Nel 2004, quando Lars Ulrich rinuncia all’ultimo momento a suonare al Download Festival a Donnington (il festival che raccoglie l’eredità del Monster of Rock in Inghilterra), dove i Metallica sono attesissimi, il chitarrista Kirk Hammett passa l’intero pomeriggio a cercare qualcuno che abbia il coraggio di suonare la batteria al suo posto e oltre al tecnico della batteria di Lars, Flemming Larsen trova un amico, Dave Lombardo degli Slayer e un fenomeno, Joey Jordison degli Slipknot, che salva il concerto e il festival suonando otto pezzi. Si dice che la causa del malore improvviso di Lars Ulrich, ricoverato in ospedale, sia un violento attacco di panico ma le indiscrezioni della stampa scandalistica inglese parlano anche del problema del batterista con la cocaina. “Assolutamente no! Magari fosse così, sarebbe stato più facile da spiegare” ha detto Lars Ulrich, “Ero nel pieno del mio divorzio, tante cose nella mia vita stavano andando totalmente fuori controllo, e il panico ha preso il sopravvento”.
Il problema delle dipendenze ha afflitto i Metallica fin dall’inizio della loro carriera (quando venivano chiamati ironicamente Alcohollica) è stato raccontato nel documentario Some Kind of Monster che testimonia il difficile periodo di recupero di James Hetfield e le dinamiche interne alla band durante la registrazione dell’album St.Anger del 2003. Uno dei contrasti più forti, non solo dal punto di vista creativo (mentre anche la formazione della band cambia con l’addio del bassista Jason Newsted e l’arrivo di Robert Trujillo) è quello tra James Hetfield appena uscito dalla rehab e Lars Ulrich nel pieno del suo periodo di trsagressione, che continua almeno fino alla metà del primo decennio degli anni duemila.
La svolta arriva, secondo quanto ha raccontato lo stesso Lars Ulrich in una intervista intorno al 2006, grazie all’aiuto sorprendente e inaspettato (e anche inconsapevole) di Noel Gallagher: "Sono sempre stato un fan degli Oasis", ha detto, "E sono rimasto colpito dalle dichiarazioni di Noel Gallagher e su come è riuscito a smettere con la cocaina. Mi sono detto: se l’ha fatto lui posso farlo anche io. E ho smesso da un giorno all’altro, mi sono detto: non ne ho bisogno, che si fotta". Il batterista ha detto di essere contento di averlo fatto prima che diventasse un problema: "Mi sono divertito per un po', ma non è mai stata una cosa seria o pericolosa. Per fortuna non abbiamo mai passato giornate chiusi in qualche stanza in paranoia a sbirciare fuori dal buco della serratura".
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