martedì 9 febbraio 2021

Noel Gallagher: "Senza il COVID, forse il City avrebbe vinto la Champions. Liverpool? A fine ciclo, ma lo incensano per un titolo (noi sei!). Il mondo della musica? Per ora è morto col COVID"

Domenica il Manchester City ha battuto largamente il Liverpool ad Anfield e ha ottenuto la quattordicesima vittoria consecutiva, rafforzando il proprio primato in classifica in Premier League.

La squadra di Pep Guardiola non ha lasciato scampo ai Reds: nonostante un rigore sbagliato da Gundogan, lo stesso centrocampista ha siglato una doppietta nella ripresa, spianando la strada ai Citizens.

A segno, nel secondo tempo, anche Sterling e Foden, mentre Salah aveva illuso gli uomini di Jürgen Klopp con il rigore del provvisorio pareggio. Disastroso il portiere brasiliano Alisson, autore di due papere. Liverpool-Manchester City finisce 1-4. Per il City è il primo successo in casa del Liverpool dal 2003.

Le due squadre rivaleggiano per il titolo inglese dall'inizio della stagione 2018-2019. Dopo la sofferta vittoria del City del 2019 (quando la squadra di Guardiola prevalse sugli avversari per un solo punto), l'anno scorso il Liverpool ha dominato il campionato, vincendolo dopo trent'anni. Quest'anno la corsa al titolo sembra appannaggio del solo City.

Sulla partita è intervenuto a Talksport un noto tifoso del Man City, Noel Gallagher. Queste le parole dell'ex Oasis (l'audio è alla fine del post). 

Sulla partita

"Avrei potuto prevedere il risultato? Non quando Gundogan ha sbagliato di nuovo il rigore, calciandolo verso il cielo. Ne ha sbagliati tre di fila. Lì ho temuto il peggio, ma il capo (Guardiola, ndr) ha cambiato le cose all'intervallo e il secondo tempo è stata un'altra storia, siamo stati fantastici. È stato un peccato che nessuno di noi potesse essere lì allo stadio. È andata al di là dei sogni più belli".

Sul momento del Man City

"Se vinciamo la partita che dobbiamo recuperare, saliamo a 13 punti di vantaggio rispetto a loro, ma la prossima sarà per noi una partita dura, in cui penso che perderemo punti. Il Manchester United è minaccioso, ma dovrà essere perfetto. Il Liverpool scordatevelo. Si tratta di vedere come la gestiremo, ora a febbraio".

"Con il Man City succede una cosa buffa. KDB (Kevin De Bruyne, ndr) è uno dei migliori giocatori al mondo, senza dubbio, ma quando non c'è, 'congela' Gundogan e Bernardo Silva, anche se Silva sta facendo un'altra stagione straordiaria, giocando lì in mezzo, dov'è il suo ruolo. Quando abbiamo vinto il campionato con 19 punti di vantaggio, o comunque con 100 punti, De Bruyne è rimasto fuori per la maggior parte della stagione, ma dato che il sistema (di gioco) è perfetto, puoi anche togliere giocatori come lui o Aguero e la squadra è talmente forte che quelle assenze quasi non hanno effetto".

Sui "gioielli" Stones, Dias e Foden

A dir poco curioso il gesto compiuto, durante la partita, da Ruben Dias che, in occasione di una punizione fischiata a favore dei Reds, ha letteralmente trascinato per il collo il compagno di squadra Zincenko. Il 24enne russo era sdraiato a terra dietro la barriera, nella ormai celebre posizione del "coccodrillo", ma evidentemente secondo il difensore portoghese non si era piazzato bene. Il clamoroso siparietto ha suscitato l'ilarità generale, con i tifosi dei Citizens scatenati sui social.

"Sì, l'ho visto", ha detto Noel. "È stato spassoso. Quei due centrali difensivi che abbiamo (Stones e Dias, ndr) sono piuttosto sbalorditivi. E se pensi che Dias non sta neanche per iniziare la corsa verso i suoi anni di picco, dato che il picco lo vivrà tra tre anni, è spaventoso. Quanti anni ha, 23 o giù di lì? E Phil Foden raggiungerà il picco tra sei anni. Quindi abbiamo due giocatori colossali, colossali".

"Un paio di stagioni fa tutti pregavamo che Stones non se ne andasse, perché sarebbe andato in un club dove gli altri non avrebbero giocato come il City e non sarebbe diventato il grande difensore che è. Quando Jones giocava con Vinnie (Kompany, ndr), Vinnie lo faceva sembrare grandioso. E ora gli abbiamo trovato un altro compagno come Dias, che ha fatto salire di livello tutti quelli che gli sono attorno. Il City e il Liverpool hanno fuochi d'artificio in attacco, ma se non hai due centrali difensivi che elevino il livello di tutti quelli che sono accanto a loro, non vinci".


"Quanto è bravo Phil Foden? Be', voi esperti avete invocato a gran voce il suo impiego tra i titolari dell'Inghilterra negli ultimi due anni. Qui dovete dare merito a Guardiola, che lo ha fatto crescere piano e con calma. Ora ogni volta che gioca ha un impatto sulla gara. È incredibile. È un incredibile ragazzino".

"Ieri ha fatto una partita da 10 in pagella, e il gol è stato incredibile, ma il modo in cui ha servito Gundogan, danzando tra due difensori. Ha vent'anni, è pazzesco ... Abbiamo un giocatore che vale 200 milioni di sterline, senza dubbio".

Sui meriti di Guardiola

La giornalista ha poi detto che Foden viene paragonato a Pirlo e Iniesta, ma che a lei ricorda "Gazza" Gascoigne, e ha sottolineato come la presenza di Guardiola sia fondamentale per la sua crescita, essendo lui "un perfetto mentore per fargli mantenere i piedi per terra". 

Questa la risposta di Noel: "Certo. È questa la cosa bella di Guardiola. Non vedi mai lamentele dei suoi giocatori quando non giocano. Bernardo Silva non è mai un titolare fisso e non mugugna mai, non si lamenta mai, e poi quando ha la sua opportunità ... Nei prossimi due mesi sarà sbalorditivo, ve lo assicuro".

"Guardiola non è solo un grande allenatore, è anche un grande gestore di uomini. Riesci a vedere come i giocatori gli rispondano e rispondano alle sue tattiche. È incredibile".

Su Aguero e il "sogno" Håland

"Il nuovo contratto di Agüero? Penso che forse se ne andrà. Non vorrà vivere le sue due ultime stagioni da calciatore in panchina. Se il City dovrà comprare un centravanti di classe mondiale, se fossero soldi miei, io comprerei Håland. È giovane, è un bulldozer. Forse, però, non è il momento giusto, perché ci sono ancora voci su un arrivo di Messi al City, ma chissà ...".

"I migliori anni del Liverpool sono alle spalle"


Noel concorda con Guardiola, che alla vigilia del big match di domenica aveva detto che Klopp accampa scuse quando giustifica con gli infortuni il deludente rendimento del Liverpool in Premier League quest'anno, dopo il titolo vinto l'anno scorso molto autorevolmente. Noel ha rincarato la dose.

"Pep ha detto solo ciò che il resto del paese pensa. Nelle ultime 48 ore ho letto che il Liverpool è stata la migliore squadra d'Inghilterra negli ultimi quattro anni, per cui era inevitabile ... e così penso che abbiano vinto un casino di trofei, mentre io ne conto solo uno! Quindi a quanto pare mi state dicendo che il City è stato la seconda migliore squadra d'Inghilterra negli ultimi quattro anni, e io ho perso il conto di quanti trofei abbiamo vinto dopo il sesto. Non mi sono preso la briga di contare oltre!".

"Non so da dove siano venute fuori tutte queste insulsaggini, ma il Liverpool quest'anno sarà una squadra detentrice peggiore di noi negli anni '60, quando vincemmo il titolo un anno e l'anno dopo retrocedemmo".

"Sai, loro non hanno investito ... Tutti i grandi allenatori dicono che quando vinci è la fine di qualcosa, non l'inizio di qualcosa. Capisci? Devi ricominciare. È difficile difendere i titoli. Non avrei mai pensato di vedere il City vincere un titolo, figurarsi due titoli di fila, ma penso che i migliori anni del Liverpool siano trascorsi per arrivare lì. Ora che ci sono arrivati, penso che siano finiti".

Su cosa manca al Manchester City per vincere la Champions League

"Cosa manca? Solo un po' di fortuna. Ogni anno penso che possiamo farcela. Penso che se l'anno scorso non avessero interrotto la stagione per via del COVID ... Quando partimmo da Madrid dopo aver vinto quella partita, avevamo slancio e poi si è fermato tutto. Pensavo che quello fosse il nostro anno, ma quest'anno abbiamo una buona difesa, per cui può succedere di tutto. Quest'anno giochiamo per quello".

Sulla musica

"Cosa sta succedendo al momento? I miei piani per il futuro? Se sto componendo? Piani? Non ci sono piani, non sta accadendo nulla. Il mondo della musica è morto, il mondo è morto. Sono lì a fissare fuori dalla finestra, a contare i fiocchi di neve e a pensare. Se sto componendo? Con quali scadenze? Non lo so ancora. Come tutti, anche il mio lavoro è per aria. Sto aspettando che mi chiamino e mi dicano: penso che potremo fare un tour. E allora andrò ad aprire la porta come un fulmine".

traduzione di oasisnotizie dall'audio disponibile qui sotto

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