"Liam e Noel si amano, ma sono troppo diversi. Penso che sia normale, quando si hanno due ego così diversi, che ogni tanto ci siano contrasti. La cosa divertente è che da bambini non litigavano, hanno cominciato con la band. Non credo sia la fine degli Oasis. È solo stanchezza alla fine del tour"(da mirror.co.uk)
Pagine
lunedì 31 agosto 2009
Peggy: "I miei figli faranno pace"
Liam si adegua (rolls with it) e vola in Italia
L’ultimo litigio tra i due Gallagher, e il conseguente annullamento delle restanti tre tappe del tour europeo, è costato agli Oasis circa 4,75 millioni di sterline, tra perdite di biglietti e merchandising. Una fonte vicina alla band dice:
"Liam è andato via con Nicole per qualche giorno e si spera che possa ragionare in prospettiva. Ha fatto buon viso a cattivo gioco – come Noel. Le tensioni tra di loro sono ancora molto alte. Solo il tempo dirà se possono appianare le proprie divergenze".
(grazie a mirror.com.uk)
Fotogallery su La Stampa
Milano, i Deep Purple al posto degli Oasis
Leggendaria protagonista dell'hard-rock anni '70, la band di "Smoke on the water" ancora oggi è in formissima.
Ma i tanti fan che hanno deciso comunque di partecipare all'evento (più della metà, i restanti o potranno chiedere un risarcimento, o potranno accattere un buono sconto di 20 euro...) non solo hanno potuto ammirare i Deep Purple, ma anche il meglio del nuovo rock, a partire da Kasabian, Kooks e Twisted Wheel, senza dimenticare gli italiani The Hacienda che se la sono ben cavata...
(da affarititaliani.it)
domenica 30 agosto 2009
Oggi nella storia degli Oasis
Definitely Maybe è l'album di debutto della band inglese Oasis, pubblicato il 30 agosto 1994. Ha riscosso un immediato successo commerciale e di critica, trainato dai singoli Supersonic, Shakermaker, dal popolarissimo Live Forever e da Cigarettes & Alcohol.
L'album, il cui titolo ossimorico ("assolutamente forse") sarebbe stato tratto da un poster, andò a piazzarsi direttamente alla prima posizione di tutte le classifiche di vendita del Regno Unito, dove fu premiato con ben 7 dischi di platino, con vendite superiori ai 2,1 milioni di copie. Proprio nel Regno Unito è diventato l'album d'esordio che ha venduto più copie nel minor tempo nella storia musicale britannica. A sorpresa ha venduto più di 1 milione di copie negli Stati Uniti, pur raggiungendo solo la posizione 50 nella Billboard 200. Al novembre 2006 aveva venduto nel mondo 10 milioni di copie.
(da Wikipedia)
sabato 29 agosto 2009
Noel spiega perché ha lasciato gli Oasis
La cantante AmyMcDonald ha raccontato su Twitter che Liam avrebbe sfasciato la chitarra di Noel: sarebbe stato questo "affronto" a far esplodere la situazione. Noel, dal canto suo è tornato a parlare dopo l'annuncio di ieri sera 27 agosto, avvenuto tramite un breve comunicato su Oasisnet. Oggi è apparso sempre sul sito ufficiale della band una nuova dichiarazione del chitarrista, in cui vengono spiegati più articolatamente i motivi della sua repentina decisione.
"Sono stato costretto a lasciare gli Oasis", scrive Noel. "I dettagli non sono importanti, e sono troppi da elencare, ma credo che abbiate il diritto di sapere che è diventato intollerabile il livello di intimidazione verbale e violenza nei confronti miei, della mia famiglia, dei miei amici e compagni. E la mancanza di appoggio e comprensione da parte del mio management e dei miei compagni di band non mi ha lasciato altre opzioni". Noel continua chiedendo scusa ai fan dei concerti cancellati, ma - dice - io ero pronto, evidentemente non lo erano gli altri della band. E conclude dicendo "Gli ultimi 18 anni sono stati davvero incredibili (...) Un sogno diventato realtà. (...) È stato un fottuto piacere".
Come riportato questa mattina, l'I-Day di domani a Rho si svoglerà senza gli Oasis, ma con gli altri gruppi in cartellone.
(da rockol.it)
INTERVENTO DI NOEL E VIDEO DA SKY NEWS
Ecco l'ultimo intervento di Noel su oasisinet.
Dearly beloved, it is with a heavy heart and a sad face that I say this to you this morning.
As of last Friday the 28th August, I have been forced to leave the Manchester rock’n'roll pop group Oasis.
The details are not important and of too great a number to list. But I feel you have the right to know that the level of verbal and violent intimidation towards me, my family, friends and comrades has become intolerable. And the lack of support and understanding from my management and band mates has left me with no other option than to get me cape and seek pastures new.
I would like firstly to offer my apologies to them kids in Paris who’d paid money and waited all day to see us only to be let down AGAIN by the band. Apologies are probably not enough, I know, but I’m afraid it’s all I’ve got.
While I’m on the subject, I’d like to say to the good people of V Festival that experienced the same thing. Again, I can only apologise – although I don’t know why, it was nothing to do with me. I was match fit and ready to be brilliant. Alas, other people in the group weren’t up to it.
In closing I would like to thank all the Oasis fans, all over the world. The last 18 years have been truly, truly amazing (and I hate that word, but today is the one time I’ll deem it appropriate). A dream come true. I take with me glorious memories.
Now, if you’ll excuse me I have a family and a football team to indulge.
I’ll see you somewhere down the road. It’s been a fuckin’ pleasure.
Thanks very much.
Goodbye.
NG.
Oasis: è proprio la fine?
I critici scrivano ciò che vogliono, ma non si può sorvolare sul fatto che i segnali sullo scioglimento della più grande rock n roll band britannica di tutti i tempi ci sono tutti. Il breve comunicato di Noel si conclude non con un altro riferimento al fratello, ma con le scuse ai fan che non potranno assistere ai concerti di Milano e Costanza. Risultato: alla fine della giornata gli Oasis sono stati sempre una band per i fan più che per i critici, che sparano a zero su di loro sin dal 1991, anno della loro fondazione.
All’orecchio di un critico musicale navigato è sembrato piuttosto facile rimarcare gli accordi non ispirati, gli arrangiamenti rock tradizionale e propletario, i testi ingenui. Per un 14enne che ancora doveva provare come ci si sente quando il rock ti fa sentire in cielo, niente di tutto questo contava. Gli Oasis – la loro musica e i loro gesti buffi – hanno cambiato la vita a un’intera generazione a giovani fan della musica come me. Troppo giovani per la disperazione e il nichilismo del grunge, gli Oasis arrivarono per mostrarci come la musica potesse tirarti su, gonfiare il tuo ego, sottrarti temporaneamente al grigiore di ciò che ti circonda tutti i giorni. Rock'n'Roll Star, latraccia d’apertura dell’abum d’esordio Definitely Maybe, sciorinò questo manifesto alla perfezione: “Vivo la mia vita per le stele che brillano / La gente dice che è solo una perdita di tempo … Stanotte sono una stella del rock n roll”.
È stata questa la musica che ha capito l’importanza della fuga. E che dice anche che nessuna delle canzoni scritte da Noel dopo essere fuggito da se stesso, da una vita intrappolata nella classe operaia di Burnage, è andata vicino a eguagliare quei primi picchi euforici. I testi di Noel nell’album Definitely Maybe rispecchiavano perfettamente il clima che si respirava in Gran Bretagna alla metà degli anni ’90. Con l’allargarsi della morsa dei Tory sulla politica, volevamo sentirci bene con noi stessi. Volevamo Vivere per Sempre (Live Forever) e devastarci con Sigarette e Alcol (Cigarettes and Alcohol). Noel sapeva cosa significa essere intrappolato in un mestiere senza via d’uscita ma avere ancora sogni da scartare e liberare in un luogo più grande e migliore.
Non credo di aver amato genuinamente una canzone degli Oasis dopo quei primi classici. Il terzo album Be Here Now era una definizione gonfia di coca della parola ampolloso e il successivo aggrapparsi della band alla stessa struttura rock tradizionale è stato deprimente. Gli Oasis divennero sinonimo di prevedibilità, di mancanza di inventiva. Ciononostante conservarono la stessa magia nelle esibizioni dal vivo e le loro interviste spesso erano spassose. Rido ancora se ripenso a come Liam mi disse che i Bloc Party sembrassero più una gioria del programma televisivo University Challenge che una band. O come Noel disse scherzando che il problema con Keane era che "i tre idioti più grandi in una band sono cantante, tastierista e batterista ".
Di sicuro non tutti sono convinti che gli Oasis sono finiti. Adesso mi trovo al festival di Reading (questo è stato l’anno delle grandi rotture musicali ai festival – non hanno considerazione per le nostre ridotte capacità a banda larga?) e quando la notizie si è diffusa alcuni fan erano convinti che non si trattasse che dell’ennesimo battibecco tra fratelli. Non c’è dubbio, dicono, che è una decisione affrettata, resa nota quando Noel è ancora in preda alla rabbia. Ma niente – neanche quando Liam se ne andò alla vigilia di un controverso tour negli USA – è sembrato mai tanto ufficiale quanto questo. Come allora, la band e i media si sono crogiolati nella carneficina. Adesso Noel sembra proprio stufo. E una cosa è certa, gli Oasis continueranno con un solo Gallagher. Può darsi che abbiamo perso una delle migliori rock n roll band che il mondo vedrà mai.
INCREDIBILE: NOEL LASCIA GLI OASIS
La band inglese Oasis ha annunciato ufficialmente (http://www.oasisinet.com/NewsArticle.aspx?n=773) di aver cancellato il concerto che era previsto per domani sera a Milano. Il manager ha fatto sapere che oltre alla tappa milanese non si terrà più neppure quella di Costanza in Germania, le ultime due del loro tour europeo. La sospensione dell'evento è dovuta all'abbandono di Noel Gallagher, che ha lasciato il gruppo dopo un litigio con il fratello Liam, poco prima del concerto di Parigi che è saltato.
La decisione di Noel di lasciare gli Oasis, per i frequenti dissidi con il fratello Liam che proseguono ormai da diversi anni, è stata annunciata nella notte dal sito interneto del gruppo. "E' con una certa tristezza e un grande sollievo che annuncio che lascio gli Oasis - scrive Noel -. Molti mi scriveranno e diranno ciò che vogliono ma non potrei lavorare ancora con Liam un solo giorno di più". "Mi scuso con tutti coloro che hanno comprato un biglietto per i concerti di Parigi, Costanza e Milano", aggiunge il musicista nel suo breve comunicato.Venerdì sera la band doveva esibirsi a Saint Cloud, nei pressi di Parigi, ma secondo gli organizzatori della serata poco prima di salire sul palco i fratelli Gallagher sono venuti alle mani per motivi ancora sconosciuti. Il concerto è stato annullata e uno degli organizzatori ha detto che anche le altre date della band costituita nel 1991 a Manchester sarebbero state cancellate. La mattinata di sabato è trascorsa in modo febbrile con contatti tra gli organizzatori della tappa milanese e i manager degli Oasis nel tentativo di salvare l'appuntamento. Ma invano.
Gli organizzatori del festival milanese, che si terrà nello spazio arena concerti della Fiera di Rho (Milano) hanno comunicato tuttavia che l'evento, al quale partecipano altre band, si svolgerà domenica sera, anche senza gli Oasis.
Gli Oasis rappresentano uno dei gruppi degli anni Novanta che hanno avuto maggiore influenza nel mondo e in particolare in Gran Bretagna. Appartenenti al movimento britpop, sono diventati un vero e proprio fenomeno con una musica a metà tra il rock anni Settanta e il rock'n'roll.
(da ilgiornale.it)
venerdì 28 agosto 2009
Natalie Appleton: "Gli Oasis non si scioglieranno mai"
Ha detto che la band è mortificata per aver dovuto cancellare il concerto di domenica 23 agosto nel Chelmsford a causa dei problemi alla laringe di Liam e ha smentito le voci di un imminente scioglimento.
"Gli Oasis moriranno prima di dividersi ... continueranno fino a che non saranno vecchi" ha detto Natalie. "Le voci sono solo spazzatura. Anche se a letto con i problemi alla laringe, Liam continua a promettere che tornerà sul palco". Natalie ha detto anche che "Liam è molto contento che gli Snow Patrol e i Keane abbiano suonato alcune cover degli Oasis al V Festival".
(da nme.com, che cita il Daily Mirror)
L'ultimo show dei gemelli rock
di Antonio Lodetti
Grande attesa alla Fiera di Milano per il concerto d’addio della storica band britannica Dopo anni di guerre mediatiche, i due fratelli Gallagher incideranno dischi separatamente
S i scrive «I-Day. Milano Urban Festival» ma si legge ultimo concerto degli Oasis. Non è solo la data conclusiva del tour mondiale; forse non è neppure il tanto annunciato e sbandierato stop ai concerti per almeno cinque anni. Lo show milanese di dopodomani all’Arena Concerti della Fiera Milano Rho potrebbe essere il vero canto del cigno della band.
«Sembra che quello di Milano possa essere il concerto finale degli Oasis. Speriamo che gli italiani apprezzino», ha strombazzato il Sun, dopo che la band dei fratelli Gallagher ha dato forfait al Festival di Essex. Ufficialmente per una laringite che ha colpito Liam; ma Liam e Noel a stare insieme non ce la fanno proprio più. La band ha subito seccamente smentito ribadendo: «Dopo il tour europeo prenderemo, come annunciato da tempo, una lunga pausa prima di pensare al prossimo album e al prossimo tour». Il che vuol dire tutto o niente. Nel frattempo i due fratelli potrebbero anche pubblicare album separati. È vero che è Noel a scrivere le canzoni, ma Liam - con l’aiuto della premiata coppia Gem Archer e Andy Bell - potrebbe maturare la sua vena compositiva.
Le liti dei due Gallagher non fanno più notizia. Nel 1994 hanno cominciato a fare in pubblico, in giro per il mondo, quello che prima facevano a casa a Manchester: ovvero suonare e mandarsi reciprocamente a quel paese, e così sono diventati delle star. Ma stavolta potremmo essere alla rottura. Non sono più due ragazzini; Noel ha 42 anni, Liam 37. Avranno pure esagerato qualche volta a dirsene e farsene di tutti i colori a scopi promozionali, ma le loro scazzottate e i discorsi al vetriolo. Recentemente Liam ha detto del fratello: «Non è mai venuto a casa mia a vedere mio figlio. È sempre arrabbiato, villano, pigro, fa spaventare la gente». Ma incrociamo le dita e dal gossip passiamo alla musica, perchè sul palco gli Oasis non si tirano certo indietro. Potenza e melodismo del rock’n’ roll. Non per nulla sono gli eroi del Brit Pop anni Novanta quando, da singoli come Supersonic, Some Might Say (il loro primo singolo ad arrivare al numero uno delle hit parade) fino al vigoroso Definitely Maybe, sfondarono nelle classifiche bacchettando i loro rivali, definiti da Liam «gruppi smorfiosi che giocano a fare gli intellettuali». Non sono «I più grandi», come li definisce il titolo della loro biografia ufficiale. Hanno comunque segnato le coordinate del rock moderno - che poi non è diverso da quello del passato - melodico, bizzoso, ruvido e al tempo stesso gagliardo e friabile. Un rock sempre in bilico tra i loro amori beatlesiani e la rabbia punk (maturata ascoltando i Damned), seppur mai completamente esplosa. «Il rock è un flusso sonoro in continua evoluzione - è il motto di Noel - bisogna coinvolgere i giovani, fargli venir voglia di prendere in mano la chitarra».
Se qualcuno li definisce poco originali o ripetitivi replicano piccati: «Chi vuole il rock sperimentale è meglio che si rivolga a Radiohead e affini». Anche l’ultimo lavoro, Dig Out Your Soul, così, grezzo, immediato ed ossessivo, è in linea con i loro lavori, anticipato dall’efficace singolo The Shock of the Lightning. «Suonaimo diversi da prima? Non è vero. Noi siamo rock, niente chitarre acustiche solo giacche di pelle», una frase che vale mille interviste.In concerto rivivono la loro carriera - con un pizzico di nostalgia in più da parte dei fan - toccando capitoli come What’s the Story Morning Glory, Be Here Now, Standing on the Shoulder of Giants, Heathen Chemistry, Stop the Clocks. Nove album in cui pescare, sperando che sull’entusiasmo e sulle buone vibrazioni non prevalga la nostalgia. Ma «I-Day. Milano Urban Festival» non è solo Oasis. Loro sono le star che saliranno sul palco alle 22,30. Prima di loro gruppi da non sottovalutare come i Kooks (inglesi di Brighton, il cui primo album inside In Inside Out ha venduto oltre un milione di copie) e i Kasabian (anche loro inglesi, vicino a Leicester, si sono guadagnati un posto di tutto rispetto nell’indie rock) con il chitarrista e cantante è di origine italiana e si chiama Sergio Pizzorno. Prima ancora, a partire dalle 16,25, altre tre band come The Hacienda, Expatriate e Twisted Wheels.
martedì 25 agosto 2009
Noel Gallagher parla del Manchester City
From frjdoasis2 channel
Di seguito l'articolo del sito del Manchester City che parla della chiacchierata con Noel.
Some might say Noel Gallagher has paid his dues with a lifelong devotion to the Blues. Even so, the Oasis guitarist, to pilfer one of his album titles, can still hardly believe the truth.
Rock and roll star Noel predicts Mark Hughes' new-look City are on their way to being "pretty special" after savouring their performances in the opening games against Blackburn and Wolves.
He wore a trademark grin as he chatted to manager Mark Hughes after the Wolves win - but recalled that he could barely take in the news of the takeover that has transformed the Club.
Noel said: "I was in Calgary, Canada and woke up one morning to find I'd got 98 text messages to turn on the news. It was really early in the morning and I was jetlagged ...
"It (the takeover story) was running along the bottom of the screen but it didn't sink in for about 40 minutes. The whole day was quite mad, surreal.
"But I always knew this day was coming, that we were trawling around in the Third Division for some divine reason and that Whoever would sort it out for us ...
"We used to fill that ground in Moss Side - for York on a Tuesday night we got 29,000. That says it all. This is just the start. They're keeping Mark Hughes and building from the bottom up."
So what's the story, dawning glory? Definitely maybe, says Noel: "A trophy in the next five years would be great, but I'm thinking about the next decade.
"The superstars of world football like Kaka are settled now, but the next generation will be up for grabs. If we can make this club attractive to them, the sky's the limit."
lunedì 24 agosto 2009
Liam su Twitter replica alle indiscrezioni
Alla fine alcuni provocatori del c. parlano di ultimo concerto britannico degli Oasis nel Regno Unito.
I bimbi dicono proprio stronzate. Siate consapevoli dell'oscurità. LG
Il Sun: a Milano l'ultimo concerto degli Oasis
Gli informatori della testata britannica, tuttavia, sono pronti a scomettere su uno scioglimento irrevocabile degli alfieri del brit-pop. A sostegno della loro tesi portano il comportamento degli elementi della band durante il tour che li ha visti protagonisti negli ultimi mesi: al di là delle inevitabili tensioni, naturali in un gruppo on the road da molto tempo, le fonti del Sun parlano addirittura di trasferimenti, alloggi e camerini separati, che avrebbero portato i membri del gruppo ad incontrarsi fisicamente solo sul palco. Il capitolo finale di una delle band inglesi più importanti degli anni Novanta, quindi, potrebbe essere scritto su suolo italiano ...
(da rockol.it)
domenica 23 agosto 2009
Annullata la performance di stasera
Il direttore del Festival, Bob Angus, ha commentato: "Di sicuro i fan saranno delusi, ma viene prima la salute dell'artista". Ieri gli Oasis si erano esibiti come headliner al Weston Park, prima serata del festival. La performance della band si sarebbe dovuta ascoltare su Absolute Radio a partire dalle 21 (ora italiana).
Gli Oasis: "Coldplay e U2 fanno sermoni, noi suoniamo e ci godiamo la serata"
«Lasciateci divertire. Coldplay e U2 fanno sempre sermoni, non si può suonare senza sensi di colpa?»
Successo ieri sera al V Festival
I fratelli Gallagher hanno suonato tutti i loro successi, evitando i problemi tecnici che quest’estate hanno caratterizzato alcuni concerti nel Regno Unito. In una delle ultime tappe del Dig Out Your Soul tour, la band si è mostrata in forma, seguendo la stessa scaletta di un mese fa all’iTunes Festival di Londra, alla Roundhouse. Il picco della partecipazione del pubblico si è raggiunto, naturalmente, con Live Forever, Roll With It e Cigarettes & Alcohol.
Nell’introdurre The Masterplan Noel ha scherzato: "Buonasera V Staffordshire. Avete avuto una buona giornata?", prima di aggiungere: "Qualcuno ha appena detto di no".
Nel lanciarsi in Half The World Away ha poi tributato un saluto ai fan giunti a vedere gli Oasis dalla loro città.
"La prossima canzone è dedicata a quelli di Manchester che sono qui". "Tutti voi volete vivere e stare qui".
Gli Oasis hanno suonato solo tre canzoni di Dig Out Your Soul, lasciando più spazio nei 90 minuti per i grandi successi.
È stato su Don't Look Back In Anger che la gente ha cantato di più: Noel ha, infatti, consentito al pubblico di intonare il pezzo all’unisono.
Liam indossava un impermiabile nero della Pretty Green e non ha parlato molto, tranne che per introdurre l’ultimo brano: "Questa è l’ultima canzone. Siete stati biblici e abbiamo finito. Sono io il fottuto tricheco". Poi l’estasi finale con I Am The Walrus.
(grazie a NME.com)
sabato 22 agosto 2009
Oasis live stasera al V Festival
Stasera e domani gli Oasis parteciperanno come headliner al V Festival per la seconda volta in quattro anni. Sicuramente sarà l’ultima occasione per vedere la band dal vivo in Inghilterra, almeno per un po’ di anni. Tra gli artisti che si esibiranno questo finese ttimana al V Festival ci sono, oltre agli Oasis, The Killers, Lily Allen, Katy Perry e Lady Gaga.
Il festival, che dura due giorni, si svolge all’Hylands Park nel Chelmsford e al Weston Park nello Staffordshire. Gli Oasis apriranno il V Stage stasera (sabato) nello Staffordshire e chiuderanno il festival con l’esibizione nel Chelmsford domenica notte.
Vi ricordiamo che domani 23 agosto sarà possibile ascoltare gli Oasis dal vivo al V Festival su Absolute Radio a partire dalle 21 (ora italiana). Restate sintonizzati su oasisnotizie per non perdere le ultime dal V Festival, in diretta e in esclusiva.
venerdì 21 agosto 2009
Ieri sera Oasis live at Bridlington Spa
“Yorkshire, Yorkshire, Yorkshire” urlano i 3.500 del palazzetto, molti dei quali hanno fatto la fila tutta la notte per essere a poca distanza dai loro eroi, mentre il frontman osserva imperturbabile quella folla ondeggiante. “Ditelo ancora. In inglese” replica allora Liam, prima che la band si getti in un’altra hit. Il luogo più piccolo tra quelli toccati nel tour mondiale consegna un’atmosfera calda, quasi opprimente, che sembra essere molto apprezzata dalla band. La notte di Bridlington è proprio quello che dovrebbe essere un concerto: tutt’uno con la folla, senza separazioni, metri e metri di barriere o corpulenti buttafuori. Consapevoli della rarità e della straordinarietà dell’evento dello Spa, centinaia di fan degli Oasis si sono presentati all’evento ore prima che iniziasse lo spettacolo. Volevano assicurarsi i posti migliori per una dei concerti più grandi nella storia del posto. Riversandosi nelle strade della città nella luce della sera, la folla spasimante fa sì che le hit della band riempiano l’aria ancor prima che Liam e Noel raggiungano il luogo del concerto. Tra quelli che hanno raggiunto presto Bridlington c’è James Southworth, 25 anni, di Hull.
Dice: “L’atmosfera è eccezionale, qualcosa che non si respira in un concerto normale come in uno stadio”.
"Il tempo era perfetto per uscire, godersi una bibita e qualcosa da mangiare prima di un concerto. E poi vedere gli Oasis a Bridlington è stato semplicemente fantastico".
Un altro fan della località balneare è Elliott Muldoon.
Il 26enne è partito da Scunthorpe per vedere la sua band preferita.
“È stato bellissimo, mi sono divertito tantissimo. È incredibile vedere gli Oasis in un posto come Bridlington. Il sound era perfetto e la loro performance grandiosa fin dall’inizio.
“I Gallagher non ci hanno deluso. È stata una performance davvero memorabile e non vedo l’ora di vederli al V Festival” (il 22 e 23 agosto, ndr).
Se dovesse scegliere una frase-marchio di fabbrica di Gallagher, Nathan Clarke, 33 anni, di Hull, sceglierebbe questa: “In perfetto stile Oasis, Noel e Liam sono stati mad for it”.
“È assolutamente fantastico assistere ad un’esibizione degli Oasis in un luogo così raccolto”.
“Il concerto è stato stupefacente ed è stata una vera fortuna per Bridlington poter ospitare un evento globale come quello degli Oasis”.
giovedì 20 agosto 2009
Canzone inedita di Noel
Bye bye my family, I’m leaving
I’m gonna face all the stars in the sky
While I’ll be gone, don’t stop dreaming
Don’t be shy, don’t cry
Cos lazy days and sunny rays that guide me
Back home to where I belongIf God gives me grace
Then he will find me a space
So now I hope I’ll be singing this song
Oasis al V-Festival
Code per il concerto di stasera al Brid Spa
I fan degli Oasis hanno fatto la fila per tutta la notte per assicurarsi i posti migliori del concerto di questa sera (20 agosto) a Bridlington.
La band suonerà a Brid Spa, per la terza volta nell'East Yorkshire.
Ospitare gli Oasis è un grande traguardo per la città, perché questo live della band di Manchester viene dopo le partecipazioni ad un grande festival in Corea del Sud e al V Festival nello Staffordshire.
Si vocifera in questi giorni che tra i fratelli Gallagher le cose non vanno bene. Pare che i nostri non si parlino più, viaggino su tour bus separati e si vedano solo sul palco.
In un'intervista all'NME, di cui parliamo più sotto, Liam ha detto: "Non gli piaccio e non mi piace, ecco com'è". "Non mi ha detto cosa ne pensa di niente quest'anno". "Al momento non abbiamo nulla da dirci".
I fratelli si sono scambiati insulti attraverso Twitter e i propri blog.
I cancelli aprono alle 19 ora locale (le 20 in Italia). A breve pubblicheremo un resoconto e alcune foto del concerto.
(grazie a www.thisishullandeastriding.co.uk)
Intervista a Liam sull'NME di questa settimana
mercoledì 19 agosto 2009
Liam: "Sarei felice per il disco solista di Noel"
Intervistato da NME.com, Liam ha detto che non ostacolerà Noel, che aveva detto di voler lavorare ad un album da solista dopo la fine del tour di Dig Out Your Soul. Liam ha detto che non si opporrà se questo rende Noel felice.
"Chissà, man, forse ha bisogno di andare a farsi il suo disco da solista … Dio santo, non lo so, non lo so davvero" ha detto Liam, che gestisce un ‘progetto da solista’, la linea di abbigliamento Prettygreen.com. "Se lo rende felice, sì, se lo rende felice. Penso che suoni un po’ ‘acculturato’ – è una cosa maledettamente terribile, ma forse è una cosa buona per lui".
Liam ha aggiunto che gli piacerebbe darsi da fare per un nuovo album degli Oasis. "Fosse per me farei sei mesi di stacco e poi tornerei direttamente in studio per fare un album" ha dichiarato. "È per quello che sto negli Oasis. Non sono qui, cazzo, per starmene seduto per cinque anni a rigirarmi I pollici".
Altri particolari e intervista completa sul numero dell’NME uscito nel Regno Unito il 19 agosto. A breve saranno postati i file con le scansioni del magazine.
(grazie a http://www.nme.com)
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