Gem Archer è al Big Day Out con i suoi Beady Eye, di cui è chitarrista. La band, nata dalle ceneri degli Oasis, ha all'attivo due album e ha suonato ad Auckland, in Nuova Zelanda, il 17 gennaio e il giorno dopo a Gold Coast, in Australia. Il 27 gennaio sarà di scena a Sydney.
Gem, gli Oasis erano ovunque nel Regno Unito. Avete faticato a forgiare una vostra nuova identità quando avete iniziato come Beady Eye?
Non credo che abbiamo mai pensato di dover forgiare una nuova identità, si trattava più che altro di rendersi conto - ognuno di noi - che non saremmo tornati insieme nel giro di un mese. Abbiamo pensato che, una volta che saremmo tornati con il primo concerto dopo lo scioglimento degli Oasis, la gente avrebbe invocato a gran voce le canzoni degli Oasis, ma dopo che abbiamo registrato l'album ed eravamo pronti ad andare in tour, l'identità si era già formata pienamente. Ma venire associati agli Oasis è inevitable, non puoi mica scappare dalla tua storia. E la voce di Liam sarà sempre associata a quelle canzoni.
Quando a Parigi scoppiò tutto fu difficile per te personalmente accettare il fatto che gli Oasis fossero finiti?
Se rimetto la testa in quello spazio lì, penso che sia stata una gran bella corsa, sono stati dieci anni della mia vita trascorsi a suonare una delle migliori musiche in giro per il mondo di fronte ad alcuni tra i fan migliori. Ho provato solo a ricordare quello e a dire a me stesso di non essere troppo avido, di non attaccarmi alle cose. È tipo ... Boom, conta i bei momenti e semplicemente spera che ne debbano arrivare ancora altri. Non è che gli Oasis fossero in giro da un anno e si trattava di vedere cosa sarebbe potuto succedere. La sensazione era che fosse quello il momento.
Devono essere stati molti gli aspetti del passaggio dagli Oasis ai Beady Eye che hanno rappresentato una gioia. Avete suonato in luoghi più piccoli e avete avuto molta più libertà. Vi sentite di nuovo una nuova band?
Certamente, ma ci sono state anche sfide che abbiamo affrontato, come scrivere un insieme completamente nuovo di materiale dopo una carriera trascorsa a suonare canzoni degli Oasis. È stato come premere il tasto reset. E all'epoca dicemmo che era un piccolo incitamento positivo, perché avevamo smesso di cullarci sui nostri successi precedenti. Se sai che ti serviranno solo due o tre canzoni del tuo nuovo album quando andrai di nuovo in tour, allora questo la dice lunga su che sorta di album fai. Se, però, dicessi a molte band che nel prossimo tour potranno suonare solo canzono tratte dal loro nuovo album, comincierebbero a scavare profondamente in loro stesse.
Te la sei goduta di più nel rivestire un ruolo più importante nella composizione delle canzoni con i Beady Eye, lontano dall'autocrazia di Noel?
Quando Andy ed io siamo entrati negli Oasis Noel ci chiedeva sempre se avessimo canzoni da portare alla band. Anche se sapevamo che era Noel il compositore, lui ci incoraggiava sempre molto e se avevamo delle canzoni ne facevamo sempre i demo con lui. E anche adesso, scriviamo ancora la musica, ma facciamo una di Liam e poi una di Andy, poi una mia e torniamo a farne una di Liam. Però tiriamo fuori tutte le canzoni insieme improvvisando. Come per Bring The Light: Liam suggeriva che ci fossero più accordi, diceva che voleva che suonasse come un incontro tra i Sex Pistols e Little Richard e così Andy se ne stava lì a divertirsi come un matto alla tastiera, è stato un vero spasso.
Entrambi gli album sono entrati nella top 5 nel Regno Unito, ma solo un singolo è entrato nella top 40. Quindi scrivete buoni album ma dovete scrivere singoli migliori?
Be', le chart non sono quelle che erano e la radio non è quella che era e tutta la cosa è in continuo cambiamento. Non è l'epoca della guitar music, è un'epoca diversa. E come fanno a determinare le chart oggi? Tutti gli adolescenti ascoltano la musica su YouTube.
Questo influenza la vostra opinione sulla critica? Dopo così tanta retorica attorno alla vostra band precedente, ai Beady Eye importa ancora cosa pensa la critica di loro?
Sì, certo. Non ci sottraiamo alle letture, ma neanche ci stiamo dietro. Finché danno un ascolto al disco - non intendo attenzione, intendo che si siedano come si deve e scoprano quello che abbiamo fatto - allora va bene. Ma se è merda gossipara allora si volta pagina prima della fine della frase.
Com'è andata la conversazione nella band prima che cominciaste ad aggiungere canzoni degli Oasis alla scaletta dei concerti dei Beady Eye?
Tutto è nato quando ci è stato chiesto di "aprire" agli Stone Roses in occasione dei loro concerti di ritorno a casa, a Manchester (Heaton Park, giugno 2012, ndr), e Liam ha proposto di suonare alcune canzoni degli Oasis. Io ho pensato che fosse il posto giusto e il momento giusto, perché furono gli Stone Roses a far appassionare Liam alla musica da adolescente. Sarebbe stato folle da parte sua non suonare alcune di quelle canzoni. Da quel momento non ci sono state discussioni a riguardo, perché avevamo il nostro album e il genio era uscito dalla lampada.
Ci sono alcune canzoni degli Oasis in particolare che non suonereste dal vivo?
Credo che non faremmo canzoni cantate da Noel, ma d'altronde non si sa mai ...
Magari potresti tu cimentarti come primo vocalist, come ai tempi degli Heavy Stereo.
No no no no, amico, è Liam la voce di questa band.
Ti manca avere Noel vicino?
Sì, certo, ogni tanto ci vediamo e ci scambiamo sms, quindi non è che sia sparito dalla faccia della terra. È stato sempre grandioso suonare al suo fianco e cazzeggiare con lui in studio.
Io sono un grande fan degli Stone Roses e se qualche anno fa mi avessi detto che li avrei visti suonare dal vivo nel 2013 avrei pensato che tu fossi matto. Ma è successo. Quindi se tu fossi uno scommettitore, quanto punteresti su una reunion degli Oasis?
Una reunion? Be', non sono un giocatore d'azzardo, amico, ma la risposta è che potrebbe succedere, quindi vale una puntata.
Allora, quali sono la cosa migliore e peggiore di lavorare con Liam Gallagher?
Non riuscirei neanche a dirti cosa mi ha infastidito di lui, perché Liam è Liam e a me Liam piace. La gente trova difficile crederci a causa di questa immagine pubblica creata da giornalisti pigri, ma è veramente un tipo eccezionale. Non c'è un singolo concerto al mondo da cui si chiamerebbe fuori, che sia Madison Square Garden o al bar del piano di sopra. Non conta, non ha paura.
Per concludere, hai notato il paradosso? Sostituite i Blur al Big Day Out.
No, affatto. Non siamo stati chiamati come rimpiazzo dei Blur. Il loro forfait non ha fatto notizia neanche laggiù nel Regno Unito. Ci è stato chiesto se volessimo suonare al Big Day Out e noi abbiamo pensato che fosse un modo fantastico di cominciare l'anno nuovo.
oasisnotizie - Fonte: thevine.com.au
Chris Lewis
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