Noel Gallagher a tutto campo - intervista a Singapore
"Ai Beady Eye mancano le canzoni. Avranno anche una bella 'atmosfera', ma sono le canzoni quello che conta. Reunion degli Oasis? A nessuno di noi servono soldi. Ci siamo stati per vent'anni, se non ci hai visto ... be', eri troppo giovane. Vedi me, sono ugualmente bravo! Be Here Now? Non mi piace il sound. Proseguire con gli High Flying Birds? Non faccio programmi, potrei starmene 10 anni fermo, è questo il bello dell'essere solista".
di Cristopher Toh - traduzione by oasisnotizie
Singapore – Sabato
22 e domenica 23 settembre Noel Gallagher si è esibito nello show fuori pista al
Gran Premio di Singapore, unendosi ad altre stelle della musica tra le quali
Katy Perry e i Maroon 5. L’ex Oasis ha concesso un’intervista al sito
todayonline.com che riportiamo qui di seguito in italiano.
Essere solista ti dà maggiore libertà?
Ancora non ho avuto la possibilità di analizzarlo, ma quando facevo l’album non
avvertivo la sensazione di entrare in una nuova fase. Ora mi sento così, perché
sono stato on the road ed è passato un anno. Non è che mi sieda a pensare cose
di questo tipo, se facessi così non porterei a termine mai nulla. Se pensassi
di trovarmi in una “fase Neil Young” ascolterei tutti I suoi dischi e poi
direi: “Bene, così bravo non so essere, quindi vado in pensione, cazzo”.
Conosci il successo.
Ma non lo conosci. Nessuno può prevedere cosa succederà. Credo
che queste canzoni siano sullo stesso livello della migliore raccolta di
canzoni che abbia mai scritto, ma non importa cosa penso io. La gente avrebbe
potuto non pensarlo. Pensavo: “So di riuscire a farlo, ma la gente sarà
interessata al punto tale da vedermi cantare per un’ora e mezza?”. Non faccio
molto altro.
Gli Oasis non erano una band che saltellava.
È quello che solevo dire io, ma altre persone del gruppo
pensavano fosse qualcos’altro. Come cantautore devo credere che sia dovuto alla
potenza delle canzoni. E ogni altra cosa è solo un di più. Credo che ogni
cantautore ti dirà così.
Be Here Now è un bell’album?
Non me ne frega un cazzo di ciò che dicono gli altri. La vostra opinione è … So
che me la sono fatta strada facendo. Non sono i testi più grandi che abbia mai
scritto. Non mi piace. Vedi, la gente va
matta per Wonderwall, per Stand by Me non ne sono sicuro. Ma Don’t Go Away sì. Ma
come album non mi piace il suo sound, non mi piacciono le parole - che sono una
merda – penso che all’epoca avrei potuto fare molto meglio. Non … credo di aver
dato le mie migliori canzoni ai lati b dei singoli, da Definitely Maybe in poi. Ho la sensazione di aver sprecato
canzoni degne di entrare in due album. Sono state pubblicate in The Masterplan,
ma sarebbe dovuto essere quello il terzo album.
Hai vissuto con agitazione l’avvicinamento alla carriera solista?
Non ero agitato all’idea di suonare. Non mi spaventa il
palco, per niente. Non puoi aspettarti che la gente che ha pagato un tot venga
a vederti e guardi un tizio che si spaventa di stare lì. Quella cosa non è un
cazzo di niente. Ero un po’ curioso e ansioso a proposito di cosa la gente avrebbe
pensato della mia cosa. Pianto le radici nel mio posticino. Non posso tenere in
equilibrio un tamburello sulla testa, non indosso ridicoli parka e non ho un
buffo taglio di capelli. E c’è un’abbondante porzione del mio pubblico che
adorava quel tipo di cosa. In un certo
modo ero giustificato, perché tutta la cosa mia era “Fanculo”. Tutto ciò che
devo dare alla gente sono le canzoni, e se la gente vuole la chiassosità e le
luci bizzarre e tutte quelle cose allora ne rimarrà delusa. Ma sono rimasto piacevolmente
sorpreso dal fatto che tutti i concerti – a parte il primo, che è sempre quello
strano – sono stati piuttosto pieni di euforia.
Per giudicare il successo si deve partire dal fatto che i Beady Eye hanno
pubblicato il loro disco prima di te.
Dopo che i Beady Eye hanno pubblicato il loro disco. A quel
punto avevamo gli stessi manager e io ho pensato: “Be’, almeno c’è quella
cosa”. Perché non è che tutte le persone che hanno comprato l’album dei Beady
Eye non hanno comprato il mio. Ma non puoi prevederlo. Per esempio ascoltavo il
loro disco e pensavo che l’avrei pagato milioni se avessi potuto avere un
grande pezzo su quell’album , un pezzo com’è poi finito per essere What a Life.
Quindi non si sa davvero mai. Non sono arrogante a tal punto da dire che questo
mio disco è una figata. Ma, sai, il fatto è che il disco dei Beady Eye … sono
ragazzi e hanno una bella atmosfera e tutto il resto. Ma, tristemente, la cosa
che non hanno sono le canzoni, capisci? E io ho trascorso un decennio o più
provando a convincere la gente che “Fanculo l’atmosfera, se vuoi l’atmosfera
vai alla discoteca”. Alla fine credo che i fatti mi abbiano dato ragione.
George Martin definì Noel Gallagher “il più grande cantautore della sua
generazione”.
Onestamente è fantastico quando lo vedi stampato e via dicendo. Mi sedetti in una stanza con lui e mi chiese
di mostrargli come scrissi Wonderwall e disse: “È fantastica”. Sai, con i suoi
modi di fare d’alta classe. Ma non mi cullo su cose così. È fantastico. E se
c’è qualcuno che ne sa di grandi cantautori allora è lui, avendo lavorato con
due dei migliori cantautori di tutti i tempi. Ma io non lo penso. Altrimenti
dopo quello mi sarei ritirato. Che altro
fai dopo? Avrei fatto le valigie e me ne sarei andato a fanculo. George Martin
pensa davvero che sarei dovuto essere il quinto Beatle, quindi fanculo a tutti
gli altri. Va bene se la pensi così. Ma se la pensi così allora non sei la
persona che produce il mio prossimo album, perché devi approcciarti alla cosa
con un tocco nuovo. Quando ero agli NME Awards per ricevere quel premio, il
Godlike Genius, e hanno mostrato quella clip in cui George Martin diceva quella
cosa, di cui io mi ero dimenticato, è stato un momento da “Wow!”. Non puoi
sederti lì e pensarci su, è una stronzata. Be’, a volte lo faccio.
Perché non ci sono più rock band stellari come gli Oasis?
Gli Oasis sono stati l’ultimo gruppo del genere. Non esiste
che una band come quella – una band di strada – arrivi a vendere 60 o 70
milioni di copie. Non succederà mai più. Perché i tempi sono cambiati. La gente
potrà vendere più dischi, ma non sarà
mai un’esplosione dai bassifondi, dal nulla. Quando cominciammo noi, nel 1993,
il music business era fantastico. Ora è solo un business e il re è il
consumatore. E in larga misura il consumatore è un idiota. Non succederà più.
La gente non avrà più quella attitude.
Quando sarai più vecchio ti esibirai ancora con una band?
Non vedo nobiltà o dignità nello stare in una band e provare
a vendere quella cosa alla Last Gang in Town quando hai 103 anni o quale che
sia l’età di Mick Jagger. Non mi
affascina. Quando ho lasciato gli Oasis la gente mi chiedeva cosa avrei fatto,
c’era una sola opzione vera. Non potevo formare un’altra band, indossare
giacche di pelle e fingere facendo: “Sì, siamo una band, amico”. Sono solo un
gruppo di vecchi scontrosi, sai?
Non vedo una reunion
degli Oasis all’orizzonte.
Non la vedi? Neanch’io. Me lo chiedono e la cosa mi secca
molto. Il mio atteggiamento è: Perché? Perché lo faremmo? Per i soldi? Nessuno nel
gruppo ha bisogno di soldi. Per far ricordare alla gente di quanto eravamo
bravi? Ci siamo divisi tre anni fa. Se non ci hai visto dal vivo, che sfiga di
merda! Siamo stati in giro per 20 anni e se non ci hai visto allora eri troppo
giovane … vieni a vedere me. Sono ugualmente bravo! Sarà quello che scrivo a
dettare quello che farò. Se continuo a scrivere nel modo in cui sono fatto io, sarò
costretto a pubblicare album. Che altro posso fare? Non mi ci vedo a fare tour
mondiali estenuanti come questo. È un gioco per giovani. Ma McCartney ancora ne
fa. Neil Young ancora ne fa. Vedremo fino a quando McCartney e Neil e Bob Dylan
andranno Avanti e sarà quello il punto di riferimento. E vado a vedere
McCartney e penso: “Porca troia, è incredibile!”. Ma finché continuerò a
scrivere la roba che mi piace allora sarò costretto ad andare in studio. Ma la
cosa grandiosa è che se non vuoi fare un album per 10 anni non lo fai. Mi
siederò a casa e … non so cosa farò, darò fottutamente sui nervi a mia moglie,
cosa che mi piace alquanto. Dipende da quale entusiasmo avrò per la scrittura.
Non ci sono segnali di attenuazione in quel senso. Comincio a scrivere un
milione di canzoni alla settimana. Ne finisco una all’anno. Ma mi piace ancora
scrivere. È quello che faccio.
Scriverai canzoni politiche?
Non scriverò mai Blowin’ in the Wind. Diciamolo. Ma nelle
canzoni ci sono versi che riassumono la vita. Lo so. Ma sarà nascosto in una
canzone. Ho una canzone che ho appena finite, Dying in the Light – probabilmente
la puoi cercare su Internet se qualcuno ha fatto il bootleg durante il
soundcheck – ma l’ho finita e ho pensato: “Sì, so ancora farlo”. Cigarettes and
Alcohol è un comment sulla società. È che se l’avesse scritta un cantante di protesta,
sarebbe venuto e ti avrebbe fatto una testa così con questa canzone. Devi lasciare che sia la gente a scoprire
queste cose. Non sta a me dire che le mie canzoni sono una cosa o l’altra, ma
sono solo vere per me, credo.
Cosa dici a proposito del fatto che ispiri altre persone a fare qualcosa
della loro vita?
Questo mi rende incredibilmente orgoglioso. Lo so e ne sono
consapevole. Ma non siedo su un trono pensando di essere Cesare. Altri forse
sì, chiamiamoli coglioni. Paul Weller ha avuto un effetto su di me. E conosco
Paul. È mio vicino, vive nella strada di fronte a casa mia. Il tizio con i
piedi più per terra, con la testa più sulle spalle di chiunque altro
incontrerai in vita tua. I Jam erano gli Oasis della loro epoca. Hanno definito
una generazione sia nell’aspetto che nel modo di pensare e la loro musica
ancora oggi spicca. È una grande ispirazione. Sono consapevole che le cose sono
cambiate dopo Definitely Maybe e so che
alcune persone sono state ispirate da quell’album a scrivere libri, a formare
una band o cos’altro. Lo so e questo è fantastico. Significa che il mio
funerale sarà estremamente affollato. Ma non mi siedo mai a pensare che sono io
il migliore di stocazzo.
Qual l’eredità che lascerai?
L’eredità che lascerò? La musica, grazie a Dio, sarà lì per
sempre. Ha una qualità non soggetta al tempo che passa. L’eredità che lascerò
come artista – se vuoi una parola migliore – è che sono stato qualcuno che ha
ispirato altre persone della classe operaia. Ma non so se questo è vero. Mi
baso solo su quello che dicono le altre persone. E la cosa triste è che io non
ci sarò per vedere quale sarà la mia eredità. Sarà un peccato. Non lo so. Solo un cantautore
fottutamente bravo.
Il prossimo Paul Weller o il prossimo Noel non saranno la stessa cosa.
Credo che il divario
tra Paul – che ha lasciato la più grande band d’Inghilterra ed è andato a fare
una carriera di artista solista che ha avuto egual successo – e me è che sono
trascorsi 18 e 20 anni tra quando ha iniziato a fare il solista lui e quando ho
iniziato io. Il divario tra me e il prossimo tizio, non pensiamoci neanche,
sarà di 50 anni. La gente adesso fa i side
projects, i progetti paralleli. La gente mi chiede se ho il disco solista
di Alex Turner e io non sapevo neanche che l’avesse fatto, cazzo. Si chiama Submarine o qualcosa del genere. Ma
perché non lo urla dai tetti? Io una mentalità diversa. È un peccato, ma vadano
a fare in culo, dico io.
Perché non hai suonato alle Olimpiadi?
Pensavo che ci avrei partecipato. Ovviamente mi hanno chiesto di cantare
Wonderwall. Per un bel po’ di tempo ho proseguito su quella strada. Fino alle
prove con i vestiti. Mi hanno detto: “Sai, nessuno sta suonando dal vivo”. E
io: “Perché?”. E loro: “È tipo un grande concerto”. Cantavano dal vivo, ma non
suonavano dal vivo. Volevano che facessi una cosa acustica, quindi avrei dovuto
cantare dal vivo, ma mimare con gli strumenti. E poi qualcuno mi ha detto: “Ci
piacerebbe fare un nuovo arrangiamento d’archi per Wonderwall” e io: “Sì, okay,
va bene. La sapete una cosa? Passerò la palla”, perché non mi piace mimare e
suonare dal vivo. E ho pensato che questa cosa avrebbe creato troppi fottuti
problemi, così ho passato la mano. E poi
mi hanno chiamato e mi hanno detto: “Chiederemo a Liam” e io: “Grandioso, basta
che non lo chiediate ai cazzo di Keane o a qualcuno del genere”. Mi sarebbe
piaciuto farlo se mi avessero lasciato farla dal vivo, cazzo. Ma suvvia, non è
una gran cosa. Credo che nell’insieme sia stata una cosa piuttosto bella. I Beady
Eye? Sì, hanno reso giustizia alla canzone. L’hanno registrata nota per nota,
cazzo. Pensavo che fosse una cosa difficile cantarla dal vivo mentre la band
mimava. È difficile. Ma penso sia venuta piuttosto bene. Che posso dire?
Ci sarà un altro album degli High Flying Birds?
Non so se quel nome esisterà dopo questo album. Non ci sono altre ragioni se
non che non ho fatto dei programmi per il futuro. Ho un sacco di canzoni. Ho
ancora l’altro album che
ho mandato in fumo, le canzoni di quell’album. E ho
altre canzoni che mi avanzano e ne sto scrivendo alcune. Ma non sto pensando
troppo oltre. Finisco questo tour il 12 novembre, poi devo fare una cosa alla
TV il 22 novembre. E dopo … non faccio programmi. È come quando ho lasciato gli
Oasis, non avevo alcun programma. La gente mi ha fatto domande e io ho detto:
“Non farò niente. Non sono in pensione, ma non ho fatto alcun programma”. Un
giorno andai a letto, non pensavo alla musica, pensavo a cosa avrei preso a
colazione. E l’indomani mi sono svegliato e ho pensato: “Devo tornare in studio”.
Non so perché. E alla fine di questo tour mi siederò e penserò: “È stato
grandioso o è stato una cagata e aspetterò la ‘chiamata’ ”.
Avverti il bisogno di continuare a scrivere canzoni?
Dal punto di vista finanziario non c’è la necessità di continuare a viaggiare
per il mondo e fare questo. Ma
devi farlo per te stesso. Quando sei un autore c’è bisogno di tirare
fuori le cose perché devi fare spazio per più cose. Non sono uno schiavo della cosa. Ho
questa paura che, avendo tanti demo, se dovessi stranamente morire e avendoli
lasciati ai miei figli loro si prenderanno tutta la gloria. Più mi faccio
vecchio … intend dire, non ho alcuna
fretta di fare alcunché. Sento che il tempo è ancora dalla mia parte. E non voglio esagerare. Non
penso che la gente voglia un altro mio album l’anno prossimo o l’anno ancora
dopo. Perché quello significa che dovrò andare in tour e penso che la gente mi
abbia visto abbastanza. Quindi vorrei tornare alla mia altra vita.
Semplicemente fondermi con la mia vita normale e di sottofondo. Non vivo per lavorare. Lavoro così
da poter vivere. Ho tre figli piccolo. No, non sono in tour con me, hanno la
scuola.
I
tuoi figli si appassioneranno alla
musica?
Se si appassioneranno alla musica? Non lo so. Amano ascoltare musica. Per quanto
riguarda me, nessuno mi ha costretto a fare musica. Credo che la cosa
importante sia solo avere strumenti in casa e se sono bambini curiosi alla fine
li prenderanno. Potrei mettere seduti i miei figli in fila e dire loro: “Bene,
oggi suoneremo Let’s Dance di David Bowie”, ma poi sarei un padre alla Michael Jackson. Ma così non è divertente, no? Se spingi I tuoi
figli in una direzione iniziano a ribellarsi. Quindi non li guiderò neanche. Non
li costringerei a suonare la chitarra … comunque c’è spazio per una sola rock
star in casa. La madre impazzirebbe.
Hai fatto gli auguri a Liam per il compleanno?
No, no, no. No, non l’ho chiamato.
Sull’intervista fatta a Mario Balotelli.
È un personaggio. Una vera forza della natura. Non se ne fotte un cazzo di
niente. Quella mattina sono andato a vedere l’allenamento del City dale 9 alle
11 ed è stato fenomenale in allenamento. Venne a fare l’intervista e proprio
quel pomeriggio spuntò fuori la storia che era stato fotografato all’esterno di
uno strip club alle 5 del mattino mentre fumava. Lui è incantato dal fatto che
la gente sia incantata da lui. Non lo afferrava. L’ho visto un paio di
settimane fa in spogliatoio prima di una partita, era nel foyer e faceva:
“Vieni”. Io gli ho fatto: “Non so, la partita sta per cominciare”. E lui:
“Fanculo, vieni”. Si comportava come se si trovasse nella propria stanza.
Sulla vittoria della Premier League da parte del Manchester City.
Non abbiamo
cominciato come abbiamo finito la scorsa stagione. Non lasciatevi prendere in
giro dal Man United. Credo che sarà di nuovo una battaglia serrata. Credo che
il Chelsea crollerà. L’Arsenal sembra l’outsider, ma penso che finirà
terza. Credo che si deciderà di nuovo all’ultima giornata. Credo che nell’arco
delle 38 partite noi abbiamo una squadra migliore delle loro. Non penso che la
spunterà Van Persie. E hanno portiere inaffidabili e noi un centrocampo fottuto.
Stiamo imbarcando un sacco di gol e non è da noi. Vincent Kompany ha avuto un inizio terribile.
Credo che siano i postumi della sbronza della scorsa stagione. Credo che sia
una gentilezza eccessiva. Credo che tra i fan aleggi la sensazione di avercela
fatta l’anno scorso. Ma credo che strada facendo faremo una rimonta e vinceremo. Pensavo che avremmo iniziato alla grande e che per Natale avremmo avuto 11 punti di vantaggio sulla seconda e che sarebbe stata una cazzata vincere. Se ci hai visto contro il Real Madrid lo sai, quando ci decidiamo sappiamo il fatto nostro. Credo che una volta che il gioco si farà duro, se capitiamo 8 punti indietro faremo: "Cazzo, dai, che sta succedendo?" e saremo a posto. Credo ancora che vinceremo noi.
Qual è la cosa migliore e la cosa peggiore dell’essere Noel Gallagher?
È difficile dirlo. Qual è la cosa migliore che m’è successa di recente? Ho avuto modo di incontrare molte persone
fighe. Non mi viene nessuno che abbia incontrato di recente, ma … ! La cosa
peggiore? Non lo so. Non so rispondere a domande come questa. Perché sono io.
Oh, a Bangkok? Oh, sì, ascoltare l’album di Adele mentre venivamo sconfitti dal
Real Madrid. È una gran cagata. Se sono fan di Adele? Per niente. Sa cantare? Oh, non sappiamo
farlo tutti? Sappiamo tutti cantare. Tutti sanno cantare. Canto canzoni sin dal
primo singolo degli Oasis, quindi canto da molto tempo, ma non c’era bisogno di
farlo finché Liam non voleva o non poteva cantare una canzone, allora la
cantavo io. Ma quando ho scritto The Importance Of Being Idle ho pensato: “Wow!”.
È allora che cantare ha iniziato a piacermi. Non fare il frontman. Ma ero
fiducioso sul fatto di cantare dal vivo. Mi piace quell lato della cosa adesso.
Credo sia un grande dono essere in grado di cantare. O piuttosto, dovrei dire,
la sicurezza nel cantare. Tutti sanno cantare.
Sui suoi capelli, che ora hanno un aspetto migliore di quanto non lo
avessero quando era negli Oasis.
Allora mi interessavano più le droghe
che i prodotti per i capelli. Non li tingo. Credo che ingrigirò con grazia.
Alla fine diventerò una volpe d’argento. Non c’è cosa peggiore che … sono stato
in band con uomini che stavano con lo strofinaccio, tu andavi a cena fuori,
facevi: “Venite?” e loro: “No, devo mandare delle email” e l’indomani avevano
un diverso colore di capelli. Be’, è lo stesso colore, ma ora sembra molto
marrone. “Sicuro, non era quel colore?”. Ho questo dono. Viene dalla parte di
mia madre. Loro hanno tutti capelli fantastici. Mio padre era fottutamente pelato.
Sarai qui a Singapore domani 23 settembre per suonare
nello show fuori pista della gara notturna di Formula 1. Farai in tempo a
guardare la prossima partita del Manchester?
Appena scenderò dal
palco andrò direttamente a vedere la partita e poi guarderò questa cosa del
Gran Premio.
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