album dei Beady Eye non dovesse riuscire ad arrivare in vetta alle classifiche, come accaduto per tutti i dischi degli Oasis? "Non ce ne frega del successo nelle chart, ma deve essere grandioso", dice Liam. "È eccitante non sapere cosa succederà, ma sappiamo che siamo abbastanza bravi da poter cambiare la vita della gente. Speriamo che il disco riesca a farlo".

Gem aggiunge: "Vogliamo solo che la gente ci apprezzi, che i Beady Eye abbiano energia, che continuino a rockeggiare".

La settimana prossima parte il tour della band, da Glasgow. E il 18 aprile il gruppo sarà di nuovo in Scozia per la data di Edimburgo. Il 10 luglio, poi, sarà la volta del T in the Park Festival.

Il tour prevede molte date in giro per l'Europa e in Giappone, ma bisogna attendersi un nuovo album presto, prima rispetto ai tempi ai quali ci avevano abituato gli Oasis. "Quando diventi famoso la cosa ti rallenta", spiega Liam. "Quando cominci fresco contano solo le canzoni. E ricorda: siamo una band nuova: non ci monteremo la testa pensando di poter suonare negli stadi". Umiltà e Liam. Due parole che stridono ... oasisnotizie via dailyrecord

(thanks to Alessio)

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Ecco il booklet di Different Gear, Still Speeding

Ecco una foto del booklet dell'album dei Beady Eye Different Gear, Still Speeding, già uscito in Giappone.



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Scansione dell'articolo sui Beady Eye sul magazine del Corriere della Sera

Scansione dell'articolo sui Beady Eye su Style, il mensile del Corriere della Sera, in edicola da oggi. Clicca per ingrandire.



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Alan McGee: "Non prendo le parti di nessuno, i Beady Eye criticati troppo"

Alan McGee ha parlato ancora di Oasis e Beady Eye. Il capo della Creation Records, che nel 1993 vide gli Oasis a Glasgow e li scritturò all'istante, in questi giorni presenta Upside Down, documentario sulla sua etichetta in cui figura anche Noel Gallagher, e ha detto la sua sulla nuova band di Liam Gallagher.

"Ho ordinato l'album, che altro posso dire? Sono grande amico di Andy ovviamente. Penso che siano stati criticati ingiustamente per la prima canzone Bring the Light, penso che sia piuttosto bella. Muoio dalla voglia di sentire l'album"

Alan, però, non prende le parti di nessuno nella disputa Noel-Liam. "Mi hanno detto che sto nella fazione Noel. Non sto nella fazione di nessuno. Sono nella fazione della musica. Non sono né nella fazione di Noel né nella fazione di Liam. Voglio che entrambi siano grandiosi". E non vedrà Liam e i Beady Eye al T in the Park Festival. "Odio i festival, sono roba per hippies", fa sapere.

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Liam: "Amo l'Irlanda. E non so di cosa parli nelle mie canzoni"

Liam ha confessato una certa emozione alla prospettiva di risuonare nel luogo dove affondano le sue radici. "Amo l'Irlanda, l'Irlanda è il top. Mi piace andare lì a divertirmi e cose così".

"Non vedo l'ora di tornarci e fare alcuni concerti e having the craic!" (espressione irlandese per "having a good time").

Andy conferma che il verso "Life is too short not to forgive" che ha scritto per la canzone Kill for a Dream non si riferisce esplicitamente a Noel: "È un verso di verità, quale che sia la situazione da cui è venuto fuori è applicabile a molte situazioni, è quello che intendevo".


Secondo voci Liam avrebbe riferito ad un fan curioso di non sapere cosa significhino le canzoni che ha scritto. "Bene, non ho idea di cosa parli. E penso che Andy sappia di cosa parli. Credimi, io non ho idea di cosa dica. Io improvviso, grande stile".

oasisnotizie

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Liam: "Vogliamo far sorridere la gente". E punge Noel sull'incidente di Toronto

A Liam Gallagher non importa se i devoti degli Oasis accoglieranno a braccia aperte il nuovo nome Beady Eye e vedranno con favore la nuova band.

"Sai che ti dico, amico? Che non hanno scelta nella questione, perché lo facciamo noi", ha detto Liam a winnipegfreepress.com prima di proferire la solita imprecazione. "Speriamo che la gente salga a bordo e si diverta tanto quanto noi e noi capiamo se non fa per loro ... ma noi lo faremo malgrado tutto, che a loro piaccia o no, sai cosa intendo?"

"Non ci siamo seduti a lungo a patire per cercare di far uscire un nuovo sound o chissà cosa", aggiunge Liam. "È una cosa che è dentro di noi e che era dentro di noi 10 anni fa. Questo è il tipo di cosa che ci piace, sai cosa intendo?"

"Non è che ci siamo trasformati e abbiamo fatto: 'Bene, andiamo e facciamo un suono alla Jerry Lee Lewis'. Siamo solo felici di fare di nuovo musica, amico, è questo che ci piace fare ... Ci piace esibirci, non fare musica di nuovo sarebbe stato orribile".

E sulla vicenda di Parigi, con l'allontanamento volontario di Noel, Andy dice: "Non ho assolutamente alcun problema con Noel, è cool. Spero che il disco gli piaccia. Non ho parlato con lui, ma spero che gli piaccia. Sono sicuro che gli piacerà. È bello".

A proposito dell'incidente di Toronto, dove il 7 settembre 2008 Noel fu buttato giù dal palco del Virgin Festival da un ubriaco, Daniel Sullivan, Liam non ha potuto evitare una frecciata a Noel quando il giornalista gli ha ricordato che quest'ultimo aveva detto di sentirsi "come investito da un bus" per il trauma dovuto alla caduta.

"Assalto? È una parola grossa. Credo che Noel ci abbia un po' marciato su", commenta polemico Liam.

Domanda tormentone: i Beady Eye suoneranno canzoni degli Oasis? "Andare in giro a suonare canzoni degli Oasis è soltanto ridicolo", afferma convinto Liam. "La nostra scaletta è assolutamente travolgente. Andremo a fare quello che facciamo, è quella la cosa che ci viene naturale. Sono molto contento di quello che abbiamo, amico, e credo che alla gente regaleremo davvero bei momenti".

I Beady Eye hanno avuto sinora un buon riscontro, ma alcuni continuano a paragonare i testi e le musiche della band a quelli composti da Noel Gallagher, la mente creativa degli Oasis.

Andy, però, dice di non sentirsi sminuito. "Non mi sono mai sentito sottovalutato, ma è un po' sorprendente che la gente ritenga che tu sei inutile. Per esempio sono stato fan degli Stone Roses e tre degli Stone Roses hanno fondato una nuova band. Che quella band mi sarebbe piaciuta era una cosa che trovo prevedibile".

E a proposito del futuro, assicurano i componenti del gruppo, non ci sarà spazio per una reunion degli Oasis: i Beady Eye sono qui per restarci, non è un tappabuchi prima che i fratelli terribili annuncino una tregua.

"Siamo estremamente contenti dell'album, l'abbiamo fatto nel modo in cui volevamo farlo, sapevamo che forse sarebbe stato stroncato in alcuni ambienti, e speriamo elogiato in altri ambienti", osserva Andy.

"Siamo davvero vecchiotti ... quindi non si tratta di vedere l'impatto che ha nell'immediato! Bisogna vedere tra vent'anni. Vogliamo fare un album senza tempo".

"Non vediamo l'ora di salire sul palco con un sacco di gente e fare quello che abbiamo fatto in sala prove, ma ancora meglio, e vedere quale sarà la reazione", rivela Liam. "Vogliamo far sorridere la gente, amico, e farla saltare su e giù e farla divertire".

E dopo?

"Vogliamo fare grande musica sempre", risponde ancora Gallagher.

"Quindi yeah, facciamo il tour di questo album ... e poi di nuovo in studio". Inesauribili. oasisnotizie

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giovedì 24 febbraio 2011

Ecco i Beady Eye sul Corriere della Sera di oggi

Scansione dell'articolo del Corriere della Sera di oggi (clicca per ingrandire).

Domani 25 febbraio 2011 è in edicola Style, il mensile del Corriere della Sera, con un articolo di 5 pagine dedicato a Liam Gallagher.

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Video dei Beady Eye live con Four Letter Word

Four Letter Word, Maida Vale, Londra, 11 febbraio 2011.

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I Beady Eye hanno perdonato Noel Gallagher?

I Beady Eye hanno perdonato Noel Gallagher? La band, composta da Liam Gallagher, Gem Archer, Andy Bell e Chris Sharrock e nata sulle ceneri degli Oasis, la cui storia è finita nel 2009 dopo l'abbandono della "mente" Noel Gallagher, ha spiegato che "la vita è troppo corta" per non voltare pagina rispetto al clamoroso litigio pubblico tra i fratelli Gallagher.

Il 28 febbraio i Beady Eye esordiscono con l'album Different Gear, Still Speeding. Un verso della canzone Kill For A Dream dice: "Life's too short not to forgive/ You can carry regrets but they won't let you live" ("La vita è troppo corta per non perdonare / Puoi serbare rancore, ma non ti lascerà vivere"). Sembra evidente il riferimento a Noel, ma Andy, che l'ha scritta, non lo dice apertamente: "La gente può interpretarla come vuole. Ne sono ben consapevole".

"Senti, a chiunque sia rivolta, è un'affermazione vera. La vita è veramente troppo corta per non perdonare".

A proposito del litigio e della canzone Liam dice alla rivista NME in edicola in questi giorni: "Quella canzone è stata scritta secoli fa, ma sicuramente Noel avrà ancora un'opinione sull'intera situazione, capisci". oasisnotizie


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Oggi nella storia degli Oasis

24 febbraio 2009 - Oasis live al Mandela Forum di Firenze

(io c'ero!)



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mercoledì 23 febbraio 2011

Guarda i Beady Eye suonare dal vivo The Roller

Prima sessione dal vivo della band senza Noel.

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Video: i Beady Eye intervistati su Rock TV

Intervista trasmessa in questi giorni dal canale 718 di Sky Italia. Video by frjdoasis3 YouTube channel







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Intervista tradotta e live dei Beady Eye - KEXP Radio

Intervista ai Beady Eye trasmessa ieri da KEXP Radio Seattle e il primo live della band. Sottotitoli in italiano by frjdoasis3 YouTube channel. Enjoy





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Oggi nella storia degli Oasis

Oasis live al Palaonda di Bolzano - 23 febbraio 2009



Oasis live negli studi di Nulle Part Ailleurs, trasmissione tv francese - 23 febbraio 2000





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martedì 22 febbraio 2011

Ascolta ora i Beady Eye su KEPX Radio

Come vi avevamo anticipato, i Beady Eye si esibiranno tra pochi minuti (dalle 21 italiane) su KEXP Radio, una radio di Seattle. Saranno anche intervistati brevemente. Ecco il link per sentire la diretta http://kexp.org/programming/instudio.asp. Cliccare su Play in alto a sinistra nella pagina e accettare l'apertura del file.

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Miles Kane nel mezzo della guerra tra i Gallagher

Miles Kane si trova nel bel mezzo della guerra tra i fratelli Gallagher. L'ex Last Shadow Puppets, band che aveva formato insieme ad Alex Turner degli Arctic Monkeys, si prepara all'avventura solista ed è stato accostato al nome di Noel a proposito del prossimo disco solista del rocker di Manchester.

Nel frattempo, però, Kane si appresta a fare da supporto ai Beady Eye, la band del 38enne Liam Gallagher, tra meno di un mese. La settimana scorsa, come vi avevamo riferito, Liam ha escluso definitivamente la possibilità di una reunion degli Oasis e aveva definito il fratello "un po' puttana". Miles è in una posizione innegabilmente delicata, ma non prende le fazioni di nessuno: "Noel è un tipo adorabile. Nel mio album fa da seconda voce in una canzone che si intitola My Fantasy".

"Un pomeriggio è venuto a vedermi mentre registravo e io stavo facendo la seconda voce, così ha detto che avrebbe cantato anche lui. Il sound è cool e la sua voce suona grandiosa. Andiamo d'accordo". Miles Kane, che esce questa settimana con il nuovo singolo Come Closer, ha aggiunto: "Ancora Liam non lo conosco proprio, ma non vedo l'ora di andare in giro con lui. Sono onorato che mi abbia chiesto di fare da supporter ai Beady Eye in tour".

"Il mio tour sarà a ruota, quindi dovrò avere abbastanza vitamine per superare tutto. Ammiro lo stile di Liam e credo sia importante avere un look elegante. I vestiti per me sono importanti. Forse qualcuno non sarà d'accordo, ma io credo sia importante".

Il 24enne avrà l'occasione di conoscere meglio Liam agli NME Awards di domani, dove i Beady Eye sono il lizza per il titolo di Best New Band.

L'album di Kane, all'esordio come solista, si chiama Colour Of The Trap ed esce a maggio. oasisnotizie

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Liam nel numero di NME in edicola


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Stasera i Beady Eye suonano ad una radio USA


Questa sera alle 21.00 italiane potremo ascoltare online la prima perfomance live dei Beady Eye su Kexp Radio, una radio Seattle. La band sarà brevemente intervistat ed eseguirà alcune canzoni dal vivo in studio. Per altre info sull'evento cliccate su http://kexp.org/programming/instudio.asp. Vi terremo aggiornati.

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Nuova data in Scozia per i Beady Eye

I Beady Eye comunicano una nuova data in Scozia, al T In The Park Festival, dove si esibiranno domenica 10 luglio 2011, ultima giornata dell'evento che si svolge nella città di Kinross.

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Different Gear, Still Speeding da oggi in vendita in Giappone

Different Gear, Still Speeding, il nuovo disco dei Beady Eye, è in vendita da oggi in Giappone.



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lunedì 21 febbraio 2011

Intervista ai Beady Eye su Xfm Radio (audio e traduzione)

Stamattina Xfm Radio Manchester ha trasmesso un'intervista con Liam, Andy e Gem. L'audio è sotto questo post.

"L'ultima volta che sono stato a Manchester è stato quando abbiamo demolito il Leicester ", ha esordito Liam, riferendosi alla partita di FA Cup tra Manchester City e Leicester City. hanno risposto alle domande di alcuni ascoltatori.

Il giornalista ha chiesto alla band se tra la band si avverte ancora la sensazione di qualcosa di nuovo e fresco, malgrado tutti i tour e i concerti già fatti insieme. "Sì, strano a dirsi, ma c'è questa sensazione di novità e freschezza", ha confermato Andy. "Abbiamo deciso di tenere insieme la band e finora è andato tutto alla grande".

"Pura eccitazione. Adrenalina, trepidazione", ha detto Gem. "Nel nostro mondo (questo disco) è in giro da un po', presso i nostri amici, a casa nostra, quindi vogliamo che gli altri si uniscano a noi".

Liam ha affermato: "È di questo che si tratta: continuare a fare musica. Non viviamo sul passato, come fanno altre persone. I concerti in luoghi piccoli per il momento sono la cosa migliore. Sono sicuro che potremo fare i concerti nei grandi stadi, ma ci sono canzoni nuove e vogliamo stare vicini alla gente".

Poi Liam ha risposto ad alcune domande poste in diretta dagli ascoltatori. I Beady Eye hanno parlato anche delle Jaffa Cakes, ma la domanda più divertente è stata: "La vostra band si chiama Beady Eye, ma quale dei vostri occhi è il più beady?". "Quello che ho giù per i pantaloni", ha risposto Liam.
Il comico Richard Herring ha chiesto a Liam se intende usare altri motivetti per bambini del tipo "You and me", come nella canzoncina Big Cook Little Cook. Andy e Gem, divertiti, hanno suggerito RAK Them Out (il titolo del documentario sui Beady Eye che sarà pubblicato nel DVD di Different Gear, Still Speeding). "Sì, così poi la Emi mi farà causa", ha replicato Liam. oasisnotizie



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sabato 19 febbraio 2011

venerdì 18 febbraio 2011

Liam Gallagher: "Noel è un falso fottuto. E non suoneremo canzoni degli Oasis"

Intervista a Liam Gallagher e ai Beady Eye pubblicata dal Guardian. Traduzione by oasisnotizie.

Liam Gallagher non fa più parte degli Oasis, ma il "grande spirito" degli Oasis continua a vivere nella sua musica.

"La colpa per la separazione degli Oasis? È mia e di our kid (Noel, ndr)". "Non mia né sua. E sicuramente non di questi ragazzi". I "ragazzi" sono i membri dei Beady Eye, i chitarristi Andy Bell e Gem Archer e il batterista Chris Sharrock. Fino all'estate 2009 i tre formavano insieme a Noel Gallagher la più grande rock'n'roll band inglese della loro generazione. Poi il 28 agosto 2009 uno dei tanti litigi tra Liam e Noel pose fine alla storia della band. Noel decise di piantare tutti in asso a pochi minuti dal concerto di Parigi.

Noel diramò attraverso il sito ufficiale degli Oasis un cominicato in cui denunciava "le violente intimidazioni anche verbali" subite da Liam e "la mancanza di sostegno e di comprensione" da parte dei suoi compagni di band.

A un anno e mezzo dall'accaduto Liam quasi esplode se gli si ricordano queste parole. "Fottute balle del cazzo! È questa la cosa che mi fa venire voglia di vomitare. Lo guardo ora e penso: 'Sei un falso del cazzo'. Se vuoi lasciare la band, lascia la band! Se vuoi restare a casa con i bambini, resta a casa con i bambini! Se vuoi prenderti cinque anni di pausa, prenditi cinque anni di pausa. Ci sediamo con tutta la band e ne parliamo. Ma non cominciare a dire 'Sono stato cacciato via dalla band con metodi da bulli'. Merdate del cazzo!".

Archer sospira: "Quella dichiarazione è stata fottutamente surreale".

E come la mettiamo con l'accusa di mancanza di sostegno da parte dei compagni di band?

"Noel non ha bisogno di sostegno", dice ancora Gem.

"Sostenerlo in cosa?", ringhia Liam.

E allora cosa pensate che volesse dire?

"Credo che abbia scritto quelle cose preso dalla rabbia del momento. Probabilmente ora è mortificato", aggiunge Andy Bell.

"Non così mortificato", precisa subito Liam, "perché ce l'ha ancora sul fottuto sito web, che ho provato a far togliere", accusa Liam.

"Davvero ce l'ha ancora?", chiede Gem.

"È da due anni, cazzo!", continua Liam, che sembra sempre più arrabbiato e ferito. "Togli quella cazzo di dichiarazione. È finita. Siamo tutti cresciuti. Abbiamo tutti voltato pagina".

Ci sono televisioni rotte sul pavimento fuori dal costoso hotel di Londra dove ci incontriamo. nella sala di rappresentanza la chiacchierata verte sulle cose eccitanti e le cose deprimenti. Quindici anni fa avresti scommesso che quelle televisioni erano state lanciate da una finestra superiore dell'hotel e che le cose eccitanti e deprimenti erano in realtà anfetamine e barbiturici. In realtà le televisioni sono state lasciate lì da un ingegnere e i membri dei Beady Eye non stanno discutendo di droghe, ma di caffè e cioccolata calda.

Ci è voluto l'alcol, però, per dare alla band, priva di Noel da poche ore, l'idea di continuare come band.

Avrebbero potuto andare sul sicuro e continuare come Oasis. Dopo tutto era stato Liam a scegliere il nome della band nel 1991, prima ancora che Noel si unisse alla bandE nella dichiarazione Noel ha scritto "lascio gli Oasis", non "li sciolgo". Ma oggi, seduti attorno al tavolo della sala di rappresentanza del Landmark hotel a sorseggiare le loro cioccolate calde, i membri dei Beady Eye insistono a dire che continuare come Oasis non era un'opzione.

"Andare in giro a suonare le canzoni di qualcun altro?", dice Liam. "Non è figo, no?".

"Gli Oasis sono un'entità che ha a che fare con Liam e Noel", concorda Bell, uomo dai modi gentili, ex chitarrista dei Ride che, come Archer, si aggregò agli Oasis nel 1999. "È stato molto meglio fare: 'Bene: nuova band nuove canzoni'".

Dopo un'estate trascorsa a registrare con il produttore Steve Lillywhite i Beady Eye sono in procinto di pubblicare il loro album di debutto, Different Gear, Still Speeding. Com'era prevedibile è un disco rock'n'roll in cui riecheggiano Stones, La's - una delle vecchie band di Sharrock - e, ovviamente, Beatles. La cosa più sorprendente, dato che Noel Gallagher era ampiamente considerato l'unico talento compositivo degli Oasis (e in crisi), è che è abbastanza buono. Non che sia un capolavoro

Il primo vero singolo della band, The Roller, è entrato nelle chart in 31esima posizione la settimana scorsa, non un risultato ideale per un cantante che ha vissuto 22 hit da top 10 consecutive con gli Oasis.

"Certo che avremmo preferito andare alla numero uno, tu no?", scrolla le spalle Liam. "Ma non è successo".

I suoi compagni di band iniziano coraggiosamente a spiegare che i poster del singolo ancora non sono stati diffusi e che il 45 giri deve ancora essere pubblicato, ma Gallagher li interrompe.

"Senti, per quanto ci riguarda quella fottuta canzone è maledettamente figa. Dal punto di vista della produzione, del canto, del suono, delle parole - tutto. Non avremmo potuto fare di meglio, cazzo. È questa la musica che ci piace. Se non è quello che è in fottuta voga al momento, allora senti: non mettiamo in vendita il nostro stile. Vorremmo essere alla numero 1 e che tutti fossero della stessa idea, ma non succederà, vero? Lo stai chiedendo a George Bush, capisci cosa intendo?".

Non proprio. Ma è abbondantemente chiaro per tutta la durata dell'intervista che anche se Gallagher è più calmo e pià amichevole di quando lo fu quando lo incontrai per la prima volta più di dieci anni fa, è piuttosto restio a proclamare la propria grandezza.

"Guarda, c'è un gran fottuto spirito qui", dice Liam, rivolgendo gli occhi verso l'alto. "C'era negli Oasis e ora c'è nei Beady Eye. E detto questo, se pensi di prenderti un anno di pausa, stronzetto del cazzo, caschi proprio male, cazzo. Vai via da qui! E grazie al cazzo per questo. Parlavamo degli Oasis che volevano essere la migliore band del mondo. Ecco, è così che ci sentiamo ora. Vogliamo andare in giro per il mondo. Vogliamo ispirare i ragazzi. Vogliamo fare alcuni concerti fottutamente grandiosi".

Il tour dei Beady Eye comincia al Barrowland di Glasgow il 3 marzo e la band si esibirà anche in Sons of the Stage, cover di una band di Manchester, i World of Twist. Ma non suonerà materiale degli Oasis. "Andrà così", assicura Liam.

Mi capitò di esserci l'ultima volta che Noel e i quattro compagni di band condivisero il palco. Era sette giorni prima del casino di Parigi, quando gli Oasis fecero da headliner nello Staffordshire al V festival 2009. Una vasta folla rumoreggiante si abbracciava e si faceva largo a spintoni verso il palco. È difficile immaginare una folla di Glasgow che fa queste cose.

Le influenze del disco?

"Gran bella domanda", concorda Archer. "Potrebbe esserci Elvis lì al fianco dei Beatles, ma sono tutte canzoni nuove di zecca ... Sarà una bella lotta".

"Lo ameranno fottutamente, amico", insiste Gallagher. "So cosa piace. Abbiamo lo stesso DNA. Lo apprezzeranno, perché saremo in forma, amico. Ecco perché stiamo provando fottutamente tanto".

E se la gente dovesse chiedere a gran voce le canzoni degli Oasis?

"Ho un microfono, abbiamo le chitarre, copriremo le loro voci", replica Liam. "Possono gridare quello che cazzo vogliono".

Ma è un po' triste che non le canterà più.

"Prima ho cantato tutto il set di Knebworth sotto la doccia", rivela Liam. "È stato dannatamente bello".

Senza il suo fratellone che gli preme i bottoni Liam sembra studiato e soddisfatto, parla orgogliosamente dei propri bambini, della sua linea di abbigliamento e, ovviamente, della nuova band. "Stiamo trascorrendo il periodo più bello della nostra vita, amico", dice il frontman, guadagnando l'approvazione di tutti". Forse difficilmente avrebbero detto la stessa cosa negli ultimi giorni degli Oasis.

"Ho un po' avuto la sensazione che stesse per finire", dice Liam a proposito del sipario calato sugli Oasis."Succedevano tante di quelle cosette. Noel si stava per allontanare dalla band, viaggiava separatamente, anche se (i media) dicevano che ero io. E con il cazzone non potevi parlare. Gli dicevi qualcosa e il minuto dopo ti faceva quella faccia impietrita: 'E che cosa ne farai di questo?'. Ma è la band è mia tanto quanto sua. Dovevo dire la mia. E a lui non piaceva la gente che sta sul suo stesso piano. Così prende la palla e scappa maledettamente".

Liam dà alcun segno di debolezza e insiste nel dire che la divisione degli Oasis non è stato un duro colpo per lui. "No, perché, come ho detto, la vedevo arrivare. E comunque a Noel non ero più tanto vicino. Lo vedevo soltanto sul palco. Gem lo vedeva più di me".

Archer, Bell e Sharrock erano stati reclutati personalmente da Noel per gli Oasis. Ma Archer era il suo amico e alleato più stretto. "Noel è stato una parte enorme della mia vita", dice.

Per ora, però, Noel è scomparso e nessuno dei due campi di battaglia mostra interesse nel fare un'apertura verso l'altro. "Non ho fretta di piegarmi con le mani sulle ginocchia e, cazzo, sono sicuro che neanche lui ce l'ha".

Sarebbe un peccato, però, che dopo tutto quello che hanno vissuto, andassero l'uno a visitare la tomba dell'altro senza aver messo a posto le cose.

"Questa è veramente pesante". La voce di Liam si fa più bassa. "Senti, se scoprissi che stava succedendo qualcosa gli manderei sicuramente una cartolina, capisci cosa intendo?".

Alla fine ammette che risolveranno i contrasti. "Senza dubbio, ma credo di dover crescere un po' e anche lui deve farlo. La gente pensa che io sia solo un lunatico del cazzo, ma anche Noel può essere un po' puttana. Forse dobbiamo entrambi darci una sistemata prima di farlo. Ma non ancor". Il suo cipiglio lascia spazio ad un sorriso. "Ma grazie per la tua preoccupazione. Non sapevo che per la gente significasse così tanto".

Ma i fan speranzosi non si illudano: il ramoscello d'ulivo che Liam porge a Noel non è convincente. Il cantante è convinto che i Beady Eye sono qui per restarci e parla in modo entusiastico della colonna sonora del film sulla Apple Records che la band sta realizzando. "Potrà spalancare una porta per i prossimi due dischi dei Beady Eye".

Liam è veramente elettrizzato per le sue prospettive musicali. Il 38enne si ispira alle carriere di ultraquarantenni di Neil Young e al Paul Weller ultraquarantenni. Ma esclude categoricamente una reunion degli Oasis.

"Mai", afferma risoluto. "Questo non è un tappabuchi in attesa che io e Noel riacquistiamo i sensi e cominciamo di nuovo con gli Oasis. È una cosa fatta e sepolta".

"E ora stiamo lavorando alla nostalgia del domani", conclude brillantemente Gem Archer.

L'addetto stampa della band arriva per segnalare che il tempo per l'intervista è esaurito. Mentre si alza per prendere una sigaretta Liam mi consegna il suo riassunto crudo e da bullo, ma non sbagliato. "Ci siamo divisi, abbiamo fondato una nuova band. Certa gente odierà l'album, certa gente lo apprezzerà. Certa gente stroncherà i concerti, certa gente li amerà. Fine della fottuta storia". tradotto da frjdoasis

guardian.co.uk


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Intervista a Brian Cannon sui 20 anni della Microdot

Brian Cannon è Brian Cannon. Graphic designer, art director, fotografo, band manager e regista di video musicali, è una delle figure più rispettate nel mondo della musica britannica e non solo. Sono sue, infatti, le copertine più famose dei dischi e dei singoli di Oasis, The Verve, Cast e Suede. Uno stile innovativo ed efficace, che gli è valso un posto nel cuore di molti fan e numerosi riconoscimenti. Basti pensare che due sue creazioni sono nella lista delle 100 migliori copertine di dischi di tutti i tempi stilata dalla rivista inglese Q nel 2001.

Ad ottobre il nostro blog ha avuto l'onore di collaborare alla traduzione in italiano della brochure natalizia in cui la sua compagnia, la Microdot, ha raccolto e messo in vendita rarità e chicche su alcune delle maggiori band del Regno Unito ed è sempre un piacere dare notizia di sue interviste a madferit e non.

La Microdot ha da poco festeggiato i 20 anni di carriera e M Is For Music ne ha parlato con Brian. Il nostro blog ne approfitta per fare i migliori auguri a Brian e alla sua compagnia.

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Ciao Brian, grazie per averci concesso il tuo tempo per questa chiacchierata con M Is For Music. Come stai?

Benone, grazie. È bello tornare a lavorare con l'anno nuovo. Mi godo sempre questo periodo dell'anno, è particolarmente eccitante: un sacco di progetti interessanti in cantiere.

La Microdot ha già compiuto vent'anni. Come pensi di essere riuscito a rimanere nel business ed avere ancora successo dopo tanti anni?

Per me si tratta di passione e attenzione al dettaglio. Amo quello che faccio, sono ispirato continuamente dai clienti con cui lavoro. Non ci sono due giorni uguali, il lavoro mi emoziona ancora e credo che mi faccia andare avanti una combinazione di tutti questi elementi.

Ti sei laureato in graphic design, quindi presumo che sia stata qualcosa verso la quale hai sempre mostrato interesse. E come sei passato anche alla fotografia?

Mi ero ripromesso di progettare copertine di dischi già quando ero piccolo, sicuramente quando andavo a scuola. Ero proprio preso dalla scena Punk nella prima adolescenza, ma non avevo la pazienza per imparare a suonare la chitarra. Ero, però, bravo in arte, quindi pensai di farmi coinvolgere in questo modo. La fotografia è stata un approdo naturale, visto che amo le opere a base di immagini.

Ovviamente sei noto perlopiù per i lavori con gli Oasis nei primi anni Novanta. Come hai incontrato Noel Gallagher e cosa ti ha fatto scegliere di lavorare con lui e con gli Oasis?

Incontrai Noel nel 1992. Avevo un piccolo studio nello stesso palazzo in cui gli Inspiral Carpets avevano il loro quartier generale. Noel era loro roadie. Mi è piaciuto subito e andammo subito d'accordo e quando ho sentito per la prima volta gli Oasis, forse sei mesi dopo, è stata una scelta facile quella di lavorare con loro: erano eccezionali già da allora.

E che ci racconti sui Verve? “A Storm In Heaven” è stato sempre considerato una delle migliori copertine della sua epoca. Puoi raccontarci un po' dell'idea della copertina e com'era lavorare con Richard Ashcroft?

Il concept attraversa tutti i quattro lati del pieghevole del vinile (4 immagini nel libretto del CD) e rappresenta il viaggio della vita. In copertina la Nascita, la prima parte del tetrattico che segue il viaggio della vita. Scattata a Thor’s Cave, nello Staffordshire. La scritta Verve fu fatta da un costruttore del Lancashire prima di essere rivestita da un tessuto ignifugo bagnato con paraffina e rimesso al fuoco.

Immagine interna 1, Giovinezza. Scattata a Billinge, Wigan. La macchina in fiamme fu acquistata da uno sfasciacarrozze del posto alcuni metri prima di essere guidata e condotta presso il luogo degli scatti. Ogni fotogramma aveva una durata di tempo di non oltre 15 secondi, perché il calore proveniente dalla macchina era divenuto troppo intenso e la band aveva dovuto spostarsi.
Immagine interna 2, Mezza età. Scattata in una cantina di un amico a Wigan. L'uomo di mezza età che ha perso la sua strada nella vita e diventa disilluso è seduto e fissa una ripresa video di se stesso. Modello: Barry Frodsham, riposi in pace.
Quarta di copertina. Vecchiaia / Morte. Scattata nel cimitero di Birkdale, nel Merseyside. Nota sullo sfondo la grande mano di polistirene, cui si aggiungono i complimenti per lo scatto che sono ritratti in primo piano. Modello: George Wilson, riposi in pace.
Richard era un tipo fantastico, bellissimo lavorare con lui. Aveva idee forti, ma al contempo lasciava libera la mia creatività.

Ci sono artisti con cui ti piacerebbe lavorare?

Mi piacerebbe lavorare con gli Arctic Monkeys.

Hai lavorato con i Cast in passato. Se avessi notizia che stanno lavoranto ad un nuovo album saresti interessato a lavorare di nuovo con loro?

Certo che lo sarei: i Cast sono grandi tipi, me la sono spassata alla grande a lavorare con loro.

Hai una copertina di album/singolo preferita tra quelle a cui hai lavorato?

La mia copertina di album preferita è “A Storm In Heaven” dei Verve, mentre per i singoli la mia preferita è quella di “Some Might Say” degli Oasis.

E le copertine di dischi fatte da altri? Hai qualche copertina preferita?

“Ummagumma” dei Pink Floyd e “Never Mind The B*llocks” dei Sex Pistols.

Pensi che la rivoluzione digitale abbia avuto qualche effetto sulla Microdot e sulle copertine degli album in generale?

In quei giorni andati eravamo famosi per il fatto di non usare mai la digitalizzazione. Facevamo tutti gli scatti materialmente, mentre al giorno d'oggi usiamo inevitabilmente metodi più digitalizzati. Non è un surrogato della creatività, però. Ti consente solo di rendere le cose più veloci.

Hai lavorato anche per campagne pubblicitarie di Converse e Levi. Qual è la differenza rispetto al settore delle copertine dei dischi?

Quando lavori per un'azienda tendono a esserci più persone coinvolte nel processo di approvazione, il che talvolta tiene a freno la creatività. Quando lavoravo con gli Oasis se Noel approvava allora era fatta, quando lavori per un'azienda che ha un dipartimento marketing, che a sua volta deve rispondere a qualcuno che a sua volta ... le cose si fanno un tantino stancanti.

Per band/artisti/organizzazioni interessati ai tuoi servizi qual è il luogo migliore per contattarti?

Chiunque sia interessato a beneficiare dell'esperienza creativa della Microdot può contattarmi al mio indirizzo email temporaneo bjcannon66@hotmail.com.

Cosa riserverà il futuro alla Microdot?

Si spera più cose di questo stesso tipo: creare immagini grandiose per grandi band o brand e contemporaneamente divertirsi.

Per concludere: se M non stesse per Musica per cosa starebbe?

Per Microdot…. ovviamente!

tradotto da frjd

Da Brian Cannon Interview, 11 gennaio 2011
Per info: www.microdotcreative.co.uk.

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