Dopo il concerto del 17 agosto per gli operatori sanitari del National Health Service (NHS) alla O2 Arena di Londra, in cui aveva riportato sul palco il pezzo Go Let It Out, Liam Gallagher è tornato a esibirsi ieri sera al Festival di Leeds, precisamente al Bramham Park, nei pressi della città britannica.
Nel corso della serata l'ex Oasis ha dedicato Live Forever a Charlie Watts, batterista dei Rolling Stones recentemente scomparso all'età di 80 anni. "Probabilmente se la starà spassando da qualche parte lassù", ha detto Liam alla folla, prima di dedicargli il celebre brano degli Oasis. Alcune foto di Watts sono state poi proiettate sul maxischermo allestito sul palco.
Non sono mancati i riferimenti alla notizia del giorno, il trasferimento del celebre calciatore Cristiano Ronaldo dalla Juventus al Manchester United, dopo che il portoghese era parso in procinto di trasferirsi al Manchester City, la squadra del cuore di Liam, prima di virare per gli odiati rivali, dove la stella, 36enne, ha fatto ritorno dopo dodici anni.
"Voi del Manchester (United), avete i pantaloni dannatamente scalati oggi con quella notizia, vero?", ha detto Liam alla folla, che a queste parole ha risposto con dei bu.
Liam Gallagher si esibirà domani a Reading. Sul palco del Festival di Reading and Leeds, insieme all'ex Oasis, vi sono Stormzy, Post Malone, Wolf Alice, Yungblud, Biffy Clyro, Catfish e The Bottlemen and Disclosure, Yungblud e Gerry Cinnamon. L'evento dura cinque giorni.
Il concerto tenuto da Liam il 17 agosto alla O2 Arena di Londra era stato il primo per l'artista dopo diciotto mesi di stop forzato a causa della pandemia di coronavirus. In proposito, il cantautore aveva dichiarato: "Non hai mai visto la gioia prima di vedere i lavoratori dell'NHS accorrere alla O2 Arena, cantare a perdifiato uno dei più grandi inni di tutti i tempi, una canzone che parla di fare affidamento l'uno sull'altro e di essere letteralmente il salvatore di qualcuno".
Sul palco londinese Liam si era rivolto così ai sanitari: "Siete gente sofisticata. Davvero, intelligente. Dottori, infermieri e spacciatori: il mio tipo di persone". Poi aveva scherzato sui propri compagni di band prima di annunciare la pausa che ha preceduto il finale del concerto: "Sono andati a imp**verarsi i nasi".
Intervistato ieri da Dave Berry su Absolute Radio, Liam Gallagher ha fornito alcune anticipazioni sul suo prossimo album. L'audio è alla fine del post
"Ora sono a casa, ma sono entrato e uscito dallo studio più volte", ha detto. "Ho registrato a spizzichi e bocconi durante il periodo di quarantena per via della pandemia. Ho due album in programma: ne ho uno che è un po' folle e l'altro che è quello che si direbbe normale o un po' più classico. Aspettiamo e vedremo quale pubblicare".
"Sono indaffarato, amico: non vedo l'ora di togliermi davanti questi concerti e l'anno prossimo spaccherò veramente. Un disco punk? No, ci sono canzoni punk, canzoni che ti fanno battere piedi a terra, ma dieci canzoni tutte così ti farebbero fondere la testa, no? Per cui c'è magari la canzone più lennoniana che ti fa dire: oh, grandioso! C'è una canzone più strana e particolare. Le canzoni sono fantastiche, c'è anche un po' di dub reggae, c'è una sniffata, capisci? Ma non fino al punto in cui cammino con i dreadlock o le treccine. Non ho preso quella strada, quella del farsi le trecce ai capelli, ma c'è una sniffata nel disco, capisci? In una canzone c'è una sniffata".
"Non vedo l'ora che arrivi l'anno prossimo. Ovviamente non vedo l'ora di terminare quest'anno per il verso giusto, come si suol dire".
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Liam Gallagher è intervenuto ieri durante la trasmissione mattutina di Dave Berry su Absolute Radio. L'audio è alla fine del post.
Venerdì 27 agosto Liam sarà tra gli artisti principali del Festival dell'Isola di Wight. "È passato molto tempo da quando ho partecipato per l'ultima volta ad un festival", ha detto il cantante. "Sarà uno spasso. La parte migliore della cosa? Forse uscire a prendere una birra con Tom Jones, perché è un gran tipo. Penso che si esibirà prima di noi. Sì, robe come quella, amico".
Sui programmi per il suo compleanno, il 21 settembre, Liam ha detto: "Celebrare per una settimana? No, non sono un tipo che fa quelle cose. Una settimana è troppo. Per il mio quarantesimo sono andato in un bel ristorante e basta. Fatto. C'è gente attorno a me che fa il diciassettesimo o diciottesimo compleanno e va in giro per il mondo per un mese. E io: cosa? Non mi meraviglio che questo paese sia messo così. No, ma di sicuro mi farò un paio di drink. Penso che il Festival dell'Isola di Wight sarà l'ultimo, per cui penso che dopo sarò fuori per sei mesi ...".
Sul film Knebworth 1996, che uscirà il 23 settembre, Liam ha detto: "Ecco quanto ci sono dentro: non ho fatto nulla, perché io ho una mia teoria a riguardo.Io non ne faccio neanche parte. Io ci sono nel film, ma non faccio il mezzobusto che ne parla, come faccio nel film Supersonic. Il film parla da sé: ci sono i fan e c'è la musica. Non c'è bisogno che ci sia io che blateri su quanto sia stato fantastico (Knebworth, ndr). Ho detto: sapete che c'è? Ho detto la mia cosetta alla fine ed è quello il mio compito: starne fuori. È un'arte quella di non farsi coinvolgere troppo, capisci? Ovviamente Noel e Bonehead blaterano per tutto il film come due anziane. Io ho pensato: no, l'ho fatto per Supersonic. Ne rimango fuori. Voglio solo che la gente guardi il film, capisci? E che si goda l'esperienza. È quello il mio lavoro di produzione: non fare nulla. Starne fuori? Esatto, il motto è 'meno c'è, meglio è' ....".
"Cosa penso di Knebworth 1996? Non ne ricordo molto, ma non lo dimenticherò mai. Sapevo che sarebbe stato grande, ma non mi spaventava affatto. Mentre sorvolavamo il luogo del concerto pensavo: 'Di sicuro potremmo riunire più gente in quel campo accanto! E in quell'altro accanto! Perché ci sono tutti questi campi vuoti? Cosa sta succedendo? La testa ce l'avevo lì: 'Telefona a Marcus (Russell, ndr) e digli di far vendere più biglietti, perché accanto ci sono un sacco di campi vuoti. Potremmo stringere più gente in quei campi!".
"No, non sono mai stato in prima fila ad un festival. Ho dato un'occhiata in giro a Glastonbury, ma dopo cinque minuti ho detto: 'Nah, torno dietro le quinte, amico'. Capisci? Era pure troppo. Ho dato una sbirciata veloce a cosa stava accadendo e ho pensato che non facesse per me, amico. Se mi devo camuffare per non farmi riconoscere? Forse se cammino come una persona normale, me la scampo. Potrei guardare chiunque, ma il problema è la camminata. Ho una delle camminate più rappresentative del pianeta Terra? Sì".
Liam ha parlato anche del suo nuovo disco, ma ne daremo notizia in un successivo post.
Traduzione di oasisnotizie.
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Noel Gallagher ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito Artura. Alla fine del post trovate il video dell'intervista, in cui Noel critica la musica moderna e parla dei primi Oasis e dell'impatto che YouTube avrebbe avuto sulla loro carriera, qualora fosse esistito negli anni '90.
"Non iniziai a scrivere canzoni con una certa fiducia o un certo proposito fino a che entrai negli Oasis, nel 1991. Un pomeriggio del 1993 a Manchester, sotto la pioggia scrosciante, scrissi una canzone di nome Live Forever. Quella cambiò tutto. E a quel punto ne sapevo abbastanza di musica e canzoni grandiose per capire che quella era una gran fottuta canzone, in qualunque epoca".
"Con l'avvento di Internet, gli Oasis sarebbero stati fatti fuori, perché per i primi due anni facevamo schifo. Eravamo una band baggy mancuniana. La gente sarebbe andata su YouTube, avrebbe visto un po' di concerti e avrebbe fatto: 'Naah, non mi interessa, qual è la cosa successiva?'. Quindi non saremmo mai arrivati a Live Forever".
"Oggi tutto nel mondo della musica è una questione di numeri. Quanti follower ha questo stronzo? Quali sono i like? Quali sono i numeri? Quali sono gli stream? È questo che interessa a loro. A nessuno interessa la cosa, l'arte, la musica, la longevità del tutto. Se ti dice qualcosa, allora ci puoi saltare su ed è allora che inizi a fare: 'Cos'è questo?'. Quindi per me sarebbe vedere gli accordi, vedere quale sensazione evoca? Gioia? È una canzone che ti tira su? Sai ... suona speranzosa? Suona malinconica? Suona triste? Suona romantica? E alla fine, sai, ti senti toccato su qualcosa con cui ti senti a tuo agio. E poi inizia il processo (creativo)".
"Al mondo non c'è dono più grande di scrivere una canzone che la gente accetti, metta nella propria vita di tutti i giorni e ami, sai. È una posizione molto privilegiata in cui trovarsi e io la apprezzo davvero molto".
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Noel Gallagher ha scritto una nuova pagina della interminabile sfida di parole tra lui e suo fratello Liam. Durante la prima puntata dello show che conduce su Radio X,
incalzato dal dj Matt Morgan a raccontare aneddoti su qualche collega
musicista che si atteggia troppo a rockstar senza esserlo, Noel ha citato subito Liam, dicendo che durante il periodo di gloria e sregolatezza degli Oasis non era così sfrenato come ha sempre voluto fare credere: «È un gran ciarlatano» ha detto Noel, chiamandolo come fa da sempre “our kid”, «Ma ce ne sono molti altri in giro. Gente che parla troppo, tanto fumo e poco arrosto».
Dopo aver messo in riga il fratello, Noel ha raccontato qualche aneddoto sulle star che invece non si tirano mai indietro quando c’è da divertirsi.
Il primo è l’attore Matt Smith, protagonista della serie televisiva Doctor Who: «È
un tifoso dei Blackburn Rovers e una volta a casa mia durante una festa
alle tre del mattino si è messo a cantare cori da stadio e a prendere a
calci le sedie. Ho dovuto dirgli: “Amico, se prendi ancora a calci i
miei mobili abbiamo un problema”».
La superstar di Hollywood Matthew McConaughey, invece, secondo Noel: «È completamente fuori di testa. Una delle persone più divertenti che abbia mai conosciuto», ma la persona a cui non è mai riuscito a stare dietro quando si trattava di fare festa, come ha già detto più volte, rimane Bono degli U2: «Con lui non si scherza proprio, è irlandese». In passato, Noel aveva descritto con una battuta i concerti come spalla degli U2 nel loro tour di Joshua Tree: «Non mi ricordo assolutamente niente, ma mi hanno detto che è andata molto bene».
Per quanto riguarda Liam Gallagher
si attende la sua risposta dopo il ridimensionamento del suo status di
rockstar fatto da Noel. I due fratelli sono dei veri geni della battuta e
dell’ironia, e non si sono mai risparmiati quando si trattava di
prendersi in giro l’uno con l’altro.
La battuta forse più bella di Noel su Liam è: «Our kid ha solo due problemi: tutte le cazzate che dice e tutte le cazzate che fa». Liam invece una volta ha detto: «Io non penso ci siano differenze tra me e Noel. Lui è un coglione, io sono un coglione».
Source: virginradio.it
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Nel giorno che segna il 25esimo anniversario di quel 10 agosto 1996
in cui gli Oasis scrissero una pagina incredibile della storia musica
dal vivo inglese, la band dei fratelli Gallagher ha pubblicato il primo
trailer ufficiale del film-concerto Oasis Knebworth 1996.
"This Is History! This Is History! This Is History!", si apre con
queste parole il video che mostra le prime immagini del film evento che
dal prossimo 23 settembre arriverà nei cinema di tutto il mondo (in
Italia il 27-28-29 settembre).
I biglietti sono in vendita da OGGI martedì 10 agosto, data che segna i 25 anni dalla prima delle due serate che hanno visto i fratelli Gallagher sul palco del leggendario Knebworth Festival. Per informazioni www.oasisknebworth1996.com
Annunciata oggi anche la pubblicazione del live album completo in 2CD, 3LP e DVD/Blu-ray "Oasis Knebworth 1996", disponibile dal 19 novembre su etichetta Big Brother Recordings Ltd
Dopo quasi due anni senza grandi eventi live in tutto il mondo, Oasis Knebworth 1996 servirà da ricordo per i fan, vecchi e nuovi, dell’euforia e del legame che solo un grande concerto può portare. Oasis Knebworth 1996 è la storia del rapporto speciale tra gli Oasis e i loro fan, che hanno reso possibile la realizzazione del più grande concerto degli anni ’90.
Il concerto è costruito attorno a materiale d’archivio con contenuti inediti, filmati del backstage, oltre a interviste con la band, gli organizzatori e ai fan presenti.
Diretto dal regista vincitore di Grammy Award Jake Scott, questo film è una celebrazione cinematografica gioiosa e a tratti commovente di uno dei concerti live più iconici degli ultimi 25 anni, guidato interamente dalla musica e dalle esperienze dei fan che raccontano in prima persona quel weekend straordinario.
Le due serate da record si sono tenute il 10 e l’11 agosto 1996, con oltre un quarto di milione di giovani fan da tutto il mondo che confluirono a Knebworth Park, nell’Hertfordshire, per assistere al leggendario set.
I biglietti allora erano stati messi in vendita l’11 maggio 1996.
Fuori dai negozi locali di musica e dalle biglietterie si erano formate
le code dalla notte prima, e i fan di tutto il mondo passarono la giornata attaccati ai telefoni fissi per parlare con le linee di prenotazione, costantemente occupate. Il concerto aveva raggiunto il sold out in meno di 24 ore, stravolgendo tutti i record del botteghino britannico.
Gli organizzatori avevano stimato che la band avrebbe potuto vendere due se non tre volte tanto. Più del 2% della popolazione del Regno Unito aveva tentato di comprare i biglietti.
Questi straordinari concerti vennero organizzati in un momento in cui
il Regno Unito si stava lentamente riprendendo da un decennio di
recessione. In uscita dagli anni ’80, lo stato d’animo della nazione
stava cambiando. Una resurrezione nel campo artistico-culturale stava
dando vita alla Cool Britannia e, nella loro ascesa fulminea, gli Oasis
incarnavano l’ottimismo e l’audacia ritrovati. Il gruppo ha impiegato
quasi due anni dalle case popolari di Manchester per diventare una delle
band più famose di tutto il mondo e alle persone riunite in quei
giorni, che si rispecchiavano nei cinque uomini sul palco di fronte a
loro, tutto sembrava possibile.
I concerti di Knebworth, caratterizzati dall’inizio alla fine da una
setlist piena di classici, dall’apertura con ‘Columbia’ e ‘Acquiesce’
fino a ‘Champagne Supernova’, ‘Don’t Look Back In Anger’, ‘Live
Forever’, da una trionfante ‘I Am The Walrus’ (accompagnata
dall’orchestra), a ‘Wonderwall’ (la prima canzone degli anni ’90 a
superare il miliardo di stream su Spotify), rappresentarono
contemporaneamente il picco del successo della band e il raduno che
diventò pietra miliare di una generazione.
Il film sarà prodotto da Black Dog Films. Noel Gallagher e Liam Gallagher saranno i produttori esecutivi. Sarà finanziato e distribuito da Sony Music Entertainment e rilasciato nei cinema da Trafalgar Releasing.
Liam Gallagher spiega “Knebworth per me è stato
il Woodstock degli anni 90. Le uniche cose importanti erano la musica e
le persone. Non mi ricordo molto di quel concerto, ma non lo
dimenticherò mai. È stato biblico.”
Noel Gallagher afferma “Non posso credere che non abbiamo mai suonato Rock ’n’ Roll Star!”
Tom Mackay, Presidente della Sony Music Entertainment - Premium Content, dichiara “siamo
emozionati all’idea di lavorare con RSA Films e Trafalgar Releasing per
portare al pubblico mondiale un’incredibile esperienza cinematografica
su uno dei concerti più storici degli Oasis. La premiere di Oasis
Knebworth 1996 invita le generazioni dei fan che non erano presenti
all’iconico evento a vivere l’energia e l’impatto duraturo della
performance degli Oasis che scosse Knebworth 25 anni fa.”
Marc Allenby della Trafalgar Releasing afferma: “Il successo e il
lascito infinito degli Oasis ha definito una generazione in un modo che
poche band hanno avuto nella storia della musica. Siamo orgogliosi di
portare questo film di celebrazione al cinema in questa speciale event
release, unendo fan da tutto il mondo per commemorare il 25esimo
anniversario di questi concerti storici.”
Source: Rockol
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