Gli Oasis rompono ogni confine. Dopo le cinque date a Wembley sold out e un tour internazionale che segna il ritorno della band, i fratelli Gallagher si sono esibiti il 15 e il 16 novembre anche in Argentina dove, a Buenos Aires, hanno reso omaggio ad un'icona che lega indissolubilmente la capitale albiceleste a Napoli.
Durante il loro concerto, di fronte a 75mila persone a serata, gli Oasis hanno celebrato la figura di Diego Armando Maradona.
Sulle note di Live Forever è stata proiettata sui maxi schermi un'immagine del campione argentino, mentre l'intero stadio intonava in coro ha intonato il canto "Olè Diego". Il concerto si è tenuto allo stadio Monumental del River Plate. Entrambi appassionati di calcio, i fratelli Gallagher avevano conosciuto il mito argentino durante nel 1998, in occasione della sezione sudamericana del tour dell'album Be Here Now.
I video dell'omaggio dell'altro giorno sono immediatamente diventati virali sui social citando lo stesso Noel Gallagher che aveva definito Maradona come un “calciatore molto rock 'n roll”.
Liam Gallagher ha scherzato con il pubblico: "Siete i migliori anche senza alcol", tra applausi e ovazioni delle migliaia di fan presenti.
Sul finale il Monumental ha vibrato. Alla fine di Champagne Supernova uno dei momenti più emozionanti: l'abbraccio dei fratelli Gallagher. Il segno dei tempi che cambiano, del ritrovato amore tra Noel e Liam anche con il loro pubblico, che per anni ha atteso con impazienza la reunion storica.
Era il ritorno per gli Oasis a Buenos Aires dopo sedici anni.
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Si intitola Phenomenal il documentario che racconta il ritorno in scena degli Oasis metterebbe in luce le "emozioni profonde" che governavano i cuori dei due fratelli prima del tour. Si dice che il filmato del primo storico incontro tra Noel e Liam Gallagher dopo anni di litigi sarà incluso nel prossimo film che racconta la reunion della band.
L'anno scorso i fratelli hanno seppellito l'ascia di guerra dopo anni di faide e hanno annunciato il loro attesissimo ritorno con una serie di concerti negli stadi di tutto il mondo. Quando il tour era ormai ben avviato è stato annunciato che il regista di Peaky Blinders, Steven Knight, avrebbe lavorato come produttore al film sul tour della reunion, che è diretto da Dylan Southern e Will Lovelace, noti per il documentario sugli LCD Soundsystem, Shut up and play the hits.
Per il documentario alla troupe di Knight è stato concesso l'accesso agli incontri e alle sale prove che hanno preceduto l'agognato ritorno e una fonte ha ora affermato che i fan degli Oasis saranno "incantati" nel vedere i fratelli risolvere la loro faida. Tale fonte, citata dal tabloid Daily Mirror, riferisce che "il filmato e l'accesso concessi a Steven e al suo team sono fenomenali. Liam e Noel non sono mai stati visti in un modo così aperto e vulnerabile"
"È molto più di un ritorno che a come scopo il guadagno. È incentrato su emozioni profonde: gelosia, rancore, rabbia, e poi un profondo desiderio di riconciliazione. Il documentario sulla reunion degli Oasis rende conto delle discussioni su come è avvenuta e vedrà i Gallagher aprirsi come mai prima d'ora. È stato molto crudo e profondamente commovente. Liam ha dovuto farsi coraggio, porgere le scuse e assumersi la responsabilità di gran parte della causa dei problemi".
La molla della reunion è sta la decisione di Liam di chiedere scusa a Noel e in questo ha avuto un ruolo chiave Debbie Gwyther, compagna di Liam da una dozzina d'anni. "Debbie certamente ha fatto funzionare tutto senza intoppi", ha riferito la fonte citata dal Mirror.
"Anche Noel si è fatto avanti. Nelle prime due settimane per la prima volta i due ego sono stati lasciati fuori dalla porta. Certo, con l'avvicinarsi dei concerti la spavalderia di Liam è tornata con fragore, ma lontano dai riflettori è stato attento a mantenere l'armonia".
Il 27 settembre la band è tornata a Londra per la prima di due date consecutive nello stadio di Wembley e nell'occasione Liam ha alimentato le voci che altri spettacoli degli Oasis potrebbero essere in programma per l'anno prossimo, avendo ringraziato i fan per aver "mantenuto la fede" e avendo annunciato dal palco: "Ci vediamo l'anno prossimo"
Dopo il concerto del 28 settembre, il secondo consecutivo a Wembley, la band si sposterà in altri continenti. Sono in programma show in Corea del Sud, Giappone, Australia, Argentina, Cile e Brasile. E poi, chissà, forse l'anno prossimo anche date europee extraIrlanda e UK, magari con una data italiana.
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Nell'agosto 2024 i fratelli Gallagher, in disaccordo da diversi anni, hanno messo da parte le proprie divergenze per la reunion degli Oasis, attesa per ben sedici anni da milioni di fan. Il ricongiungimento si è concretizzato quest'estate, con una serie di concerti nel Regno Unito e in Irlanda. L'iconica band ha già completato 17 spettacoli e salirà sul palco 41 volte in totale, di cui altre due a Wembley.
Si tratta di un momento importante per i fratelli Gallagher, che notoriamente hanno avuto un rapporto conflittuale nel corso degli anni. Sono stati coinvolti in numerosi litigi, discussioni e scontri pubblici e si sono anche scambiati regolarmente colpi sui social media. La tensione tra i due è stata tra i motivi principali che hanno portato allo scioglimento degli Oasis nel 2009, ma ora l'ascia di guerra pare definitivamente sotterrata.
Noel Gallagher ha parlato in esclusiva al programma Drive dell'emittente radiofonica Talksport, spiegando cosa significa essere di nuovo sul palco accanto al fratello. All'assiduo ascoltatore di Talksport e tifoso del Manchester City, Noel, è stato chiesto se si sia sentito emozionato durante il tour.
"Non siamo quel genere di ragazzi, ma è fantastico tornare con Bonehead e Liam e rifarlo", ha detto ad Andy Goldstein e Darren Bent su Drive. "Immagino che quando tutto sarà finito ci siederemo e rifletteremo, ma è fantastico tornare in una band con Liam".
"Mi ero dimenticato quanto Liam fosse divertente", ha aggiunto. "Sta facendo faville e sono orgoglioso di lui".
"Essendo stato il frontman di una band per 16 anni (i Noel Gallagher's High Flying Birds, ndr), so quanto sia difficile e non potrei fare la cosa dello stadio come la fa lui, non è nella mia natura. Devo dire che lo guardo e penso: 'Bravo, amico!' ...".
Gli Oasis hanno fatto sold out per cinque serate a Wembley (Londra) e cinque a Heaton Park (Manchester), oltre a concerti da tutto esaurito a Cardiff (le date inaugurali, all'inizio di luglio), Edimburgo e Dublino. Più di un milione di biglietti sono stati acquistati per rivedere la band insieme sul palco.
Noel rimane ancora spiazzato dall'onda travolgente del successo. "Sono completamente sbalordito, lo sono tutti", ha affermato a Talksport. "È difficile da tradurre in parole, ogni sera è la prima sera della folla, quindi tutti hanno la stessa energia nel viverla. È stato davvero fantastico. Di solito non sono corto di parole, ma non riesco davvero ad articolare la cosa al momento".
"Personalmente avevo molto sottovalutato la cosa in cui mi stavo infilando", ha ammesso parlando dei primi concerti, quelli di Cardiff. "Dopo cinque minuti dall'inizio del concerto ho pensato: 'Possiamo tornare in camerino e ricominciare?'. È ... ho fatto gli stadi in oassato, ma a metà della seconda canzone le mie gambe si sono trasformate in gelatina e avrei potuto tornare indietro e prendermi un minuto".
Liam Gallagher è stato fischiato dai fan al concerto degli Oasis quando ha dedicato una canzone al "più grande di tutti i tempi", Pep Guardiola.
"È stata una cosa incredibile, è davvero una cosa incredibile", ha detto Noel.
I nuovi concerti dei redivivi Oasis, infatti, hanno visto anche molti volti noti tra la folla, tra cui l'allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, e la leggenda del Manchester United e della nazionale inglese Wayne Rooney.
I prossimi concerti si terranno in Canada, dove gli Oasis inizieranno l'ultima tappa del loro tour di ritorno. I fratelli Gallagher si sposteranno poi negli Stati Uniti a fine mese e a settembre, prima di dirigersi in Messico. Torneranno poi nel Regno Unito, a Wembley, per altri due concerti il 27 e 28 settembre. Il tour della reunion si concluderà il 23 novembre in Brasile, dopo le tappe in Argentina, Giappone, Australia e altre città.
È alla data in Argentina che Noel Gallagher guarda con particolare trepidazione. "Lo stadio Monumental è un posto speciale, davvero speciale", ha detto. "Suoneremo nello stadio del River Plate a Buenos Aires a novembre. È il penultimo concerto e ci abbiamo suonato un paio di volte in passato. L'Argentina e gli argentini sono senza dubbio tra i primi cinque posti al mondo in cui suonare ed è il posto più lontano dall'Irlanda e da Manchester. Tutti aspettano con ansia lo stadio del River Plate perché è un posto speciale".
Noel ha anche parlato di calcio e ha detto la sua sulla prima giornata di Premier League, ma di questo parleremo in un altro post.
Riflettendo su come sia gli Oasis sia i Pulp siano tornati insieme e in tour, il frontman dei Blur Damon Albarn ha commentato i tanti concerti che i fratelli Gallagher stanno tenendo quest'estate, che ha segnato il loro ritorno sui palchi dopo sedici anni.
Quest'estate gli Oasis si sono già esibiti due volte a Cardiff, cinque a Manchester, cinque allo stadio londinese di Wembley, e tre a Edimburgo e stasera e domani saranno di scena a Dublino, per poi imbarcarsi per l'America, dove il tourp roseguirà a Toronto, Chicago, East Rutherford, Pasadena e Città del Messico. A fine settembre gli Oasis torneranno a Londra per due date, portando a sette le esibizioni nello stadio della capitale britannica. I Blur, invece, hanno scelto di esibirsi solo due spettacoli sold-out a Wembley durante il loro ritorno nel 2023.
"La nostalgia va bene, ma cerco di starne lontano il più possibile", commenta Albarn. "A volte non puoi fare a meno di perderti nella nostalgia. Io non riuscirei a fare tanti concerti come gli Oasis. Questa è tanta , ha detto Albarn al Sole.
Ha continuato, spiegando che i due spettacoli di Wembley dei Blur lo hanno reso piuttosto emotivo, avvertendo che gli Oasis potrebbero trovare esibirsi così tanti spettacoli più duri di quanto pensano.
"Non potrei fare tanti concerti come loro", ha chiosato Damon. "C'è troppa emozione uguale. Loro sono molto coraggiosi e spero ne valga la pena. Si sa, i soldi non sono tutto".
Source: The Sun
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Il presidente del consiglio comunale di Edimburgo ha affermato che Liam Gallagher era male informato quando ha commentato le presunte parole di funzionari comunali a proposito dei fan degli Oasis. Il video della replica del presidente è disponibile alla fine del post.
Dal palco di Edimburgo, durante i concerti sold-out della band allo stadio di Murrayfield, il frontman ha fatto diversi riferimenti alle presunte frecciatine che alcuni consiglieri comunali avrebbero lanciato ai fan del gruppo musicale riunotosi l'anno scorso.
Prima dei concerti è stato riportato da organi di stampa che i consiglieri comunali della città scozzese avevano descritto il pubblico in attesa del concerto degli Oasis come "chiassoso", "uomini di mezza età" che "occupano più spazio del dovuto" e che avrebbero bevuto fino a "un'ubriachezza medio-alta".
Liam Gallagher ha risposto a questi presunti commenti sul palco martedì 12 agosto, dicendo: "Abbiamo portato tre miliardi di sterline in questa città negli ultimi cinque giorni. E questo tra noi e voi. Tre miliardi di fottute sterline, ma di queste voi non vedrete un cazzo, perché le ruberanno e le distribuiranno tra i loro amici brutti e snob. Stiamo ancora aspettando delle scuse. Porgetele, stronzi!".
Già al concerto di venerdì 8 agosto (il primo dei tre; il secondo è stato il 9 agosto, ndr) il cantante aveva chiesto delle scuse, definendo i consiglieri comunali di Edimburgo "dei cazzo di bastardi".
Si stima che la band potrebbe portare 150 milioni di sterline all'economia scozzese e le analisi mostrano già che i concerti hanno generato un enorme aumento del numero di visitatori della città.
Parlando a STV News dopo la conclusione della serie di concerti scozzesi, la leader del consiglio comunale Jane Meagher ha affermato che i commenti a cui fa riferimento Gallagher non sono mai stati fatti.
"Non mi sorprende che Liam fosse arrabbiato in base a ciò che ha letto, ma sia chiaro: queste cose non sono state dette e non sono state dette dai funzionari del consiglio comunale in nessuna riunione preparatoria che si è svolta.
"Desidero ardentemente appianare le cose. Se qualcuno vuole consultare il rapporto, è disponibile sul sito web del consiglio comunale, dove tutti possono leggerlo. Ciò è emerso da una delle riunioni di pianificazione e una delle considerazioni, ad esempio, riguardava i livelli di ubriachezza per il mantenimento dell'ordine pubblico. Nessuno ha parlato di fan ubriachi, nessuno ne ha parlato", ha precisato Meagher.
Meagher ha anche aggiunto che, contrariamente a quanto affermato dal frontman degli Oasis, l'autorità locale non avrebbe visto "molto" del denaro che gli eventi hanno portato in città.
"È stato un evento di straordinario successo", ha spiegato, "e siamo molto soddisfatti dell'effetto che ha avuto sull'economia della città, il che ovviamente è fantastico. Purtroppo non molto di tutti questi introiti, se non nulla, finisce direttamente nelle tasche del consiglio, ma siamo davvero lieti che la città stia prosperando nel modo in cui questo tipo di eventi contribuisce a farlo".
Si prevedeva che circa 210 000 fan avrebbero invaso la città nei tre giorni, con servizi extra di treni, tram e autobus per accogliere gli spettatori.
Solo sei arresti sono stati effettuati nelle tre date, di cui tre venerdì e altri tre martedì.
Il presidente del consiglio ha aggiunto: "Ho ricevuto segnalazioni di un andamento regolare delle tre serate. Non si tratta solo di una pianificazione meticolosa, ma è un omaggio ai fan per il loro comportamento incredibilmente impeccabile.
"Avendo vissuto l'esperienza degli Oasis qui e l'entusiasmo che ne è derivato, mi piacerebbe molto che gli Oasis tornassero a Edimburgo, e sarebbero i benvenuti".
Source: STV News
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"Un attimo. Da dove comincio qui con quelle troie del cazzo del consiglio comunale (di Edimburgo)? Un miliardo di sterline stiamo portando qui nei prossimi tre giorni. Un miliardo! Ma non lo vedrete per niente, perché il sindaco i soldi li dividerà con i propri amici brutti e snob. Sto ancora aspettando delle cazzo di scuse".
Con queste parole Liam Gallagher si è rivolto ai consiglieri comunali di Edimburgo dal palco dello stadio di Murrayfield, dove questa sera si è tenuto il primo di tre concerti degli Oasis, nell'ambito del tour di reunion Oasis Live 25.
Il motivo di tanta ira? Il consiglieri comunali di Edimburgo a giugno avevano espresso preoccupazione per i concerti della band, in programma ad agosto in città, definendo i fan degli Oasis "chiassosi ubriaconi di mezza età che occupano più spazio del solito perché sovrappeso".
Le parole erano state pronunciate durante un vertice sulla sicurezza cui avevano preso parte gli esponenti del consiglio comunale di Edimburgo, dove la band dei fratelli Gallagher è tornata a suonare ieri, i servizi di emergenza e il promoter dei concerti. A darne notizia era stato lo Scottish Sun, che aveva mandato su tutte le furie il frontman degli Oasis, Liam Gallagher.
A preoccupare i consiglieri è la concomitanza con il Fringe, il festival delle arti più grande al mondo che si tiene sempre nella capitale scozzese dal primo al 25 agosto e che sta vedendo artisti e performer presentare spettacoli che abbracciano molti generi, tra cui cabaret, show per bambini, commedia, danza, teatro fisico, circo, musica, musical, opera e teatro.
Il fatto che i fan della rock band siano "moderatamente o altamente" ubriachi è motivo sufficiente per sollevare la "preoccupazione" delle autorità per la "sicurezza" di chi frequenta il Fringe, a cominciare dagli stessi artisti del festival che "starebbero pensando di non venire".
Questi commenti avevano suscitato una risposta feroce da parte di Liam Gallagher, che su X, rivolgendosi al consiglio comunale di Edimburgo, aveva scritto: "Ho sentito quello che hai detto sui fan degli Oasis e francamente il tuo cazzo di atteggiamento puzza. Lascerei la città quel giorno se fossi qualcuno di voi".
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Dramma al concerto degli Oasis a Wembley: uno spettatore di 45 anni, Lee Claydon, padre di un bimbo, è morto cadendo da una balconata dello stadio di Londra. «Ho sentito urla e grida, il ragazzo è caduto dalla balconata. Non so come sia potuto succedere», ha raccontato un testimone al Daily Mail.
I paramedici hanno invano tentato di rianimare l'uomo, che era a al concerto con il fratello Aaron e i nipoti. I fan che si trovavano al livello inferiore hanno visto la vittima cadere dall'alto. «Ero proprio sotto, nella sezione 211 - racconta un altro spettatore - A prima vista ho pensato che fosse un cappotto caduto dal livello superiore, ma poi ho guardato e ho visto il tizio sul cemento. È stato orribile da vedere».
Ora gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l'accaduto. «Lo stadio era affollato e riteniamo probabile che diverse persone abbiano assistito all'incidente o che lo abbiano ripreso, consapevolmente o inconsapevolmente, tramite un video girato con un cellulare», hanno dichiarato le autorità.
Source: Il Messaggero
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È nei Paul Gallagher, fratello maggiore dei membri degli Oasis Noel e Liam Gallagher.
Il 59enne è stato accusato di stupro, stando a quanto dichiarato dalla Polizia metropolitana di Londra, e affronta anche accuse di comportamento coercitivo e manipolatorio e tre capi di imputazione per aggressione sessuale, nonché tre capi di imputazione per strangolamento intenzionale, due capi di imputazione per aver fatto minacce di morte e aggressione che con lesioni corporali effettive.
I reati, che riguardano la stessa donna, sono presumibilmente avvenuti tra il 2022 e il 2024. Paul Gallagher, che in passato ha fatto da deejay in occasione dei concerti dei due fratelli, comparirà davanti al tribunale di Westminster, a Londra, il 27 agosto.
Source: La Stampa
Paul Gallagher con la madre Peggy Sweeney
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Dopo il caso virale della kiss cam al concerto dei Coldplay – dove una presunta scena di tradimento è stata ripresa tra il pubblico – Liam Gallagher non ha perso occasione per dire la sua, a modo suo.
Commentando la gaffe dal palco di Manchester del reunion tour degli Oasis, il cantante ha dichiarato: "Abbiamo dei piccioncini in sala? Non preoccupatevi, noi non abbiamo nessuna di quelle cazzo di telecamere malevole di merda (come quelle dei Coldplay). Non ci interessa un cazzo con chi vi state mescolando, toccando o pizzicando. Non sono affari nostri per un cazzo".
Nel video qui sotto il servizio del TG1 del 23 luglio 2025.
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Ha 17 anni il ragazzo che lo scorso 21 giugno è comparso davanti alla corte di giustizia di Westminster con l’accusa di voler pianificare un attacco alla prima data del tour di reunion degli Oasis, andata in scena il 4 luglio al Principality Stadium di Cardiff, come avrebbe detto in alcune chat con degli amici.
Stando a quel che riporta il Times, come scrivono i giornali inglesi, il giovane uomo – il cui nome non può essere menzionato per motivi legali – aveva elogiato Axel Rudakubana, il 17enne che il 29 luglio 2024 a Southport uccise 3 bambine (di 9, 6 e 7 anni) e ferì 10 altre persone tra cui 8 bambini in un workshop dedicato a Taylor Swift. Il 17enne stava punto un piano simile in una scuola di danza vicino a casa sua oltre che allo show della band di Manchester. Per questo motivo avrebbe cercato di procurarsi coltelli di grandi dimensioni inviando foto a un amico e domandandogli: “Funzionerebbe?”. A evitare che dalle parole si passasse ai fatti è stata l’intuizione di uno dei suoi interlocutori su Snapchat, che ha riferito alla polizia le intenzioni del 17enne originario di Cwmbran, nel Galles del Sud, a proposito del concerto dei fratelli Gallagher.
Secondo quanto emerso, il 2 giugno il ragazzino aveva un appuntamento con uno psicologo, dopo che la sua famiglia aveva sollevato delle preoccupazioni, e nel corso della seduta non aveva mancato di elogiare il già citato Rudakubana. L’accusa ha inoltre fatto sapere che l’adolescente ha utilizzato una versione errata del nome di Rudakubana sul proprio account Snapchat e ha fatto ricerche sull’assassino salvandone immagini sul telefono con parole che deridevano le vittime della strage di Southport. Le altre ricerche online, dai coltelli a un manuale di addestramento di Al-Qaeda e una nota relativa a possibili luoghi in cui mettere a segno gli attacchi, lo hanno portato dritto dritto in tribunale con l’accusa di possesso di materiale utile per atti di terrorismo. Ora la palla passa alla corte di giustizia di Crown per la sentenza.
Il tour degli Oasis nel Regno Unito e Irlanda, per i fortunati che sono riusciti a mettere mano sui “carissimi” biglietti, può proseguire in sicurezza. Tra di loro anche Pep Guardiola, allenatore del Manchester City che proprio a Manchester è stato omaggiato dal duo che gli ha dedicato “Don’t Look Back in Anger”: un momento divenuto immediatamente virale anche a causa dell’inaspettata reazione del pubblico.
(Il Fatto Quotidiano)
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Grande ritorno nella loro Manchester per Liam e Noel Gallagher (video alla fine del post). Ieri sera a Heaton Park il primo di cinque concerti nella città inglese, dove la band mancava su un palco da sedici anni. E il tour della reunion, partito a Cardiff, si arricchisce di un'altra serata di gloria.
Liam ha accolto i fan con queste parole: "Manchester, eccoci qua, Manchester in zona!". Prima di lanciarsi nel brano Morning Glory ha detto: "Avete un aspetto strabiliante, cazzo! Dovreste essere orgogliosi di voi stessi". E a un fan che ha iniziato a fare la danza Poznan molto prima del dovuto ha detto: "Sei troppo in anticipo". Prima di Cigarettes & Alcohol Liam fornisce indicazioni al pubblico su come muoversi, afferrare chi è vicino e ballare, poi a chi lo interrompe o lo provoca dice: "Fra simili ci si capisce. La differenza è che almeno io sono uno stronzo di bell'aspetto!".
A metà della scaletta l'atmosfera si fa meno rabbiosa e più rilassata, con le ballate cantate da Noel, che esclama: "Faremo le cose in grande, cazzo, un giorno!".
Liam dedica D'you Know What I Mean a Pep Guardiola, definendolo "il miglior allenatore di sempre". Il tecnico del Manchester City è presente tra il pubblico ed è stato immortalato in compagnia dei figli dei Gallagher e poi con Richard Ashcroft, artista di supporto insieme ai Cast, qualche ora prima. Non tutto il pubblico, ovviamente, gradisce la dedica, tanto che qualche fan, evidentemente di fede United, la accoglie con fischi. "Che cazzo state fischiando? Che cazzo fischiate?", replica stizzito Liam.
"Grazie per esservi uniti a noi, so che siamo una cazzo di faticaccia, ma provate voi a stare in una cazzo di band!", dice poi Liam prima di cantare l'ultimo pezzo prima dell'encore, Rock 'n' Roll Star.
Il concerto si conclude con la commozione sulle ultime note di Champagne Supernova. A Manchester, nella loro Manchester, stasera gli Oasis hanno rifatto la storia.
(oasisnotizie)
Scaletta: F**** in the Bushes intro Hello Acquiesce Morning Glory Some Might Say Bring it on down Cigarettes & Alcohol Fade Away Supersonic Roll With It Talk Tonight (Noel sings) Half the World Away (Noel sings) Little by Little (Noel sings) D'You Know What I Mean Stand By Me Cast No Shadow Slide Away Whatever Live Forever Rock and Roll Star Encore The Masterplan (Noel sings) Don't Look Back in Anger (Noel sings) Wonderwall Champagne Supernova
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Quando la musica incontra la storia, il palco diventa un confine
sottile tra ricordo e futuro. È successo ieri sera allo stadio San Nicola di
Bari, dove Cesare Cremionini ha trasformato la seconda data pugliese (4 luglio) del suo Live25
in una festa collettiva per oltre 50mila persone, tra giochi di luce,
ballerini, fuochi pirotecnici e quell’energia scanzonata che lo
accompagna da sempre.
Non è stata una data qualsiasi. Proprio mentre a Cardiff si consumava la tanto attesa reunion degli Oasis, dopo 16 anni di silenzio, Cremonini ha deciso di fare un regalo al suo pubblico (e forse anche a sé stesso): mettere da parte per un attimo il suo repertorio per intonare Cigarettes & Alcohol, scritta da Noel Gallagher nel 1994.
"Questo era un omaggio per i fratelli più famosi al mondo – ha detto dal palco – che questa sera cominciano un tour in Inghilterra. E questa è la musica che ascoltavamo da ragazzi".
Un omaggio che sa di adolescenza, di poster appesi nelle camerette, di pomeriggi trascorsi a sognare Manchester in cuffia, e che al San Nicola ha acceso una scintilla collettiva tra le migliaia di braccia alzate.
L’attimo di sospensione è durato il tempo necessario a scatenare un boato, poi la festa è ripresa con la solita potenza: 50 Special che ha fatto ballare tutto lo stadio, Marmellata#25, Poetica, Nessuno vuole essere Robin, fino alla dolce buonanotte sulle note di Un giorno migliore.
Così si è chiusa la due giorni barese di Cremonini, che non si è risparmiato in energia, empatia e sorrisi, regalando al San Nicola un arrivederci pieno di calore.
Ora il Live25 si sposta verso Padova l’8 luglio, Torino il 12 luglio e poi Roma, il 17 e 18 luglio, continuando a celebrare un quarto di secolo di musica e vita, tra balli, cori, lacrime felici e piccole sorprese che rendono ogni data unica.
E chissà se il tributo agli Oasis resterà un episodio isolato o tornerà a fare capolino nelle prossime date, come un piccolo segno di gratitudine verso quella musica che, in fondo, non smettiamo mai di ascoltare "da ragazzi".
Source: Sky TG24
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Dopo sedici anni rieccoli insieme sullo stesso palco. I fratelli coltelli del rock britannico, Liam e Noel Gallagher, anima degli Oasis, hanno ricostituito gli Oasis ad agosto scorso e questa sera si sono esibiti al Principality Stadium di Cardiff nella tappa inaugurale dell'attesissimo tour di reunion della band che ha riscritto la storia del guitar rock dagli anni '90. Mano nella mano, con Noel visibilmente commosso, i due hanno mandato in brodo di giuggiole i 75mila fan accorsi per questa serata memorabile in un grande impianto destinato alle partite di rugby, ma stasera teatro di un sogno divenuto realtà.
La capitale gallese si incendia per i fratelli Gallagher. L'attesa era stata spasmodica in città, tra eserciti di cappelli alla pescatora, murali e innumerevoli bancarelle che vendevano gadget sulla band più amata degli ultimi trent'anni in Gran Bretagna. L'atmosfera è elettrica, come fosse la finale di FA Cup, che da queste parti si è giocata più volte, ed è al contempo dispersiva e raccolta, dato che il tetto dello stadio, retrattile, è stato chiuso, dando la sensazione di trovarsi in un palazzetto gigante più che in uno stadio. Sul palco, insieme ai Gallagher, ci sono i reduci degli Oasis, Paul 'Bonehead' Arthurs, Gem Archer, Andy Bell, e il batterista Joey Waronker, già al lavoro con Rem e Beck, con la voce di Jess Greenfield, che fa parte del progetto parallelo di Noel, gli High Flying Birds.
Gli Oasis iniziano lo show alle 20 ora inglese (le 21 italiane). Salgono sul palco e si lanciano in Hello, brano del 1995. "It's good to be back", "è bello essere tornati", ha detto Liam durante il primo brano. È anche un verso di Hello, il primo pezzo in scaletta, seguito da Acquiesce, in cui i fratelli cantano insieme "abbiamo bisogno l'uno dell'altro, crediamo l'uno nell'altro", quasi a sancire una rappacificazione aspettata dai fan oltre tre lustri. "È passato troppo tempo", sottolinea Liam tra una canzone e l'altra, per poi aggiungere, a metà spettacolo, "Che succede? Ve la state spassando tutti, no? È valso la pena spendere 4mila sterline per il biglietto?".
È il momento culturale dell'anno, forse del decennio, nel Regno Unito. Sono stati venduti in totale 900mila biglietti per questo tour e stasera e ci sono almeno tre generazioni di fan tra il pubblico. E la scaletta contiene tutti i classici. Non mancano Some Might Say, Morning Glory, Supersonic, il brano da cui tutto ebbe inizio, e poi Cigarettes & Alcohol a un volume assurdo (su questo pezzo Liam chiede ai fan di ballare la danza Poznan, popolare tra i tifosi del suo amato Manchester City allo stadio). C'è il momento in cui i riflettori sono puntati solo su Noel — con Half the World Away e Little By Little, unico brano superstite del periodo post 2000 — e poi torna Liam a cantare Slide Away e Whatever. Gli Oasis non dimenticano la tragedia dell'altro giorno, la morte in un incidente stradale del calciatore del Liverpool Diogo Jota, la cui immagine viene proiettata sul maxischermo mentre Liam canta le ultime battute di Live Forever.
"We're hard work, I know", dice Liam prima di Champagne Supernova. "Siamo una faticaccia, lo so", riferendosi alle polemiche roventi scatenate dall'uso del dynamic pricing, al centro di un'inchiesta parlamentare, e le vendite a prezzi gonfiati dei tagliandi da parte di alcuni siti non ufficiali. L'entusiasmo, però, non è stato spento da queste vicende. Già prima che sul palco salissero gli Oasis, durante l'esibizione di Richard Ashcroft, la gente si è scatenata cantando a squarciagola Sonnet, Space and Time, Song for Lovers, The Drugs Don't Work a Bitter Sweet Symphony, dedicata ai Gallagher. "Sono così orgoglioso di essere qui in questa serata storica con la più grande band rock", ha detto un Ashcroft, accolto con un'ovazione dai presenti, mentre Noel lo guardava da sotto il palco.
Liam conclude il concerto cantando Champagne Supernova, introdotta così: "Grazie per averci sopportato in tutti questi anni". Noel ringrazia i fan più giovani della band e inizia l'encore, la parte finale del concerto, con The Masterplan, introdotta da queste parole: "Questa è per tutte le persone che hanno tra i 20 e i 30 anni, non ci hanno mai visto prima e ci hanno fatto rimanere alla moda per gli ultimi vent'anni". Ed è proprio questo, forse, il segreto degli Oasis: unire gente di tutte le età come nessun'altra band.
Domani sera si replica a Cardiff. Il mastodontico tour si snoderà in 41 date, toccando nei prossimi mesi Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti, Giappone, Australia e Brasile.
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Scaletta
‘Hello’
‘Acquiesce’
‘Morning Glory’
‘Some Might Say’
‘Bring It on Down’
‘Cigarettes & Alcohol’
‘Fade Away’
‘Supersonic’
‘Roll With It’
‘Talk Tonight’
‘Half the World Away’
‘Little By Little’
‘D’You Know What I Mean?’
‘Stand By Me’
‘Cast No Shadow’
‘Slide Away’
‘Whatever’
‘Rock ‘n’ Roll Star’
ENCORE:
‘The Masterplan’
‘Don’t Look Back In Anger’
‘Wonderwall’
‘Champagne Supernova’
È tutto pronto al Principality Stadium di Cardiff, in Galles, per il debutto dell'epocale tour di reunion degli Oasis da 1,4 milioni di biglietti venduti e 470 milioni di incassi: dalla scaletta all'atmosfera, tutto quello che c'è da sapere.
Il giorno che i fan hanno aspettato per sedici, lunghissimi anni è finalmente arrivato. All’epocale reunion degli Oasis, la rock band britannica più iconica degli anni '90, mancano ormai poche ore. Alle 20.15 di questa sera - quando in Italia, per via del fuso orario, saranno le 21.15 - Noel e Liam Gallagher, 58 anni il primo e 52 il secondo, i fratelli più rissosi del rock, sul palco del Principality Stadium di Cardiff, in Galles, faranno pace davanti a 75 mila spettatori.
Era il 28 agosto 2009 quando una furibonda lite nel backstage del festival parigino Rock en Seine mise la parola fine alla storia della band da 75 milioni di copie vendute a livello mondiale grazie a hit come Wonderwall, Don’t Look Back in Anger, Live Forever.
Nella notte tra mercoledì e giovedì sopra allo stadio di Cardiff, dove oltre a questa sera la band si esibirà anche domani, uno spettacolare show di droni ha composto il celebre logo della band. I due concerti, per i quali è già partita la caccia alla scaletta (ma quelle che si rincorrono sui social sono voci frutto dell'attesa spasmodica, incontrollabili e incontrollate), sono sold out, come le altre 15 date del tour nel Regno Unito e in Irlanda, annunciate un anno fa: sono stati venduti 1,4 milioni di biglietti e l’incasso è pari a 400 milioni di sterline (470 milioni di euro). Una cifra alla quale vanno aggiunti gli introiti derivanti dai vari accordi con marchi e case di moda: un noto brand tedesco di abbigliamento sportivo, per dire, ha messo in vendita diversi capi dedicati ai Gallagher e allestito nei propri negozi nelle principali città britanniche spazi dedicati alla band, con l’esposizione di memorabilia (vecchie scarpe indossate da Noel e Liam sui palchi di concerti storici, ma anche parka) e le copie dei dischi. Gli show non saranno trasmessi in diretta da nessuna emittente: bisogna esserci, per (ri)vedere i Gallagher insieme.
Anche in Italia la Oasis mania si riaccende. La parodia dei fratelli Gallagher proposta da Valerio Lundini - tra i fortunati che sono riusciti ad acquistare il biglietto per il debutto: è a Cardiff - nel suo programma In&Out su Tv8 è diventata virale sui social. E mentre Sony Music ha annunciato l’uscita, prevista per il 3 ottobre, di una riedizione dell’album (What’s the Story) Morning Glory?. Rizzoli pubblicherà due libri: l’8 luglio uscirà Oasis: The Masterplan di Kevin Cummins con foto dedicate allo stile leggendario del gruppo, mentre il 23 settembre uscirà la monografia a cura di Noel Gallagher, ma firmata da Jill Furmanovsky, Oasis: Trying To Find A Qay Out of Nowhere 1994-2009 / 2025. Secondo le stime le due date di oggi e domani a Cardiff hanno portato alla città 80 milioni di sterline (92 milioni di euro) di indotto tra hotel (introvabili), ristoranti, bar. E cifre simili saranno generate dalle altre 15 date: le più attese sono quelle che l’11, il 12, il 16, il 19 e il 20 luglio segneranno il ritorno degli Oasis a Heaton Park nella loro Manchester e quelle del 25, 26 e 30 luglio e del 2 e 3 agosto allo Stadio di Wembley a Londra.
I dati fanno gola alle città rimaste per ora fuori dal tour: Roma si è candidata a ospitare uno show nel 2026, dopo quelli in America del Nord e del Sud, in Oceania e in Asia. Top secret la scaletta: i titoli che circolano all’impazzata sono frutto dell’attesa spasmodica. Noel e Liam saranno accompagnati da membri storici del gruppo come il bassista Andy Bell, i chitarristi Paul “Bonehead” Arthurs e Gem Archer e dai turnisti Joey Waronker e Christian Madden, rispettivamente alla batteria e alle tastiere. Ci saranno inoltre cinque turnisti. Nessuna conferenza stampa in programma: un modo per tenere a bada i rispettivi ego e scongiurare il rischio di una nuova lite, che potrebbe mandare in fumo i colossali ricavi.<
Source: Il Messaggero
Il tour 2025 degli Oasis partirà il prossimo 4 luglio dal Principality Stadium di Cardiff, in Galles, e terminerà il 23 novembre a San Paolo, in Brasile.
Quattro mesi di musica live con 41 concerti in giro per il mondo: 19 date in Europa, 9 in Nord America, 3 in Asia, 5 in Oceania e 5 in Sud America.
Nessuna data prevista, almeno per il momento, in Italia: in Europa il tour toccherà solo Regno Unito e Irlanda, con 17 date tra Cardiff, Manchester, Londra, Edimburgo e Dublino.
Ecco la scaletta che dovrebbero eseguire gli Oasis stasera sul palco di Cardiff, secondo quanto riporta il Daily Mail.
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Roma, 4 luglio 2025 – Oasis Forever. Per quell’attitudine che hanno le pietre tombali a trasformarsi in pietre filosofali, il ritorno degli Oasis stasera al Principality Stadium di Cardiff è atteso come evento dell’anno. Una reviviscenza di quell’epopea sotterrata sedici anni fa a suon di risse e insulti a mezzo stampa che tutti giudicavano altamente improbabile solo fino all’estate scorsa. E siccome, al di là dei proclami, suonare nei club da tremila persone diverte, ma è decisamente meno esaltante di farlo negli stadi da cinquantamila, ecco i fratelli-coltelli del rock britannico accantonare ("sotterrare" sarebbe forse eccessivo) l’ascia di guerra per regalarsi un tour da cinquantenni per un popolo dí cinquantenni ancora pronti a farsi carezzare il pelo da Wonderwall e Champagne Supernova.
Era l’8 ottobre 2009 quando a Cardiff l’edicolante della vittoriana Morgan Arcade si ritrovò sull’uscio del negozio la mazzetta del Times in cui Liam tuonava "Gli Oasis non esistono più, penso lo abbiamo capito tutti. È finita". Mai avrebbe immaginato, probabilmente, di ritrovarselo nel 2025 a cinquecento metri di distanza per riavviare l’epopea di un passato che non passa. Il senso di revival di tutta l’operazione si evince pure dalla composizione della band, che vede la richiamata in servizio di Andy Bell al basso, Gem Archer e Paul “Bonehead” Arthurs alle chitarre. Alla batteria invece arriva Joey Waronker, già con Rem, Beck e gli Atoms for Peace di Thom Yorke. Supporter un vecchio amico quale il frontman dei Verve Richard Ashcroft (Noel gli dedicò addirittura Cast no shadow in (What’s The Story) Morning Glory?”).
In una Cardiff in ebollizione, l’unico pensiero sembra essere: per quanto tempo reggerà il sogno? L’esperienza insegna, infatti, che gli Oasis sono una band che inizia a sciogliersi nel momento esatto in cui si ritrova. Basta ricordarsi di quel 20 agosto 2009 a Bercy, quando a far traboccare il vaso fu una chitarra di Noel fracassata dal fratello su un tavolo di vetro nel backstage del festival parigino Rock en Seine. Affronto davanti a cui neppure quella santa donna di mamma Peggy, 82 anni, l’unica capace di far ragionare le teste matte che ha messo al mondo, riuscì a scongiurare il patatrac.
La scarsa affidabilità dei fratelli ha indotto stavolta gli organizzatori a concordare pagamenti show dopo show. Questo al fine di evitare sorprese tenuto conto dell’impatto economico di un’impresa del valore di 400 milioni di sterline solo per i 14 concerti nel Regno Unito. Secondo la Birmingham City University, infatti, per gli show oltre Manica di questo Oasis Live ‘25 Tour Liam e Noel Gallagher incasseranno 50 milioni di sterline a testa, quindi circa 3 e mezzo a concerto. Cifra che include la vendita dei biglietti e i relativi ricavi, ma non tiene conto dei guadagni connessi al merchandising e gli altri accordi commerciali. Una “benevolenza” che avrebbe indotto i Gallagher a rinunciare alla formula prendi i soldi e scappa dei concerti da 75-80 minuti a cui avevano abituato i fan nell’altra vita, per arrivare a 135-140.
Intenzionati a non farsi mancare nulla, nel trentesimo anniversario di (What’s The Story) Morning Glory? Noel e Liam hanno concordato con la Sony una ristampa speciale di quell’album benedetto dal dio delle hit-parade uscito nell’ottobre del 1995 e arrivato al traguardo dei 22 milioni di copie vendute nel mondo (5,5 milioni solo negli Stati Uniti), il terzo più venduto della storia nel Regno Unito. Insomma, una vera miniera d’oro, visto che il tour dopo aver toccato Manchester, Londra, Edimburgo e Dublino si sposterà in Giappone, Corea del Sud e America del Nord, Centro e Sud per poi regalarsi un gran finale all’Estádio do Morumbi di San Paolo il 23 novembre.
Source: La Nazione
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Litigiosi, polemici e ora anche dalle braccine corte. A pochi giorni dall’inizio del tour degli Oasis, già definita la reunion musicale del millennio, scoppia un nuovo caso intorno ai fratelli Noel e Liam Gallagher che ha fatto infuriare i fan.
Pare che la band si sia rifiutata di distribuire biglietti omaggio ai membri del team che lavorano dietro le quinte del loro attesissimo show. È prassi infatti, nel settore dei concerti dal vivo, che gli artisti offrano biglietti ai membri della propria troupe che verranno poi distribuiti ad amici e parenti. Ora l’accusa da parte dei loro sostenitori è quella di essersi concentrati solo sui soldi.
Invece di offrire biglietti gratuiti, la mossa è stata quella di inviare un link con un codice per ottenere un biglietto, solo dopo aver fatto ore di coda attendendo il proprio turno. Chi possiede questi elementi dovrà comunque pagare il valore nominale base, ovvero 140 sterline. Una fonte ha dichiarato al MailOnline: "La troupe è furiosa. Viaggeranno per tutto il paese con la band, allestendo i locali e sarà a disposizione per tutti i concerti qualora ce ne fosse bisogno. Saranno lontani dalla famiglia e solitamente vengono dati loro dei biglietti per invitarli a uno degli spettacoli. Loro però hanno vietato la distribuzione dei biglietti omaggio".
La fonte ha continuato dicendo che "molti di loro hanno fatto tournée con grandi artisti e non hanno mai visto niente del genere. Sembra che agli Oasis interessi solo fare più soldi possibili".
Il fatto è ulteriormente aggravato dalla conoscenza che alcuni membri del team condividono con i fratelli da anni, avendo già lavorato con loro e per loro: «Gli Oasis stanno guadagnando milioni – ha concluso la fonte - e si comportano come se non potessero regalare qualche biglietto a chi è sempre stato buono con loro».
Oasis Live '25 partirà il 4 luglio dal Principality Stadium di Cardiff. La data del 17 agosto a Dublino chiuderà la prima parte del tour tra Regno Unito e Irlanda. Liam e Noel Gallagher si sposteranno successivamente in Nord America, per poi ritornare a Londra e continuare fino a novembre tra Asia, Oceania e Sud America. È ancora top secret la scaletta. La speranza dei fan è quella di sentire le loro maggiori hit tra cui Champagne Supernova e Wonderwall.
Source: Il Messaggero
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Non è stato il destino, non il karma, né l’industria musicale: a rimettere insieme gli Oasis, la band simbolo del britpop anni ’90, ci è riuscita solo Peggy Gallagher, 82 anni, mamma di Noel e Liam. È lei l’artefice della tanto attesa riconciliazione tra i due fratelli che non si parlavano dal 2009.
«Sì, sono stata io l’istigatrice. Ma in fondo, non sarebbe successo comunque, prima o poi?», ha raccontato la donna, che vive ancora nella stessa casa popolare di Manchester in cui ha cresciuto i suoi figli (e non ha intenzione di cambiarla) in un’intervista all’Irish Mail on Sunday. «È stata una loro scelta, ovviamente. Non si possono costringere le persone a fare qualcosa che non vogliono, ma io ho solo detto: “Avanti, smettetela e andate avanti”».
Da quasi sedici anni i Gallagher non condividevano più il palco. La rottura, avvenuta nel 2009, con il conseguente scioglimento degli Oasis, sembrava definitiva. Noel, il maggiore, dichiarò allora di «non poter lavorare con Liam un giorno di più». Dopo anni particolarmente turbolenti, nel corso dei quali i fratelli Gallagher non se le sono mai mandate a dire, nell'agosto 2024 è arrivato l’annuncio clamoroso: reunion ufficiale e tour mondiale previsto, appunto, per il 2025, l'anno del trentesimo anniversario del secondo iconico album degli Oasis. Ora i due fratelli di Manchester stanno scaldando i motori per una serie di concerti che li vedrà tornare insieme dal vivo il 4 luglio, partendo da Cardiff per poi toccare Manchester, Londra, Dublino ed Edimburgo, prima del volo transatlantico per il Nord America.
Il merito? In gran parte, dice Peggy Gallagher, va alla determinazione materna: «Nessuno vuole vedere i propri figli litigare per sempre», ha detto. «Mi fa piacere che abbiano fatto pace… anche se sarò contenta quando tutto sarà finito, perché questa cosa mi stressa troppo!». I maligni, invece, parlano di una decisione dettata esclusivamente da motivi economici, soprattutto perché le carriere da solista di entrambi non hanno avuto il riscontro desiderato.
La mamma di Liam e Noel Gallagher ha appena subito un intervento di protesi al ginocchio, ma sogna comunque di essere presente almeno a una delle date del tour. «Spero di riuscire ad andare al concerto a Dublino, ad agosto», ha raccontato. «Se riesco a camminare un po’, quello è il mio piano… sarà bellissimo. In Irlanda c’è una grande eccitazione per questa reunion. E poi potrei anche vedere mia sorella Kathleen».
Intanto si prepara anche a una serata tutta familiare a Manchester, la città natale degli Oasis, dove sono in programma cinque concerti consecutivi. «Sto ancora soffrendo un po’. Mi dicono che ci vogliono fino a nove mesi per tornare a posto dopo un’operazione del genere. Salire e scendere le scale è un incubo, ma bisogna farcela. Bisogna andare avanti».
Peggy non ha mai approfittato del successo dei figli, che nel frattempo sono diventati multimilionari. Vive ancora tra i vicini di sempre, e non ha mai chiesto nulla. O quasi. «Mi hanno solo sostituito il cancello del giardino».
Mentre la mamma celebra la pace ritrovata, anche Liam ha confessato pubblicamente il suo più grande rimpianto. A un fan che su X gli ha chiesto: «Come ti senti a cantare di nuovo con tuo fratello, come ai vecchi tempi?», Liam ha risposto: «Sai, è qualcosa di spirituale. Ma non riesco a smettere di pensare a tutti quegli anni sprecati. Che spreco di tempo prezioso».
Source: Vanity Fair
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Il tabloid britannico Daily Mirror ha pubblicato le prime foto degli Oasis dopo l'annuncio della reunion. Le prove della band, il cui attesissimo tour comincerà a luglio, sono iniziate martedì 20 maggio a Londra, ma Liam Gallagher non vi ha presenziato.
Nelle immagini si vedono Noel Gallagher, Andy Bell, Gem Archer, Paul 'Bonehead' Arthurs e Joey Waronker, il nuovo batterista, uscire da un edificio.
Secondo il tabloid Liam terrà solo "una prova o due" prima dell'inizio del tour, previsto per il 4 luglio a Cardiff.
Non sono ancora previste date in Italia.
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Presto sarà “nonno Liam”. Liam Gallagher, icona della musica britannica e voce storica degli Oasis, si prepara a salire di nuovo sul palco con la band per un attesissimo tour-reunion con il fratello Noel. Ma nella sua vita privata è arrivata una novità: il cantante 52enne diventerà nonno per la prima volta e chissà se canterà anche ninne nanne al nipotino.
A dare l'annuncio è stata la figlia di Gallagher, Molly Moorish-Gallagher, 27 anni, che ha pubblicato su Instagram una tenera foto in cui mostra il pancione insieme al compagno Nathaniel Phillips, calciatore del Liverpool, una delle squadre più lontane da Liam che è invece un tifoso del Manchester City. Sotto lo scatto, la futura mamma ha scritto semplicemente: "bulking season", ovvero "Tempo di fioritura". Nella stessa storia social ha mostrato anche alcuni vestitini per neonati, tra cui uno con la scritta: "Le mamme cool hanno figli cool". Molly è nata dalla breve relazione tra Liam Gallagher e la cantante Lisa Moorish nel 1998. La futura nonna ha commentato entusiasta il post della figlia con una serie di cuori ed emoji: "Waaaaaaah! Non vedo l'ora di diventare nonna". Il cantante, noto tanto per la sua voce quanto per la sua personalità esplosiva, è padre di altri tre figli: Lennon Gallagher (25 anni), Gene Gallagher (23 anni) e Gemma Gallagher (12 anni), avuti da relazioni diverse.
Procedono intanto i preparativi per il tour di reunion degli Oasis che prenderà il via il 4 luglio da Cardiff. In programma ci sono 17 concerti che toccheranno anche il Wembley Stadium di Londra, l'Heaton Park di Manchester e il Croke Park di Dublino. Nonostante le polemiche per la gestione dei biglietti, con accuse di prezzi eccessivi e scarsa trasparenza, l'hype tra i fan è alle stelle.
Fonte: Repubblica
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A un fan che sul social network X gli chiedeva se potesse convincere il fratello Noel a inserire la canzone Hey now nella scaletta della reunion degli Oasis, Liam Gallagher ha informato che era troppo tardi, perché la lista delle canzoni che eseguiranno era fatta e finita.
Replicando su X alla richiesta della fan ha risposto: "La scaletta è pronta e temo che non sia stata inserita, ma non prendetela sul personale e non insultarmi perché non è colpa mia se non possiamo suonarle tutte. (sic)"
Di recente, sempre via social, il cantante ha anticipato che gli Oasis eseguiranno dal vivo la canzone Hello durante il tour della reunion, che inizierà il 4 luglio a Cardiff, e che in scaletta ci saranno pure Round are way, lato b che risale, come Hellom all'epoca del pluridecorato album (What's the story) morning glory?, e il brano Go let it out, celebre singolo del 2000 tratto dall'album Standing on the shoulder of giants.
Liam ha anche fornito alcune informazioni su come verrà decisa la tracklist del tour. Alla domanda se sarà lui o Noel a prendere l'iniziativa o se si tratterà di una "decisione comune", ha dichiarato: "Noel è il capo".
A gennaio scorso un fan sembra sia arrivato a essere vicino a indovinare la scaletta finale, dato che Liam ha ammesso che la lista che questo fan aveva pubblicato - che includeva il loro ultimo singolo al numero uno, The importance of being idle, del 2005 - non sarebbe "molto lontana" da quello che i fan potranno ascoltare.
Liam ha inoltre confermato che nessun brano del repertorio da solisti dei due fratelli sarà inserito in scaletta.
Ascolta OasisAlla luce della grande aspettativa che ruota intorno al tour di reunion degli Oasis si continuano, sin da quando si è saputo della cosa, a circolare e rimbalzare voci e notizie, spesso incontrollate, che anticipano, annunciano, svelano particolari sui concerti. Prima riguardavano la date, poi le band che avrebbero aperto i concerti, poi la formazione e ovviamente la scaletta dei concerti.
A “pilotare”, a volte smentire, a volte confermare le voci ci pensa sempre Liam, e lo fa via social (X in particolare) dove è molto attivo. L’ultima “discussione” l’ha chiusa il più giovane dei fratelli che tramite X ha confermato che la scaletta dell'"Oasis Live '25 Tour" è "fatta".
Quando un fan ha chiesto al frontman del gruppo britpop se poteva convincere suo fratello, il chitarrista Noel Gallagher, a inserire "Hey Now" nella scaletta, Liam ha informato che era troppo tardi perché la lista delle canzoni che eseguiranno era fatta e finita.
Rispondendo su X alla richiesta della fan ha risposto: "La scaletta è pronta e temo che non sia stata inserita, ma non prendetela sul personale e non insultarmi perché non è colpa mia se non possiamo suonarle tutte". (sic)"
Liam ha invece recentemente annunciato sempre via social che gli Oasis suoneranno "Hello" durante il reunion tour 2025 che inizierà il 4 luglio a Cardiff. Alcuni sostenevano che l'apertura dell'album del 1995 "Morning Glory" non sarebbe stata inclusa a causa dei suoi riferimenti al brano del 1973 di Gary Glitter "Hello, Hello I'm Back Again".
Nell'outro del brano Liam ripete il verso "Hello, hello, it's good to be back, it's good to be back" sulla melodia originale. Per questo motivo, Glitter e il suo produttore discografico Mike Leander hanno un credito di scrittura sull'album degli Oasis insieme a Noel, che ha scritto tutti gli altri brani.
Inizialmente era circolata la voce che il brano sarebbe stato escluso, sebbene il testo fosse perfetto per l’occasione. "Sarebbe inopportuno eseguirlo, dato il suo collegamento con Glitter e delle sue accuse" aveva detto qualcuno.
Gary Glitter, 80 anni, vero nome Paul Gadd, è stato infatti condannato nel 2015 a 16 anni di carcere per aver abusato di tre ragazze tra il 1975 e il 1980.
La certezza di averla in scaletta l’ha invece data Liam che ha risposto così a un utente che lo interpellava in merito: "Suoneremo HELLO, fidati".
Il frontman del gruppo ha anche confermato che "Round Are Way" - che è una B-side dell'epoca di "What's The Story" Morning Glory?" - e la hit "Go Let It Out" (dall’album "Standing On the Shoulders of Giants" del 2000) saranno presenti nella scaletta.
Liam ha anche fornito alcune informazioni su come verrà decisa la tracklist del tour. Alla domanda se sarà lui o Noel a prendere l'iniziativa o se si tratterà di una "decisione comune", ha dichiarato: "Noel è il capo".
A gennaio scorso un fan sembra sia arrivato a essere vicino a indovinare la scaletta finale, dato che Liam ha ammesso che la lista che aveva pubblicato - che includeva il loro ultimo singolo al numero uno, "The Importance of Being Idle" - non sarebbe "molto lontana" da quello che i fan potranno ascoltare.
Liam ha confermato che nessun brano del repertorio da solisti dei due fratelli sarà inserito in scaletta.
Source: Rockol
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Noel Gallagher ha rivelato che gli Oasis inizieranno le prove per il loro tour di reunion tra tre settimane settimane e ha confermato di aver incontrato suo fratello, Liam Gallagher, il 24 aprile, e che era "in ottima forma".
Lo ha detto durante una telefonata a Talksport (l'audio è alla fine del post), dove ha parlato del suo amato Manchester City in vista della semifinale di FA Cup, che la squadra giocherà allo stadio londinese di Wembley contro il Nottingham Forest questo fine settimana.
Verso la fine dell'intervista il conduttore Alan Brazil, ex calciatore, ha chiesto a Gallagher se fosse impegnato in vista della reunion, al che Noel ha risposto: "Sono in studio a smanettare. Ci stiamo preparando per le prove che inizieranno tra circa tre settimane e poi, sì, vedremo cosa succederà".
Al chitarrista è stato poi chiesto se suo fratello Liam si stesse "comportando bene". Noel ha risposto rivelando: "Ero con lui ieri, in realtà sta bene. È in ottima forma".
I nuovi commenti di Noel arrivano dopo le foto che ritraggono i due fratelli insieme mentre arrivano separatamente a Newington Green, a Londra, il 24 aprile.
Liam ha parlato dell'incontro su X in risposta a un fan: "È stato più un video, una specie di mini film, e si dice in giro che fosse BIBLICO. Entro ed esco e basta, non sto lì a guardare lo schermo, lo vedrò quando voi ragazzi lo vedrete".
Mentre Liam ha usato i social media per parlare apertamente del ritorno degli Oasis, Noel è rimasto per lo più a bocca cucita in questi mesi, anche se a marzo ha rilasciato un'intervista al fotografo Kevin Cummins per il suo nuovo libro Oasis: The Masterplan. In quella circostanza Noel ha rivelato di essere rimasto scioccato dalla richiesta di biglietti per gli Oasis.
"Pensavo che sarebbe stato un grosso problema, ma sono rimasto un po' sorpreso da quanto fosse grande", ha rivelato Gallagher a Cummins.
Oltre alle prossime date del tour, che inizierà a Cardiff a luglio, gli Oasis saranno impegnati in una collaborazione con il creatore di Peaky Blinders, Stephen Knight, per realizzare un nuovo docufilm sulla band in concomitanza con la tournée. Knight sta creando e producendo il progetto, che sarà diretto da Dylan Southern e Will Lovelace. Per ora non sono stati resi noti ulteriori dettagli in merito al contenuto della pellico.
Liam e Noel Gallagher sono stati avvistati ieri a Newington Green, Londra, ritratti insieme pubblicamente per la prima volta da sedici anni a questa parte. I due fratelli, che quest'anno torneranno insieme anche sul palco per la reunion degli Oasis, stanno partecipando alle riprese di una nuova campagna pubblicitaria per Adidas.
Ecco le foto e il video.
Liam and Noel Gallagher seen together for the first time in public in 16 years since Oasis reunion announcement.
They were both spotted arriving at a working men's club in Newington Green, London on Thursday 24 April.
The pair were filming promo for their upcoming tour which kicks off in Cardiff in July, and were also shooting scenes for a new Adidas campaign.
Source: Daily Mail
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