Il cantautore ha poi parlato della propria avversione per il Natale, come aveva fatto anni fa (guarda qui e qui). "Non sono per niente un fan del Natale, come la gente saprà, anche se mi chiamo così proprio in onore di quella dannata cosa", ha detto. "Quando sono nato? Il 29 maggio, ma i miei genitori hanno avuto questa eccezionale idea di chiamarmi come la festività natalizia. Non mi piace il Natale, non mi piace l'aspetto religioso, non mi piacciono le canzoncine di Natale, non mi piace il cibo natalizio, odio il giorno di Natale. Odio tutto del Natale".
Pagine
sabato 24 dicembre 2022
Video - Noel Gallagher: "Odio tutto del Natale anche se mi chiamo Natale. Una volta litigai con Liam per la canzone natalizia degli Slade"
Il cantautore ha poi parlato della propria avversione per il Natale, come aveva fatto anni fa (guarda qui e qui). "Non sono per niente un fan del Natale, come la gente saprà, anche se mi chiamo così proprio in onore di quella dannata cosa", ha detto. "Quando sono nato? Il 29 maggio, ma i miei genitori hanno avuto questa eccezionale idea di chiamarmi come la festività natalizia. Non mi piace il Natale, non mi piace l'aspetto religioso, non mi piacciono le canzoncine di Natale, non mi piace il cibo natalizio, odio il giorno di Natale. Odio tutto del Natale".
martedì 13 dicembre 2022
L'intervista a Riccardo Mancini di DAZN: "Gli Oasis il top, li amo da quando ero adolescente. Il Manchester City può vincere tutto"
Riccardo, quando nasce la tua passione per gli Oasis?
domenica 11 dicembre 2022
Intervista a Daniele Groff: "Io folgorato a vent'anni dagli Oasis, le ultime grandi icone. In Definitely Maybe c'era tutto"
I microfoni di OasisNotizie hanno raggiunto il cantautore italiano Daniele Groff, grande conoscitore del mondo musicale e “mad fer it” come tutti noi.
Daniele, da dove nasce la tua passione per gli Oasis?“Io provengo dal mondo della musica classica che ho studiato con grande passione. La musica pop/rock è arrivata dopo, quando ho avuto la necessità di “evadere” ed a 18 anni sono andato in moto in Inghilterra da solo a fare un viaggio. In quel momento, i Gallagher non avevano ancora fondato gli Oasis ma ho avvertito, in quegli istanti, un’atmosfera ed alcune sensazioni in cui mi ritrovavo, un po' come in una reincarnazione, e che anticipavano comunque le sonorità di Liam e Noel.
Poi quando ho iniziato a scrivere le mie canzoni qui a Trento ed iniziavano ad uscire i pezzi degli Oasis, sono rimasto folgorato perché univano la melodia “dura” alla Beatles ad un sound “sporco” molto rock ed altrettanto carico che ha colto nel segno, rappresentando forse l’ultima delle grandi icone del mondo musicale degli ultimi anni, insieme ai Nirvana.
Personalmente, mi sento proprio il connubio tra questi mondi, quello del britpop e del grunge, un sound molto avanti per l’Italia di allora. Ed io amavo questi suoni: per me 20enne rappresentava veramente una folgorazione ed il mio primo disco è fortemente ispirato agli Oasis. E voglio, in tal senso, raccontarvi un aneddoto: ho incontrato i Gallagher in hotel a Roma quando ero in Sony, stavo parlando con Liam Gallagher al bancone, dopo averci introdotto il discografico che disse loro che avevo portato il sound degli Oasis qui in Italia. Io espressi a Liam il fatto che nel mio lavoro mi ispiravo a loro ed il più piccolo dei Gallagher rispose con la sua solita simpatica ironia: “so, give me your f*****g money!”.
Nel mio primo disco, c’è una netta e voluta ispirazione agli Oasis, cui poi però vanno aggiunte le mie conoscenze della musica classica e la mia personalità”.
La canzone o l’album che ti ha colpito maggiormente degli Oasis?
“In Definitely Maybe c’era tutto, come in ogni primo disco. Personalmente, ho avuto la fortuna di lavorare a Roma ai Forum Studios, i più grandi studi italiani dove ho incontrato i più grandi artisti italiani e stranieri e, quando avevo vent’anni, tutti mi dicevano: “goditi il tuo primo disco perché vi racconti la tua vita fino a quel momento”. I primi dischi hanno tutti qualcosa di speciale e, in Definitely Maybe, c’era già l’immaginario, l’estetica, l’iconografia, la copertina fatta di psichedelia e simbolismo di matrice popolare, il sound all’avanguardia degli Oasis. Sono riusciti a portare questo genere sonorità grazie al testo, la melodia fatta di un pop originalissimo che ritengo straordinario. Basti pensare ad un capolavoro come Wonderwall. Questa fu la loro grande forza. Se dovessi scegliere, preferisco i primi 2 album per la loro purezza, anche se Be Here Now contiene grandissimi pezzi”.
Personalmente, stai lavorando a qualche progetto in particolare?
“La musica è un percorso “terapeutico” per chi la fa e per chi la ascolta e, in questo momento della mia vita, vivo un attimo di riflessione. Ho messo molta intensità nei miei primi lavori. Ho tanti pezzi, ho scritto cose e sto cercando ancora una direzione che mi convinca e non è semplice in questi tempi: tutto è molto frazionato. Mi piacerebbe pubblicare qualcosa di nuovo, ho in tal senso una “promessa” con i miei fans ed ascoltatori, però vorrei che fosse per me qualcosa di significativo. E per fare questo devo aspettare il momento giusto”.
Voglio ringraziare profondamente Daniele per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di tutta l’intervista.
Valerio Pieraccini
Liam Gallagher Knebworth 2022 in onda oggi su VH1 (canale 167 DDT e 715 di Sky)
Oggi alle 21.00 sul canale VH1 Italia (167 del digitale terrestre, 22 Tivùsat e 715 di Sky) andrà in onda lo speciale sul concerto evento di Liam Gallagher a Knebworth 2022. La pellicola era disponibile in streaming su Paramount+ dal 6 dicembre.
giovedì 1 dicembre 2022
Ufficiale: Liam Gallagher all'I-Days di Milano il 1° luglio 2023 con i Black Keys
Due nuovi giganti della musica si aggiungono ai nomi che calcheranno il palco degli I-Days 2023: THE BLACK KEYS e LIAM GALLAGHER saranno i co-headliner della serata di sabato 1 luglio 2023 della rassegna che la prossima estate porterà la migliore musica live all’Ippodromo SNAI La Maura di Milano.
Dopo l’annuncio dei primi tre headliner degli I-Days 2023, i fan hanno ora l’occasione di vedere sullo stesso palco i The Black Keys, la band che ha conquistato quattordici nomination ai Grammy Awards e sei vittorie, e Liam Gallagher, portabandiera del britpop nel mondo.
Nelle prossime settimane verranno annunciati i nomi degli altri artisti che andranno a completare il cast degli I-DAYS 2023.
BIGLIETTI
- BIGLIETTI DISPONIBILI IN PREVENDITA MY LIVE NATION DALLE ORE 12.00 DI LUNEDÌ 5 DICEMBRE
- VENDITA GENERALE SU TICKETMASTER, TICKETONE E VIVATICKET DALLE ORE 12.00 DI MARTEDÌ 6 DICEMBRE
Facendo seguito alla pubblicazione del terzo album solista C’MON YOU KNOW, LIAM GALLAGHER porterà il suo inconfondibile carisma in un live che proporrà ai fan italiani i suoi più grandi successi, tra i quali i brani dei due precedenti album solisti As You Were e Why Me? Why Not (anch’essi al primo posto della classifica UK nella prima settimana di pubblicazione), oltre alle hit iconiche degli Oasis che sono entrate di diritto nella storia della musica rock e della cultura pop contemporanea.
Source: Virgin Radio
martedì 29 novembre 2022
Liam Gallagher risponde alle critiche e attacca Noel per il veto sulle canzoni degli Oasis
Sources: NME, Rockol, Wales Online
sabato 19 novembre 2022
Video - Noel Gallagher a Sky Sport Italia: "Haaland è supersonico. Gli italiani in Premier League portano passione e follia"
Noel Gallagher segue il Manchester City da quando è bambino e quando può va allo stadio. Se si trova in tournée segue la partita anche nei bar e se non la trasmettono in televisione la ascolta alla radio. Parla di calcio con la stessa competenza con la quale parla di musica e con il suo solito tono ironico. Intervistato in esclusiva per Sky Sport Italia, racconta il momento del City e spiega come pensa si svilupperà questa particolare stagione di Premier League che è stata interrotta per il mondiale.
Felice del sorteggio di Champions League?
"Sono molto contento: felice che il City sia stato sorteggiato con il Lipsia, poi lo United incontri il Barcellona e il Liverpool il Real Madrid. Il PSG affronterà, invece, il Bayern. Dunque due di queste sono fuori. Molto bene".
Come hai reagito alla notizia dell’acquisto di Haaland?
"C'era la sensazione che sarebbe arrivato, anche perché quali erano le alternative? Da quando abbiamo sentito che era sul mercato, abbiamo sempre pensato di essere in corsa per prenderlo. Potevamo pagarlo più di chiunque altro. Quando però abbiamo sentito che arrivava per davvero eravamo estatici. La squadra era già eccezionale con Guardiola e tutti gli altri giocatori. Aggiungere lui è stato incredibile. Nessuno credo si aspettasse che sarebbe stato così bravo. È al di sopra di qualsiasi scala di misura, è semplicemente incredibile. Si immaginava potesse fare bene, ma è andato oltre ogni aspettativa. Pensavo che potesse essere capocannoniere, ma ha già segnato 22 gol, è ridicolo. Dopo aver segnato la tripletta contro il Nottingham Forest ha chiesto di fare una foto con me. Io ho pensato: 'Wow'. È il ragazzo più normale che tu possa incontrare. Semplicemente un bravo ragazzo giovane, così tranquillo, fantastico".
L'atteggiamento è molto importante per un calciatore.
"Devo dire - ho spesso occasione di vedere i giocatori - che hanno davvero un bel gruppo all’Etihad. Ritengo che tutte le squadre rispecchino poi l’allenatore e Guardiola ha una personalità fantastica. Quando lo senti parlare in televisione ti ispira, mi sento ispirato da lui. Deve essere incredibile per un ragazzo giovane di circa 22 anni ascoltarlo insegnarti di calcio. Devo però dire che tutti i ragazzi del City sono bravi. Sono consapevole del fatto che sappiano chi sono e che con me si comportino diversamente, ma non senti mai storie brutte su di loro".
Cosa portano gli italiani in Premier?
"Dirò una cosa ovvia: la passione. Sono persone molto passionali, appassionati di calcio, un po’ pazzi. Odiano perdere e odiano le ingiustizie. Abbiamo avuto Mancini, Balotelli, entrambi un po’ pazzi. Conte è un grande allenatore, un grandissimo allenatore. Ci sono sempre stati grandi italiani in Premier League e credo che fare bene qua per loro significhi molto. Portano passione per lo sport e per il nostro paese".
Se potessi scegliere un giocatore da portare al City chi sarebbe?
"Jude Bellingham. Credo che a un certo punto Gündoğan andrà via e forse anche Bernardo Silva, vorrà giustamente andare in un posto più caldo. Credo che Bellingham sarebbe perfetto per noi, lo sarebbe per qualunque squadra, ma nella nostra sarebbe incredibile. In realtà la persona che vorrei vedere firmare è Pep. Vorrei vedere il mio amico Pep firmare un contratto di dieci anni e poi tutto andrà bene. Si tratta di una fantasia, ma sarebbe bello firmasse un nuovo contratto prima della fine della stagione. Se invece dovessi scegliere un giocatore, sarebbe Bellngham".
Chi vedete come vostri principali rivali?
"Il rivale principale rimane il Liverpool. Molti si stanno agitando per l’Arsenal che continua a vincere, anche partite importanti. Credo però che su 38 partite, una lunga stagione, dopo la pausa per il mondiale, rimarrà il Liverpool. Quando si arriverà all’ultimo mese della stagione il Liverpool sarà lì. Poi l’Arsenal, certo. Probabilmente loro non vorrebbero che ci fosse il mondiale in questo momento perché sono in ottima forma e si devono fermare un mese. Il City credo che darà continuità, ma sarà come avere due metà della stessa stagione. Se continuiamo come stiamo facendo credo che andrà bene".
Scegli una canzone, fra le tue, per Guardiola, Haaland e De Bruyne.
"Per Pep è 'The Masterplan', perché lui ha il piano. Per Haaland sarebbe 'Supersonic', perché lui è supersonico. Per Kevin de Bruyne dico 'What a life' perché iniziare così come ha fatto lui e poi arrivare a giocare in Premier League, essere venduti. Venire definiti un fallimento per poi ritornare in Premier per tanti soldi e avere tutti in Inghilterra che dicono che non ce l’avrebbe fatta: Infine poi fare bene come ha fatto. Lui è… non ho parole per descriverlo. Lui e Haaland si miglioreranno a vicenda".
Nuovo album, nuovi sound?
"Il singolo che c’è al momento 'Pretty Boy' è un po’ un’anomalia rispetto al resto dell’album. Non c’è altro che gli assomigli. Quando incido una nuova canzone penso sempre che tutto ricordi il mio modo di fare musica, poi esce e nessuno pensa sia così. Ci sono però alcuni elementi caratteristici: è molto orchestrale, molti archi, molti bei cori, credo piacerà molto ai miei fans. Ci sono però forse un paio di cose che non abbineresti a me, ma non voglio svelare troppo. Ogni canzone è molto diversa da quella precedente, il che è un bene".
La top 3 dei momenti che hai vissuto da tifoso del City?
"La mia prima partita, nel 1974, giocavamo in casa contro il Newcastle e abbiamo vinto 4 o 5 a 1. Questo sarebbe il primo. Il secondo sarebbe l’'Aguero moment'. Ero in tour in Cile, erano tipo le 8 del mattino e la stavo guardano in un bar vuoto. È stata una partita mai vista, da pazzi. Il terzo sarebbe contro l’Aston Villa la scorsa stagione. Ero alla partita ed eravamo sul 2 a 0 venti minuti alla fine. Quei 20 minuti sono stati pazzeschi, senza alcun senso".
Alla fine della scorsa stagione ti sei infortunato a fine partita...
"Il padre di Ruben Dias era seduto qualche fila dietro. Stavo tenendo mio figlio in braccio, avevamo appena segnato il gol della vittoria. Lo avevo appena messo giù, mi sono girato e il padre di Ruben Dias mi ha scontrato. Il mio naso... c’era sangue ovunque. Non dimenticherò mai quella giornata!"
Molti ricordi legati al City, belli e brutti.
"Sicuramente, molti anche brutti. Ho visto la squadra retrocedere per tre volte. Tempi terribili. Ora è tutto bello. Mio figlio di dodici anni viene allo stadio con me e non conosce un’altra versione del City se non quella incredibile. Non capisce fino in fondo da dove arrivi il club e non gli interessa nemmeno. Pensa solo che siamo la cosa migliore del mondo, lo siamo sempre stati, lo saremo sempre".
Source: skysport.it
sabato 5 novembre 2022
"Mi piacerebbe scrivere musica per un porno", la confessione di Noel Gallagher in collegamento con Radio Deejay
Intervistato da Nikki e Federico Russo, Noel Gallagher parte dicendo che non festeggia Halloween perché è una cosa "da americani", per poi parlare della particolare atmosfera del proprio studio di registrazione: "Non festeggio Halloween, la vedo più come una cosa americana".
"L’anno scorso però abbiamo fatto una call su Zoom e c’era un’atmosfera nel tuo studio un po’ Halloween, con candele, funghetti e luce bassa", ricorda Federico Russo.
Il 31 ottobre, oltre a essere la festività più amata dai bambini di tutto il mondo, rappresenta anche un’altra grande festa: il compleanno di Johnny Marr, chitarrista della band inglese degli Smiths. Inevitabile per Nikki chiedere a Noel Gallagher se sia stata una coincidenza far uscire il singolo Pretty Boy proprio in questa giornata: "Oggi esce una canzone con il tuo eroe, Johnny Marr. Non è una coincidenza visto che è il suo compleanno, vero?".
"Non lo sapevo! Stamattina ci siamo sentiti, lui mi ha detto: mamma come suona bene il nostro brano alla radio!", e ho scoperto all’ultimo che era anche il suo compleanno! Buon compleanno Johnny, a questo punto. Possiamo dire che più che un regalo per lui, questo singolo è un regalo per me".
Pretty Boy si potrebbe effettivamente definire un gran bel regalo per Noel Gallagher. L’artista racconta a Nikki: "Non potrei mai definirmi neanche lontanamente bravo come Johnny, è uno dei miei eroi. Sono un grandissimo fan degli Smiths, di Paul Weller, un chitarrista che suonava con David Bowie, Steve Jones dei Sex Pistols. Devo dire sono fortunato abbastanza da conoscere così bene Johnny Marr da potergli chiedere di venire a suonare la chitarra sul mio pezzo, e sono anche fortunato per il fatto che a Johnny piace quello che faccio insomma".
La voglia di sentire Noel Gallagher suonare in Italia è tanta e Federico Russo non può fare a meno di chiederglielo: quand’è che torna? La sua risposta: "Non vedo l’ora, dobbiamo aspettare ancora un po’, forse un anno o forse più, ma ne varrà la pena. Sarà una lunga attesa, ma anche gli High Flying Birds non vedono l’ora di tornare. L’Italia è uno dei nostri posti preferiti dove suonare".
Le canzoni di Noel Gallagher hanno sempre una componente cinematografica molto forte, come racconta Nikki a Summer Camp. Ogni volta che sente una sua canzone, gli sembra di star assistendo a un film non ancora creato. E se Noel si dedicasse al mondo cinematografico? L’artista risponde: "Guarda, devo dire che non me l’hanno mai chiesto, ma mi piacerebbe tantissimo per esempio scrivere una sigla per uno dei James Bond o magari delle musiche per un film porno".
Nikki: "Magari potresti scrivere un porno con James Bond!" (ride).
mercoledì 2 novembre 2022
Liam Gallagher: "Il nuovo pezzo di Noel? Non sapevo che facesse ancora musica"
martedì 1 novembre 2022
Audio: Noel Gallagher presenta Pretty Boy su Virgin Radio Italia con Ringo
lunedì 31 ottobre 2022
Video: Noel Gallagher, intervistato da Cecilia Songini su Radio Freccia, presenta Pretty Boy
È tornato Noel Gallagher. Ascolta il nuovo singolo Pretty Boy (con Johnny Marr)
Come anticipato giorni fa, è stato pubblicato stamane il nuovo singolo dei Noel Gallagher's High Flying Birds. Si intitola Pretty Boy ed è il primo inedito estratto dal nuovo album in studio, la cui uscita è prevista per il prossimo anno. Il video della canzone è alla fine del post.
Pretty Boy segna l'inizio di un nuovo capitolo creativo per l'ex Oasis. Registrato nello studio di Noel a Londra (Lone Star Sound) e coprodotto con Paul "Strangeboy" Stacey, vede anche la partecipazione dell'amico e collaboratore di lunga data Johnny Marr, il leggendario chitarrista degli Smiths.
A proposito del singolo, Noel ha raccontato: "Questo nuovo brano è stato il primo che ho scritto ed il primo che ho finito, quindi è giusto che sia il primo progetto che il pubblico può ascoltare. Un enorme plauso a Johnny Marr per aver aggiunto il suo tocco unico e speciale. Oh ... e fate attenzione a un mio cameo nel video ... il primo che mi vede vince una borsa di Flamin' Hot Wotsits Giants!".
Il precedente album in studio di Noel Gallagher, intitolato Who Built The Moon?, era stato pubblicato nel 2017 e aveva subito raggiunto il primo posto della classifica britannica degli album. A questo sono seguiti tre EP.
Nel giugno 2021 era uscito Back The Way We Came: Vol 1 (2011-2021), la raccolta celebrativa dei dieci anni di carriera dei Noel Gallagher's High Flying Birds. Si è trattato del quarto album consecutivo della band a raggiungere il primo posto delle chart e il dodicesimo album asceso al primo posto nella prolifica carriera di Noel.
La scorsa estate la band di Noel è andata in tour per il Regno Unito, con il culmine in una esibizione sul prestigioso Pyramid Stage di Glastonbury.
venerdì 28 ottobre 2022
Roger Daltrey: "Vorrei che gli Oasis tornassero insieme, Liam Gallagher è il migliore"
giovedì 27 ottobre 2022
Liam Gallagher, subito esaurite le LG Rambler disegnate per Clarks (e che ora si vendono online a 345 euro anziché 150)
domenica 23 ottobre 2022
Liam Gallagher Knebworth 2022 arriva nei cinema italiani il 17 e il 18 novembre. Ecco trailer ed elenco delle sale
REDATTORE PRINCIPALE: DANNY ABEL
ASSISTENTE AL MONTAGGIO: ALEX TOWNEY
COLONNA SONORA ORIGINALE: ED HARCOURT
ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE: KATIE COOPER
PRODUTTORE: JOSH CONNOLLY
PRODUTTORI ESECUTIVI: JOSH CONNOLLY, TOBY L, DEBBIE GWYTHER, SAM ELDRIDGE, KATE SHEPHERD, LAURA COLLINS, JEREMY DAVIES & BRUCE GILLMER
DIRETTO DA TOBY L
giovedì 20 ottobre 2022
Liam Gallagher: "Noel, vergognati! Hai bloccato l'utilizzo dei brani degli Oasis per il documentario sui miei concerti a Knebworth"
L'ultima, raccontata sui social da Liam è il divieto arrivato dal familiare a usare i brani degli Oasis nel documentario sul suo concerto a Knebworth, in uscita a novembre. "Non ci saranno canzoni degli Oasis perché quel moccioso incazzato non l’ha permesso come per quelle che ho cantato al concerto tributo di Taylor Hawkins. È un piccolo uomo orribile", ha scritto il cantante in risposta a un utente che chiedeva informazioni sui brani presenti nel doc.
IL VELENO SU TWITTER - Liam Gallagher ha poi proseguito su Twitter lanciando l'ennesima freccia avvelenata contro il fratello: "Puoi impedirci di usare le canzoni, ma non puoi cancellare i nostri ricordi. Vergognati, Noel Gallagher".
IL DOCUMENTARIO - Il documentario sul concerto di Knebworth di Liam Gallagher, che si è tenuto a 26 anni dalla storica doppia data degli Oasis del 1996, uscirà il 17 novembre nelle sale cinematografiche inglesi. In estate l'ex frontman degli Oasis è tornato, a distanza di 26 anni, a Knebworth, dove la band è stata protagonista nel 1996 di uno degli eventi dal vivo più importanti nella storia moderna del Regno Unito radunando 250mila fan. Questo storico evento, tra l'altro, è stato a sua volta protagonista del documentario "Oasis Knebworth 1996".
L'INTERVISTA A NOEL - Intanto, solo un giorno prima Noel Gallagher sembra aver chiuso per l'ennesima volta le porte a una possibile reunion degli Oasis (GUARDA QUI CON SOTTOTITOLI ITA). Durante la chiacchierata da pub del programma Pub Talk, con gli ex calciatori Ray Parlour e Alan Brazil, il chitarrista ha detto a proposito della band con il fratello: "Andreste in vacanza con la vostra ex?", spiegando: "Se ci rimettessimo assieme diventerebbe un circo. Non avrebbe senso". "Lasciamo le cose come stanno. Sono felice così. Lui fa la sua cosa. Voglio dire, lui fa ancora il tutto esaurito a Knebworth. In bocca al lupo, amico!". Ha poi dichiarato che le vendite odierne sono uguali a quelle di un tempo: "Oggi gli Oasis vendono lo stesso numero di dischi all’anno di quando eravamo assieme. Siamo popolari oggi quanto allora. E mi sta bene così".
Source: TGCOM
mercoledì 19 ottobre 2022
Video - Noel Gallagher: "Liam fa sold out a Knebworth, quale reunion degli Oasis volete? Non ha senso, sarebbe un circo"
Alla domanda, immancabile, sulla possibilità di una reunion degli Oasis, Noel, interpellato a Pub Talk dagli ex calciatori Ray Parlour e Alan Brazil, ha risposto perentorio: "Andresti in vacanza con la tua ex?". Gallagher ha aggiunto che il ricongiungimento con il fratello sul palco potrebbe accadere, ma solo "in circostanze straordinarie". CLICCA QUI e guarda il video con sottotitoli in italiano.
"Per quanto sembri strano, gli Oasis vendono lo stesso numero di dischi all'anno di quando eravamo assieme", ha spiegato Noel. "Agli occhi della gente oggi siamo popolari quanto allora. E ne sono contento. Se ci rimettessimo assieme diventerebbe un circo e non avrebbe senso. Lasciamo le cose come stanno: io sono felice, lui fa la cosa sua. Cazzo, fa ancora il tutto esaurito a Knebworth lui! Amico, in bocca a lupo!".
Nella stessa intervista, Noel Gallagher ha detto che per lui il disco che meglio rappresenta gli Oasis è Definitely Maybe e non (What’s the Story) Morning Glory?, poiché quest'ultimo non è stato composto con la medesima cura: "Per il secondo album non ho fatto dei demo. Per metà è stato scritto in studio, non c'è trasporto. L'abbiamo un po’ improvvisato perché eravamo sempre in tour".
Nei prossimi giorni sul nostro canale YouTube potrete vedere l'intervista integrale sottotitolata in italiano, in cui Noel parla anche di attacchi di panico, del giorno in cui ha smesso con la cocaina, dei suoi ricordi di tifosi del Man City, di Haaland e della passione di suo figlio Sonny per il calcio, del successo che ha travolto Amy Winehouse, dell’importanza di essere circondato dalle persone giuste.
martedì 18 ottobre 2022
Liam Gallagher torna con un video dedicato alla salute mentale: "Sono felice di essere di aiuto"
"You're too good for giving up", "sei troppo bravo per arrenderti", canta Liam Gallagher in uno dei brani contenuti nel suo ultimo album, C'mon You Know, uscito nel maggio scorso. La canzone, Too Good for Giving Up, è diventata un video, che Liam Gallagher ha pubblicato qualche giorno fa sui social dedicandolo al tema della salute mentale.
Uscita il 10 ottobre, nella giornata dedicata alle patologie psichiatriche, la clip accompagna il toccante brano musicale dell'ex cantante degli Oasis, oggi solista, che richiama l’attenzione su un tema così delicato. Per questo nuovo singolo Gallagher ha collaborato con Talk Club, un’organizzazione benefica che offre terapia e sostegno a persone in difficoltà e con problemi di natura mentale.
Nei post con cui presenta il nuovo video l’artista britannico diffonde anche un messaggio personale: "Tutti noi conosciamo qualcuno che ha dovuto affrontare le conseguenze di un suicidio, i casi sembrano essere tristemente ai massimi storici. Ho perso molte persone troppo presto e so quanto è importante parlarne. Sono molto felice di poter essere di aiuto con la mia canzone Too Good For Giving Up e di collaborare con Talk Club" .
Poi Liam, in un altro post, si rivolge direttamente al suo pubblico mostrandosi in primo piano con in mano un cartello con su scritto: "Come stai da 1 a 10?". Giovedì 13 ottobre, dall’account Twitter dell’associazione Talk Club, Liam ha poi risposto alle domande sulla salute mentale che gli hanno rivolto gli utenti.
lunedì 17 ottobre 2022
Liam Gallagher annuncia il docufilm su Knebworth 2022. Arriva il 17 novembre nei cinema britannici
Liam Gallagher scalda i fan. Sui propri profili social il cantante ha annunciato oggi l'uscita di un nuovo documentario sul concerto di Knebworth, "…beyond Biblical", "oltre che biblico". Il docufilm sarà disponibile per un periodo limitato nelle sale cinematografiche il 17 novembre, mentre i biglietti saranno messi in vendita venerdì 21 ottobre alle 9 di mattina.
Il concerto, tornato nello storico sito degli spettacoli del 1996 con gli Oasis, è andato esaurito per entrambe le date del 3 e del 4 giugno scorsi. Un evento che ha visto l’apertura affidata alla voce di Sergio Pizzorno dei Kasabian. Praticamente in contemporanea con il giubileo di platino dell’ormai defunta regina Elisabetta, Liam Gallagher era riuscito a radunare oltre 170mila persone sotto il palco della campagna dell'Hertfordshire.
Ventisei anni fa gli Oasis portarono a Knebworth 250mila spettatori in due serate, il 10 e l'11 agosto 1996, e stavolta uno solo dei fratelli Gallagher ha segnato un nuovo punto nella storia del Britpop. Liam ha deciso di immortalarlo con un documentario che vede alla regia Toby L. Questa nuova produzione segue il docufilm uscito nel 2021 sullo storico concerto di Knebworth 2022.
"Knebworth 22 è un nuovo lungometraggio-documentario che ripercorre Liam nel luogo delle cruciali esibizioni della sua ex band, comprese interviste completamente nuove, dietro le quinte e filmati del concerto catturati da 20 posizioni della telecamera. Il film va anche un po' oltre, cercando storie e prospettive di collaboratori e fan di diverse generazioni da tutto il mondo, trasponendo il contesto emotivo e sociale degli spettacoli degli anni '90 rispetto al tumulto della nostra era attuale". Questo è quanto si legge nella presentazione del docufilm.
venerdì 14 ottobre 2022
Video (sub. ITA) Liam Gallagher intervistato da Apple: "Non implorerò Noel di riunire gli Oasis. E non sono un autore di canzoni, ho altro da fare"
mercoledì 28 settembre 2022
Video (sub. ITA) Liam Gallagher intervistato da Apple: "Oasis? Finiti per i capricci di Noel. Dentro di me c'è un 17enne folle e carico"
Intervistato ad agosto da Matt Wilkinson di Apple Music (la chiacchierata è stata diffusa il 21 settembre), Liam Gallagher ha toccato vari argomenti, dalle differenze tra il concerto di Knebworth 1996 e Knebworth 2022 alla condotta prima delle esibizioni dal vivo ("ho ripreso con l'alcol prima dei live, bevo brandy, ma con moderazione"), dall'ipotesi di un supergruppo con John Squire all'ingresso di Little Barrie nella band che lo accompagna sul palco, dalla fine degli Oasis, avvenuta, a dire di Liam, per colpa dei "capricci" e delle "stronzate di Noel", al modo rabbioso di cantare che caratterizza lo stesso Liam.
Guarda il video con sottotitoli ITA by frjdoasis. Prima parte.
lunedì 26 settembre 2022
L'INTERVISTA | Edoardo Mecca: "Gli Oasis hanno accompagnato la mia adolescenza e Wonderwall è la mia colonna sonora"
In esclusiva per OasisNotizie, abbiamo raggiunto l’intrattenitore, attore e speaker radiofonico di Radio 105 Edoardo Mecca, per parlare di Oasis e anni '90.
Quali ricordi ti suscitano gli Oasis?
“Gli Oasis sono un grandissimo gruppo che ha fatto la storia del rock-pop: una band che ha accompagnato l’adolescenza di noi millenials. I Coldplay, attualmente, mi ricordano quello che rappresentavano gli Oasis negli anni ’90.
Gli Oasis erano un gruppo che puntava molto sul carisma dei due leader, ossia i fratelli Gallagher, che poi hanno fatto parlare di loro anche per situazioni extra-musicali e per la loro passione calcistica mai celata per il Manchester City”.
Canzoni preferite?
“Wonderwall è sicuramente la canzone degli Oasis che ricordo con maggior gioia, dato che mi ha accompagnato durante una fase molto bella della mia vita: l’età della spensieratezza.
Ci sono quelle canzoni che ti accompagnano anche nel percorso di crescita dell’adolescenza: ecco, Wonderwall è certamente una di queste. Si tratta di un brano, di una colonna sonora generazionale, per chi, come me, è nato alla fine degli anni ’80 ed ha vissuto il periodo gli anni ’90-’00”.
Il binomio anni ’90-Juventus è molto forte. Cosa ne pensi?
“La Juventus negli anni ’90 era una squadra che incuteva timore negli avversari. Era quella Juve per cui Gary Neville, intervistato in un post-partita di un match dei gironi di Champions, provava un gesto di stizza perché all’ultimo minuto i bianconeri vincevano con l’Olympiakos e superavano il girone. Era una squadra che in Europa nessuno avrebbe mai voluto affrontare”.
Professionalmente hai qualche progetto in cantiere?
“Per me è un grande piacere lavorare in radio, è un enorme traguardo: un mezzo meraviglioso, un sogno vero e proprio per me.
Sto proseguendo con lo spettacolo teatrale Avrei soltanto voluto sul tema del cyberbullismo ed è indirizzato non solo alle nuove generazioni, ma anche ai miei coetanei, ai genitori e a tutti coloro che devono capire come lo strumento tecnologico possa essere sia importante che un’incognita. È fondamentale comprendere il giusto utilizzo di questo strumento.
Poi ci sono tanti altri progetti in cantiere: serate, eventi e, in più, sto scrivendo uno spettacolo da portare in giro. L’importante è non fermarsi mai!”.
Ringrazio di cuore Edoardo per la grande disponibilità e gentilezza dimostrate nel corso della nostra intervista.
Valerio Pieraccini
mercoledì 21 settembre 2022
Video (sottot. ITA) Liam Gallagher sui 50 anni: "Amo essere vivo. La festa? Sanno dove andrò e mi svaligeranno casa, ma se vi becco ..."
lunedì 19 settembre 2022
Video (sottotitoli ITA) Liam Gallagher: "Quale parka indosserò al concerto di Cardiff? Il Galles viene trascurato dal rock 'n' roll"
mercoledì 14 settembre 2022
Liam Gallagher: "Festeggerò i 50 anni a Mustique perché non ci sono coglioni coi telefonini. Brian May? L'ho insultato, quindi lo evito"
Intervistato da Johnny Vaughan su Radio X il 2 settembre, alla vigilia dell'esibizione al concerto tributo a Taylor Hawkins, Liam Gallagher rivela che celebrerà il proprio cinquantesimo compleanno sull'isola caraibica di Mustique "perché lì non ci sono coglioni coi telefoni: i telefonini non sono ammessi".
Liam spiega anche perché si tiene alla larga da Brian May e dalla "banda" dei Queen. "L'ho insultato, per cui se lo vedo mi metto il cappuccio e scappo via. Se lo incontrassi, darei la colpa a Noel dicendogli: 'È stato lui a insultarti!' ...". A proposito del compianto Hawkins, Liam dice: "Non direi che fossimo amiconi, ma parlavamo molto al telefono di rock 'n' roll a orari stupidi. È triste".
Guarda il video con sottotitoli ITA by frjdoasis.
domenica 11 settembre 2022
Video (sottot. ITA): Liam Gallagher sui veri avventori dei pub e sulla fatica che fanno calciatori e rocker
Intervistato da Radio X il 2 settembre, Liam Gallagher dice che i veri avventori dei pub sono quelli che ci vanno d'inverno. Poi spiega che i rocker come lui faticano molto più dei calciatori, che a suo dire si limitano a giocare a calcio.
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sabato 10 settembre 2022
L'INTERVISTA | Incontro con Bugo: "Gli Oasis mi folgorarono nel 1994. Nel nuovo disco torno a loro e ai Nirvana"
“Io sono nato nel 1973, quando i Gallagher sono usciti, nel 1994, avevo 21 anni ed ero nel pieno della mia gioventù musicale. Mi ricordo che sono arrivato alla musica nel '90-'91 principalmente grazie ai Nirvana e quando Kurt Cobain se n’è andato, nell’aprile '94, gli Oasis sono usciti con “Definitely Maybe” nell’agosto dello stesso anno. Abitavo ancora a Cerano, in provincia di Novara, ed andavamo tuti i sabati a Novara al negozio di CD (perché nel mio paese non c’erano): una volta, sono tornato a casa con il primo album degli Oasis”.
Canzoni o album preferiti?
“Va un po' a periodi, i primi 3 album sono tra i miei preferiti, poi dipende da quello che ho bisogno di sentire: la settimana scorsa ho ascoltato 2 volte consecutive “Standing on The Shoulder of Giants”, da cui ho tratto diversi spunti per l’album su cui sto lavorando. Mi ricordo che quando comprai “Definitely Maybe”, il disco mi colpì molto: si tratta di un album che, ancora adesso, ha una sua potenza sonora che avverto sin da subito da musicista. Possiede un’irruenza sonora che, da primo album, rappresenta un insegnamento per gli altri artisti: perché il primo album di un artista non deve essere troppo “pettinato” ma una sorta di “sberla in faccia” e quello lo è. Poi, acquistato “Be Here Now”, andai a vedere il primo concerto degli Oasis il 16 novembre 1997 al Forum di Assago e ricordo bene lo stile British dell’evento”.
Nelle canzoni di Bugo ci sono interconnessioni con gli Oasis? Ci dicevi che stai lavorando ad un nuovo album?
“Quando ho formato la mia band, io avevo 2 gruppi di riferimento, ossia Nirvana ed Oasis: decisi di pormi sulla strada di un gruppo “alla Nirvana” perché capii che allora un rock in Italia “alla Oasis” non avrebbe fatto presa. Non eravamo pronti e se guardo quelli che hanno imitato gli Oasis mi sembrano ridicoli. Poi, andando avanti nella mia carriera, gli Oasis sono sempre stati i miei ascolti ed i miei riferimenti crescendo con la mia musica, nel look e nel non avere peli sulla lingua. Venendo al disco nuovo che ho registrato quest’anno a Brescia, la mia intenzione era quella di creare un album più chitarristico, mi sono di nuovo avvicinato alla musica che ascoltavo da ragazzo e finisco sempre lì: torno agli Oasis ed ai Nirvana ma anche ai Fontaines D.C.. Il disco è stato registrato da gennaio 2022 fino ad agosto 2022 ed uscirà nel 2023”.
Ringrazio di cuore Bugo ed il suo manager Marco per le grandi disponibilità e gentilezza dimostrate nel corso della nostra intervista.
Valerio Pieraccini
(L'Intervista - n. 2)
giovedì 8 settembre 2022
L'INTERVISTA | Momblano: "Il mio amore per Definitely Maybe e gli Oasis: il giusto mix di istinto e rotondità"
Abbiamo raggiunto Luca Fausto Momblano, autore, giornalista sportivo e critico musicale, in esclusiva per Oasis Notizie. Appassionato di calcio applicato e narrazioni dietro le quinte, dalla carta stampata alla tv il passo è breve: per anni a Juventus Channel in qualità di opinionista tecnico, attualmente è giornalista e redattore in forza al gruppo Mediapason (TeleLombardia, Antenna, TopCalcio24).
domenica 4 settembre 2022
Video (sottot. ITA): Liam Gallagher commenta Knebworth 2022 e svela cosa guarda alla TV
Intervistato il 2 settembre da Radio X, Liam Gallagher parla di cosa ha provato nell'estate del 2022, tornando sul palco di Knebworth dopo ventisei anni, e di come preferisca cantare dal vivo piuttosto che in studio. Spazio anche per alcune domande su quello che guarda in TV.
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Video: Liam Gallagher si esibisce con i Foo Fighters per omaggiare Taylor Hawkins
Tra le numerose star che ieri hanno animato, nello stadio londinese di Wembley, la serata tributo a Taylor Hawkins figuravano anche Queen, Paul McCartney, Brian Johnson, Lars Ulrich e Liam Gallagher.
La giornata di esibizioni, volta a omaggiare la memoria di Hawkins, è stata organizzata dai Foo Fighters e dalla famiglia del batterista, scomparso a marzo. Per l'occasione i Foo Fighters, prima di esibirsi, hanno suonato per Liam, accompagnandolo in due brani, Rock 'n' Roll Star e Live Forever.
Liam, legato a Hawkins da un rapporto di reciproca stima e amicizia, è salito sul palco di Wembley alle 17.00. Un'esibizione di due brani per poi volare in Andalusia, dove già alle 20.00 era sul palco del festival che si è tenuto a La Cala de Mijas, in Andalusia.
Ecco il video dell'esibizione, che sarà mandato in onda oggi domenica 4 settembre alle ore 21.10 su MTV (canale 131 di Sky) e alle 20.00 su MTV Music (canale 132 di Sky).