
Lo scrive la rivista NME, che riferisce come ai fan che avevano acquistato biglietti nominali è stato chiesto di esibire un documento di identità comprensivo di foto per accedere agli eventi dal vivo dell'ex Oasis, al fine di verificare la corrispondenza tra nome stampato sul biglietto e titolare dello stesso.
Avendo acquistato i biglietti dai bagarini, molti dei fan sono stati colti di sorpresa, come avvenne a settembre alla O2 di Londra, quando a centinaia di fan in possesso di biglietto acquistato dai bagarini fu impedito di accedere al concerto dei Foo Fighters per il medesimo motivo.
"Per me e la mia amica sarebbe dovuta essere una bella serata, invece è stato quasi un disastro", dice Lisa Stars, che aveva acquistato su Viagogo un biglietto per assistere al concerto che Noel aveva in programma ad Aberdeen il 25 aprile. "È stato piuttosto imbarazzante, visto che la gente ci guardava".
Dopo aver speso 186 sterline per due biglietti (a prezzo quasi doppio rispetto al valore nominale, pari a 49,5 sterline l'uno), la signora Stars ha ricevuto comunque un parziale risarcimento dalla compagnia di secondary ticketing, che tramite lo staff presente sul posto le ha consigliato di acquistare due nuovi biglietti dal botteghino.
"Viagogo ci ha erogato un rimborso completo e ci ha mandato un risarcimento, che però consisteva in buoni per l'acquisto di un altro biglietto dal loro sito", ha detto la signora Stars. "Non consentiremo mai più che loro si riempino le tasche".
![]() |
Noel al soundcheck di Aberdeen il 25/4 (foto: @snappershaz) |
La misura antibagarinaggio consistente nell'esibizione della foto identificativa corrispondente al nominativo presente sul biglietto sarà adoperata anche per l'imminente tour degli Arctic Monkeys in UK e in Irlanda.
La piaga del secondary ticketing non regolamentato è molto diffusa anche nel Regno Unito. Di recente l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha comminato a Viagogo, azienda leader mondiale nel settore, una multa pari a un milione di euro per aver violato le leggi di tutela dei consumatori, omettendo l'indicazione del valore nominale del biglietto (il prezzo imposto dagli organizzatori al tagliando sul mercato primario) sul proprio sito, requisito tra l'altro già richiesto da Google come condicio sine qua non per l'indicizzazione delle piattaforme operanti sul mercato secondario nei risultati del proprio motore di ricerca.
Source: NME
OasisNotizie è di nuovo su Facebook. Aiutaci a ripartire e crescere con un like alla nostra pagina. Clicca qui.
Nessun commento:
Posta un commento