martedì 4 dicembre 2012

Noel Gallagher: "Liam è un giocattolo stridulo che bestemmia nel suo parka. Reunion? Ho visto tutti tranne Andy. Nessuno ne parla e non potremmo mai fare qualcosa di paragonabile a prima"

Nell'intervista rilasciata a BBC Radio 6, di cui vi abbiamo parlato anche in questo post, Noel Gallagher è tornato  sul suo attuale rapporto con Liam e ha raccontato un paio di aneddoti su di lui e su Ian Brown.

"Il mio rapporto con Liam? Se mia madre vuole che ci riconciliamo? Sì, lei insiste sempre. Ho 45 anni, però, e lui 40! Non posso comportarmi come faccio con i miei figli, tipo: 'Ridagli la maschera di Darth Vader! Ora'.  Non è così. Lui fa la cosa sua e io la mia, ma a Natale scorso ci siamo messaggiati". 

"L'ho visto ad un party dopo le Olimpiadi. Ha fatto la solita cosa, rivolgermi un insulto e andare via, il che non è niente di nuovo, ma va bene così. Se è un modo per dimostrarmi il suo amore? Sì, è come un giocattolo stridulo che bestemmia molto nel suo parka".

Poi Noel ha raccontato un aneddoto divertente su Liam. Si parlava della tecnica di mettere un cucchaio in una bottiglia di champagne per mantenerlo frizzante e fresco. 

A questo proposito Noel ha detto: "Sì, funziona. Sai quando vai a casa di qualcuno e nel frigo c'è una bottiglia di champagne con dentro un cucchaio per mantenerlo fresco? Una volta Liam venne a casa mia, aprì il frigo e mi domandò: 'Perché c'è una forchetta in quella bottiglia di champagne?'. E gli dissi: 'Se dentro ci metti una forchetta mantiene le bollicine, lo mantiene fresco'. Due giorni dopo andai a casa sua e c'era una forchetta in una bottiglia di latte ...", ha detto Noel ridendo.

Noel ha confermato che iniziò a scrivere canzoni quando fu trasferito nel reparto magazzino dell'azienda del gas per cui lavorava. Com'è noto, un giorno sul piede gli cadde un grosso tubo, che lo costrinse all'immobilità per qualche settimana. "Forse enfatizzai il danno e per quella ragione mi misero in magazzino, ma fu una benedizione caduta dal cielo", ha scherzato Noel. "Non potevo lavorare e a lavoro portavo la chitarra per non annoiarmi. Iniziai a strimpellare qualcosa che avevo scritto, ma non pensavo di fare un disco".

Sull'importanza della fortuna per sfondare nel mondo della musica: "Se serve la fortuna per diventare una rock star? Non puoi costringere la gente a comprare i dischi. Aver fatto comprare tutti quei singoli alla gente non è frutto di fortuna, ma devi avere fortuna per farti spazio, perché se ci fosse un insieme di regole prestabilite per fare qualcosa allora tutti sareste rock star. E dove saremmo finiti?".

Sulle Olimpiadi: "Per i primi dieci giorni di Olimpiadi ho visto nuotatori di merda che si sfiancavano e pensavano: 'Questi americani nuotano veloce, eh?'. È stato bello vedere tagliare il traguardo a Mo Farah, veramente grandioso. Mia moglie era in lacrime". All'atleta britannico, medaglia d'oro a Londra 2012 nei 5.000 e nei 10.000 metri, Noel ha dedicato Supersonic al V Festival, lo scorso 18 agosto.

Sugli Stone Roses: "Li ho visti 5 volte, 2 volte sono stati eccezionali. È stato bellissimo rivederli sul palco insieme. Nessuno ci sperava, perché per anni c'è stata animosità tra loro. Non so quale sia stato il momento che ha fatto riscoccare la scintilla. Sia benedetto Mani, era lui quello che diceva sempre: 'Dai, sbrighiamoci a riunirci prima di perdere i capelli'. Varrebbe la pena vederli solo per vedere Reni, onestamente. Il fatto è che in quella band tutti suonano la chitarra solista e se uno di loro ha una serata storta, tutto va male. Se li becchi in una serata giusta, però, sono eccezionali. Sono come gli Who: bastava che Keith Moon o Pete o ... capito? Bastava che uno non fosse in serata che tutto andava male. Sono la cosa musicalmente più vicina agli Who che io abbia mai visto".

"Quest'estate ci siamo incontrati nel backstage del Festival di Benicassim. Ci è partito Folols Gold dall'iPod. È arrivato Ian e ci ha fatto: 'Sarà fantastico stasera!'. Poi ha guardato l'iPod con Fools Gold in play e ha cambiato subito espressione: 'Sarà fantastico, sarà fantastico!' e poi 'Non suonerà affatto così stasera, amico! '".

Sulla possibilità di una reunion degli Oasis: "Di recente ho visto tutti i miei ex compagni di band ad eccezione di Andy. Per quanto ne so io, i Beady Eye stanno lavorando ad un nuovo disco. Nessuno me ne ha parlato. Non voglio suonare cinico nei confronti dei fan degli Oasis né parlare a nome di qualcun altro, ma devono capire che è una cosa che abbiamo fatto già. E non basta che arrivino email in cui la gente dice che pensa che dovremmo farlo. Non credo che potremmo mai fare qualcosa di paragonabile a quello che abbiamo fatto. Detto questo, se sarò al verde lo farò".

"Con Damon Albarn di recente parlavamo dei giorni del Britpop. Da nessuna delle due parti all'epoca si risparmiava questo gioco mediatico, ma ripensandoci non ci siamo affatto scusati, ci siamo detti: 'È stato grandioso'. Non succedeva dai tempi dei Beatles e degli Stones ed è grazie a quello che ci sono stati i Libertines, i Kasabian, i Razorlight".

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