giovedì 31 marzo 2011

Intervista a Gem e Andy per una televisione belga

Intervista per una televisione belga registrata in occasione della data di Bruxelles del tour dei Beady Eye, lo scorso 22 marzo. Sottotitoli by frjdoasis3 YouTube channel.



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Liam Gallagher: "I musicisti senza ambizione sono come vacanzieri con la crema solare"

Liam Gallagher vuole che i Beady Eye diventino grandiosi in tutto il mondo. E, quando lo dice, neanche stavolta l'ex frontman degli Oasis rinuncia a qualche stilettata contro le band che non hanno ambizione.

"Sono come la gente che va in vacanza e si mette la crema solare. Vuoi o no l'abbronzatura? Coglione! Vai a farti una vacanza eccezionale in una località torrida e torni bianco più del bianco. Noi siamo fatti per suonare arroganti a causa dei perditempo come quelli".

Andy Bell, che nella band di Liam suona la chitarra, condivide le aspettative diel collega: "Tutte le band nel profondo del cuore vogliono riuscire a fare come i Beatles. Strokes, Elbow, tutte. Se metti tutte le band sedute in una stanza e dici: 'Volete diventare grandi quanto i Beatles?', direbbero tutte di sì".

oasisnotizie - via musicrooms

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Miley Cirus è fan degli Oasis

Miley Cyrus si ispira agli Oasis per il suo nuovo tour mondiale.

La cantante/attrice, nota principalmente per aver interpretato Hannah Montana nell'omonima serie Disney, è in tour in Sudamerica con il Gypsy Heart World Tour e porta con sé un pezzo di Oasis.

"Ho visto gli Oasis un po' di tempo fa e mi è piaciuto davvero molto come continuavano a fare richieste per tenere coinvolto il pubblico", spiega la 18enne. "Se vuoi vedere qualcuno ballare attorno a te puoi vederlo in DVD, ma voglio che questa cosa coinvolga tutti, compreso il pubblico, quindi sto cercando di fare qualcosa di veramente simile perché so che è questo quello che vorrei vedere".

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Ascolta l'audio dei Beady Eye al Teenage Cancer Trust su Absolute Radio

Registrazione audio professionale trasmessa ieri da Absolute Radio. Oggi si replica dalle 20 alle 21 italiane. Per sintonizzarti clicca qui.





Video by youtube.com/frjdoasis3

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Dodici curiosità su Liam Gallagher

Siamo abituati a vedere Liam Gallagher sparlare un po’ di tutti (soprattutto del fratello Noel), ma per una volta è lui al centro del mirino: godetevi questi 12 fatti curiosi sul cantante dei Beady Eye raccolti da NME:

1. Liam sostiene di aver cominciato a interessarsi di musica dopo una sorta di “esperienza fuori dal corpo” nella quale avrebbe visto il fantasma di John Lennon

2. Noel ha lasciato scegliere a Liam se cantare Wonderwall o Don’t Look Back in Anger. Chissà come sarebbe cambiata la carriera degli Oasis se avesse fatto una scelta diversa?

3. Liam crede negli alieni: «Certo, ma non mi spaventano. Sono furbo come loro»

4. Nel periodo pre-Definitely Maybe Liam aveva scritto a quattro mani con Bonhead la canzone Take Me. Noel la voleva registrare e inserirla nell’album di debutto, ma Liam ha rifiutato

5. I suoi film preferiti sono Quadrophenia, Trainspotting, Seven e Scarface

6. Sulla dieta ha detto: «Mangia di meno, muoviti di più e non bere birra. È proprio molto semplice. Ma personalmente adoro torte e patatine, quindi è molto difficile»

7. Nel brano Go Let It Out Liam suona la chitarra acustica e Noel il basso

8. Quando gli è stato chiesto quali fossero le dieci cose che odia di più al mondo, ha risposto: «Il Manchester United. Odio il Manchester United 10 volte.»

9. Liam è un fanatico dello jogging, che però preferisce chiamare “corsa”: «Non jogging, amico: corsa! Mi alzi presto, mi metto un paio di scarpe ed eccomi che vado! Bellissimo!»

10. Liam ha spiegato che canta con le braccia dietro la schiena perché in quella posizione riesce ad avere una voce più potente

11. Ha una Mini e un Range Rover sebbene non abbia la patente e non abbia mai preso lezioni di guida

12. I suoi secondo e terzo nome sono John e Paul
Non c’è che dire: uno di quei personaggi che comunemente si definiscono “eccentrici”. Per usare un eufemismo.

(soundsblog.it)


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mercoledì 30 marzo 2011

Segui i Beady Eye domenica al Japan Disaster Benefit Gig

Segui il Japan Disaster Benefit Gig alla O2 Academy Brixton con Xfm Radio. Al concerto benefico di domenica 3 aprile 2011, che raccoglierà fondi per le vittime del terribile terremoto in Giappone, ci saranno Beady Eye, Paul Weller and Primal Scream. Allo show prenderanno parte anche Graham Coxon, Richard Ashcroft e i Coral.

Xfm Radio trasmetterà il concerto, già sold-out, collegandosi con il backstage già dalle 19 italiane.

Per fare una donazione al Japan Disaster Fund clicca qui.

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Liam Gallagher: "La mia voce era una merda per colpa di Noel"

Liam Gallagher ha ammesso che la sua voce durante l'ultimo tour degli Oasis era spaventosa e ne spiega il motivo: le cuffie che doveva indossare per coprire il volume alto della chitarra del fratello. Ancora una volta, quindi, la colpa ricadrebbe su Noel.

Il frontman dei Beady Eye aveva ricevuto non poche critiche nel 2009 per la voce sfoderata verso la fine del tour di Dig Out Your Soul. Oggi Liam, tornato in grande forma, ammette che negli ultimi anni le sue performance vocali "sono state merdose", ma "era colpa di Noel", spiega Liam, dal momento che il volume della sua chitarra era troppo alto e lo costringeva a indossare le cuffie.

Liam ha detto: "Hanno fatto bene a darmi addosso, cazzo! Non sapevo di suonare così di merda, ma ora ti spiego perché, va bene? Usavo delle cuffie che mi isolavano dal resto della band. Dovevo fare così perché our kid (Noel, ndr) aveva il volume dell'amplificatore delal chitarra sparato a 900, così fottutamente alto!".

oasisnotizie - via contactmusic.com


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I Beady Eye svelano la nascita di The Roller e il nome del brano iniziale dei loro live

I Beady Eye hanno rivelato alcuni retroscena relativi al primo singolo di Different Gear, Still Speeding, il loro disco d'esordio, e fatto un'altra rivelazione sul brano iniziale dei loro concerti.

Parlando con la rivista NME, nelle edicole del Regno Unito da oggi, Liam Gallagher, Andy Bell e Gem Archer hanno raccontato com'è nata The Roller, il primo singolo. Il brano è stato scritto nel 2001 e all'epoca fu definito da Noel Gallagher "un fottuto singolo da numero uno".

Poi la band ha svelato anche qual è il pezzo che accompagna il gruppo sul palco all'inizio dei concerti. Si tratta di una canzone strumentale, Yellow Tail, scritta da Archer e completata durante le prove per il tour.

"Io ed Andy la stavamo ancora ultimando durante le ultime prove a Brixton, il giorno prima del primo concerto a Glasgow".

oasisnotizie - via nme.com

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Liam Gallagher in copertina: "I Beady Eye vogliono diventare grandi quanto i Beatles"


Liam Gallagher vuole che i Beady Eye abbiano più successo nientemeno che dei Beatles.

Alla rivista NME, che nella copertina di questa settimana ha una foto di Liam avvolto nel tricolore italiano, il cantante ha detto: "Voglio essere grande quanto i Beatles. Fottutamente grande quanto gli Oasis, amico, sai cosa intendo?".

"Voglio essere più grande dei Beatles. È per quello che siamo qui, che poi ci riusciamo o no - probabilmente no - che cosa importa?".

"Cazzo, il gioco si chiama così. Sì, vogliamo vendere un casino di dischi, suonare negli stadi e ispirare un casino di ragazzi in tutto il fottuto universo. Sostanzialmente è questo che voglio fare ... ma non solo".

Liam si è poi scagliato contro gli Strokes e gli Elbow, punzecchiando Julian Casablancas perché "si comporta come se per lui stare in una band sia un lavoro di routine", definendo "uno schifo" la copertina del nuovo album degli Strokes e dicendo che Elbow (che vuol dire Gomito) "un nome di merda per una band: è come chiamarsi I Menti o Le Ginocchia o qualcosa del genere".

oasisnotizie - via nme.com


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La cugina di Liam e Noel Gallagher vince l'X Factor irlandese a Manchester

Rebecca Sweeney, 21enne del Levenshulme, ha vinto dieci giorni fa l'edizione irlandese di X Factor. La competizione si è svolta al The Farmer's Arms, pub di Burnage, luogo natale degli Oasis, nell'ambito della 16 giorni del Manchester Irish Festival.

La ragazza, barista, è cugina di Noel e Liam Gallagher e spera che il suo successo possa invogliare il cugino Liam a cantare con lei al festival del prossimo anno. Si è esibita all'Oasis Lounge del pub, dove sono esposte alcune memorabilia donate da star della musica.

Sono stati proprio i Beady Eye, con due esibizioni allo O2 Apollo, ad aprire il festival che si tiene a Manchester. Il Manchester Irish Festival è stato ideato dal portiere del Manchester City Shay Given e ha visto oltre 200 eventi in 56 luoghi diversi, con 25.000 visitatori accorsi fino a domenica. L'evento ha superato così per affluenza di pubblico il New York irish Festival.

oasisnotizie - via BBC

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I Beady Eye suoneranno alla London Somerset House a luglio

I Beady Eye comunicano che faranno da headliner alla London Somerset House, all'aperto, il 12 luglio 2011. I biglietti saranno disponibili per l'acquisto da venerdì 1° aprile 2011 e i fan dei Beady Eye potranno comprarli in prevendita in anteprima dalle 9 (ora UK) di oggi mercoledì 30 marzo. Per ricevere la password per la prevendita ai fan bisogna essere collegati alla pagina Facebook ufficiale dei Beady Eye dalle 8.45 di mercoledì 30 marzo. I biglietti saranno regolarmente in vendita dal 1° aprile dalle 9 (ora UK) sul sito Ticketmaster.

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L'inquilina di Noel Gallagher non paga l'affitto

Noel Gallagher ha problemi con una inquilina della sua casa situata a Düsseldorf, in Germania.

La donna, che ha affittato l'abitazione dell'ex leader degli Oasis, non paga l'affitto da diversi mesi. Due settimane fa un tribunale l'aveva condannata al pagamento di 9.000 euro, ma la donna non si era presentata in tribunale, mentre era presente l'avvocato di Noel.

Gallagher chiede altri 2.500 euro. Il tribunale tornerà a studiare il caso l'11 aprile.

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martedì 29 marzo 2011

Video: i Beady Eye prima dell'esibizione a Top of the Pops

La puntata è stata registrata ieri a Milano, sarà trasmessa il 2 aprile su Rai Due.



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Liam Gallagher e i Beady Eye a Radio 105 Friends govedì 31 marzo alle 11.00


Il turbolento Liam Gallagher e i suoi compagni nella nuova avventura Beady Eye saranno in onda con Tony & Ross giovedì 31 marzo 2011 alle ore 11 per raccontarci i segreti dell’album di debutto Different Gear, Still Speeding e la loro attesissima partecipazione live all’Heineken Jammin' Festival 2011, a Venezia.

I Beady Eye erano stati ospiti di Radio 105 anche a febbraio.

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"Adesso chiamateci Beady Eye". Gli Oasis ripartono senza Noel.

LA BAND

Il gruppo rifondato dopo il litigio dei due Gallagher fa tappa a Milano per il tour europeo. Stesse sonorità, ma nessun rimpianto per il passato: "Eravamo forti, ma quella storia è finita". E Liam racconta: "Con mio fratello non ci vediamo più, ma so che non durerà per sempre. Purtroppo".

di Luigi Bolognini

MILANO - Come sono bravi questi Beady Eye, sembrano gli Oasis: stessa musica aperta, positiva e ottimista, ariose schitarrate senza cupezze, nel più puro stile brit pop, il genere con cui band come appunto Oasis, Travis, Coldplay, Verve, Blur hanno segnato un'epoca da metà anni Novanta. Ma se i Beady Eye sembrano gli Oasis è perché sono gli Oasis. Però depurati della scoria radioattiva, ovvero Noel Gallagher, che ha abbandonato il gruppo in un tempestoso pre-concerto a Parigi, nell'agosto 2009. Dopo aver probabilmente festeggiato, i quattro superstiti (il fratello-coltello Liam, Gem Archer alla chitarra, Andy Bell al basso e Chris Sharrock alla batteria) non ci hanno pensato troppo: hanno cambiato nome e continuato a fare musica. Il loro primo disco "Different gear, still speeding" (ovvero, diversa marcia ma sempre veloci) è uscito da poco, ora sono già in giro per l'Europa con un tour che ha toccato Milano nei giorni scorsi e tornerà in Italia il 9 luglio per l'Heineken Jammin' Festival di Venezia.

Partiamo dal nome, che significa?

"Letteralmente 'occhi a spillo', cioè un invito a stare attenti, a guardarsi intorno cauti. In realtà l'abbiamo scelto perché ci piaceva il suono e quando lo abbiamo immaginato su poster e copertine di dischi ci pareva che stesse bene. L'importante era cambiare. Gli Oasis sono stati una gran cosa, ma sono finiti. Non facciamo neanche le loro canzoni ai concerti, solo le nostre".

E i fan come prendono il fatto di non ascoltare "Champagne supernova", "Don't look back in anger" e le altre canzoni che hanno reso celebri gli Oasis?

"Benissimo. Perché le canzoni dei Beady eye sono appena uscite, quindi sono curiosi di ascoltarle dal vivo, per molti sono nuove, quindi le vecchie il pubblico neppure ce le chiede. Gli piacciono molto, a quanto pare, ma quelle del prossimo disco saranno ancora meglio: queste sono ancora molto Oasis, d'altronde molte sono state composte in quel periodo".

Gli Oasis si sono sciolti nell'agosto 2009, il vostro tour è iniziato adesso. Vi è mancato il palco?

"Sì e no. In effetti Noel se n'è andato quando stava finendo un tour dopo il quale saremmo stati in pausa dai concerti per cinque anni. Quindi in realtà l'astinenza è durata molto meno del previsto".

Liam, sappiamo che non ama domande su suo fratello. Però dobbiamo chiederle cosa sia successo davvero tra di voi.

"Niente di particolare, davvero. Una discussione banalissima su neppure ricordo cosa. Ma è stata l'ultima, la corda era quasi spezzata e quello è stato lo strattone finale. Doveva succedere, visti i rapporti tra noi, è successo. Meglio così. Non ci sopportavamo, parlavamo solo sul palco e in sala incisione, poi ognuno andava per la propria strada. Non ci siamo più cercati. Ma so che non potrà continuare così in eterno e prima o poi ci parleremo di nuovo, purtroppo".

Nel disco c'è una canzone "Four letter word", che parla di qualcuno che se ne va, di scelte di orgoglio. E guarda caso Noel è una parola di quattro lettere, come dice il titolo.

"Già, un bel caso. Ma ci sono tante parole che hanno quattro lettere. Anche love. E in inglese "four letter word" è un modo per indicare una parolaccia senza dirlo. Probabilmente anche voi in italiano avrete una parolaccia di quattro lettere, e anche in altre lingue è così. Insomma, pensate quello che volete".

Liam, lei è di Manchester ed è tifoso del City. Contento della squadra? E di Balotelli?

"Sì, contento. Mi sembra che stiamo facendo un bel campionato. Se riusciamo a entrare in Champions League sarà anche meglio, ma abbiamo fatto vedere un bel calcio. Balotelli mi piace molto, anche se è criticatissimo. Se riuscirà a mettere la testa a posto diventerà uno dei più grandi in circolazione".

Se.

"Certo, se. Indubbiamente ha dei problemi, credo che non abbia avuto un'infanzia facile. Ma mi piace anche perché è un ragazzo del popolo, lo capisco".

Chiusura con la musica. Complessi e cantanti preferiti dell'ultimo mezzo secolo?

"Beatles. Rolling Stones. Stone Roses. Who. Ah, e i Beady Eye".

La Repubblica
29 marzo 2011


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Liam Gallagher: "Basta whisky. Gli Oasis? Finiti per una lite qualsiasi"

Non c’è che dire: Liam Gallagher è un tipo rock. Ma rock sul serio. Tanti lo hanno adorato quando i suoi Oasis sono esplosi lanciando il britpop (ma che pop scusate??). Adesso però lo snobbano solo perché è ricco e famoso, si gode la vita e forse dice ancor più scemenze di quante ne dicesse agli esordi. Però è rock. Ieri l’ho incontrato negli uffici della Live Nation ed è stato molto più convincente di qualsiasi Pete Doherty, totalmente professionale, decisamente all’altezza. Qui di seguito pubblico il pezzo che ho scritto per il Giornale. Ma prima voglio dire che Different gear, still speeding, il disco dei Beady Eye il nuovo gruppo di Liam Gallagher, è un bel disco. Non innovativo. Non travolgente. Ma bello. E suonato con le palle.

Ma certo, in fondo se il mensile fighetto lo ha incoronato «miglior frontman di tutti i tempi» mica dipende solo dal cappellino da nostromo, così bello tutto blu con le striscette rosse, che Liam Gallagher indossa stamattina sopra una frangia di capelli stile saracinesca. E neppure dalla voce: secca e liscia, appena rauca. Dipende dall’attitudine: che è rock, ma proprio rock e basta, anche se «migliore», cari signori, è un po’ esagerato. Ha fondato gli Oasis e, tanto che vendevano settanta milioni di dischi a bordo del britpop, ha sfondato suo fratello Noel dopo aver litigato per quindici anni di seguito insultandosi a vicenda la mamma. Fine della band. Poi, per vendicarsi, gli ha fregato pure quasi tutti i musicisti e ora, grazie a un disco di rock grezzo come lui, porterà i suoi Beady Eye il 9 giugno all’Heineken Jammin Festival di Mestre, tutto bello, tutto perfetto non fosse che canterà appena prima dei Coldplay, non proprio i suoi pupilli: «Infatti non ho neanche ascoltato il loro nuovo album».

E dire, caro Liam, che hanno anche un suono diverso dal solito.

«Perché, hanno un suono?».

Capito. Il vostro invece com’è?

«Quello che si ascolta nel nostro primo album, Different gear, still speeding. Ruvido. Nel prossimo saremo più omogenei e meno inquinati dagli Oasis».

Vuol dire che lei e Noel non tornerete più a suonare insieme?

«Ma siamo matti?».

Due fratelli.

«Dal banalissimo litigio che ha sfasciato la band, nel 2009, non ci siamo più parlati. Ma, a dire il vero, ci parlavamo pochissimo anche prima, giusto il minimo indispensabile. Comunque il silenzio tra noi non sarà eterno, prima o poi torneremo a scambiarci due parole. Purtroppo».

L’alcol complicava le cose, vero?

«Un po’».

L’altra sera ha festeggiato allo Shed di Busto Arsizio.

«Ma non bevo da tre mesi. Niente».
Niente?

«Non ho tempo. Poi però, appena avrò meno lavoro…».

Occhio. Lei è di Manchester, tifoso storico del Manchester City e molti accostano le sue intemperanze a quelle di Mario Balotelli.

«Infatti mi piace molto».

E ti pareva.

«Le sue pazzie sono colpa dell’educazione e della sua famiglia. Se si calma, diventerà uno dei più grandi calciatori in circolazione. Vediamo».

Liam, il suo disco inizia con un brano che si intitola Four letter word. Si riferisce a Noel? O sottintende «Fuck»?

«Mah, il significato è diverso, in qualsiasi parte del mondo vada, ciascuno gli dà la propria traduzione».
Invece sul brano Beatles and Stones non ci dovrebbero essere dubbi sul significato. Sembra quasi un gioco, un piccolo omaggio alle due band.

«Io non gioco quando scrivo musica».

Vabbé, si fa per dire. Però il giro di chitarra ricorda molto gli Who.

«Allora diciamo che è un omaggio agli Who».

Beady Eye però sembra un nome preso da un fumetto.

«Ma no, stavamo cercando un nome che risaltasse bene sui giornali e questo era maledettamente perfetto. In poche parole, vuol dire “stai in campana”, “stai in guardia”. Più o meno quello che dobbiamo fare noi che siamo all’inizio di una nuova avventura».

Va bene tutto. Ma tanto il pubblico continuerà a chiederle i classici degli Oasis.

«Invece no. Finora abbiamo suonato tredici concerti e la gente era troppo curiosa di ascoltare i nuovi brani per richiedere quelli vecchi».

Però ha pubblicato solo un disco e le canzoni sono troppo poche per riempire un intero concerto.

«Faremo anche una cover, Sons of the stage, di una grande band di Manchester, i World of twist».

A proposito di band: gli Strokes?

«Orribile la copertina del nuovo cd».

I Vaccines?

«Molto meglio. Belle melodie e grande emozione».

Alla fine, caro Liam, l’hanno paragonata a John Lennon, lei si veste spesso come fosse ad Abbey Road e tanti la accusano di copiare i Beatles senza pudore. Ma sono davvero i suoi preferiti?

«Beh certo. Però i Kinks, scusi, dove li mette?».

Paolo Giordano
ilgiornale.it


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Liam Gallagher: "Twitter è spazzatura"

Twitter è "spazzatura". Lo ha dichiarato Liam Gallagher. Il frontman dei Beady Eye non è un grande fan del servizio di micro-blogging, anche se la sua pagina Twitter, Twitter.com/liamgallagher, conta oltre 200.000 followers.

"Tweetto soltanto quando qualcuno riporta le cose in modo sbagliato, sai cosa intendo? Lo uso in quel modo", ha detto Liam ad Absolute Radio.

He added: "Se qualcuno sta imboccando la strada sbagliata io li riporto nella direzione giusta, ma oltre a quello non sono preso dal twittare, è spazzatura".

In genere Liam usa la sua pagina Twitter per promuovere la Pretty Green, anche se a dicembre la usò per fare gli auguri di Natale anche al fratello Noel. Ad oggi resta quello il suo ultimo post.

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Confermata la presenza dei Beady Eye all'Heineken Jammin' Festival 2011

Beady Eye Live @ Heineken Jammin' Festival 2011: dopo l'annuncio e la smentita di ieri, la band capitanata da Liam Gallagher è stata confermata. I BEADY EYE suoneranno sul palco del Parco San Giuliano il 9 giugno, insieme a Coldplay e molti altri.

Fonte: livenation

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lunedì 28 marzo 2011

Beady Eye - RAK Them Out con sottotitoli in italiano

RAK Them Out, dal DVD di Different Gear, Still Speeding. Sottotitoli by frjdoasis3 YouTube channel.



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Smentita la partecipazione dei Beady Eye all'Heineken Jammin' Festival

Gli organizzatori dell'Heineken Jammin' Festival hanno smentito ufficialmente quanto emerso oggi sul sito dei Beady Eye (e riferito da Rockol) circa la partecipazione, alla prossima edizione della tre giorni musicale, della band di Liam Gallagher, dei Muse e dei Red Hot Chili Peppers: l'ufficio stampa che cura la comunicazione dell'evento, Goigest, ad oggi, ha "confermato solo gli headliner annunciati lo scorso 11 febbraio, ovvero i Coldplay (il 9 giugno), i Negramaro (il 10) e Vasco Rossi (l'11)". Stando a quanto dichiarato ufficialmente, ad oggi non sarebbe confermata neppure la presenza nel bill della manifestazione degli stessi Beady Eye, che pure - nel momento in cui stiamo scrivendo - continuano ad annunciare la loro partecipazione al festival per la giornata del 9 giugno.

(rockol.it)

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Alan McGee: "Ho scoperto gli Oasis andando dietro alla mia fiamma"

Il modo migliore per scoprire nuove band? Andare dietro alle donne. Lo spiega Alan McGee, che nel maggio 1993 scoprì gli Oasis, i Primal Scream e, in tempi più recenti, i Libertines.

La sua scoperta più importante, quella degli Oasis, McGee la deve però ad una donna.

Il fondatore delal Creation Records entrò al King Tut's Wah Wah Hut di Glasgow nel maggio 1993 con animo da innamorato. Lì, infatti, attendeva una modella che aveva conosciuto tramite sua sorella, quando si imbatté in un gruppo di giovani di Manchester che sul palco di fronte a lui davano fuoco agli strumenti, tanta era la carica e l'energia che trasmettevano.

"Non ero alla ricerca degli Oasis. In realtà andavo dietro ad una modella all'epoca, ma non posso dire chi perché era amica di mia sorella. Alla fine la ragazza non si è presentata, ma io e mia sorella siamo rimasti a guardare questa band, che poi è diventata gli Oasis. Quindi ecco perché in realtà ero lì".

"La maggior parte delle migliori band che ho ingaggiato l'ho fatto andando dietro a donne. La cosa aiuta, perché le ragazze di solito sanno qual è la musica buona".

Ormai ritiratosi dall'industria musicale, l'uomo che ha scoperto alcune delle band più grandi del Regno Unito sta lavorando attualmente ad un film che documenta i giorni della Creation Records. Il documentario si intitola, giustamente, Upside Down, e racconta la storia che c'è dietro uno dei movimenti musicali più grandi e più caotici del Regno Unito, il Britpop, e come questo movimento avrebbe cambiato i gusti musicali del paese negli anni a venire.

Sebbene McGee ammetta che i giorni dei Beatles e degli Oasis sono lontani, confida ancora che la sua città possa produrre alcuni grandi artisti musicali, anche senza il suo leggendario fiuto per i talenti.

"Mi piacciono le nuove band scozzesi, mi piacciono i Glasvegas ovviamente e mi piace Pete Macloud. Ci sono tre città davvero importanti per la musica del Regno Unito. La città più importante è Manchester, ma anche Liverpool e Glasgow sono importanti. Credo sia dovuto al fatto che queste città sono tutte centri culturali per gente irlandese e per via della loro celticità, la cosa funziona".

Clicca qui per vedere l'intervista ad Alan McGee in onda su Scottish Television.

oasisnotizie - via stv.tv/music

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Ufficiale: i Beady Eye saranno all'Heineken Jammin' festival

Dopo un mese di voci non confermate è arrivata pochi minuti fa l'ufficialità: i Beady Eye saranno all'Heineken Jammin' Festival il 9 giugno 2011. La band si esibirà al Parco San Giuliano di Mestre nella giornata in cui sul palco saliranno i Coldplay.

Tempo fa gli organizzatori in seconda del festival avevano preso le distanze da notizie che "stanno girando febbrilmente sui principali social network". Alla fine di febbraio, infatti, Cesare Cremonini aveva annunciato sul suo Twitter che avrebbe partecipato anche lui al festival di musica più importante in Italia. La notizia non avrebbe destato molto scalpore se in un twit successivo Cremonini non avesse dato per certo che nella giornata dei Coldplay sarebbero stati presenti anche i Beady Eye, la band nata dalle ceneri degli Oasis dopo l'allontanamento di Noel Gallagher.

Nella tarda mattinata di oggi è arrivata la conferma di Livenation tramite un post sulla pagina Facebook Livenation Italia.

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domenica 27 marzo 2011

Liam Gallagher: "La musica dei Beady Eye è per chiunque"

Liam Gallagher vuole attirare nuovi fan con le esibizioni ai festival estivi.

"Il nome del gioco è questo: ottenere nuovi fottuti fan. Voglio dire, ovviamente tutti i fan degli Oasis sono saltati a bordo e sono stati coinvolti da tutto e a loro è piaciuto. Ma la musica è lì per chiunque. I Beady Eye sono per chiunque", ha spiegato Liam alla rivista NME, quasi rifacendosi al titolo della sua canzone For Anyone. La band post-Oasis sarà al Reading and Leeds Festival in entrambe le città e anche all'Isle of Wight Festival.

"Speriamo", ha aggiunto Liam, "che ci sia gente dai Beady Eye riceva un pochino di più di quanto ha ricevuto dagli Oasis. Non c'è giorno che passi se non vuoi alzarti e significare qualche fottuta cosa per la gente".

oasisnotizie - via BANG Media International


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Stasera i Beady Eye a Varese e domani a Milano per Top of the Pops

Questa sera i Beady Eye saranno a cena nel ristorante della discoteca Shed di Busto Arsizio (Varese). La nuova band di Liam Gallagher festeggerà così la fine della prima parte del tour europeo, che riprenderà tra alcuni giorni ancora nel Regno Unito.

I Beady Eye registreranno domani a Milano la puntata di Top of the Pops che dovrebbe andare in onda sabato 2 aprile su Rai Due.

thanks to Gabriele and prealpina.it

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sabato 26 marzo 2011

Videointervista ai Beady Eye dietro le quinte del Teenage Cancer Trust

I Beady Eye e Miles Kane intervistati dietro le quinte del palco della Royal Albert Hall di Londra.



Sottotitoli by frjdoasis3 YouTube channel

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Andy Bell: "Ecco i brani colonna sonora della mia vita"


Primo singolo/album comprato?

Blondie - Parallel Lines, 1980, comprato in vacanza ad Exeter, Devon

Prima band vista dal vivo?

Siousxie and the Banshees, Oxford Apollo, 1984

Quale musica/musicista ha avuto maggiore influenza su di te quando eri adolescente?

John Lennon e i Beatles in generale

In un film sulla tua vita quale sarebbe la colonna sonora?

Midnight Cowboy Theme (John Barry)

Quale musica ti ispira?

The Who - Anyway anyhow anywhere

C'è una canzone o un brano che ti dà sollievo?

Townes Van Zandt - If I needed you

Quale canzone non fallisce mai quando si tratta di tirarti su di morale?

Dusty Springfield - Just a little lovin'

Da adolescente quali band volevi diventare e perché?

Gli Smiths e poi gli Stone Roses. Imparavo a suonare la chitarra, quindi ammiravo Johnny Marr e poi John Squire e pensavo che avessero un look figo e suonassero figo.

Hai una copertina di album preferita?

Primal Scream - Screamadelica

C'è una canzone o un album che per te rappresenta l'"angoscia esistenziale adolescenziale"?

The Smiths - How soon is now?

Fonte: teenagecancertrust.org

Vedi anche:

PARTE 1 - BEADY EYE Intervista ad Andy Bell e Chris Sharrock


PARTE 2 - BEADY EYE Intervista ad Andy Bell e Chris Sharrock

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Liam e Noel in una foto su Sportweek di oggi

Su Sportweek di questa settimana, in edicola da oggi, c'è una foto di Del Piero con Liam e Noel scattata nel maggio 2005 pubblicata sei anni fa sulla copertina della rivista. La foto apre un articolo dal titolo "Il calcio vota rock", che parla di un sondaggio condotto dalla Gazzetta dello Sport sui cantanti preferiti dai calciatori della Serie A.

Nella pagina seguente c'è scritto:

Poi c'è uno come Ale Del Piero, che nel suo giro di amicizie ha anche artisti del calibro di Robbie Williams e Liam Gallagher. L'ex leader degli Oasis ha anche regalato allo juventino uno dei Dischi d'oro del gruppo di Manchester: «Del Piero non è solo un amico: è una meraviglia del football».

clicca per ingrandire


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Liam pizzica Noel anche dal palco del Teenage Cancer Trust

Liam ha punzecchiato Noel anche dal palco del Teenage Cancer Trust, dove si è esibito ieri con i Beady Eye (leggi anche qui). "Stavamo per sederci a cantare la canzone successiva, ma pare che uno che ha suonato qui l'anno scorso abbia rubato tutti gli sgabelli. Pare che ne abbia una piccola collezione", ha detto Liam riferendosi al fratello.

Più tardi ha detto: "Dov'è Noel quando hai bisogno di lui, eh?".

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I Beady Eye suonano anche Wigwam al Teenage Cancer Trust

I Beady Eye hanno suonato per la prima volta dal vivo Wigwam durante l'esibizione sul palco del Teenage Cancer Trust (video seguente), ieri sera alla Royal Albert Hall di Londra. Il gruppo l'ha suonata prima della traccia di chiusura, Sons of the Stage.

La band è stata presentata da Roger Daltrey (ultima foto sotto) degli Who. Liam si è presentato alla folla dicendo: "Questo non è un fottuto concerto di Noel Gallagher", scherzando sull'esibizione di Noel e Gem, risalente ad un anno fa esatto (era il 25 marzo 2010). Nel corso della serata Liam è stato oggetto di un lancio di vischio da parte di alcuni disturbatori. Il cantante ha replicato: "Se venite ad un concerto rock'n'roll portate qualcosa di meglio da lanciare rispetto al vischio".









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Per i Beady Eye due nuove date in Francia e Giappone

I Beady Eye aggiungono due nuove date al loro tour estivo. La band sarà al Festival Papillons de Nuit di Saint Lô, nel nord-est della Francia, l'11 giugno 2011 e al Summer Sonic Festival di Tokyo ed Osaka, in Giappone, nel weekend del 13 e 14 agosto.

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venerdì 25 marzo 2011

Videointervista tradotta a Andy Bell e Chris Sharrock

Intervista ad Andy Bell e Chris Sharrock, evento piuttosto raro. I due parlano un po' di tutto. Sottotitoli in italiano by frjdoasis3 channel.





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Oggi nella storia degli Oasis

Noel Gallagher il 25 e il 26 marzo 2010 nel set acustico presentato sul palco del Teenage Cancer Trust, dove stasera ci saranno i Beady Eye.



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I Beady Eye stasera suonano per il Teenage Cancer Trust


I Beady Eye farranno da headliner stasera al concerto organizzato dal Teenage Cancer Trust alla Royal Albert Hall di Londra.

Il Teenage Cancer Trust è un'associazione benefica che raccoglie fondi per la cura del cancro giovanile. Per saperne di più visita il suo sito ufficiale.

I componenti dei Beady Eye hanno sempre sostenuto la causa del Teenage Cancer Trust. Già quando militavano negli Oasis, Liam, Gem ed Andy si sono esibiti dal vivo per l'associazione nel 2002 e Liam e Gem sono stati ospiti dell'evento più volte nell'ultimo decennio.

Anche la Pretty Green, la linea di abbigliamento di Liam, partecipa all'evento: in partnership con il Teenage Cancer Trust la PG ha creato una T-shirt in edizione limitata. Ogni maglietta costa 45 sterline, 20 delle quali saranno donate in beneficenza alla fondazione. Per maggiori informazioni clicca qui.

L'esibizione dei Beady Eye di stasera seguirà di un anno quella di Noel Gallagher, che iòl 25 e il 26 marzo 2010 aveva deliziato gli spettatori della Royal Albert Hall.

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giovedì 24 marzo 2011

Noel Gallagher lavora al suo album solista a Los Angeles

Noel Gallagher sta registrando il suo disco solista a Los Angeles. Lo sostiene Josh Franceschi, cantante della rock band inglese You Me At Six. La scorsa notte infatti l'artista leader del quintetto proveniente dal Surrey, che si trova nella città americana insieme ai suoi compagni per lavorare al terzo album, ha scritto queste parole sulla sua pagina Twitter: "Mentre lavoriamo in studio sento Noel degli Oasis che spara le sue nuove canzoni a tutto volume dallo studio di fianco al nostro. Davvero un matto".

Una dichiarazione che in realtà contrasta con quella dello stesso Noel Gallagher, che all'inizio di febbraio aveva detto di non avere piani precisi riguardo alla sua nuova raccolta di inediti. "Non sto registrando roba nuova, per ora. Il disco uscirà quando sarà completo. Beh, non ho neppure cominciato, quindi non lo so", aveva dichiarato il musicista di Manchester ai microfoni della radio Talksport. Ad onor del vero però Josh Franceschi non è il primo a contraddire le dichiarazioni del maggiore dei Gallagher. Già Miles Kane infatti, ex-leader dei Rascals, lo scorso novembre ha confessato di aver suonato la chitarra su alcuni brani del disco solista di Noel.

(rockol.it)

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mercoledì 23 marzo 2011

Liam Gallagher: "Gli Strokes non ci fanno paura per un cazzo"

Liam Gallagher e i suoi compagni di band non hanno paura della competizione che ci sarà quest'estate al Reading & Leeds Festivals, dove i Beady Eye non saranno headliner.

Gli headliner saranno Strokes, Muse, My Chemical Romance e Pulp.

Liam ha detto alla rivista NME: "Gli Strokes? Non ci hanno fatto paura per un cazzo quando li abbiamo sentiti per la prima volta. Non abbiamo fottutamente paura di loro neanche ora!".

Come si preparerà Liam a vivere le prime esibizioni dei Beady Eye ai festival? "Mi calerò di nuovo comodamente in questi cazzo di vestiti".

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Beady Eye dal vivo a Bruxelles, c'è anche Two of a Kind

Ieri sera i Beady Eye si sono esibiti all'Ancienne Belgique di Bruxelles. Chi è stato al concerto racconta di un Liam influenzato.

Qualche sera fa ad Amsterdam Liam si era servito anche di un gobbo elettronico perché non ricordava alla perfezione i testi delle canzoni (quest'ultimo particolare lo ha riferito una testata olandese - link).

Novità nella scaletta a Bruxelles: al posto di For Anyone è stata suonata Two of a Kind (primo dei video seguenti) e The Beat Goes On e Man of Misery sono state scambiate di posto nella scaletta.









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martedì 22 marzo 2011

Oasis, l'inizio della Storia (e della Gloria)

Il racconto del concerto di Dublino del 1994 dagli occhi di un fan italiano

Dublino, quasi mezzanotte del 3 settembre 1994, Tivoli Theatre: una band di cinque ragazzi di Manchester con fare arrogante di chi sa cosa vuole sale sul palco e i mille fortunati impazziscono, calici di birra e sigarette vengono scaraventati sulle teste della folla in delirio creando un clima da anni 70 che mi ricorda una scena del film THE DOORS di Oliver Stone.

Che c’è di strano? Stiamo parlando degli Oasis, una band che avrebbe suonato davanti a migliaia di persone a Knebworth solo 2 anni dopo, riempito Wembley, venduto milioni di dischi negli anni 90 e continuato fare buoni dischi e grandi tour fino all’agosto del 2009.

Il fatto strano è che al 3 settembre del 1994 gli Oasis avevano pubblicato il loro primo LP Definitely Maybe da appena tre giorni, e ben conosciuti ed ascoltati in radio erano solo i primi 3 gloriosi singoli Supersonic, Shakermaker e Live Forever (nei negozi in quei giorni) ma le date in Gran Bretagna di quel periodo e dei mesi precedenti erano andate quasi sempre sold out come lo sarebbero state le successive in Giappone sempre di quel settembre. I posti scelti per suonare ovviamente non erano di grande capienza ma il fatto di riempirli quasi sempre era testimonianza del fatto che la leggenda e la pazzia per il gruppo era già cominciata e non può non sorprendere pensare che questo accadesse praticamente prima della pubblicazione effettiva del loro primo album. Questo accadeva in anni in cui si vendevano milioni di copie e i tour servivano per promuovere i dischi (oggi si fanno dischi anche per promuovere tour…).

Ho la fortuna di essere là, al momento giusto e nel posto giusto e per questo devo ringraziare il mio caro amico Francesco che in un pomeriggio afoso di giugno mi invita a casa sua, mette sul piatto il 45 giri di Supersonic ricevuto in allegato alla rivista New Musical Express e alle prime note dice:”senti che sound, questi a differenza di tanti gruppi inglesi di questo periodo potranno suonare negli stadi”, mai pronostico sarebbe stato più azzeccato…..

Mi basta poi ascoltare il verso “Can I ride with you in your B.M.W ? You can sail with me in my yellow submarine” per farmi incuriosire e coinvolgere.

Io e Francesco avevano in programma qualche giorno in Irlanda tra fine agosto ed inizio settembre e non fu difficile convincermi a comprare i biglietti per lo show al Tivoli del 3 settembre.

C’era solo un ostacolo che mi lasciava un minimo di titubanza: quella stessa sera suonavano al Whelan’s, un pub di Dublino, gli An Emotional Fish, un gruppo che amavo e che stava intraprendendo la fase calante della loro relativamente breve carriera; un gruppo che per me ha avuto meno successo di quello che forse avrebbe potuto e dovuto avere, ma questa potrebbe essere un’altra storia…

Ci informiamo e sembra esserci la possibilità di assistere ad entrambi gli show perché quello al Whelan’s sarebbe iniziato verso le 10 mentre gli oasis sarebbero saliti sul palco intorno a mezzanotte, per non rischiare di perdere l’inizio del concerto usciamo dal Whelan’s (con qualche mia resistenza) mentre gli An Emotional Fish stanno suonando All I Am, l’ultimo pezzo, e saliamo con tasso alcolico abbastanza elevato su un taxi con direzione Tivoli Theatre. Arrivati al Tivoli con l’adrenalina e l’euforia da alcol in calo fatico a capire dove mi trovo, mi accorgo però del clima di festa che prelude ad un successo sicuro.

Si spengono le luci e salgono sul palco Liam e Noel Gallagher con il loro taglio di capelli che mi ricorda subito i Beatles e George Best accompagnati da quelli che più che rock stars sembrano compagni di bevute nei pub di Manchester: i mitici Paul “Bonehead”Arthurs (chitarra ritmica), Paul “Guigsy” McGuigan (basso) a Tony McCarroll (batteria).

Questi erano i primi Oasis quando tutto ebbe inizio, Tony fu allontanato da Noel qualche mese dopo per divergenze artistiche e personali e nel 1999 vinse una causa che gli fece di intascare 600 mila sterline a risarcimento del danno che non gli permise di partecipare ai primi fortunati album della Band; Bonehead e Guigsy lasciarono in buoni rapporti nel 1999 perché stufi dei tour e di quella vita per essere sostituiti da musicisti di altro spessore artistico come Andy Bell e Gem Archer.

Lo show si apre con Columbia, un pezzo incredibilmente bello che non sarebbe stato neppure un singolo e la gente impazzisce, suonano gran parte dello show a luci accese e ad un volume assordante che manda quasi in distorsione i suoni, ma questo non fa altro che aumentare il delirio generale.

Difficile a distanza di 17 anni cercare di ricordare e rivivere le sensazioni di quella notte e tentare una sorta di recensione anche perché come già scritto stavo assistendo allo show di un gruppo nuovo di cui conoscevo solo 3 canzoni, arrivavo da un altro concerto con non totale lucidità ed il volume e il casino non rendevano l’ascolto agevole. Sinceramente ammetto che ho riconosciuto dopo parecchie note la cover con cui chiudevano il concerto: I Am The Walrus, uno dei miei pezzi favoriti dei Beatles……

Quello che però è indimenticabile è il clima di festa che si respirava, la certezza che si stava ascoltando un gruppo che stava arrivando e sarebbe certamente arrivato a lasciare il segno nella storia della musica mondiale. Un gruppo con un sound che era quello che la gente aspettava e voleva in quegli anni. Un gruppo che sarebbe stato amato alla follia dai loro fans e odiato dal resto del mondo e mi permetto di affermare che nella musica e nell’arte in genere solo le cose grandi dividono in maniera così evidente.

In questo contesto si inserisce certamente il modo di porsi di Liam Gallagher sul palco, non appena inizia il concerto mi colpisce vedere un cantante immobile che canta leggermente piegato sul microfono e con le mani dietro la schiena; per chi lo odia un atteggiamento da coglione, per chi lo ama un simbolo della sfrontatezza della loro musica e credo per tutti una delle posture più iconografiche della musica dal 1994 ad oggi.

Tornando allo show di Dublino ricordo un siparietto curioso in cui proprio Liam nella pausa tra un brano ed un altro venne quasi alle mani con un ragazzo ubriaco in prima fila reo di essersi sporto troppo e avergli strappato la camicia da “fuckin’ 15 pounds” come disse al microfono. Il malcapitato si ruppe un dito nella mezza parapiglia ma intervistato qualche mese dopo su NME disse che quella era stata la serata più bella della su vita: questi erano gli Oasis!

Suonarono per circa un’ora scarsa questa scaletta:
COLUMBIA
SHAKERMAKER
FADE AWAY
DIGSY’S DINNER
LIVE FOREVER
ROCK ‘N’ ROLL STAR
UP IN THE SKY
SLIDE AWAY
CIGARETTES & ALCOHOL
SUPERSONIC
I AM THE WARLUS

Liam cantava divinamente come non avrebbe più fatto col passare degli anni, era la voce e la faccia giusta per quel gruppo in grado di esprimere alla perfezione le grandi composizioni del fratello, vero artista e boss della band nonché, a mio parere, grandissimo cantautore in grado di dare straordinaria musicalità ai testi a prescindere dai contenuti che lo stesso Noel ha definito molte volte come inesistenti. Versi come “Maybe I don’t really wanna know how your garden grows cos I just wanna fly” o “Because maybe you’re gonna be the one that saves me and after all you’re my wonderwall” non hanno raccontato di questioni sociali o parlato di rivoluzioni, ma sono comunque entrati nella testa di milioni di persone, non necessariamente hard core fans, specialmente in Gran Bretagna, dove i pezzi degli Oasis degli anni 90 sono “classici” a prescindere dai gusti e dalla competenza musicale.

Sono convinto che molti appassionati di musica sottovalutino la capacità compositiva e lo spessore aritistico di Noel perché distratti per anni dall’approccio decisamente poco simpatico e l’aspetto caratteriale del gruppo.

Gli Oasis tra il 1994 e 1997 sono stati senza dubbio la miglior band a livello mondiale; tutto ha funzionato perfettamente: l’immagine, il sound, la richiesta del pubblico e anche (perché no?) una grande operazione di marketing che per me non guasta mai (i più grandi gruppi della storia della musica hanno sempre avuto alle spalle grandi strateghi di economia musicale).

Li ho rivisti tante volte, ho avuto la fortuna di lavorare per loro in discografia, ma li sento come una band particolarmente “mia” proprio per il concerto di Dublino in cui pur capendoci poco o quanto meno non tutto, per quei 55 minuti ho avuto la felice sensazione di vivere l’inizio di una storia importante. Non avevo mai vissuto un feeling del genere e mai più mi sarebbe capitato, anche perché ci vuole un discreto culo.

Credo di poter dire che pochi altri gruppi in epoca recente siano stati in grado di identificare un movimento di costume e di modo di porsi nei confronti della musica da parte dei propri fans come hanno fatto gli Oasis. I fans degli Oasis sono diversi dai fans degli altri gruppi, hanno un concetto di appartenenza di identificazione con la band che non capita di vedere scrutando modi, mode e parole di appassionati di altre band.

In gioventù non mi è mai venuto in mente di tagliarmi i capelli come Liam, non sono mai andato ad un loro show vestendo una maglietta union jack o una t-shirt del Manchester City ma li ho sempre difesi (quando necessario) alla follia, ben sapendo di sopravvalutarli a volte per un principio di autosuggestione positiva che un appassionato di musica può e per me deve avere.
Gli Oasis non sono il mio gruppo/artista preferito ma certamente quello che amo di più.

Fonte: http://www.suburbs.it/site/2011/03/21/oasis-linizio-della-storia-e-della-gloria

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I Beady Eye in concerto per le vittime del terremoto in Giappone

Parteciperanno anche i Beady Eye al Japan Disaster Benefit a sostegno della British Red Cross Japan Tsunami Appeal.

La band si esibirà il 3 aprile 2011 alla Brixton O2 Academy per raccogliere fondi in favore delle vittime del terremoto in Giappone, che ha causato quasi 8.500 morti, migliaia di feriti e quasi 13.000 dispersi.

Sostengono la causa anche Richard Ashcroft, i Coral, Graham Coxon, i Primal Scream e Paul Weller.

I biglietti saranno in vendita da venerdì 25 marzo alle 9 ora locale. Non si potranno acquistare più di quattro tagliandi per persona.

Info e biglietti: Brixton O2 Academy box office 0844 477 2000 - www.gigsandtours.com - www.ticketweb.co.uk - www.ticketmaster.co.uk - 24 CC hotline 0844 811 0051

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Video dei Beady Eye live ad Amsterdam

Paradiso, Amsterdam, 21 marzo 2011.











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lunedì 21 marzo 2011

Millionare è il secondo singolo di Different Gear, Still Speeding

Come noto da alcuni giorni (lo aveva confermato la band in diretta su RTL 102.5), il secondo singolo dei Beady Eye è Millionaire e sarà pubblicato il 2 maggio 2011.

Si tratta della traccia 2 di Different Gear, Still Speeding, album entrato nelle classifiche musicali britanniche al terzo posto e certificato disco d'oro. L'album ha raggiunto anche la vetta delle chart giapponesi.

Millionaire, canzone che racconta una gita in auto in Spagna fatta dalla band qualche tempo fa, sarà disponibile in download digitale e come 45 giri con Man Of Misery come b-side. Attraverso lo store ufficiale della band sarà poi disponibile per l'acquisto un'edizione 45 giri limitata numerata insieme ad un collector box per custodire il vinile.

Nei negozi si troverà una versione 45 giri classica.

Il video di Millionaire è stato girato in Spagna alcuni giorni fa in occasione della venuta della band a Madrid per il concerto e comprende riprese del tour.

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Tre nuove date in USA e in UK per i Beady Eye

I Beady Eye annunciano due nuove date.

La nuova data in Nordamerica è il 25 giugno al Theater Of Living Art di Filadelfia. I biglietti saranno in vendita dal 25 marzo alle 12pm (ora locale) tramite il sito livenation.com, il box office del Theater Of Living Art e telefonicamente al numero 215.922.1011.

Ecco il quadro completo del tour nordamericano della band:

18th June - Chicago, The Metro
20th June - Toronto, Sound Academy
23rd June - New York, Webster Hall
25th June - Philadelphia, Theater Of Living Art

Inoltre i Beady Eye comunicano che saranno headliner al Reading & Leeds Festival, che si svolge dal 26 al 28 agosto 2011. I Beady Eye saranno il 26 agosto a Reading e il 27 a Leeds.

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Beady Eye a Milano, recensione e video di Liam con i fan

Era il 1995 quando gli Oasis suonarono per la prima volta a Milano, al 'fu' Rolling Stone di corso XXII Marzo. Ad aprire un gruppo italiano che avrebbe fatto strada, i Bluvertigo. Chi vi scrive era presente, seduto sulle gradinate per timore dell'eccessivo affollamento sotto il palco. I Gallaghers avevano appena cominciato a simulare qualche rissa mediatica, ma on stage non si poteva non notare la coesione e la voglia di emergere della coppia di fratelli, esemplificate da un'indimenticabile esecuzione di 'Acquiesce'.

Certamente, dal 1995 al 2011 di acqua sotto i ponti ne è passata, sia per il sottoscritto che per Liam Gallagher, che allora aveva 23 anni e ora ne ha 38, e che oggi esordisce nuovamente in Italia con la sua nuova band, che è anche un po' ciò che degli Oasis è rimasto: i Beady Eye. In verità, degli Oasis continuano a rimanere anche i fan che imperterriti affollano l'Alcatraz fino al sold out, coerenti nelle loro frangette e nelle loro magliette "Liam & Noel & Andy & Gem". Tre di loro sono anche stasera sul palco, uno non più, e sappiamo tutti chi è. In realtà non sembra rimpiangerlo più di tanto la folla presente, che comincia a intonare cori da stadio per il più giovane dei Gallagher ben prima che lo show inizi, aspetto di per sé indicativo di una evidente scelta di campo.

Liam sale sul palco avvolto nel tricolore, in omaggio al compleanno dell'Italia unita che cade proprio domani. "150 years? Well done!", afferma nel suo linguaggio al solito essenziale ma indubitabilmente efficace. Accanto a lui i fidi Gem Archer, alla sua sinistra, e Andy Bell, alla sua destra, tornato a suonare una chitarra. Dietro di loro un instancabile Chris Sharock alla batteria. Completano la line-up il tastierista Matt Jones, ex-Ultrasound, e il bassista Jeff Wootton. Una band nel complesso estremamente capace, che nel vocalist il proprio punto di forza e nel muro di chitarre la continuità con l'ingombrante passato. Gem e Andy sono impeccabili per stile e professionalità, e costituiscono una sorta di 'tutor' sonori per un Liam che canta molto bene e appare da subito estremamente concentrato quanto attento ai particolari, tanto da concordare spessissimo i livelli del suono con i fonici di palco. Ha i capelli lunghi tagliati a scodella come quando era ragazzino, una giubbotto firmato che deve tenere molto caldo ma che non toglie (come del resto la nostra bandiera legata sulle spalle) per tutta la durata dello show.

Due cose saltano subito all'occhio e all'orecchio: le canzoni dei Beady Eye sono buone, e riescono a reggere autonomamente il peso di un concerto. Questo grazie alla succitata bravura dei musicisti, che le rendono pressoché identiche alle loro versioni di studio, ma anche perché, bisogna dirlo, non hanno nulla da invidiare alle ultime cose prodotte dagli Oasis. Anzi, risultano più fresche, meno melense e ridondanti della più recente fase di scrittura di Noel, e hanno un piglio decisamente più rock, che dal vivo sicuramente aiuta. E vi è anche da dire che i fan, almeno quelli presenti qui stasera, sembrano aver già fatto proprio questo nuovo repertorio, tanto che il ritornello di 'For Anyone' viene persino intonato sopra la parte strumentale della stessa.

'Different Gear, Still Speeding' è eseguito quasi per intero, fatta eccezione che per 'Wigwam' (forse il pezzo meno riuscito del disco), sostituita da una buona B-side quale 'Man Of Misery' e dalla cover dei World Of Twist 'Sons Of The Stage', che rappresenta la totalità dei bis. Viene anche da notare come i singoli ('Four Letter Word', 'The Roller' e 'Bring The Light') vengano tutti spesi nella prima parte di concerto, segnale di discreta fiducia sulla totalità del loro attuale catalogo, che anche dal vivo offre i momenti migliori quando ad essere suonati sono i pezzi più rock.

E se l'unica nota negativa a fine serata è l'esiguità (un'oretta scarsa) della durata totale dell'esibizione, significa che i Beady Eye, da molti attesi al varco con i fucili puntati, sono riusciti nell'intento di dimostrare come abbiano pieno diritto di esistere, nonostante l'evidente legame stilistico con la band dalla quale sono nati. I cori inneggianti Liam, che a fine show continuano ad essere intonati all'unisono dal pubblico, lo testimoniano efficacemente.

Cristiano Gruppi

Fonte: indie-rock.it


PHOTOGALLERY CLICCA QUI

SETLIST: 'Four Letter Word', 'Beatles And Stones', 'Millionaire', 'For Anyone', 'The Roller', 'Wind Up Dream', 'Bring The Light', 'Standing On The Edge Of The Noise', 'Kill For A Dream', 'Three Ring Circus', 'The Beat Goes On', 'Man Of Misery', 'The Morning Son'. ENCORE: 'Sons Of The Stage'.





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domenica 20 marzo 2011

Video completo dei Beady Eye a Radio DeeJay

Recorded and uploaded by frjdoasis YouTube channel.



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Video dei Beady Eye dal vivo a Tolosa

Le Bikini, Tolosa, 19 marzo 2011.





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sabato 19 marzo 2011

Liam Gallagher: "Sono nella top 2 degli esseri umani del pianeta. Noel ci trattava come un fottuto gruppo spalla"

Ad agosto saranno 20 gli anni trascorsi dalla prima esibizione di Noel e Liam Gallagher con il nome Oasis. Vent'anni dopo Liam è ancora in pista, ma senza il fratello e con una nuova band nuova, i Beady Eye. Liam si fa avanti nell'ufficio londinese del management della band con addosso un parka e un cappello di feltro firmati Pretty Green, la sua linea di abbigliamento.

Oggi ha avuto un'apparizione: "Sai che ti dico, man? Credo di essere nella cazzo di band migliore del mondo. Ed ora è la seconda volta che succede. Grandioso, no?".

I Beady Eye sono davvero una nuova band? Sono gli Oasis senza il cantautore.

Certo che sono una nuova band. Stiamo scrivendo grandi canzoni. Stiamo facendo le cose come vogliamo farle.

Le canzoni sono nuove?

Al sessanta percento sì. Al quaranta percento è roba che avevamo lì in giro: demo per i quali Chris non aveva mai fatto la batteria o per i quali io non avevo mai cantato. Su quelle canzoni non ci eravamo mai messi tutti e quattro insieme. Wind Up Dream e The Morning Son giravano ...

Quando dici "giravano", intendi dire che erano in realtà vecchie canzoni degli Oasis?

Per niente. Io e Gem di solito andavamo sempre al Wheeler End [studio degli Oasis nelle campagne inglesi, ndr] a fare dei demo. Abbiamo passato in rassegna tutti i demo ed è stato ovvio stabilire quali fossero i nostri e quali erano del piccoletto [Noel, ndr]. Come? (I nostri) erano quelli buoni.

Il piccoletto? Come va la vita con lui?

Il piccoletto è andato. Guardo abbastanza Sky News per sapere che non dovremmo avere un leader. Questa band è fatta da quattro tipi sulla stessa lunghezza d'onda, che vogliono rendere questa la band più grande del mondo.

Un'altra canzone nuova, "Beatles and Stones", omaggia i tuoi eroi. Cos'hai fatto per i 70 anni di John Lennon?

Mi sono fatto un cicchetto. Non è che abbia fatto grandi cose. Non me ne sono stato a letto nudo né sono andato a cercarmi una fottuta giapponese, se è di questo che parli.

"The Morning Son" di che parla?

Parla di Gesù. Parla della resurrezione: "Il figlio del mattino è sorto". Ma per la maggior parte delle canzoni arrivo alla fine della canzone e penso: "Grazie al fottuto è finita". Trovo veramente difficile (trovare) le parole.

Senti di dover dimostrare qualcosa?

No, sono nella top 2 degli esseri umani del pianeta.

Chi altro c'è?

Non so. Potrebbe essere Elvis. Potrebbe essere Gandhi. Può essere lo spazzino della strada. Potresti essere tu. Ognuno di noi pensa di essere Superman di tanto in tanto. Io sento di aver dato il mio contributo. Sento di avere un sacco di ragazzi andati via dal loro culo. Credo che ci siano un sacco di ragazzi qui che hanno qualcosa dalla nostra musica.

Torniamo alla notte della divisione di Parigi nel 2009. Mettiamo che non sfasci la chitarra di Noel. Mettiamo che risolviate la cosa. Se potessi tornare insieme lo faresti?

No. Mettiamo in chiaro questo: questo non è un ripiego o un progetto marginale. Non stiamo lì ad aspettare che il piccoletto riacquisti i sensi. Quando l'avrà fatto noi staremo volando.

Cosa sta facendo?

Sta registrando, forse. Ci darà un'occhiata quando sarà il momento. Abbiamo lo stesso management, quindi sono sicuro che abbia dato un piccolo ascolto alla nostra cosa. Se gli piace o no? Chi se ne frega!

Cosa ti manca di più di lui?

Non mi piace che non ci parliamo, ma voglio fare le cose nel modo giusto: a modo mio, per una volta. Noel aveva la "grande visione". A volte ci trattava come un fottuto gruppo spalla. Alcuni dei video che abbiamo fatto erano fottutamente scioccanti. "Lyla", per esempio: sembriamo i fottuti Culture Club in preda agli acidi di merda. Questa volta controlliamo i dettagli.

Perché non ti manca?

Gli Oasis sono roba fatta. Anche un cieco potrebbe vederlo. Era: nuovo disco, fare i video, grande tour, litigare. Sono felice che quella routine sia giunta ad una fine.

Noel ad ottobre ha avuto un bambino. Non gli hai mandato una cartolina?

Molte persone hanno bambini. Non è lui il primo e non sarà l'ultimo. Gli ho augurato il meglio per tramite di mia madre.

La tua linea di abbigliamento, la Pretty Green, sta facendo bene. Che cosa mi accadrà se indosso i tuoi vestiti? E se indosso, invece, i vestiti Roca di Jay-Z?

Se vesti abiti suoi ti arresteranno, cazzo, e se indossi i miei conquisterai una bella ragazza.

Quindi non sentiremo più gli Oasis di nuovo dal vivo?

No. Mai. Mi mancheranno le loro canzoni, ma sono nella mia testa. Sono già profondamente nella mia vita. Nel mio DNA. Ma i Beady Eye non possono cominciare tirando fuori la fottuta "Live Forever", o no? Mai dire mai, però ... no.

oasisnotizie - Fonte: www.spin.com

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