"La magia dei vecchi tempi, quando non c'era Internet e i dischi andavi a comprarteli dal negozio, è finita". Questo, in sintesi, il pensiero di Noel Gallagher, che, sollecitato da un giornalista statunitense, ha detto come la pensa sull’evoluzione del
mercato discografico. L'intervista è di austin.culturemap.com.
"Il software l’ha inventato gente che non andava nei negozi
di dischi. Ci sono alcuni tizi nella fottuta Seattle o non so dove, questi tizi
con la testa pelata e gli occhiali che si siedono e pensano: 'Non voglio andare
per un cazzo nei negozi di dischi, voglio che siano i negozi di dischi a venire
da me'. Internet – con tutte le cose fantastiche che ci ha dato, perché le persone
sono connesse in tutto il mondo – ha distrutto la magia. Ha distrutto le parole
che vengono dalla bocca".
"Sai, in particolare nell’industria musicale", prosegue Noel. "Prima che esca un disco si forma un’opinione. Ha distrutto la capacità della
gente di pensare in modo autonomo. Dici che eri a Londra nel 1995 e che il
singolo usciva un giorno e tu non sapevi neanche come suonasse a meno che non
l’avessi beccato alla radio. Ma non c’era nessun forum che te lo dicesse. Non
trapelava prima di uscire ufficialmente. Non c’era un download gratuito prima.
Lo prendevi e lo portavi a casa e ti facevi una tua opinione. Forse non avevi
un cellulare nel 1995. Quindi la volta successiva in cui ne parlavi era quando
incontravi qualcuno dal vivo al pub o da qualche parte e dicevi: ‘Porca troia,
hai sentito quella canzone, Listen Up, come b-side?’. Non c’era ‘Premerò la rotellina del computer e uhm, non
è male’. Sai …".
E Noel come pensa che questo stato di cose influenzi i
giovani musicisti? Jake Bugg, per esempio. Una speranza in un mondo musicale
invaso dall’autotune e dall’elettronica, dove si fatica a riconoscere un vero
talento che sappia comporre e suonare le sue canzoni da sé. Jake Bugg è bravo, ma
forse vive in un mondo diverso da quello di Noel?
"Be’, ci sta crescendo con questa cosa. È
completamente immerso nella macchina, capisci? Gente come me e altri artisti
degli anni ’90 abbiamo dovuto attraversare la transizione. Quindi è stato difficile.
Oggi le giovani band sono inserite nella macchina, quindi non conoscono nulla
di diverso".

"Dici che nessuno diventa ricco con la sola musica ormai? È
vero. Fidatevi quando vi dico che i giorni dei Led Zeppelin e di David Bowie e
del fottuto Marc Bolan e di tutti quelli lì sono spariti per sempre. Quelle
rock star appariscenti che volavano di qua e di là con i fottuti jet. Non ci
saranno altri Rolling Stones, non ci sarà un altro David Bowie, questo è
sicuro. Perché l’industria non lo vuole. Non vogliono un tizio come David Bowie
che assassinava completamente Ziggy Stardust per andare a diventare qualcos’altro.
Lo vorrebbero Ziggy Stardust per il resto della sua fottuta vita, capisci? Ma
all’industria musicale ben le sta, perché all’inizio sono stati loro che hanno
cambiato troppo la musica. Quindi i giovani hanno progressivamente richiesto il
prezzo che loro stessi ritenevano giusto. E
alla fine adesso la musica la prendono gratis. Quindi all’industria discografica
ben le sta".
oasisnotizie - Fonte Oasis' Noel Gallagher on Fox News, David Bowie, and the importance of being idle
Vedi anche Noel Gallagher: "Tutti i mali del mondo sono iniziati con la nascita di Internet"
oasisnotizie - Fonte Oasis' Noel Gallagher on Fox News, David Bowie, and the importance of being idle
Vedi anche Noel Gallagher: "Tutti i mali del mondo sono iniziati con la nascita di Internet"
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Nessun commento:
Posta un commento