domenica 31 marzo 2013

Noel Gallagher: "La suonata con Damon Albarn? Provata sul momento, è stata fantastica"

Rifare lo show radiofonico per supportare la causa benefica di Teenage Cancer Trust anche l'anno prossimo? Volentieri. Tornato a parlare ai microfoni di Xfm Radio (AUDIO ALLA FINE DEL POST), Noel Gallagher ha detto: "Lo show con Russell Brand è stato fantastico. Su 33 dischi che volevo far sentire ne abbiamo fatti sentire 7, ma è stato fantastico. Mi chiedi se lo rifarei? Certo. Dipende da Russell, però, dato che lui vive negli States, sai cosa intendo? Non lo so, però. Lo spero. Sarebbe fantastico".

L'annuale serie di concerti per l'associazione Teenage Cancer Trust quest'anno ha visto Noel nelle vesti di curatore. "Mi sono goduto ogni serata, ho fatto sette serate di fila fuori di casa e non lo facevo dal 1998 ... ora mi prenderò una sera di pausa prima della serata di domani. Forse avvertirò i postumi di una sbronza, ma niente può essere peggiore dello stato in cui mi trovavo ieri (domenica 24, ndr), dopo la serata di sabato. Il concerto di sabato sera (Noel si è esibito con Damon Albarn, Graham Coxon e Paul Weller, ndr) è stato grandioso, non ce ne siamo andati prima delle quattro meno un quarto! Ci siamo divertiti. Quello che hanno fatto Damon, Graham e Michael Horowitz è stato fantastico. E ovviamente alla batteria c'era Paul Weller per la prima volta nella storia".

Sabato 23 marzo Noel, Damon, Graham e Paul hanno suonato insieme un classico dei Blur, Tender, tra l'entusiasmo del pubblico che ha assiepato la Royal Albert Hall. "Non era niente di programmato", ha spiegato Noel. "Non ho parlato con Damon di cosa fare se non la sera stessa. È una cosa nata durante il soundcheck. Non c'era molto tempo per sedersi e parlarne. Mi ha semplicemente chiesto: 'Allora lo vuoi fare?'. E io: 'Cosa? Sì'. L'abbiamo provata una volta e fortunatamente la sapevamo suonare tutti. E basta, l'abbiamo strimpellata. È stata una versione un po' grezza, ma bella. Ho pensato che fosse una cosa bella per gli appassionati di musica poter dire: 'Io c'ero quando succedeva quella cosa'. So che i media insistono con il significato simbolico del gesto (la riappacificazione dopo la guerra del Britpop degli anni '90 tra Oasis e Blur, ndr), ma siamo veramente abbastanza adulti da non badare più a quelle cose. Semplicemente è stato un momento davvero bello".

"Se ci vogliono le palle per fare una cosa così? Assolutamente sì. Ho fatto i demo delle mie canzoni per vent'anni con lo stesso ingegnere del suono e le cose che non sono completamente ultimate non le suono. Quindi andare lì e suonare qualcosa che non hai neanche scritto è una cosa fantastica, provarla solo durante il soundcheck e tirare fuori una cosa che dura undici minuti è stato eccezionale".

"Quando i biglietti sono stati messi in vendita prima di Natale e i primi concerti hanno fatto registrare il tutto esaurito ... obiettivo centrato, capisci? Il mio momento chiave, a parte la serata di sabato 23,è stato vedere gli Echo & The Bunnymen, che non avevo mai visto prima. Mi hanno impressionato tanto. Conoscevo le loro canzoni famose e via discorrendo. La serata con Russell Brand è passata dall'essere molto divertente a piuttosto sgradevole e poi di nuovo divertente, poi un po' strana. Quando è finita ho visto che c'era un bimbo con sua madre ... era sconvolto!".

Noel dice che gli piacerebbe essere coinvolto da Roger Daltrey degli Who nell'organizzazione dell'evento anche per il 2014. "Si tratta principalmente di una cosa che spetta a Roger. Io posso dare una mano, che si tratti di suonare, telefonare alle persone, firmare autografi o fare qualunque cosa. E se sono in giro sono sempre qui a dare una mano. E di questa settimana porterò con me ricordi fantastici che dureranno una vita", ha concluso Noel.

INTERVISTA A NOEL GALLAGHER - da XFM Radio, 28 marzo 2013


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mercoledì 27 marzo 2013

Beady Eye, il 15 aprile ascolteremo il nuovo singolo

L'attesa sta per terminare: lunedì 15 aprile 2013 potremo ascoltare il primo singolo del nuovo album dei Beady Eye. Lo scrive il sito della rivista NME, citando come fonte un portavoce della band. Il pezzo sarà mandato in onda su BBC Radio 1 da Zane Lowe. In questi giorni si era diffusa la voce che la canzone sarebbe stata trasmessa la settimana prossima, invece si tratta di attendere ancora un po'. Restiamo in attesa di un annuncio ufficiale della band.

Ricordiamo che una settimana fa, il 20 marzo, i Beady Eye hanno annunciato la loro partecipazione al Pistoia Blues Festival del prossimo 6 luglio.

Fonte: Beady Eye to premiere new single on April 15, NME.com


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lunedì 25 marzo 2013

Liam Gallagher contro Noel: "Non so se fosse peggio quando eri insieme al criminale Blair o ora che hai suonato con i Blur"

Sabato sera c'era stata la ratifica della "riappacificazione" (così almeno l'hanno definita i media) tra Noel Gallagher e Damon Albarn alla Royal Albert Hall di Londra. Dopo gli strali della battaglia del Britpop degli anni Novanta tra Oasis e Blur, durante il quinto giorno della serie di concerti benefici per l'associazione Teenage Cancer Trust - che quest'anno hanno visto Noel nelle vesti di curatore - i due si erano esibiti insieme a Graham Coxon e Paul Weller suonando Tender, brano dei Blur, tra l'entusiasmo generale.

Oggi non è mancata la risposta di Liam, che tramite Twitter al fratello Noel ha riservato parole non proprio tenere (foto qui sotto):  

"Non so cosa sia peggio, RKID che sorseggia champagne con un criminale di guerra o quella seconda voce che ha fatto con i BLUE ! LG x".

Il frontman dei Beady Eye non fa nomi, ma i riferimenti sono sin troppo evidenti. Il "criminale di guerra" è Tony Blair. Oltre a storpiare il nome dei Blur (che Liam finge di confondere con quello di un altro gruppo, i Blue) Liam punge, infatti, Noel per aver sorseggiato champagne con il neoeletto premier inglese nel 1997. 

Erano i giorni della Cool Britannia, della "rinascita inglese" targata New Labour, e molte star e personaggi dello spettacolo, tra cui Noel, venivano ricevuti a Downing Street e si facevano fotografare e filmare volentieri in compagnia di coloro che avevano seppellito l'era Thatcher, ridando così una speranza di cambiamento al paese. Quei giorni erano già alle spalle nel 2010 e s'erano lasciati dietro più ombre che luci. Il Corriere della Sera del 30 gennaio di quell'anno pubblicò un interessante articolo (leggilo qui)  in cui comparivano anche Liam e Noel. 

Va detto che l'allontanamento di Noel Gallagher da posizioni laburiste era avvenuto già nel 2005. Prova ne è il testo della canzone Mucky Fingers, contenuta nell'album Don't Believe The Truth. Dopo i giorni della gioia e del "sol dell'avvenire" del 1997, in questa canzone Tony Blair è accusato di essersi svenduto e, soprattutto, di aver appoggiato la politica guerrafondaia di George Bush. Lo stesso Noel ebbe a dire: "Tutta quella storia di Downing Street e della Cool Britannia era una gigantesca cazzata, però ricordo una cocaina fantastica nei bagni di Downing Street".

Su tutti ricordiamo questi versi: "Le tue dita sporche si sono bruciate / Hai preso la tua verità dalle bugie che hai imparato / e tutti i tuoi seguaci di plastica / ancora ci lasciano e non torneranno".

Insomma, Liam continua a far parlare di sé con un post sul social network dell'uccellino. A dire il vero forse sarebbe stata più simpatica un'assonanza Blur-Blair come risposta al fratello ... Sta di fatto che la tanto ventilata reunion con il fratello sembra a questo punto assai lontana ... o i due sorprenderanno ancora tutti?

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VEDI ANCHE: Liam Gallagher: "Noel Gallagher è il Tony Blair del rock'n'roll"



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domenica 24 marzo 2013

Video: Noel Gallagher e Damon Albarn suonano insieme a Londra per una causa benefica, è la fine della "Battaglia del Britpop"

Ci si aspettava una gran bella serata, una di quelle che rimangono negli annali della musica. E così è stato. Una bella pagina quella scritta stasera da alcuni tra i nomi più influenti e prestigiosi della musica britannica. Parliamo di Noel Gallagher, Damon Albarn, Graham Coxon e Paul Weller, tutti insieme stasera sul palco della Royal Albert Hall di Londra per esibirsi in favore di Teenage Cancer Trust, associazione benefica che sostiene la lotta contro i tumori che colpiscono gli adolescenti.  

Noel, nelle vesti di curatore dei concerti, aveva fortemente voluto che all'evento partecipassero Damon e Graham, suoi ex "rivali" con i Blur negli anni Novanta. Lo aveva ripetuto nel corso di varie interviste, anche in questa circostanza. Nelle scorse settimane aveva detto di essere ancora indeciso sulla possibilità, caldeggiata dai fan, di un duetto con Damon sul palco. 

Ebbene, il duetto c'è stato. Durante l'esibizione con Graham e Michael Horowitz, in programma in scaletta, Damon si è girato verso il backstage e ha chiesto: "Noel? Noel?". A quel punto ha fatto la sua comparsa l'ex Oasis, salutato da un'ovazione. Imbracciata la chitarra tra gli occhi estasiati di una grande folla (c'era il tutto esaurito), si è lanciato in Tender, pezzo dei Blur che  Gallagher stesso aveva, ieri sera, fatto capire di voler eseguire stasera in quanto "facile da suonare" (dichiarazione rilasciata alla rivista NME). E a impreziosire la serata ci ha pensato il Modfather, Paul Weller, che ha contribuito al momento che la rivista NME già definisce "storico" suonando la batteria.

Noel ha poi proseguito la serata con gli High Flying Birds, suonando questi pezzi:

(It's Good) To Be Free
Everybody's on the Run
Dream On
If I Had A Gun
Fade Away
The Death of You and Me
Freaky Teeth
Wonderwall
Supersonic
Record Machine
AKA What A Life
Lord Don't Slow Me Down
Alone on the Rope
Half the World Away
Broken Arrow
A Simple Game of Genius
Wrong beach
Shout It Out Loud
Digsy's Dinner
Don't Look Back in Anger


Alone on the Rope l'unica novità in scaletta. Curiosità: Noel ha dedicato Digsy's Dinner a Gem Archer (ex chitarrista degli Oasis, ora nei Beady Eye di Liam Gallagher), presente in sala. Lo ha scritto la compagna di Archer, Lou, su Twitter.
      

Il numero della rivista NME in uscita il 27 marzo conterrà un reportage sulla serata e un'intervista esclusiva a Noel.

Ecco le prossime tappe del Teenage Cancer Trust 2013, cominciato il 19 marzo:

Sunday 24 March - Rizzle Kicks and Labrinth with support from Mahalia
Monday 25 March - Paul Weller plus special guests Palma Violets

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sabato 23 marzo 2013

Foto e video: Noel Gallagher accompagna sul palco della Royal Albert Hall una giovane guarita dal cancro

C'è attesa per il concerto di stasera alla Royal Albert Hall di Londra. Si esibiranno Noel Gallagher, Graham Coxon e Damon Albarn.

Clicca qui per vedere alcune foto scattate dietro le quinte dei concerti in favore dell'associazione benefica Teenage Cancer Trust, che si stanno svolgendo da martedì secondo questo programma.

Com'è noto, Noel è curatore dell'evento e ogni sera introduce le band sul palco. Martedì sera, in occasione della prima serata, Noel ha accompagnato sul palco Charlotte, giovane fan degli Oasis che ha sconfitto un il tumore. Poco prima era stato proiettato un video in cui Charlotte parlava della sua esperienza, del supporto ricevuto da Teenage Cancer Trust e del suo difficile percorso verso la guarigione.

VIDEO ALLA FINE DI QUESTO POST. Noel: "Mi è stato chiesto di partecipare dalla gente che lo organizza. Avevano fatto una lista di gente capace di fare da supervisore e questa lista aveva un nome ... Così ho pensato: perché no? Stasera c'è Ryan Adams. Ho fatto dei tour con lui, non lo vedo da tempo, sarà bello salutarlo, è un grande compositore e un eccezionale cantante". Charlotte si dice emozionata all'idea di incontrare Noel. "Spero mi stringa la mano", dice prima di incontrarlo. "Sono un po' agitata, più dal fatto che sto parlando con te che all'idea di andare sul palco". "Non preoccuparti", la rassicura Noel. "Mi ha stretto la mano e mi ha sostenuto. Non mi laverò la mano per una settimana. Mi ha reso l'esperienza molto più facile. La folla è stata incredibile. Ero agitata, ma credo che sia riuscita a dire tutto ciò che dovevo dire", ha commentato Charlotte.

Giovedì, nel presentare i Primal Scream, Noel li ha definiti "la migliore band mai uscita dalla Gran Bretagna".

Programma del Teenage Cancer Trust 2013:

Tuesday 19 March - Ryan Adams plus special guest Beth Orton
Wednesday 20 March - An evening of comedy with Russell Brand, Noel Fielding with very special guests Tony Law and Seann Walsh
Thursday 21 March - Primal Scream plus very special guests Echo & The Bunnymen
Friday 22 March - Kasabian plus support from Dark Horses
Saturday 23 March - Noel Gallagher, Damon Albarn & Graham Coxon plus guest Gruff Rhys
Sunday 24 March - Rizzle Kicks and Labrinth with support from Mahalia
Monday 25 March - Paul Weller plus special guests Palma Violets



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mercoledì 20 marzo 2013

Noel Gallagher su Xfm Radio: "Orgoglioso dei miei figli che hanno preso a pugni la maschera di Russell Brand"

Ospite lunedì sera dello show radiofonico dell'amico Russell Brand (presentatore e attore, ex marito di Katy Perry, ndr) in onda su Xfm, Noel Gallagher si è intrattenuto per due ore e mezza con lui e con un altro amico, Matt Morgan, che lo aveva intervistato il 22 gosto 2011 in diretta web. Molti i momenti divertenti della chiacchierata in cui si è risolta la trasmissione, che aveva come obiettivo quella di sostenere il Teenage Cancer Trust. AUDIO ALLA FINE DEL POST

"È probabilmente il peggiore guidatore che abbia mai incontrato", ha detto Noel di Russell. "Una volta entrai in auto con lui e dopo 10 secondi iniziai a strillare". Russel ha rivelato che quando guida non presta molta attenzione allo specchietto retrovisore. "Una volta", ha confermato Noel, "alle sue spalle c'era un camion dei vigili del fuoco che procedeva a forte velocità e non se n'era neanche accorto ...".

Russell, tornato alla conduzione dopo un periodo travagliato dal punto di vista personale, segnato dal divorzio con Katy Perry, ha raccontato che il giorno di San Valentino è andato a casa di Noel con un mazzo di fiori per Sara McDonald, moglie di Noel, e ha visto qualcosa che lo ha "molto ferito", come aveva detto venerdì 14 nel corso della sua trasmissione televisiva Brand X, in onda su FX.

Venerdì Russell aveva mandato in onda durante Brand X un filmato in cui si vedono i figli di Noel Donovan, 5 anni, e Sonny Patrick, 2, prendere a pugni una maschera raffigurante proprio Brand, al grido di "Odio Russell Brand". VIDEO ALLA FINE DEL POST

"È stato delizioso fare visita alla tua casa e incontrare i tuoi deliziosi figli", ha detto Brand su Xfm. "Ad un certo punto tuo figlio Donovam, che ti assomiglia molto - ricorda te quando eri piccolo - ha attaccato selvaggiamente una maschera che ritraeva me. I ragazzini giocavano con una di quelle maschere che si trovano nelle boutique dove si vendono souvenir. Era una maschera che riproduceva la mia faccia. L'altro figlio di Noel, Sonny, indossava una maschera di Noel. Le aveva comprate Noel. È stato un comportamento molto rituale, molto pagano, molto particolare. Buffonate molto preoccupanti alla Wicker Man in casa Gallagher".

"Sì, intonavano 'Odio Russell Brand, odio Russell Brand', l'avevano provato tutto il giorno", ha confermato Noel, che nel filmato mandato in onda su FX si vede per pochi secondi alla fine, mentre ride. "La maschera l'avevamo adoperata per insegnare al piccolo l'uso del vasino. Non riesco a raccontarti che moto di orgoglio ho provato!".

Poco dopo, a Noel che accusava Russell di non avere idee originali negli ultimi tempi, Russell ha risposto velenosamente: "A qualcuno di noi piace riciclare i primi anni di carriera incessantemente, consapevole di non aver tirato fuori nulla di decente più o meno da quando il bel frontman (Liam, ndr) è sparito". 

Russell è stato al gioco quando i suoi ospiti hanno scherzato sul suo matrimonio con la pop star Katy Perry, unione che ha avuto vita breve. E tra le altre cose ha confessato a Noel che "usa uova di cioccolato come sex toys", come scrive oggi il Daily Star (foto qui sotto).





AUDIO: RUSSELL BRAND SHOW CON NOEL GALLAGHER





VIDEO: I FIGLI DI NOEL PRENDONO A PUGNI LA MASCHERA DI RUSSELL BRAND

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I Beady Eye tornano in Italia, sabato 6 luglio al Pistoia Blues Festival


I Beady Eye di Liam Gallagher e compagni tornano in Italia sabato 6 luglio 2013 al Pistoia Blues Festival per un unico grande show estivo. 

Dopo il successo del loro album di debutto, Different Gear, Still Speeding, uscito il 28 febbraio 2011 e subito divenuto disco d'oro e approdato ai vertici della classifica inglese degli album più venduti, Liam e soci stanno ultimando il sequel, in uscita i primi di giugno 2013, che pare sia leggermente diverso dal precedente. 

Recentemente Gallagher ha dichiarato infatti che "è molto più diretto...è rock and roll, ma sparato nello spazio". Intanto, come vi abbiamo riferito, lo scorso weekend Liam si trovava ad un party chiamato This Feeling in un pub di Londra dove un membro dei Beady Eye, Andy Bell, si cimentava come DJ: durante la serata è stato messo su un nuovo brano dei Beady Eye che potrebbe essere il nuovo singolo.

Lo scopriremo a giugno...

Nel frattempo non ci resta che aspettare il loro show.

Di seguito i dettagli:

BEADY EYE - UNICA DATA ITALIANA
SABATO 06 LUGLIO 2013 - PISTOIA BLUES FESTIVAL, Piazza del Duomo, Pistoia

Apertura porte: ore 18.30
Inizio concerti: ore 20.00

Prezzo del biglietto: €35,00 + diritti di prevendita

Biglietti in vendita da giovedì 21 marzo.
Prevendite disponibili sul circuito TicketOne e Box Office Toscana da giovedì 21 marzo


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martedì 19 marzo 2013

Foto: Liam Gallagher fa shopping a Londra con Nicole

Ecco alcune foto di Liam Gallagher, che ieri a Londra ha fatto compere con la moglie Nicole Appleton. Fonte: Daily Star.







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domenica 17 marzo 2013

Noel e Liam degli Oasis invitati al raduno dei Gallagher d'Irlanda

A settembre, 10mila Gallagher provenienti da tutto il mondo si daranno appuntamento nella Contea di Donegal. Gli organizzatori sperano di avere anche gli ex Oasis e di condurli così alla riappacificazione.

Il record mondiale è dei Muhammad, che nel 2012 si sono dati appuntamento in 20mila entrando a pieno titolo nel Guinnes dei Primati come il clan unito dal cognome più nutrito della storia. Per questo, sebbene con un obiettivo ancor più ambizioso, quello di riunire il maggior numero possibile di irlandesi che di cognome fanno Gallagher, al termine dell’estate si celebrerà il secondoGallagher Global Gathering, letteralmente il “Raduno globale dei Gallagher”. Accadrà a Gortahork, un piccolo villaggio della Contea di Donegal, in Irlanda, dove dal 6 al 15 settembre 2013 i Gallagher locali rincontreranno i loro omonimi emigrati nel resto del mondo, in particolare in Nuova Zelanda e Australia.

Gli organizzatori dell’evento vorrebbero che la lista si allungasse di due nomi eccellenti, quelli degli ex Oasis Liam e Noel Gallagher, ma l’impresa pare assai ardua visto che, come i fan sanno bene, i celebri rocker, oggi impegnati nei rispettivi progetti, non si parlano dal lontano 2009.

"Abbiamo esteso un invito speciale a Noel e Liam", ha spiegato il portavoce del Gallagher Global Gathering al quotidiano scozzese The Scotsman. "Spero siano interessati. Ci saranno persone provenienti dalla Nuova Zelanda, dall’Australia e da tutto il mondo". Insomma tutti, tranne i più noti, i Gallagher del rock, che stando alle ultime dichiarazioni di entrambi non sembrano esattamente ansiosi di riappacificarsi. Nemmeno nel 2015, quando ricorrerà il 20esimo anniversario della pubblicazione del loro album capolavoro (What's the Story) Morning Glory?.

"Ascolta - ha tuonato Noel Gallagher, e non senza una buona dose di sarcasmo, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano Time Out Dubai - non accadrà nel 2015 perché i ragazzi dell’altra band (i Beady Eye, gruppo formato dopo lo scioglimento degli Oasis da Liam Gallagher, Gem Archer e Andy Bell con il chitarrista Chris Sharrock e, new entry, il bassista Jay Mehler, ex Kasabian, ndr) sono impegnati, in questo preciso momento stanno facendo un disco e quindi saranno in tour fino al 2015, come tu puoi immaginare. Io spero – continua - che (a proposito della reunion degli Oasis, ndr) la gente lasci perdere..”. Fine della storia.

105.net

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Noel Gallagher in concerto a Dubai suona dei pezzi mai suonati prima

Novità in scaletta durante il concerto che Noel Gallagher ha tenuto a Dubai venerdì sera. 

La performance, durata due ore, ha visto Noel, salito sul palco dopo Richard Ashcroft, esibirsi in canzoni del suo primo album solista e pezzi degli Oasis. 

Come aveva anticipato qualche giorno prima, si è cimentato con un paio di canzoni degli Oasis mai suonate prima d'ora. Si tratta di Shout It Out Loud, b-side del singolo del 2002 Stop Crying your Heart Out, e Lord Don't Slow me Down, singolo del 2007. Noel ha anche suonato anche Digsy's Dinner, canzone pubblicata nel 1994 nel disco d'esordio degli Oasis, Definitely Maybe.

Questa la scaletta 

(It's Good) To Be Free
Everybody's On The Run
Dream On
If I Had A Gun
Fade Away
The Death of You And Me
Freaky Teeth

Wonderwall (Acoustic)
Supersonic (Acoustic)

Record Machine
AKA... What A Life!
Lord Don't Slow Me Down
Half The World AwayAKA Broken Arrow
A Simple Game Of Genius
Stranded On The Wrong Beach

(Encore)

Shout It Out Loud
Digsy's Dinner
Don't Look Back In Anger

Stando a quanto riporta il sito web thenational.ae, il pubblico - piuttosto generalista - è parso un po' spiazzato dalle canzoni, dato che non conosceva larga parte dei testi. Prima degli ultimi brani Noel ha ringraziato i fan per aver pagato il costoso biglietto, aiutandolo così a "mandare i miei figli al college".

I video di Shout It Out Loud e Lord Don't Slow me Down. Curioso episodio al minuto 01:00 del secondo video: il microfono di Noel si abbassa all'improvviso, ma Noel prosegue a cantare chinato, prima che un inserviente lo raddrizzi. Noel lo ringrazia nel bel mezzo della performance.






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venerdì 15 marzo 2013

Video con sottotitoli: Noel Gallagher tra siparietti divertenti e Manchester City su Sky Sport


L'8 marzo Noel Gallagher è stato ospite di Fantasy Football su Sky Sports UK. In studio con l'ex Oasis c'era Paul Merson, vecchia gloria dell'Arsenal. Noel ha, come al solito, dispensato battute e pillole di saggezza. Curiosi il commento che ha fatto quando s'è reso conto di non saper aprire una bottiglietta d'acqua e la stilettata a Mourinho: "Ha preso contatti con il Man United. Che verme!"

Il musicista ha parlato della sua partecipazione ai Brit Awards 2013 ("istantaneamente dimenticabili") e dell'incontro con Damon Albarn, del Teenage Cancer Trust, che sta curando per Roger Daltrey e al quale parteciperà la settimana prossima, e di Manchester City.

Ha anche detto che se fosse un calciatore sarebbe "uno sporco centrocampista che si becca tanti cartellini" e, rispondendo ad un videomessaggio di Ole Gunnar Solskjær, ha riportato alla memoria la storia dei dispetti fatti a Gary Neville e Wayne Rooney, giocatori dell'odiato Man United ai quali ha regalato due chitarre "particolari". Verso la fine ha risposto ad alcune divertenti "Domande a raffica".
Noel s'è detto grande estimatore di Mancini, Cavani e Van Persie.

Video con sottotitoli in italiano. Enjoy.

Grazie a kulbritania per il video originale.  
 


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Noel Gallagher da Dubai: "Riformare gli Oasis? Sarebbe come tornare in business class, mentre ora sono in prima classe"

Mettiamo subito in chiaro che gli Oasis non torneranno insieme. Ce lo dice Noel Gallagher, che oggi, 15 marzo, è a Dubai, dove è salito sul palco alle 18.30 ora italiana (le 21.30 locali), poco dopo l'amico Richard Ashcroft. 

Il 45enne rocker, intervistato dal sito 7daysindubai.com, ribadisce che "gli High Flying Birds non sono una band, non saranno mai una band. È il nome del collettivo di tipi con cui vado sul palco, la maggior parte dei quali non hanno registrato il disco. Nessuno di loro registrerà il mio prossimo disco. Siamo una band quando saliamo sul palco. A parte il chitarrista, gli altri tre tipi li conosco da tanto tempo, ma non è una band. No, no".

"Mi manca quello spirito di squadra che c'era in camerino dopo il concerto, si beveva fino alle 5 del mattino", rivela Noel, "ma la dinamica della band no, quella non mi manca".

Noel paragona l'avventura con gli Oasis a un viaggio in business class: "Con la band ero come in business class, mentre ora sono in prima classe. Faccio quello che voglio con il ritmo che voglio e non tornerei in business class neanche per tutti i soldi del mondo, perché bisognerebbe tornare a fare compromessi, e non sono sicuro che ora mi troverei a mio agio nel farli".

Questo non significa che gli Oasis non gli manchino: "Mi manca suonare tutte quelle grandi canzoni negli stadi. Non che stia dicendo che voglio tornare a farle, mi fa solo venire voglia di scrivere più canzoni simili. Probabilmente non tornerò mai a farlo, ma ho i ricordi di quando l'ho fatto. Certa gente non lo farà mai".

"Sono felice di aver fatto parte degli Oasis, ma sono felice anche di essere qui a fare ciò che sto facendo adesso, perché è diverso. Non è grande ed eccitante come gli Oasis, perché le band sono sempre più eccitanti degli artisti solisti. E non genera quella cosa tribale che avevano gli Oasis. Gli Oasis erano tipo una macchina sportiva, una di quelle supercar che guida sempre Jeremy Clarkson, mentre questa è una Bentley. Sono macchine fantastiche, ma sono diverse. Non vivo la vita programmando cosa farò negli anni a venire. È così e basta. Non ci penso neanche su. Come ho detto, non tornerei ad avere a che fare con le dinamiche della band, perché non sarebbe adatto a me".

Noel ripete che non è disponibile ad una reunion, almeno per l'immediato futuro, e se la prende con i giornalisti perché a suo dire lo incitano a sparlare della band di Liam, Andy e Gem, i Beady Eye: "Ogni volta che dopo quell'episodio sono apparso in pubblico, non ho mai smesso di parlare con i giornalisti, perché tutto ciò che mi chiedevano era: 'Che farai?'. Così ho pensato: 'Non dico nulla e basta. Rendo a Liam e ai Beady Eye il rispetto che meritano, perché questi stanno soltanto provando a farmi parlare male di loro, quindi è meglio se non dico nulla".

Un'inversione di tendenza rispetto al Noel che abbiamo conosciuto negli anni Novanta, senza peli sulla lingua, pronto a dare stilettate a destra e a manca: "Non mi metto in concorrenza con nessuno, onestamente. Non più. Quando ero giovane lo facevo, il che è comprensibile, ma una volta che hai raggiunto la sommità della montagna hai visto il panorama. Ora faccio cose per me stesso".

La sua avventura solista sembra avere un futuro certo, a giudicare dalle parole del musicista: "Sono piuttosto sicuro di quello che faccio. La gente sarà sempre interessata a ciò che faccio. Sta a me renderlo interessante per loro. Non vivo per lavorare. Alcuni artisti stanno in studio per sempre. Io faccio quello che faccio una volta ogni due o tre anni, quando mi va di farlo. Lavoro per vivere. Faccio questo lavoro per poter avere una vita fantastica quando ho del tempo libero. Non sono certo uno che deve 'creare' tutto il tempo".

oasisnotizie - via 7daysindubai.com

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giovedì 14 marzo 2013

Noel Gallagher: "Coglioncelli mi chiedono di scrivere canzoni con loro. Il 23 marzo suonerò con i Blur a Londra e forse farò una nuova canzone"


Sono trascorsi tredici anni dalla prima edizione dei concerti benefici organizzati da Teenage Cancer Trust, associazione attiva da anni nella lotta alle malattie che colpiscono gli adolescenti. In quell'occasione il padrino dell'evento, il mitico Roger Daltrey degli Who, volle sul palco anche Noel Gallagher. Nel 2002 e nel 2003 all'evento parteciparono gli Oasis e nel 2007 Noel, spalleggiato da Gem Archer, tornò a prendere parte all'iniziativa con uno show acustico, da cui fu tratta la raccolta The Dreams We Have As Children, nome tratto da un verso del brano Fade Away. 

Martedì 19 inizia l'edizione 2013 del TCT. Noel, che domani suona a Dubai, quest'anno è nelle vesti di curatore e performer. Si esibirà, infatti, con Damon Albarn e Graham Coxon sul palco della Royal Albert Hall di Londra, e nel contempo si è occupato, a nome di Daltrey, di reclutare gli artisti per lo spettacolo. Come aveva confessato qualche giorno fa, il ruolo non sembra entusiasmarlo, dato che "si tratta di bussare a molti camerini" e questo comporta molte seccature e rifiuti, ma Noel è contento di dare una mano e di "veder venire su la cosa".

Shortlist lo ha raggiunto per un'intervista.

Com'è stato reclutare band per una settimana piena di concerti? Stressante?

Be', la maggior parte del lavoro l'ho fatta l'anno scorso, perché ero in giro per i festival, quindi molte delle band le ho reclutate allora, ma andare a bussare ai camerini di alcune delle band più famose del mondo e chiedere se potevano farlo, se si sentivano all'altezza di farlo, ha tirato fuori un lato di me che non mi piace.

Di che artisti parliamo?

Parlavo ad Ed Sheeran e ai Mumford & Sons pensando: "Le sette serate me le faccio da solo, cazzo. Che cazzo lo sto chiedendo a fare a queste persone?". E ho ricevuto molte delusioni. Tutti in faccia ti dicono di sì. Tutti. E poi l'agente chiama, ti chiama il loro management, poi ti chiama il loro PR e dice: "Ah, saranno in Australia in quel periodo". Davvero? Be', a me non l'hanno mai detto. Quello che è interessante è che tutte le band della classe operaia mi hanno detto di sì sul momento, senza neanche accennare per un cazzo a quando era in programma. Le band della classe media mi hanno detto di sì e hanno liquidato la faccenda. Non so cosa voglia dire, ma deve voler dire qualcosa. È stata un'estate interessante, ma ti dirò che se la gente che mi ha snobbato ma ha detto che lo farà l'anno prossimo lo farà davvero allora potrebbe essere dell'evento più grandioso dai tempi di Woodstock. 

Chi tra quelli a cui hai chiesto non sta partecipando?

Volevamo simbolicamente reclutare Jake Bugg, perché è un adolescente. E per un adolescente aiutare gli adolescenti sarebbe stato un momento enormemente simbolico, penso. Ma non poteva farlo perché è in tour. I Metallica: sono un'altra band che da due anni promette che lo farà l'anno successivo, ma alla fine li avremo. Conosco Lars: ogni tanto lo chiamo e mi messaggia. È un gran fottuto tipo. È uno svitato. Lo amo quando fa Some Kind Of Monster e lui è proprio così, ma è fantastico. Ovviamente la gente fa sempre: "Tu e Lars? Che cazzo è tutta questa cosa?", ma io faccio: "Senti, amico, lui è mio amico, cazzo, lascialo stare". 

Parlando di amici, hai reclutato anche Paul Weller e i Kasabian. Loro devono essere stati schietti. 

Ho semplicemente chiamato Sergio e mi ha detto: "Guarda, io lo farò, cazzo, così lo farai anche tu". Sono stati i primi a confermarlo, in realtà. Paul l'aveva fatto l'anno scorso, ma pensavo fosse un po' scortese non chiederglielo, dato che è il mio fottuto vicino di casa. E tra me e me ho pensato: uno che ha due figli gemelli ha bisogno di uscire di casa a fare cagate subito. Così ha reclutato i Palma Violets e penso che convincerà un po' di gente a salire sul palco con lui. Quindi dovrebbe andare bene.

Ti piacciono i Palma Violets, così pompati dai media?

Sì, mi piacciono. Non li disprezzo, mettiamola così. Va bene ascoltare band su iTunes o vederle su YouTube, ma so decidere solo quando li vedo dal vivo. Per l'anno prossimo, tuttavia, c'è tutto un mucchio di nuove band, come i Temples o i Tame Impala, che non saranno in grado di fare il tutto esaurito alla Albert Hall. Quindi quello che proveremo a fare, nella settimana che conduce ai concerti della Albert Hall, è prendere un luogo più piccolo come il Club 100 e far fare alle giovani band una settimana. Perché penso che se lo portiamo ad un pubblico più giovane a lungo andare sarà meglio per la causa benefica.

Quest'anno, però, hai, ehm, i Rizzle Kicks e i Labirinth.

Sì, e quella sera anche Rita Ora.

Risenti dell'influenza di tua figlia?

Be', Damon Albarn ha incontrato i Rizzle Kicks nel tour African Express e ha detto: "Sono sorprendentemente bravi". Non so niente su di loro e niente di loro, ma i promoter, visto che il pop non è roba mia, sono venuti e mi hanno detto: "Queste band sono disponibili". E io sono andato da mia figlia: "Tra questi chi sono i migliori?". Mi ha detto: "I Rizzle Kicks" e poi ho preso il telefono e ho detto: "I Rizzle Kicks". Tutto qui, in realtà.

Ci sono state delle serate particolarmente ardue da organizzare?

L'esibizione che doveva aprire la serata dei Primal  Scream è stata difficile, perché la gente che era disponibile era odiata dai Primal Scream. Be', loro odiano più o meno tutti e la gente che piace a loro o è morta o non è disponibile. A qualcuno è venuta in mente la brillande idea di chiedere agli Echo And The Bunnymen e io ho fatto: "Sicuramente non lo faranno", ma abbiamo chiesto a Ian McCulloch e lui ha semplicemente detto di sì. E ora, per me, è quella la serata migliore. Lasciamo perdere quella in cui ci siamo io, Damon e Graham.

Tu che condividi il palco con metà dei Blur è la cosa di cui la gente parla di più, però. Quando l'hai organizzato dovevi saperlo che sarebbe stato così, no?

L'idea era mettere in vendita i biglietti prima di Natale, quando la gente non è al verde. Così abbiamo pensato: "Ci serve qualcosa che faccia rimanere a bocca aperta". E poi ho pensato: "Be', i Blur non hanno mai partecipato, quindi chiederò a loro". Fortunatamente ero in tour con Graham, quindi gliel'ho chiesto. Mi ha detto che al momento i Blur erano stati accantonati, ma che avrebbe chiesto a Damon. Quindi devo ringraziare Graham per questo. È stato un bel momento quando ho ricevuto la telefonata che diceva: "Lo faranno sicuramente". Volevo che facessero da headilner, con me che mi esibivo dopo di loro, ma non penso che fossero a loro agio, così la sera prima dell'annuncio abbiamo invertito il programma. Non so cosa faranno in realtà. Ne parlavo con Damon ai Brits ed è stato un po' schivo, ma ha detto che faranno qualcosa di "unico e speciale". Penso che sarà una di quelle serate dopo le quali la gente potrà dire "io c'ero".

Com'è stata la tua serata insieme a lui ai Brits? Avete condiviso un tavolo, no?

Sì, eravamo entrambi ospiti di War Child. Ci siamo sbronzati ruggentemente e abbiamo detto agli One Direction di andarsene a fanculo, il che è stato divertente. Finisce che dopo 20 anni in cui abbiamo sparlato l'uno dell'altro siamo colleghi in rapporti piuttosto amichevoli. È incredibile cosa l'età e la paternità facciano alla tua testa.

Vi avevano fotografato insieme ai Brits dell'anno scorso, ma le foto di voi due insieme fanno ancora un po' di sensazione, no?

La gente continua a parlarne, ma quando qualcuno viene e mi dice: "Posso fare una foto?" io non penso tanto alle conseguenze, non me ne fotte proprio un cazzo. C'era gente che veniva al tavolo e faceva: "Ooh, strano vedervi insieme", ma sono troppo vecchio per quelle cose ora. Ci siamo già passati, siamo dall'altra parte ora. E ti guardi attorno nella stanza di tutte le 'luci fulgide' dell'industria musicale britannica e tutte le cose alla moda e la merdata in voga in questo momento e pensi: "Noi avevamo qualcosa di diverso".

Si è fatto ricorso alla parola "noioso" in riferimento ai Brits di quest'anno.

Penso che i Brits abbiano raggiunto un momento critico. Bisogna fare qualcosa. È una cosa merdosa da dire per un uomo di mezza età - "Be', non è bello quanto lo era ai miei tempi" - ma, sai, sono ancora abbastanza alla moda per pensare: "Era meglio". La categoria Miglior Album nel 1996 comprendeva Verve, Oasis, Blur e Radiohead o qualcosa del gemere [in realtà comprendeva Blur, Pulp, Radiohead e Paul Weller, ndr]. E guarda ora la categoria Best Album. Paloma Faith? Fammi il piacere. Ch cazzo ha deciso che è una star? Emeli Sandé? Quella è fottuta musica per nonnine. Non la afferro. E poi c'è l'altra faccia della medaglia: gli One Directon. Che balzano lassù e suonano una canzone dei Blondie e per quello si prendono un premio. Per quanto possano essere dei bravi ragazzi, vadano a fanculo. Il che è esattamente ciò che abbiamo detto loro. Si sta trasformando nella grande finale di X Factor, il che è esattamente quello che vuole Simon Cowell.
E c'è un'altra cosa. Devono avermi chiesto di scrivere canzoni per altre persone almeno 20 volte. "Ehi, amico, dovremmo scrivere una canzone insieme". Fanculo, scriviti le tue canzoni da solo. Ho trascorso 46 anni a farmi il culo per arrivare qui, lavorando sodo su ogni verso di canzone per un mese. Quindi no, cazzo, non scriverò una canzone con te, coglioncello. Vattene a fanculo! Mi dà sui nervi e basta.


E per quanto riguarda te, Damon e Graham? Potreste fare qualcosa insieme la sera in cui suonerete insieme?

Ne abbiamo parlato. Ne ho parlato con Graham. Ne ho parlato con Damon ai brits, ma francamente eravamo sbronzi e mi sono dimenticato di quello che ha detto. Penso si sia trattato di: "Decideremo la sera stessa". Sono sereno. Riesco a immaginarci tutti sul palco ad un certo punto, ma se non succede non succede. C'è abbastanza merda su cui la gente potrà mettere i denti.

Prima o dopo hai suonato con molti degli artisti che si esibiranno quest'anno. Ti unirai a qualcuno di loro in qualche serata?

Weller mi ha chiesto di salire sul palco. Riformulo: Weller mi ha detto che salirò sul palco. Onestamente quasi nessuno mi ha chiesto di salire sul palco con loro. Ryan Adams mi stressa per farmi salire sul palco. Devo presentare ogni band ogni sera. E senza dubbio ci sarà una chitarra in giro, quindi non si sa mai. E nella serata mia, oltre a Damon e Graham, c'è Gruff Rhys dei Super Furry Animals, quindi si spera che ci possa essere un po' di We Are The World alla fine.

E la serata comica con Russell Brand? Cos'è questa storia di lui che nei suoi spettacoli fa ascoltare il messaggio che gli hai lasciato nella segreteria telefonica?

Quello è venuto dopo che aveva condotto le Olimpiadi ad una conclusione scioccante con la sua versione di I Am The Walrus. "Un ossico con un cilindro per cappello, su un bus, che ammazza i Beatles - hmm". Il messaggio continuava in questi termini. Lui, però, l'ha fatto ascoltare al suo pubblico durante il suo tour mondiale. La sua serata è un'improvvisazione con Noel Fielding di nome 'The Goth Detectives'. E io, Russell e Matt [Morgan, autore dei testi insieme a Russell, ndr] il venerdì prima che cominci faremo una trasmissione radiofonica di tre ore su Xfm in cui ci sarà musica inframmezzata da me e Matt che distruggiamo il personaggio hollywoodiano di Russell.


Com'è Russell? Lo abbiamo messo in copertina di recente, posava nelle vesti di Gesù ...

Sì, tutta questa roba sta diventando noiosa ora, no? Hare Krishna di qua, fottute scemenze su Gesù di là. E tutto lo yoga. Mi stressa con tutte queste merdate. Farò una trasmissione televisiva con lui giovedì sera [7 marzo, ndr]. Conduce una trasmissione televisiva americana di nome Brand X. Gli ascolti devono essere caduti sottoterra, quindi mi hanno chiesto di parteciparvi in diretta da Londra. Però l'ultima volta che l'ho visto aveva un bell'aspetto. Si comporta come un inglese a Los Angeles: in altre parole come un ridicolo buffone.

Infine la tua scaletta. Farai nuove canzoni? 

Può darsi che ne faccia una nuova e poi farò da solista una o due che non ho mai fatto prima. E un paio di canzoni degli Oasis che non ho mai fatto prima. Queste serate alla Albert Hall sono speciali, quindi bisogna fare qualcosa di diverso. Ho fatto 11 concerti a Londra l'anno scorso, per cui non posso fare di nuovo la stessa scaletta.

E poi hai finito per quest'anno?

Sì, non farò nulla per un po'. È stato bello fare le prove sapendo che ci sarebbe stato solo un concerto piuttosto che un altro anno on the road. Non sono ancora pronto per quello. Lo sarò, forse, l'anno prossimo, quando comincerò a fare di nuovo merdate, penso. Ad essere perfettamente onesti, ho appena ordinato dei bellissimi mobili da giardino e intendo sedermici su per tutta l'estate.

oasisnotizie - via Shortlist
 

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lunedì 11 marzo 2013

Liam lancia un nuovo pezzo dei Beady Eye in un club di Londra con Andy Bell alla console

Qualche altra novità sul fronte Beady Eye. Com'è noto, giorni fa era stata confermata la notizia dell'ingresso di Jay Mehler, chitarrista dei Kasabian, nei Beady Eye come bassista. Ebbene, sabato sera c'era  anche lui al pub Queen of Hoxton di Londra per This Feeling, una serata speciale il cui protagonista era Andy Bell, che faceva il DJ. 

Nel corso della serata Liam ha dato il via libera a Andy, che ha quindi fatto partire una nuova canzone dei Beady Eye che si pensa possa essere il prossimo singolo.

Disponibilissimo con gli avventori del pub, Liam ha stretto mani ed è parso in ottima forma.

"Ero stonato, ma ricordo che la canzone aveva una gran bella sessione di ottoni e che la voce di Liam era grandiosa, rock 'n' roll psichedelico che ti arriva dritto in faccia. Era fottutamente grandiosa e tutto il posto è andato in visibilio quando l'hanno messa su", ha detto Tom Rowlett dei Dexters, che ha aggiunto: "Dicono sempre che è meglio non incontrare il tuo eroe, ma lui è stato eccezionale. Ci ha trascinato con lui nell'area VIP e ci siamo fatti qualche birra insieme. Fremeva all'idea del nuovo disco e fremiamo anche noi".

Bell e Arveene saranno i DJ della serata This Feeling al FAC251 di Manchester il 23 marzo.

Fonte: NME.com 








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I Muse: "Noel allibito dalla nostra sigaretta elettronica? Noi seguiamo il testo di Live Forever"

"Ho visto il batterista dei Muse fumare una sigaretta elettronica. Una sigaretta con dentro la batteria. Ho dovuto dirgli: 'Davvero? Davvero? È con queste cose che sei alle prese? Fammi un favore, amico, fumatene una vera qui fuori o non fumartela'. S'è accesa di verde quando ha fatto una tirata. Insulso. Mi ha detto quella frase immortale: 'Oh, sai cos'è, amico'. E io gli ho detto: 'Mi dispiace, amico, ma non lo so proprio'". 

Così aveva parlato Noel Gallagher discutendo della sua partecipazione alla cerimonia dei Brit Awards del 20 febbraio (foto qui) in un'intervista con un giornale di Dubai. 

La risposta dei Muse non s'è fatta attendere. Via Twitter il cantante Matt Bellamy ha scritto: "Dom (il batterista, ndr) ha preso i versi 'I want to live I don't want to die', 'maybe I just want to breath' e 'you and I are gonna live forever' alla lettera. Ora sta passando alle sigarette vere, basandosi sull'evidente inversione a U di Noel".

oasisnotizie - via NME.com


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sabato 9 marzo 2013

Noel Gallagher contro Justin Bieber: "Il mio gatto è più rock 'n' roll di lui"

Lunedì scorso aveva destato scalpore il comportamento della pop star canadese Justin Bieber. Il 19enne si era presentato sul palco della O2 Arena di Londra con due ore di ritardo, quindi all’orario in cui il concerto sarebbe dovuto finire, suscitando così l'indignazione dei genitori dei giovanissimi fan. Molti genitori avevano abbandonato la O2 arena stizziti e spazientiti, portando via i loro figli che l'indomani avrebbero avuto un impegno scolastico. Lo stesso Bieber era stato accolto con fischi e insulti al suo arrivo sul palco. 

"È il mio show e vengo fuori quando voglio", avrebbe detto così Justin Bieber prima del concerto. Alla base del ritardo che ha fatto infuriare i suoi fan ci sarebbe un capriccio dell’artista che per questo motivo avrebbe litigato anche con il suo entourage e con sua madre. Il cantante canadese, dopo essersi svegliato in ritardo lunedì mattina, si era chiuso in camera a giocare ai videogame, provocando i primi ritardi sulla tabella di marcia della giornata che prevedeva il suo arrivo all’O2 di Londra già alle 3 del pomeriggio per alcuni incontri. Bieber aveva parlato di "problemi tecnici" nel chiedere scusa ai suoi fans su Twitter, ma si trattava di pretesti.

Noel Gallagher ha detto la sua. Ecco le sue parole, riportate dal Sun: "Mi sarei sentito sollevato a non essere il padre di uno dei suoi fan. Sarebbe dispiaciuto anche a me vedere i bambini piangere. È rock ‘n’ roll fare due ore di ritardo prima di salire sul palco? Dipende da cosa ha fatto in quelle due ore. Ha snfifato cocaina con delle prostitute? Ha giocato a bridge? Non è molto rock 'n' roll, no? Il mio gatto sembra più rock 'n' roll di lui".

"Conosco solo il suo nome: Justin", ha aggiunto Noel. "Non so niente di lui. So che la gente lo odia maledettamente, no?".

Source: "Bieber? My cat is more rock ’n’ roll", says Noel Gallagher


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venerdì 8 marzo 2013

Noel Gallagher: "Il mio comico preferito? Mio figlio. Ora organizzo concerti, ma non è l'ideale: in vita mia non ho mai chiesto niente a nessuno"

Il 6 marzo Noel Gallagher si è esibito sul palco della Wembley Arena di Londra per lo show benefico Comic Relief. Tre le canzoni suonate: AKA ... What A Life!, If I Had a Gun e Don't Look Back in Anger.

Qui sotto il video di Don't Look Back in Anger e l'audio dell'intervista rilasciata a Jo Whiley di BBC Radio 2 con traduzione.

A Noel è stata fatta una domanda sulla gemma incastonata nell'anello che porta all'anulare. "Dove l'ho preso? È uno di quegli anelli che ti danno in America quando lasci la scuola. In Inghilterra, invece, quando lasciamo la scuola cosa ci danno? Certificati ... ", ha detto Noel, ribadendo quanto espresso in questa occasione.

"L'ho comprato in un emporio in Giappone negli anni Novanta. Credo che appartenesse ad un gendarme statunitense che giocava in una squadra di calcio e indossava il numero 22 (il gendarme era di stanza a Tokyo e l'aveva messo in pegno per pagare le prostitute, ndr). Proviene da Ruston High, nel Mississippi. Una volta ero in aeroporto, nel bel mezzo della guerra in Iraq. Provavo a non farlo notare, ma l'hanno notato. Mi hanno fatto: 'In che scuola sei andato?'. E io:  'Eeehm ... a Ruston High' e pensavo: 'Non sono dell'umore giusto per queste cose oggi', dato che ero alle prese con i postumi di una sbronza. Non potevo dirgli che ero inglese. E mi fa: 'Sei australiano?'. 'No, sono molto sbronzo, per favore smettila di parlarmi'. Comunque non è un rubino, è una cosa rossa".

Poi a Noel è stato chiesto un parere sul nuovo singolo di David Bowie, che tra pochi giorni pubblicherà il suo nuovo disco. 

"Sì, è grandioso. Credo sia una delle cose migliori che si siano sentite negli ultimi vent'anni, tornare così come ha fatto lui dopo un po' di tempo. Se sono suo fan da molto? Oh, sì. Credo sia da idioti dire che non sei fan di Bowie. O che non l'hai mai sentito, esatto. Ad ognuno piace almeno un periodo di David Bowie". 

"Il singolo è uscito nel bel mezzo della notte. Il mattino dopo mi sono svegliato e penso sia stata una delle mattine più belle che abbia mai avuto come appassionato di musica. Messaggiavo a tutti in varie parti del mondo: 'L'hai sentito?'. Dimostra come le reunion non sono comparabili al chiacchiericcio che si crea appena fai un po' di concerti. Incredibile, mi piace la nuova roba che ha pubblicato".

Sulla sua partecipazione al Comic Relief, mercoledì scorso: "Come ho saputo del'iniziativa? Mi ha invitato Russell (Russell Brand, comico e presentatore, ex marito di Katy Perry e testimone di nozze di Noel, ndr). Mi ha telefonato. Ero in auto, diretto all'aeroporto di Taiwan sotto una tempesta".

Non è certo la prima volta che Noel partecipa ad un concerto benefico. Numerose sono state le sue partecipazioni al Teenage Cancer Trust, evento che si tiene ogni anno a marzo (e che lo vedrà quest'anno nelle vesti di curatore e performer). 

"Se mi premieranno con il MBE, Membro dell'Impero Britannico? Sì. Se mi stai sentendo, Elisabetta (la regina madre, ndr), dopo tredici anni di ininterrotte partecipazioni al Teenage Cancer Trust e al Comic Relief, la medaglia d'oro non spetta certo a te ... Questa cosa significherebbe tantissimo per mia madre". 

"Com'è fare l'organizzatore del TCT? Bisogna fare molte telefonate per chiedere alla gente di prendervi parte e spesso la gente se ne sottrae. Da quando sono nato non ho mai chiesto niente a nessuno. Non ho chiesto di entrare in una band né di fare un disco. Sono sempre stati gli altri a chiedere a me e questo ruolo ha tirato fuori un lato di me in cui non mi riconosco. Devi bussare ai camerini dei festival e fare: 'Potresti per favore prendere in considerazione ...?'. E le popstar ti fanno: 'Parla con il mio agente'. Mi sento un idiota ... penso tra me e me: 'Mi faccio sette serate da solo ... che lo sto chiedendo a fare? Ho venduto più dischi di quanti venderanno mai questi qui ... perché sto facendo questo?'. È bello vederlo venire su però. Sarà una settimana grandiosa".

"Quali comici mi piacciono? Mio figlio Donovan, 5 anni, è ai primi posti, ma anche Micky Flanagan e Russell (Brand, ndr), quando non mi dà fastidio in giro per il mondo ... Visto che ha divorziato, se ha un'ora e mezzo libera sono interessato ... Ne sarò moderatamente deluso".

"Spero che  dietro di me non ci siano pazze danze di ballerine con gambe magre", ha detto Noel sull'imminente performance.

Noel non s'è sbilanciato su quando tornerà in studio. "Non mi siedo a dire: 'Faccio un album'. Scrivo sempre canzoni. Ho ancora l'album lasciato in sospeso (quello con gli Amorphous Androgynous cui stava lavorando, poi abbandonato perché insoddisfacente). L'ultimo tour mi ha portato via più di un anno. Una volta che vado in studio, poi per finire tutto tra tour e il resto passano due anni ... Se è perché ho una certa età? Lo so, non sono giovane quanto ero un tempo, ma neanche tu lo sei", ha detto divertito a Jo Whiley.

Come sigla di chiusura Noel ha preferito lanciare AKA ... What a Life! a Don't Look Back in Anger ("di cui ne abbiamo abbastanza, visto che negli anni l'ho suonata sempre", ha detto sorridendo).

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Intervista agli Heathen Street, Oasis tribute band, prima dell'imperdibile concerto del 16 marzo a Roma

Tra le tribute band italiane degli Oasis un nome molto forte è sicuramente quello degli Heathen Street, band romana attiva con successo dal 2005. Abbiamo incontrato Carlo, il batterista, nostro amico già da un po' (abbiamo imparato ad apprezzarne la bravura anche come conduttore radiofonico), che ci parla della sua esperienza musicale e dell'evento in programma il 16 marzo 2013 al Blackout di Roma, dove gli Heathen Street riproporranno il concerto del 2008 degli Oasis per BBC Electric Proms con tanto di coro. EVENTO FACEBOOK QUI

Per partecipare all'estrazione di due biglietti omaggio basta taggarsi in questa foto dopo aver messo "mi piace" alla pagina della band.

1. Ciao Carlo. Fai parte degli Heathen Street, gran bella tribute band degli Oasis. Ci vuoi raccontare come è nata l'idea di questa band? E l'origine del nome?

Ciao a tutti, e grazie per questo spazio che ci state offrendo. Il discorso sarebbe molto lungo ma per non annoiare i lettori del blog posso dire che l'idea è partita dal nostro cantante (Federico), che quasi per gioco 10 anni fa mi propose di iniziare a suonare le canzoni dei Gallagher. Per diverso tempo siamo rimasti senza nome, optando per "Morning Rain" ai tempi della primissima esibizione in acustico, nome cambiato successivamente in "Heathen Street" per l’appunto.

2. Qual è il primo pezzo degli Oasis che hai ascoltato? E in che circostanza?

A dire la verità a me non piacevano gli Oasis (so che mi prenderò qualche insulto ora), ma ho iniziato ad ascoltarli su consiglio di Federico, che oltre ad essere il cantante è un amico fraterno. Beh, da li in poi è stato amore assoluto!

3. Come è cambiata la band nel corso degli anni? Proponete anche riarrangiamenti dei pezzi che suonate o improntate il vostro lavoro al motto "don't mess with perfection", come direbbe Noel?

Beh, di tempo ne è passato. Abbiamo iniziato in tre con una chitarra acustica, nel corso degli anni abbiamo avuto diversi cambi di line up. Ne approfitto per salutare Mirco, Romano e Simone, che, oltre ad essere validi musicisti, sono diventati e rimasti nostri amici e hanno contribuito alla crescita del gruppo. Attualmente la band è composta da Federico (voce), Davide (voce e chitarra), Simone (chitarra solista), Claudio (basso) ed io, Carlo, alla batteria. Per quanto riguarda l'arrangiamento, cerchiamo di rimanere fedeli più possibile alle versioni live del gruppo: negli anni non abbiamo mai smesso di ascoltare e studiare per riprodurre tutti i particolari durante i nostri concerti.

4. Qual è il vostro rapporto con i social media come mezzo per restare in contatto con il vostro pubblico e di promozione delle vostre iniziative?

I social hanno semplificato sostanzialmente le cose, mi ricordo che ai tempi d'oro dei forum passavamo giornate per comunicare una data piuttosto che una notizia importante, era molto più difficile farsi vedere, creare rapporti con un "pubblico" ed avere un feedback in breve tempo,questo oggi è possibile. E non dimentichiamoci delle notti passate a tappezzare di locandine quartieri di Roma prima delle nostre esibizioni, non so se ce la farei ancora.

5. Ci racconti un concerto tra tutti che ti è rimasto particolarmente nel cuore o un aneddoto relativo a qualche esibizione?

Se parliamo di un concerto degli Oasis, sicuramente il più emozionante è stato quello al Wembley Stadium del 12 luglio 2009, credo che non scorderò mai quella giornata!
Per quanto riguarda un nostro live, forse la prima volta che abbiamo suonato al Blackout di fronte a 500 persone che hanno cantato per tutta la sera insieme a noi, è stato uno dei momenti più belli.

6. Il 16 marzo 2013 porterete sul palco del Blackout, club di Roma, il concerto che gli Oasis hanno tenuto per BBC Electric Proms nell'ottobre 2008, con tanto di coro, proprio come fece la band dei fratelli Gallagher. Perché avete scelto proprio quello show e puoi fornirci qualche anticipazione sulla serata?

Se posso dirlo è una mia piccola vittoria interna. Mi sono innamorato subito di questo concerto e l'ho proposto più di una volta al gruppo, ma non avevamo ancora trovato le condizioni giuste per portarlo in scena. Finalmente ci siamo e abbiamo scelto il Blackout per questo live che è uno spettacolo unico in Italia. Abbiamo voglia di differenziarci, in questi anni abbiamo proposto tanti show ma stavolta vogliamo stupire il pubblico di Roma. Ti posso anticipare che stiamo lavorando veramente sodo per rendere omaggio a questo grande concerto, suoneremo tutte le canzoni col coro presenti nella scaletta originale del live e in più abbiamo aggiunto dei pezzi che faranno sicuramente piacere al pubblico. Se andrà bene abbiamo in mente di esportarlo in giro per l'Italia, staremo a vedere.

7. Progetti futuri con la tua band?

Prima di tutto continuare a suonare e a lavorare sui pezzi, sempre. Non ci siamo mai fermati e non ci siamo mai sentiti "arrivati", neanche dopo un grande traguardo che magari sembrava irraggiungibile in passato. Credo sia questa la nostra forza. Inoltre, come dicevo prima, sarebbe fantastico riuscire a portare la nostra band un po’ in giro per lo stivale.

8. Dopo la divisione degli Oasis hai seguito con la stessa passione Beady Eye e Noel Gallagher's High Flying Birds? Speri nella reunion degli Oasis?

La notizia dello scioglimento degli Oasis è stato un duro colpo. Devo dirti la verità, seguo entrambi i progetti ma con meno enfasi di quanto facevo in passato. Una reunion? Chi non ci spera? Ma la vedo molto dura, i Gallagher sono due testoni.

Se posso approfitto per invitare tutti al concerto del 16 marzo: per maggiori info potete visitare la nostra pagina Facebook http://www.facebook.com/HSOasisTributeRome. Grazie a tutti. Carlo.

Grazie a te, Carlo. In bocca al lupo e torna a trovarci presto!

Gli Heathen Street debuttano nella scena romana nel 2005, con l'intento di restituire agli spettatori le stesse emozioni che si provano nei live degli Oasis, curando minuziosamente il sound e l'esecuzione, senza tralasciare l'impatto visivo. Il repertorio dà ampio spazio ai successi più celebrati, senza però dimenticare le gemme nascoste amate dai fan.

Si affermano presto come tributo alla band simbolo del britpop inglese suonando nei locali più importanti della capitale (Black Out, Locanda Blues, Stazione Birra) e non solo nel corso di questi 6 anni. 



TEASER 
HEATHEN STREET LIVE AT BLACKOUT CLUB
ROMA, 16 MARZO 2013 

 


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