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lunedì 2 settembre 2024

Oasis, il governo britannico indagherà sul prezzo dinamico dei biglietti. Coro di proteste di parlamentari e addetti ai lavori contro Ticketmaster

Il governo britannico ha dichiarato che indagherà sull'utilizzo del prezzo dinamico per i biglietti dei concerti, quel "dynamic pricing" che sui siti ufficiali fa lievitare il costo dei biglietti per in caso di aumento della domanda, dopo il clamoroso caso dei concerti della reunion degli Oasis registratosi nello scorso finesettimana.

La frenetica corsa al biglietto è iniziata sabato mattina sulle varie piattaforme ufficiali, la più gettonata delle quali è Ticketmaster, ma Ticketmaster, come fa ormai da un paio d'anni, ha alzato i prezzi a dismisura, anche del triplo, per chi arrivava dalla coda, dopo ore di attesa per l'acquisto degli agognati tagliandi.

Il ministro della cultura Lisa Nandy ha dichiarato che è "deprimente vedere prezzi enormemente gonfiati" sui siti gestiti da rivenditori autorizzati che secondo lei escluderebbero alcuni fan dagli spettacoli.

Il governo porrà questioni relative alla trasparenza e all’uso dei cosiddetti prezzi dinamici in una revisione già programmata sulla vendita dei biglietti e la protezione dei consumatori.

"Lavorando con gli artisti, il settore e i fan, possiamo creare un sistema più equo che ponga fine alla piaga dei bagarini e che garantisca biglietti a prezzi equi", ha detto Nandy in una dichiarazione rilasciata domenica.

Un altro membro della maggioranza, Lucy Powell, leader della Camera dei Comuni, ha dichiarato alla BBC di aver acquistato due biglietti per 350 sterline (427 euro) ciascuno da un rivenditore ufficiale, più del doppio del loro valore nominale originale, ovviamente sempre per gli effetti del prezzo dinamico. "Ho pagato più di quanto mi aspettassi di pagare", ha detto. "Questo modello del prezzo dinamico non mi piace". 

"È una cosa che abbiamo visto molto di recente, anche per biglietti di aerei e treni, quando c'è quella sorta di momento di picco", ha aggiunto il ministro domenica mattina alla BBC. "Non sono sicuro che tutto ciò sia trasparente".

Gli Oasis hanno annunciato 17 concerti nel Regno Unito e in Irlanda, il primo dei quali si terrà a Cardiff nel luglio 2025, seguito da serate a Manchester – dove la band si è formata nel 1991 – Londra, Edimburgo e Dublino.

Tutti i biglietti in Gran Bretagna sono stati venduti sabato nell’arco di dieci ore su Ticketmaster, dopo che molti fan hanno trascorso la giornata in coda online.

Il "dynamic pricing" è una tecnica che adegua i prezzi dei biglietti in base alla domanda, alzandoli se la richiesta aumenta. Se negli Stati Uniti è divenuta una prassi per concerti con alta richiesta di biglietti, il suo utilizzo è di recente divenuto più prevalente nel Regno Unito, con costi che si sono impennati in modo incredibile. Biglietti che inizialmente costavano 176 euro (148,5 sterline) l'uno sono arrivati a costare anche 422 euro (355,2 sterline) l'uno dopo alcune ore.

A causa delle grandi proteste dei fan degli Oasis, il governo ora vuole vederci chiaro e ha dichiarato che indagherà sulla vicenda. 

Gli artisti sono stati invitati a prendere posizione pubblica contro l'estorsione del prezzo dinamico, che ha portato il costo di un biglietto di 135 sterline a lievitare sino alla cifra di 355 sterline. Dopo ore di coda, infatti, i fan si sono ritrovati dei biglietti etichettati come "in demand", con prezzi alle stelle, passati anche da 135 sterline a 337,5 sterline più imposte, quindi quasi il triplo.

Ticketmaster, di proprietà di Live Nation, società statunitense, ha risposto difendendo il modello del prezzo dinamico, in uso per hotel e aerei, e ha dichiarato di non aver stabilito nessun prezzo di biglietto. L'azienda ha aggiunto che il sistema è concepito per scoraggiare i bagarini, stabilendo prezzi vicini al valore di mercato, e che i sovrapprezzi "in demand" sono concordati in anticipo con gli artisti e il loro management.

Jamie Stone, membro del parlamento, esponente dei liberaldemocratici, ha detto: "È scandaloso vedere che i più grandi momenti culturali del nostro paese siano trasformati in oscene occasioni per mungere le vacche da avidi promoter e siti di biglietti. La figuraccia con i biglietti degli Oasis deve essere un momento di svolta e condurre a un'inchiesta ufficiale, da parte dei sorveglianti o dal corpo parlamentare".

Il Partito Laburista ha inserito nel proprio manifesto la lotta al bagarinaggio e ai siti dediti al cosiddetto "secondary ticketing" e in autunno dovrebbe lanciare una consultazione in merito.

In Irlanda chi ha provato a prendere i biglietti per i concerti dublinesi degli Oasis a Croke Park, dichiarati acquistabili al prezzo di 86,5 euro (pari 73 sterline) si è ritrovato richieste di 415,5 euro per lo stesso biglietto.

Regina Doherty, rappresentante della Dublin constituency al Parlamento Europeo, ha chiesto un'indagine sul prezzo dei biglietti, che a suo dire non sono stati "pubblicizzati in modo trasparente e certamente non leale per i consumatori". Ha poi aggiunto che "ogni biglietto per questi concerti sarebbe diventato 'in demand', quindi appioppare un'etichetta aggiuntiva e 300 euro di sovrapprezzo per dei biglietti per posti in piedi è semplicemente un'estorsione".

La Commissione Europea ha dichiarato l'anno scorso di essere "consapevole delle preoccupazioni" riguardo ai siti che vendono biglietti usando il prezzo dinamico. "Stiamo monitorando la situazione", aveva aggiunto in una nota. "L'imposizione di prezzi eccessivi da una compagnia dominante" sarebbe in violazione della normativa UE.

Qualche mese fa il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha annunciato una querela nei confronti di Live Nation per "monopolio e altre condotte illegali che ostacolano la competizione nei mercati in tutta l'industria dell'intrattenimento dal vivo".

Jonathan Brown, chief executive di Society of Ticket Agents and Retailers, ha difeso la politica del dynamic pricing e ha sottolineato come i prezzi vengano decisi dagli artisti. "La gente è abituata al cambio di prezzo", ha aggiunto, facendo riferimento a quanto avviene per le prenotazioni di hotel o viaggi.

John Robb, musicista e autore, recentemente a colloquio con Noel Gallagher in una bella intervista, ha dichiarato che in questo modo "si sfrutta l'entusiasmo delle persone nel peggior modo possibile ... C'è bisogno che il governo investighi la questione e dobbiamo impedire che la gente venga spennata".

Sean Adams, manager di artisti quali Charlotte Church e Anchoress e fondatore del sito web musicale Drowned in Sound, ha invocato un'inchiesta governativa in merito, ma ha evidenziato come "il cambiamento, in realtà, deve venire dagli artisti". 

"Perché una 'band del popolo' abbraccia queste politiche imprenditoriali di vendita di biglietti a prezzi dinamici che derubano i fan, i quali avevano le possibilità di unirsi alla coda digitale che aveva chiunque altro?".

Moltissimi fan degli Oasis hanno lamentato il fatto di non essere stati avvisati che i prezzi avrebbero potuto subire un rialzo una volta che avessero raggiunto l'inizio della coda.

Il professor Michael Waterson, che nel 2016 era stato incaricato dal precedente governo di esaminare le misure antibagarinaggio, ha detto che per le aziende che vendono biglietti era particolarmente importante essere trasparenti in anticipo sui prezzi. "Così puoi pensare se sei disposto a spendere somme di denaro maggiori ed è una sorpresa minore", ha spiegato.

Secondo la legge britannica per la tutela dei consumatori, le compagnie sono obbligate alla trasparenza sui prezzi che richiedono e non devono fornire ai consumatori informazioni ingannevoli, lacunose o fornire informazioni tardive.

Sources: Sky News e altre - traduzione di oasisnotizie


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