lunedì 26 agosto 2024

Gli Oasis davvero insieme dopo 15 anni? L'annuncio su Twitter (X) con una data: martedì 27 agosto


LONDRA – Dopo litigi, insulti e la promessa che mai, assolutamente mai, sarebbero tornati insieme, Liam e Noel Gallagher avrebbero trovato una formula per ricomporre gli Oasis: una serie di concerti li vedrà impegnati la prossima estate tra Londra e Manchester. Questo, almeno, è quando hanno assicurato fonti del settore discografico al Sunday Times, domenicale che ha annunciato la notizia ai milioni di fan che in tutto il mondo continuano con ascolti e streaming a confermare il successo e l’appeal duraturo della band. Inoltre, sull'account X della band e su quelli privati di Liam e di Noel Gallagher è comparso un breve video che alterna la data di domani, martedì 27 agosto, all'orario delle 8 di mattina. Nessun'altra spiegazione, ma è inevitabile pensare che l'argomento sia proprio a reunion.

L’ultimo spettacolo insieme risale al 22 agosto del 2009: 15 anni forse bastano, se non per siglare la pace almeno per finalizzare i termini di una tregua, e se è vero che entrambi hanno conosciuto il successo da solisti — Liam in settimana ha concluso una tournée da 12 tappe sold out — gli Oasis sono un’altra cosa: per il grande e insperato ritorno sarebbero già stati prenotati Heaton Park, nella loro città natale, e lo stadio di Wembley, dove si parla addirittura di dieci concerti, un totale che ritoccherebbe il record di otto nella stessa tournée stabilito da Taylor Swift quest’anno. La notizia è subito divampata sui social: con alcuni interventi su X, Liam domenica non ha smentito, anzi. A chi sottolineava che Heaton Park, a Manchester, non è la venue ideale (è un enorme parco), Gallagher Junior ha risposto: «Ci vediamo in prima fila». E a chi prevedeva che la reunion non sarebbe durata, Liam ha chiesto se per caso aveva «una sfera di cristallo», il tutto condito da coloriti appellativi che ai messaggi hanno dato un’aria di autenticità.

In un video realizzato per festeggiare il 30esimo anniversario dell’uscita di Definitely Maybe, Noel ha lodato la voce di Liam: «Quando cantavo io una canzone era buona, quando la cantava lui era grande». «La mia voce — aveva aggiunto — è come mezza pinta di Guinness il martedì, quella di Liam dieci bicchierini di tequila il venerdì sera». Liam, inoltre, venerdì, aveva sottolineato durante un concerto di trovarsi in «una situazione interessante», sul palco a intonare una canzone, Half the World Away, scritta e cantata originariamente dal fratello: parole che per alcuni critici sono un’ulteriore indicazione che una riunione è dietro l’angolo, evento per il quale il grande pubblico si mobiliterebbe immediatamente, se gli organizzatori già meditano di assegnare loro il ruolo principale nella prossima edizione del festival di Glastonbury, a 30 anni esatti dall’uscita di (What’s the Story) Morning Glory? Con undici album e 70 milioni di dischi venduti, gli Oasis sono il gruppo che ha costruito il BritPop e lo ha lanciato a livello internazionale. Rimangono l’immagine della Cool Britannia della fine degli anni 90 e, allo stesso tempo, sono una band che è riuscita a coltivare un enorme seguito tra ragazzi che erano bambini all’epoca del loro scioglimento: su Spotify hanno 21 milioni di ascoltatori al mese. Allora, forse, è giunto il momento di lasciare la rabbia al passato e di non guardare indietro, anche perché il divorzio da Sara MacDonald sarebbe costato a Noel 20 milioni di dollari, oltre alla casa da 8 milioni. L’assenza di una secca smentita fa sperare gli appassionati che il momento della riunione sia arrivato.

Paola De Carolis (Corriere della Sera)







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