"È
un peccato. In quella band ero a mio agio. In fin dei conti a lui non
piaccio. A lui non piaccio in un modo violento". Con queste parole Noel
Gallagher, quasi due anni dopo l'addio agli Oasis, avvenuto
alla fine di agosto del 2009, ragionava amaramente sulla fine della band
di Manchester. In una recente intervista alla rivista GQ, pubblicata
nell'agosto 2017, Liam Gallagher è tornato sulla vicenda del violento
litigio avvenuto nel camerino di Parigi, che condusse allo scioglimento
del gruppo. E non ha risparmiato nuove accuse al fratello. Ecco una traduzione delle parole di Liam.
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Torniamo ad Highgate e Liam Gallagher chiede al cameriere un'altra bottiglia di rosato, forse la nostra terza, certamente non l'ultima della serata. Gli chiedo di dirmi precisamente come sia andata quella sera a Parigi.
Liam, dimmi precisamente com'è andata quella sera. È la tua ultima chance di documentare questo aspetto della storia.
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"No, il suo ego è troppo grande per non presentarsi".
In alcune interviste passate Noel ha dichiarato che la sua relazione con alcuni membri della stampa era vista da te con sospetto (in particolare l'amicizia tra Noel e il giornalista del Sun Gordon Smart, leggi qui, ndr). È vero?
"Be', per farla breve per anni la band si è vantata di non avere dei cazzo di giornalisti dei tabloid in camerino. All'improvviso vidi Dominic Mohan e un altro di clown del cazzo del Sun ballare il valzer dietro le quinte e scolarsi il nostro champagne. Non mi piaceva. Vedevo il Sun sempre in giro. Pensavo: 'Che cazzo è 'sta roba?'. Quella cosa causò molta aggressività fottuta, a Parigi e in preparazione del concerto di Parigi. Facevo: 'Che cazzo fai, perché li tieni qui?'. Sapevo che al mio minimo sgarro avrebbero scritto una storia su di me. O scritto una storia sull'altro mio fratello (Paul, ndr), dicendo che prende dei benefici. Stava succedendo questo. E però il tizio che scriveva quella cosa era nell'angolo del mio cazzo di camerino, ad ubriacarsi a spese mie. E Noel faceva: 'È mio amico'. Oh, adesso è tuo amico, no? E Noel sa chi sono io. Non mi piace nessuna di queste cose".
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"Cosa? Che l'abbia brandita come un'ascia? Ma lascia perdere, amico. Aveva visto troppi episodi di Hollyoaks. Non è nelle mie inclinazioni e, cazzo, non ho mai picchiato mio fratello perché gli voglio bene, cazzo. Non quella sera comunque. C'è stato un lancio di una chitarra, quello sì, perché era stato lui il primo a lanciare la mia nella stanza. Ma mi ha teso trappole esplosive, roba che sapeva che io odiavo, per tutto l'anno precedente, e io, come da tipico comportamento mio, ci sono caduto direttamente dentro. Sapeva che voleva fare il solista. Sapeva che non stavamo vendendo dischi. Sapeva che eravamo in fase discendente e, sì, sapevamo tutti che forse avevamo toccato il picco a Knebworth '96. Semplicemente non aveva le palle per dire che voleva andarsene. Così ha fatto in modo che risultassi io il cattivo".
Lo credi veramente?
"Senza dubbio. Lo dirò sino alla tomba. Ho sentito un produttore discografico a Los Angeles chiedere a Noel di andare a fare il solista dieci anni prima del litigio. Ma che ci vuoi fare? Il resto è storia. Una cosa che dirò, però, cazzo, è che non sarò mai e poi mai la cazzo di marionetta di Noel Gallagher. Ho fondato quella band con Bonehead e Guigsy, lui ha scritto le canzoni e io le ho cantate e ho dato loro un po' di spirito e per quanto mi riguarda siamo entrambi alla pari. Quindi se vuoi andare a fare il cazzo di solista, fallo, ma portati i tuoi piccoli stupidi fan con te, perché io non li voglio. Sono loro che hanno rovinato i cazzo di Oasis, quegli stronzi sfacciati. Se non fosse per me non ci sarebbero proprio Oasis del cazzo. Lui sa di aver sfruttato, cazzo, quella band per i suoi vantaggi".
Ma non sei amareggiato?
"No".
traduz. di oasisnotizie - Source: GQ UK, agosto 2017
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